Adesso si fa sul serio. Inizia oggi la settimana che ci porterà alla prima sfida di campionato della nuova stagione, quella della serie B 2017/18, dove l’obbiettivo dichiarato dalla società è quello di mantenere la categoria anche se gli ultimi acquisti ed anche i prossimi obbiettivi potrebbero far pensare a qualcosa in più. La prima ufficiale è stata steccata, in tutti i sensi, ma in questo periodo due settimane possono essere un tempo molto lungo, un tempo in cui tante cose sono già cambiate e la faccia della squadra ha assunto un altro aspetto. E ad essere sinceri i passi avanti si sono visti, sia sotto il profilo tattico (di lavoro ce n’è tantissimo da fare ancora) ma soprattutto dal punto di vista della compattezza di una squadra che vede tanti volti nuovi che certo non si possono amalgamare in un’unica anima dopo poco tempo.

Alla base di questo gruppo c’è mister Vincenzo Vivarini, una delle note più liete del post retrocessione. Una persona che con la sua umiltà e la sua grande abnegazione sul campo ha dato speranza ed ha cercato di allontanare sempre i più i fantasmi della passata stagione che, sia chiaro, non sono certo stati ancora debellati. Alla fine sarà soltanto il campo l’unico giudice sovrano, l’unico aspetto che potrà veramente provare, con i tempi giusti, a far voltare pagina o meno. Ma il neo tecnico azzurro si è presentato bene  sta gestendo al meglio tutto quello che è il suo compito, ci ha fatto tornare ad un livello di umanità che nell’ultimissimo periodo avevamo smarrito, ha saputo arrivare dritto al punto e lo ha fatto senza mai nascondere i problemi che giorno per giorno si è trovato e si trova a vivere. E sarà proprio lui adesso, più che nei giorni passati, ad avere il carico maggiore di responsabilità verso una barca che non ce l’ha fatta a fare la traversata e che dovrà rimettersi in mare nel modo migliore e più stabile possibile.

Il mercato ha condizionato non poco in questo periodo, lo sapevamo. Ancora dieci giorni da questo punto di vista, giorni in cui il campo continuerà a mischiarsi con altri discorsi ma il più in casa azzurra sembra davvero esser fatto. Alcune scelte, sostanzialmente quelle iniziali, hanno lasciato dell’amaro in bocca, ma la società ha cercato di lavorare in una direzione precisa, con le idee ben chiare e senza lasciare niente al caso. Cessioni importanti, alcune sopra ogni più rosea aspettativa, ed acquisti mirati per il nuovo assetto tattico, cercando di scegliere tra il meglio che la categoria poteva offrire. Ancora pochi giorni e poi davvero si entrerà nel’unica spirare del gioco, dei risultati delle prestazioni. Ci aspettiamo molto da quest’Empoli, lo diciamo subito. Ci aspettiamo voglia, rabbia, determinazione e dedizione. Ci aspettiamo rispetto e cuore in ogni gara per i tifosi (tanti o pochi) che saranno dietro alla squadra nelle gare interne ed in quelle in trasferta. Ci aspettiamo rispetto e trasparenza verso chi come noi avrà il dovere ed il piacere di raccontare quotidianamente di questa squadra, di questi colori. Ci aspettiamo anche i risultati, capendo tutte le dinamiche e tutte le complessità del momento, ci aspettiamo una stagione viva dove l’Empoli proverà a dare il suo massimo, senza rimpianti e rimorsi.

Ci siamo, il campionato è alle porte ed allora a tutti, una buona stagione….

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

12 Commenti

  1. Bell’articolo Alessio … Non ruffiano ma nemmeno carico del pessimo cosmico di molti tifosi … c’è da ricostruire, ma il capitale umano a oggi disponibile mi sembra di ottimo livello. … certo che se arrivasse la ciliegina ……

  2. Aggiungerei anche la variabile tattica descritta da Gandalf e Angelo, se dovesse arrivare Mustacchio…

    UNITI FORZA EMPOLI DAI ….

  3. Non c’è dubbio che è stata una retrocessione….amara….molto amara….ma non è che si possa sempre pensare a come è avvenuta e perché è avvenuta.Chi ama questa maglia deve guardare avanti e credere che ancora una volta,pur senza essere tra i favoriti,riusciremo a raggiungere l’obbiettivo che tutti nascondiamo dentro quando si parla della squadra azzurra.Calciatori nuovi,allenatore nuovo e probabilmente i 2500 tifosi che mai abbandoneranno questa squadra….se non per motivi…”extracalcistici”!Guardiamo avanti…perché il passato è passato e poi partita per partita capiremo dove possiamo arrivare quest’anno….Acquisti mirati e di buon valore che mi fanno pensare che minimo i play off arriveremo di sicuro…..Ad oggi non credo che ci sia un solo tifoso che non è contento di quello che abbiamo acquistato….giocatori di categoria giovani e non….Poi è chiaro che i soliti lamentoni saranno sempre lì a criticare per partito preso e ad aspettare la prima sconfitta per sputare veleno(E MAI UNA CRITICA COSTRUTTIVA)…..meno male che sono pochi e i soliti noti!La squadra avrà sicuramente bisogno di un po’ di tempo per trovare il giusto affiatamento…..ma niente ci impedisce di andare a Terni e di vincere!

  4. Se ascoltate i lamentoni state freschi, a me fanno solo ridere, sono gli stessi che si lamentano di tutto e poi rivotano sempre gli stessi, gente che apre la bocca per dar aria ai denti

  5. Grazie per aver cancellato il mio commento che suggeriva la correzione di errori di battitura.
    Sbagliare e’ umano, non c’e’ bisogno di censurare.

  6. Bravo Alessio, come sempre hai fatto la disamina giusta sulla situazione……sono d’accordo con te su ogni considerazione. ……Il tempo passa, passano i calciatori, gli allenatori, i DS e a volte anche le proprietà. Resta , solo e sempre la maglia, l’unica cosa che conta. ….Forza azzurro.

  7. Bravo Cocchi. L’inizio è perfetto: “Adesso si fa sul serio” e infatti l’anno scorso abbiamo scherzato, voi di PE per primi, la società anche.

  8. O Cocchi, scusi; la mia riga e mezzo è da due ore e mezzo in attesa di approvazione. Ma lei vuole qualcuno che dica sempre quello che vuole lei? Eh, allora questo non si chiama riconoscere il diritto alla critica, che in Italia è garantito dalla Costituzione quando essa tutela la libertà di parola e di espressione… Eh!

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