Conferenza stampa di Manuel Pucciarelli poche ore dopo il rinnovo del contratto che lo lega alla Società di Monteboro fino al giugno 2020.

“E’ stato facile trovare l’accordo con l’Empoli….un minuto, il tempo di sedersi e firmare. Non ho avuto nessun contatto con altre squadre e non ne ho mai saputo niente. Il post su facebook? Non era riferito ad un addio. Spero quest’anno di fare ancora meglio dell’ultimo anno; il mio pensiero è fare bene…. per la squadra, per la Società, per i tifosi. Giocare con Gilardino e Maccarone è un onore se si pensa alla carriera che ciascuno di loro ha fatto. Sono persone eccezionali, dentro e fuori dal campo e poter giocare con loro è una fortuna. Mi chiedete di Saponara ed è scontato dire che è un giocatore fondamentale per noi. Sarebbe difficile da rimpiazzare. Se dovesse andare via spero per lui che vada a stare meglio ma se rimane è un bene per tutti. Comunque Riccardo sa cosa fare e sicuramente farà la scelta giusta. Intanto sabato sera abbiamo il Vicenza, una squadra ostica in Coppa visto che ci ha già estromesso due volte. E’ una gara che vogliamo giocare col massimo impegno e che vogliamo vincere per passare il turno. E’ importante iniziare bene la stagione ufficiale. E’ il nostro terzo anno in Serie A e nei due anni precedenti abbiamo sempre fatto bene. Quest’anno dovremo ripeterci, abbiamo la squadra ed il gruppo giusto per farlo. E’ vero, ci sono state partenze importanti ma era successo anche l’anno prima e non vedo per ora grandi differenze con la stagione scorsa. Anche da questo punto di vista la presenza di Martiusciello in panchina è importante. Lo conoscevamo  già, è vero, e la sua presenza si è sempre fatta sentire, dentro e fuori dal campo. Era allenatore in seconda però, ora è lui il mister e ci sta trasmettendo qualcosa di suo. Noi dobbiamo solo andargli dietro. Non abbiamo paura. Dobbiamo stare attenti a non lasciare niente al caso. Per me giocare ad Empoli, avere prolungato il contratto, è un’emozione particolare: sono arrivato qui che avevo 10 anni ed ho fatto tutta la trafila del Settore Giovanile. Quando salgo a Monteboro ci penso sempre perché era lì che giocavo, prima quando era ancora “Calasanzio” e dopo che è diventato il nostro Centro Sportivo. Ciò mi rende orgoglioso, era impensabile per me. Per questo devo ringraziare tante persone: nessun nome, sarebbero troppi”

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