Giuseppe ScurtoEntrata in vigore da sole 24 ore, sabato la prova televisiva per «bestemmie» ha fatto la prima vittima: Giuseppe Scurto, 26 anni, difensore della Triestina. Domenica, invece, è stata la volta della serie A, in Chievo-Cagliari, dove al 15’ della ripresa viene espulso per doppia ammonizione Michele Marcolini, centrocampista del Chievo. Il suo cammino verso gli spogliatoi sarà stato seguito dalle televisioni, anche per lui scatta la segnalazione. Fatti C’è lavoro, quindi, per il giudice sportivo Giampaolo Tosel che ieri—oltre ai referti arbitrali — ha ricevuto la segnalazione di utilizzo della prova televisiva per bestemmie. Un provvedimento entrato in vigore il 26 gennaio, dopo che l’ultimo Consiglio federale della Figc aveva modificato la norma. Diverso il lavoro sui due episodi: nel caso di Scurto bisogna vedere quando le immagini lo hanno immortalato. Il giocatore contro il Lecce non è stato neanche ammonito, l’espressione incriminata potrebbe essere uscita in un’azione di gioco. Nel caso di Marcolini, l’espulsione avrebbe fatto saltare i nervi e determinato l’espressione rilevata dalle immagini televisive. Altri casi Tosel non limiterà il suo lavoro all’esame del labiale dei calciatori, alla sua attenzione ci sono anche i verbali dei rappresentanti della Procura federale che hanno segnalato altri due casi, stavolta «ascoltati» e non filmati. Qui le difese saranno messe a dura prova: c’è il verbale della Procura contro l’eventuale parola del calciatore. Tutti rischiano una giornata di squalifica, nel caso di Marcolini che ne dovrebbe già scontare una per l’espulsione, potrebbero diventare due.

 

gazzetta.it

 

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