Di Gabriele Guastella

 

Anche l’edizione 2013 del Premio Leone d’Argento, l’undicesima, va in archivio. E’ stata certamente un’edizione molto importante e positiva, aggiungerei emozionante. Vuoi perchè le sorprese sono state tante, vuoi perchè la sala era colma come sempre, e perchè tutti, ma veramente tutti, hanno partecipato attivamente all’evento. Sul palco sono saliti, oltre ai premiati, anche il Direttore Marcello Carli e l’allenatore Maurizio Sarri, e i loro sono stati interventi conditi da parole che ad Empoli non si sentivano da tempo, quasi da far venire la pelle d’oca, ma andiamo per ordine e cerchiamo in maniera condensata di raccontare ai non presenti tutto quello che è accaduto, cercando di mantenere anche l’ordine cronologico degli eventi.

 

La serata è iniziata con estrema puntualità, alle ore 20.33 per la precisione; l’intento era quello di chiudere un pò prima del solito, come richiesto giustamente dalla società visto l’impegno importantissimo degli azzurri di sabato a Verona. Non era semplice, visto le molteplici cose da fare, ma ci siamo riusciti.

 

L’INIZIO DELLA SERATA – La prima sorpresa è arrivata con l’audio. I giocatori hanno fatto il loro ingresso in sala (a proposito, c’era tutta la squadra al completo, ndr) con le note dell’inno azzurro, come avviene in campo al Castellani; si tratta però di un inno particolare, infatti la scorsa settimana con il dj empolese Jack Mazzoni è stato ultimato il remix di “Azzurro che si muove”, una specie di edizione moderna dell’inno azzurro, che ovviamente non vuole sostituire l’inno originale, ma che può tranquillamente affiancarlo per situazioni particolari. E complimenti a Dj Jack (presente in sala) perchè il lavoro è ottimo, poi magari in futuro lo faremo ascoltare anche a tutti gli utenti di PE. A proposito di Dj Jack, applausi per lui che in 15 paesi d’Europa è già primo nella classifica speciale MusicDance con il suo “Booma Booma Yee”, candidata seriamente a diventare il motivetto dance dell’estate 2013 d’Europa e non solo.

 

A SORPRESA IRROMPE IN SALA “PIPPO” DAL MORO – Sono appena le 20.42 quando dal palco, dopo il consueto rito dei saluti, viene chiamato l’ospite di questa edizione 2013. E la sorpresa e lo stupore è al massimo, perchè nessuno si aspettava l’ingresso in sala di Filippo Dal Moro (nemmeno alcuni componenti dello staff di PE sapevano di questa cosa, ndr). Sorpresa doveva essere, e sorpresa è stata. Filippo è entrato in sala sbucando improvvisamente dall’ingresso principale, accompagnato dalla moglie Elena e dal piccolo Lorenzo. E per lui che con l’Empoli ha vissuto tre stagioni intense (dal 1994 al 1997, ndr) è scattato un lungo applauso, sincero, vero, passionale. Molti si sono alzati in piedi, perchè “Pippo” è un breve ma condensato pezzo di storia: una salvezza non facile in C1, conquistata all’ultima giornata in un afoso e caldo pomeriggio del maggio 2005 in quel di Siracusa, una promozione in Serie B e una Coppa Italia Serie C l’anno successivo, e una promozione in Serie A al termine della stagione 1996/97; stop. Poi il passaggio alla Roma di Zeman, che lo strappò all’Empoli a suon di miliardi, e la storia con l’Empoli che si chiude dopo 93 presenze e 7 reti, ma con i tifosi di allora che mai lo hanno dimenticato anche se lui è tornato, e volentieri, ad Empoli solo ieri. Poco dopo è sul palco: “appena sono stato chiamato da PianetaEmpoli e mi è stato chiesto di venire non ho esitato un attimo, mi sono organizzato e sono corso subito. – dirà l’ex numero 7 azzurro – Qui ad Empoli ho vissuto l’esperienza più positiva della mia carriera, e quella finale a Modena dove siamo saliti dalla C1 alla Serie B attraverso i Play Off sono emozioni che non ho mai dimenticato, e che mi porterò sempre dentro”. Pippo non si è presentato a mani vuote, insieme a sua moglie ha confezionato un vero e proprio cimelio d’arte: un quadro estemporaneo con una maglia di Dal Moro ai tempi di Empoli (Serie B 1996/97, quella della seconda promozione della storia in A, per la precisione quella gialla, con lo scudetto tricolore della Coppa Italia, ndr) che è stata consegnata nelle mani del presidente del Centro di Coordinamento Athos Bagnoli, e che verrà così esposta nella sede. Sul palco è poi salito il Direttore Carli che ha premiato con un quadro l’ex numero 7 dell’Empoli che ha chiuso facendo ovviamente il sincero in bocca al lupo all’Empoli per il finale di stagione. Dal Moro si è poi seduto ad uno dei tavoli in prossimità del palco, le luci si sono abbassate e il maxi schermo ha fatto rivivere i “suoi” tempi in maglia azzurra. Emozioni forti…

 

LE PAROLE DI MARCELLO CARLI ROMPONO GLI INDUGI – Lo aveva ribadito anche agli altri media nei giorni scorsi, ma ieri sul palco, con un microfono in mano ha fatto un certo effetto. E’ come se di colpo fossimo tornati indietro a qualche stagione fa. “Vogliamo la Serie A, – ha sbottato – noi sapevamo di avere una squadra forte anche quando i risultati ad inizio stagione ci davano contro, sapevamo che lottavamo per i Play Off anche 5-6 mesi fa, quando avevamo iniziato a far bene da poco e la classifica ci vedeva lontani anni luce dalle prime posizioni”. “La svolta? – prosegue – Abbiamo deciso di uscire allo scoperto a La Spezia, dopo la sconfitta per 0-3 in terra ligure. Ci siamo rinchiusi negli spogliatoi, abbiamo tirato una linea e ci siamo detti di resettare tutto quello che avevamo fatto fin ad allora. Da lì iniziava un campionato nel campionato, quello che ci deve condurre all’obiettivo che ci siamo preposti”. Parole che lasciano di stucco mezza platea, ma non i giocatori che, seduti ai tavoli proprio sotto al palco, hanno applaudito a gran voce il proprio direttore. Clima fantastico…

 

ENTRA IN SCENA MISTER SARRI – A ruota è il turno di Maurizio Sarri. Sono appena passate le 21, quando già i tavoli sono serviti dagli antipasti e dal primo dei due primi piatti (a proposito complimenti alla cucina, impeccabile come sempre, ndr). Il maxischermo è di nuovo protagonista: sulle note del recente successo di Vasco Rossi “L’uomo più semplice che c’è”, ecco un video tutto dedicato al mister con le emozioni della stagione. Poi il mister è stato invitato sul palco e subito scarica una battuta ad Alessio Cocchi che lo attende per l’intervista: “ultimamente vedo più te di mia moglie – dice”. La sala ride e poi subito dopo scatta un applauso scrosciante perchè anche le parole di Sarri, che riprende una parte della canzone di Vasco Rossi, spiazzano: “…facciamo bene a stare insieme, – dice – ma questa non è una serata di celebrazioni, – prosegue – è una serata per dirci che siamo sulla strada giusta ma che non siamo ancora contenti di quello che abbiamo fatto…”. “Andiamo a Verona a prenderci i Play Off, e poi sappiamo tutti cosa dobbiamo fare dopo…”. L’intervista prosegue sugli standard, ma ormai la cosa importante che doveva esser detta è stata detta, per cui tutto il resto ha un importanza relativa in confronto. Il messaggio alla piazza empolese è già arrivato, ed è un messaggio molto importante.

 

SCHERZO A MARTUSCIELLO – Poteva mancare un attimo di goliardia con l’ex numero dieci? No. E allora ecco che, grazie anche all’amico Angelo Briganti, negli scorsi giorni avevamo preparato una chicca per il “bellu guaglione”. Un filmato di un Ischia-Taranto del gennaio 1990, 2-1 per gli ospiti che poi andranno in B. Nel filmato si vede Martusciello che, spinto da un avversario, perde l’equilibrio e subito dopo gli ospiti fanno gol. Il biondo centrocampista si fa 40 metri di campo e corre verso l’arbitro, che nel frattempo convalida la rete, e poi lo manda a quel paese in maniera plateale. Risa a non finire in sala, con i giocatori che gli cantano la famosa canzoncina. “Sì ma quell’anno siamo retrocessi, – dirà poi Giovanni. – C’era un fallo grosso come una casa su di me…” e aveva ragione.

 

PREMI PER I GIOVANI – La serata arriva al giro di boa, ai tavoli stanno servendo i secondi piatti quando hanno inizio le prime premiazioni. Sul palco viene chiamato Fabrizio Fioravanti che, su PianetaEmpoli, cura con molta oculatezza il settore giovanile. E’ lui a scandire i nomi dei vincitori della terza edizione del premio PianetaEmpoli Giovani. Per la categoria Allievi Nazionali Filippo Nuti viene premiato dal Presidente dell’Unione Comuni Comprensorio Empolese Valdelsa Giuseppe Torchia, mentre per la Primavera è la volta di Lorenzo Tempesti, premiato sul palco dal Sindaco di Vinci ingegner Alberto Casini. Entrambi i ragazzi sono visibilmente emozionati. In sala presenti anche il responsabile del settore giovanile Massimiliano Cappellini, e l’allenatore degli Allievi Cecchi.

 

TROFEO GOL+BELLO PIANETAEMPOLI ELIO SPORT ’82 – Scelta non semplice, ma vince Riccardo Saponara. Scelta non semplice perchè i cinque gol scelti dalla redazione sono tutti per motivi diversi gol da copertina, e tra l’altro ne restano fuori dalla gara altri che meriterebbero di esserci. Il regolamento dice che ce ne può essere solo uno a rappresentare cinque calciatori, per questo motivo ad alcuni dei ragazzi nei giorni scorsi avevamo fatto scegliere il loro “preferito”. Si spengono le luci, il maxischermo torna protagonista assoluto, e al ritmo di cinque song più ballate del momento partono i video della durata di 30 secondi per ciascun giocatore, e per ciascun gol. Si va in ordine alfabetico: primo gol, Maccarone ad Ascoli, quello del momentaneo 2-0, palla sul sette; secondo, è quello di Moro a Modena (momentaneo 2-1) botta da fuori area, poi Saponara a Lanciano, grande conclusione sul sette da fuori area al volo; ecco la quarta rete in lizza, è quella di Tavano a Brescia (altro momentaneo 0-2), un gol magnifico che sbriciola la difesa delle rondinelle. Si chiude la carrellata con Valdifiori, direttamente dalla bandierina sul campo di Cesena. Si accendono le luci e si distribuiscono le schede per votare, ad ogni postazione, oltre alle posate, c’è un lapis per votare. Una decina di minuti dopo, fatto lo scrutinio, si scopre il vincitore. Viene così chiamato sul palco Alessio Cocchi: è lui a scandire il nome del vincitore che così si aggiunge all’Albo d’Oro dopo i vari Pozzi, De Giorgio, Lazzari e Signorelli. La quinta edizione va a Riccardo Saponara, che tra un mesetto e mezzo, quando si trasferirà nella nuova residenza di Milano nel salotto potrà posizionare un piccolo ricordo di Empoli. “Ringrazio chi mi ha votato, – dice Sapo – ma i gol che facciamo noi attaccanti è il frutto del lavoro svolto da tutta la squadra. Non penso alle prossime esperienze, al futuro, sinceramente sto pensando all’Empoli, perchè credo che ci sia ancora del futuro con questa maglia”. Curiosità: i cinque gol in lizza sono stati segnati tutti lontano dal Castellani, e sono tutte seconde reti azzurre in tutte le partite…

 

LEONE D’ARGENTO A MACCARONE, PREMIO DELLA CRITICA A MORO – Chiuso il sipario sul Gol+Bello la serata entra nel suo momento finale. Si passa al cuore dell’evento, il Leone d’Argento. Un primo video ne ricorda la storia cominciata nel 2003 con Rocchi, proseguita con Vargas, Buscè, Almiròn, Pratali, Giovinco, Corvia, Vannucchi, fino a Valdifiori nel 2011, e Stovini lo scorso anno. Poi un secondo video che ricorda i cinque finalisti: Maccarone, Moro, Saponara, Tavano e Tonelli. Le emozioni proseguono con il terzo video in cui vengono dedicati 90 secondi per ognuno di loro: ci sono foto e video, con effetti speciali, mixati ad altre cinque song del momento. Sono 10 minuti di emozioni forti e applausi, anche l’ex “Pippo” Dal Moro si emoziona nel vedere i video confezionati dalla redazione di PE (nella fattispecie c’è il lavoro di Marianna di Lallo, ndr).

 

Si riaccendono le luci, e si ritorna sul palco. Si comincia con il Premio della Critica. Chiamo sul palco Alessandro Marinai, voce di ContoTV e Antenna5, ma parte integrante della nostra redazione che il giovedi cura una seguitissima rubrica per PE. “Il Punto”, certamente la rubrica più seguita. Alessandro quest’anno è il Presidente della Giuria Tecnica per il Premio della Critica del Leone d’Argento; giusto dunque che fosse lui ad annunciare il nome del vincitore e a premiarlo. Sul palco a salire è il capitano Davide Moro, è lui a vincere il premio, ed è la seconda volta dopo che aveva vinto questo speciale premio nel 2007, sei anni fa. “Fa piacere – dirà il capitano – ricevere questo riconoscimento, segno che si è fatto bene, ma c’è ancora molto da fare. E da capitano poi c’è ancora da scrivere le parole più importanti…”.

 

E’ giunto però il momento di scoprire il vincitore del “Leone d’Argento 2013”. E allora le luci si abbassano ancora, il maxischermo torna protagonista e un video con le “carte” scopre il vincitore. E’ Massimo Maccarone, tutti in piedi per applaudire il numero 7. Assist perfetto per Dal Moro, l’altro numero 7, che sale sul palco ed è “Pippo” a consegnare l’ambito trofeo. Poi ancora Marinai confeziona l’intervista di BigMac, e le sue sono parole semplici, ma di una estrema profondità che ne bastano poche per dire tantissime cose. “La mia scelta di Empoli è una scelta di cuore e di vita. Sto bene qua, mi sento la maglia cucita addosso. Empoli rappresenta la mia casa, e l’Empoli la mia famiglia professionale. Con questa maglia sia nella mia prima esperienza che adesso ho raccolto molte soddisfazioni, ma stiamo lavorando per raccogliere forse quella più emozionante”.

 

Poi entra in sala il dolce, c’è la gigantografia del Leone d’Argento, circondato da BigMac; il taglio della torta è affidato al numero 7 e al mister Sarri che sorride. Il brindisi conclusivo è dedicato esclusivamente alla celebrazione dell’evento, perchè la stagione è tutt’altro che conclusa (Ripete Sarri mentre taglia il dolce, ndr).  Mancano una manciata di minuti alle 23, quando i giocatori e lo staff tecnico decidono di lasciare la scena, applauditi dai quasi 200 in sala e impegnati nel percorso verso l’uscita della sala in foto ricordo e autografi. 

 

Capitan Moro, Saponara e BigMac restano qualche minuto in più perchè devono sostenere la classica intervista nello studiolo appositamente “costruito” per PianetaEmpoli TV (una chicca impreziosita dalla presenza dell’albero a forma di calciatore, pianta viva, creazione di Agraria Morelli di Montelupo Fiorentino, ndr).

 

LOTTERIA E SALUTI FINALI – I tifosi restano in sala fino alle 23.30 circa, perchè l’atto conclusivo è rappresentato dalla lotteria azzurra. In palio i gadget dell’Empoli con alcune maglie ufficiali di questa stagione. Poi i rituali saluti finali e i ringraziamenti. L’appuntamento con questo evento è rimandato al 2014, quando si assegnerà l’edizione numero 12 del premio. Chissà quale storia racconteremo quella sera…

 

FATEMI E FATECI RINGRAZIARE – Il Comune di Vinci, l’Unione dei Comuni Comprensorio Empolese-Valdelsa e il Guerin Sportivo che con i loro patrocini hanno voluto fortemente valorizzare questo evento. Voleva esserci anche l’ex Sindaco di Vinci Dario Parrini, ora parlamentare, ma un imprevisto impegno ha prolungato i tempi, perdendo il treno che da Roma lo avrebbe condotto appositamente da noi per fare rientro di nuovo a Roma oggi. Il Club Azzurro Spicchio e lo staff del Circolo di Spicchio che si sono adoperati tantissimo per agevolare il nostro lavoro.

RadioBruno per la grande disponibilità nella riuscita dell’evento. Grazie al collega e amico Andrea Mastroberti che per tutta la giornata di martedi, mattina e pomeriggio, si è adoperato nella delicata fase dei preparativi e delle prove: quest’anno abbiamo voluto provare l’ebbrezza di impianto di alto livello, con casse e mixer speciali, microfoni senza filo per rendere  partecipe la platea e perfino il microfonino per il sottoscritto… mi sono sentito un po’ “Ambro” stile “Non è la Rai”, ma ne è valsa la pena, credo e spero sia venuto fuori un discreto lavoro. Merito dello staff di PE, tutto, che all’unisono ha remato nell’unica direzione, quella di cercare di impreziosire la serata e renderla unica nel suo contesto. Qui c’è il lavoro dietro le quinte di tutti: di Marianna e Monica, di Fabrizio, di Alessio e Alessandro, di Marco e Max, di Tommaso, insomma di tutti. Un grazie a Marco Patrinostro: fondamentale anche il suo contributo.

 

Non possiamo non ringraziare l’Empoli F.C. per la grande disponibilità a partecipare al gran completo. E poi i nostri sponsor, fondamentali per la buona riuscita. Grazie all’Agraria Morelli di Montelupo che hanno reso fantastica la sala: azalee, gelsomini in fiore, l’albero a forma di calciatore, le piante bianche e blu, un palco degno del miglior Sanremo. E poi Tecnica Futuro, Ufficio Tecnica, Non Solo Chicche, Tappezzerie Paolini, Autofficina Auto Ok, Gorini Oro (i premi e i trofei, il solito grande lavoro dell’amico Michele, ndr), Elio Sport ’82, Tal dei Tali Pizzerie. Grazie davvero a tutti voi…

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16 Commenti

  1. Samo venuti per la parte finale, complimenti davvero, siete i numeri 1 senza se è senza ma. Marinai un mito, ci siamo pisciati dal ridere

  2. Si fanno ancora i complimenti a PE? Credo che ormai si rischi solo la piaggeria. Ad Empoli mancavate, siete arrivati come un ciclone e nessuno adesso può farne a meno.

  3. Complimenti a pianetaempoli per il contributo e perché è vero.. prima non c’eravate ma ora che ci siete non se ne può più fare a meno.

  4. 10 e lode a tutti i presenti. Produttori , ideatori, registi, attori protagonisti ,attori non protagonisti e semplici comparse. Una festicciola semplice e discreta fra vecchi amici. Le fortune di una squadra passano anche attraverso queste iniziative 😉

  5. Bellissimo ambiente, bellissima atmosfera: cose da Empoli, Empoli vero! Grazie a PE per l’ennesimo grande “servizio” al popolo azzurro 🙂

  6. Bravi bravi bravi bravi bravi. PE orgoglio di noi tifosi, una bella serata (ho visto solo la parte finale e spiato le interviste di Alessio). Grazie alla squadra per i sogni che ci regala e grazie a PE per il grande lavoro a noi rivolto.

  7. Io non c’ero, ma leggo di una serata magnifica, complimenti!
    L’unica cosa che è mancata, e me ne dispiace, è stato un ringraziamento al nostro Presidentissimo.
    Pensateci per il futuro.
    Se siamo a questo punto è tutto merito suo, che insegna all’Italia come fare calcio di alto livello in una piccola realtà come Empoli.
    Grazie Presidente, Le siamo grati.

    • Ovvenvia ma che domande sono… Gnamo, via un è venuto punto e basta. È fatto così, lo sai quante volte non è andato alle manifestazioni… Bravissimo in tante cose ma come relazioni al pubblico è inferiore anche a tanti presidenti di squadre dilettantistiche…

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