E’ difficile, forse difficilissimo, stare qui e trovare, cercare, le parole per descrivere quello che è il momento dell’Empoli all’indomani della brutta sconfitta con la Juve Stabia.

Cercare parole che da un punto di vista diano speranza e magari provino ad inficiare nell’ambiente, nella squadra stessa, nella società, la giusta verve per la reazione che deve per forza di cose arrivare ma che però è da troppo tempo che stiamo aspettando. E dall’altra però cercare anche i toni moderati, in un momento dove se si vuol bene a questi colori si fa veramente fatica a tenere la voce bassa per come stanno andando le cose, dentro e fuori dal campo.

 

In questi giorni, sia dopo la sconfitta con i campani e sugli strascichi degli eventi successi di recente, sono piovuti sul nostro portale tantissimi messaggi, moltissimi sono stati pubblicati online e gli avete potuti leggere anche voi, gli avete scritti voi. Tanti altri sono stati cestinati perché non potevano essere pubblicati per varie ragioni diverse l’una dall’altra, però tutti, facevano capire e sentire la grande delusione che aleggia intorno all’Empoli, la grande sofferenza che in questo momento la gente di Empoli, la gente che ha l’Empoli a cuore, sta portandosi dentro e non tanto per i fondamentali risultati sportivi ma per come gli attori stanno rispondendo sul campo e non, o meglio per come non stanno rispondendo, perché non stanno arrivando quelle indicazioni, quelle reazioni che tutti noi ci stavamo aspettando e che tutti noi pensavamo, sbagliando, che fossero anche scontate e dovute.

 

A questo punto viene da domandarsi se l’Empoli sia questo o se veramente debba ancora uscire quello vero, quello decantato, quello che in estate doveva spaccare il mondo e che poi magari il mondo non avrebbe spaccato comunque ma sicuramente non si sarebbe mai ritrovato in queste condizioni a fare questo tipo di prestazioni: umiliato da avversari sulla carta nettamente inferiori, soprattutto sotto il punto di vista del gioco e della condizione, visto che, senza andare tanto indietro con la memoria, sia Cittadella che Stabia ci hanno doppiato sotto il profilo della corsa.

 

E non sono bastati i tre cambi di allenatore, perché anche il buon Carboni adesso ci sta facendo vedere come non sia in grado di far cambiare il passo, un Carboni che aveva approcciato nella migliori delle maniere e noi per primi c’eravamo mossi quasi a chiedere scusa a questo signore che non era stato sicuramente molto gradito (niente di personale) nel momento della sua nomina. Adesso però anche lui ci sta facendo vedere errori tattici palesi e reiterati che non aiutano di certo una squadra già di per se in difficoltà (vedi il cambio di modulo a Castellamare che è stato un disastro), una squadra che dovrebbe avere i suoi rinforzi in casa, ma come ha scritto qualcuno in qualche post, viene da chiedersi in casa di chi?

 

Il come uscirne è la domanda che tutti si fanno, che tutti stanno provando a porre agli interpreti della situazione, a tutti i loro livelli a cascata dal Presidente in giù. Le risposte sono difficili, le risposte forse non ci sono.

Settimana scorsa scrivevamo che ci vorrebbe la sfera di cristallo ma a questi punti non basterebbe perché rimane davvero difficile capire ed anche sperare che questa squadra abbia nelle corde le caratteristiche per togliersi da questo impiccio.

Anche perché non stanno arrivando aiuti esterni, il mercato è fermo. Si è arrivato Gallozzi, che tra l’altro ha fatto anche una discreta figura sabato scorso, però al cospetto delle formazioni che con noi si giuocano la lotta salvezza onestamente siamo ancora qua, fermi al palo, ad attendere, guardando un Gubbio che prende Mastronunzio,  un Modena che si assicura Ardemagni, guardando alle reazioni di altri club dove quanto meno si prova a giocare la carta dell’entusiasmo, carta che forse nel mazzo dell’Empoli non c’è più e si fa anche poco per recuperarla.

 

Allora che fare? Arrendersi? Sventolare bandiera bianca?

No signori, non è questo il modo giusto per affrontare le cose, non è certo il modo per risolvere le cose. Dobbiamo, se vogliamo bene a questi colori, alla nostra storia, alla nostra maglia, stare compatti e cercare, ognuno per se, ognuno con i suoi ruoli, di fare sentire che ci siamo e che ci teniamo e che non permetteremo che il tutto scivoli via cosi.

Lo dobbiamo fare in maniera ferma ma non isterica, come farebbe un padre di famiglia con il figlio che sta rischiando di prendere una brutta strada, dando carezze e incoraggiamenti ma non avendo paura di un rimprovero in più perché fatto a fin di bene. Una presenza importante, ingombrante e forse a tratti scomoda, ma una presenza, che fin che ci sarà cercherà di spronare tutti al meglio ricordando sempre che una critica, seppur forte, sarà sempre meglio dell’indifferenza, stato nel quale vorremmo mai arrivare a trovarci.

 

Ci aspettiamo molto per il futuro prossimo, da tutti.

 

Al. Coc.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

19 Commenti

  1. Lucido, preciso, puntuale.
    Bravo Alessio, hai dato il quadro preciso della situazione.
    Mi permetto di sottolineare due passi del Tuo commento che condivido in pieno:
    l’uno che fotogra al meglio la situazione,
    “la grande sofferenza che in questo momento la gente di Empoli, la gente che ha l’Empoli a cuore, sta portandosi dentro”; l’altro che indica la direzione cui protendere tutti ovvero essere assieme, per la società ed i giocatori “una presenza importante, ingombrante e forse a tratti scomoda, ma una presenza, che fin che ci sarà cercherà di spronare tutti al meglio ricordando sempre che una critica, seppur forte, sarà sempre meglio dell’indifferenza, stato nel quale vorremmo mai arrivare a trovarci”.
    Sperando che sia finito il buonismo sterile fine a se stesso di tanti tifosi (che magari se la prendono a male perché critichi un loro “protetto”…), ma anche la violenza di tanti commenti inutilmente e volutamente solo “critici e cattivi” e per niente “costruttivi”.

    • Bè USUALEMI,quando si fanno prestazioni come con Cittadella e Juve Stabia,non è certo facile mantenere i nervi a posto….nemmeno per i tifosi…perchè se perdi e vedi che la squadra ha dato tutto IN CAMPO chi è che si puo’ arrabbiare?E anche tu in qualche commento non mi sei sembrato così comprensivo…è visto che da come scrivi mi sembri una persona equilibrata,e tra l’altro ti leggo veramente con piacere,vuol dire che gli atteggiamenti tenuti in campo da questa squadra non sono certo da Empoli…anzi i giocatori dovrebbero fra virgolette anche essere grati a questa tifoseria che il sabato anche se poca e sparuta va a sgolarsi per loro e che magari dopo una sconfitta torna al lavoro con malinconia.Ma mi ripeto ,la malinconia non è dovuta alla sconfitta in se stessa,ma al fatto che la lingua di fuori per la fatica ce l’hanno solo i giocatori avversari!A meno che tutte le critiche fatte ai nostri azzurri non siano vere e che invece l’impegno massimo in loro ci sia sempre stato e noi fino ad ora siamo stati ingiusti con loro criticandoli senza ritegno e per partito preso….ma questo USUALEMI vorrebbe dire una cosa sola…LEGA PRO e tanto di cappello a tutte le altre squadre che si sono dimostrate piu’ forti di noi!

      • Caro Daniele, grazie anche io ti leggo sempre con piacere.
        Forse nel mio commento devo essermi espresso male xchè non don sicuro che tu m’abbia capito. Io volevo solo elogiare Cocchi e rimarcare che d’ora in poi dovremmo essere, x la squadra e la società una “presenza critica”, un “padre che sa anche rimproverare”, proprio come dice Alessio. A ciò mi sono permesso FI aggiungere che in questa prospettiva sparissero gli estremi opposti del nostro tifo: i “buonisti” che perdonano sempre e comunque (xchè questa società ci ha fatto fare la serie A…) e quelli che criticano e “offendono” senza costrutto alcuno

        • Bè io intendevo qualche commento precedente a questo dove propio contento dei ragazzi non mi sembravi…ma questo succede anche a me soprattutto quando non vedo la giusta attenzione e grinta che serve per venire fuori da una situazione che si è fatta davvero difficile…purtroppo stare a parlare sempre di partite da ultima spiaggia non serve piu’ a niente,ormai TUTTE le partite dovranno essere giocate come finali,senno’ meglio far giocare tutti i giovani per fargli fare esperienza per un campionato importante per riportarci in B.LE PROSSIME PARTITE PER NOI SONO QUASI PROIBITIVE.Andremo ad incontrare un Pescara che sulla carta ci portera’ via di peso e poi un Brescia che ad oggi viene da 3 vittorie consecutive!Non vorrei che queste partite siano quelle che ci diano il colpo da ko definitivo,invece di essere le partite del rilancio.Ma per arrivare a questo sabato deve scendere davvero un Empoli determinato e cattivo e questo fino alla fine della stagione senno’mettiamoci il CUORE in pace e ricominciamo da dove siamo venuti tanti anni fa!Non saremo ne i primi e ne gli ultimi a cercare di ricreare un ciclo vincente!

  2. È inutile Cercare di trovare le cause di quest’anno!!!
    Non prendiamoci in giro il livello dei nostri giocatori è molto basso ed i giovani non sono all’altezza della categoria e avrebbero bisogno di uno due anni di serieC.
    Quindi non aspettiamoci rimonte o vittorie importanti dobbiamo soffrire fino in fondo per raggiungere la salvezza anche all’ultima giornata!!
    I giocatori soprattutto i più giovani devo capite che devono tirare fuori le palle perché nessuno gli regalerà la serie A o una grande carriera se non dimostrano niente sul rettangolo verde !!!!
    I vari Signorelli Brugman Dumitru Saponara Mori Tonelli si devono Dannare l’anima se vogliono giocare in serie B perché così non basta stanno dimostrando di non essere professionisti maturi per la serieB e la colpa va divisa con la società la quale crede di avere dei fenomeni e li pompa su giornali e tv prima del tempo !!!!!!
    Il calcio è uno sport per pochi !!!!!
    Spero che la società si impegni sul mercato perché servono 5-6 innesti di esperienza e serve mettere questi giovani sulle spine perché se credono di essere arrivati nel grande calcio si sbagliano di grosso !!!!

  3. Che la società ed i giocatori diano un segno tangibile agli Empolesi: diano un motivo per credere ancora in loro perchè sono loro a doversi riguadagnare l’appoggio della gente.
    .
    Possiamo uscire da questa situazione riscoprendo la perduta unità d’itenti, il gusto e l’orgoglio di fare calcio come “usava una volta” a Empoli (con entusiasmo ma senza proclami, e soprattutto coinvolgendo la città!), oppure possono scegliere di continuare su questa strada e lacerare definitivamente un rapporto ormai logoro.
    .
    L’indifferenza (se non l’astio) dell’intera città è la vera retrocessione di questa società.

  4. Fare cose semplici in campo.
    Metterci cervello in ogni giocata o intervento che si intende fare. Questo è quello che manca.
    E che da luogo alle non-prestazioni.
    Tutte le altre squadre hanno giocatori che pensano in campo
    oltre che a lottare.
    .
    Basta con le mini preparazioni e carichi duri che servono solo a far peggio. Occorre lavorare sulla velocità.
    .
    Giocare sul solo contropiede adattandosi ad un modulo congruo (4-5-1) (4-2-3-1) (4-4-2) non importa purchè sia interpretato sulle sole ripartenze.
    .
    Prendere atto che qualche giocatore deve accasarsi altrove e non sono poi così pochi. Per il bene di tutti.
    .
    Per far funzionare le cose in ogni attività serve la semplicità.

  5. Basterebbe metterci un po piu’ di voglia. Attualmente un ragazzotto qualsiasi che gioca nell empoli tre partite buone pretende la serie A. Si ricordino questi pulzellotti che solo chi ci ha sempre messo voglia ed entusiasmo e’ arrivato a fare cose importanti. Chi ha venti anni e anche meno nn mette la voglia e l impegno… Farebbe meglio a dare i semini ai piccioni in piazza della vittoria. Grazie.

  6. Purtroppo e dico purtroppo c’è anche codesto aspetto.
    Manca proprio la voglia di “lottarsi la pagnotta” con umiltà
    come un lavoratore qualsiasi. Ma da parte di tutti mi sembra.

  7. Ma se dobbiamo far giocare i giovani perchè non c’è una lira, perchè non farli allenare dall’unico che riusciva a motivarli e a farli rendere al massimo facendoci fare anche diversi soldarelli??? tipo Ettore…

  8. E’ perchè l’Empoli non è più l’EMPOLI….tutto qui e non tiriamo in ballo pubblico, motivazioni o altro per piacere. Non ci sono più neanche gli…Ettore della situazione come dici tu perciò…….

  9. adesso,va tutto male,quest’anno,fra infortuni,condizione fisica,gente che con noi fa eurogol,vedi quello in rovesciata del cittadella o quello del crotone,ecc ecc e la colpa di chi e’ dei giovani…. ma e i vecchi sono sempre giustificati??? a parte stovini,busce? gli altri,che stanno facendo??? e in un contesto cosi’ di non gioco,cosa puo’ fare un giovane?? prendere palla e scartare tutta la difesa avversaria?.e’ comodo prenderserla con i giovani e non nomimare i senatori

  10. A PARTE IL JORINGO CHE SCRIVE SOPRA NON SONO IO, E’ QUALCUNO CHE FA I FENOMENO COMUNQUE DEVO DIRE CHE SE NON SI COMPRANO DEI GIOCATORI DA CATEGORIA LA SALVEZZA SARA’ MOLTO DURA, SI GIOCA TROPPO MALE RAGAZZI

  11. I giovani del terzo millennio sono in Decadenza e cosi’ diventa ovvio Che una squadra Di soli giovani pensi piu alle macchine Che a giocare e allenarsi bene..nessuno vuole sacrificarsi…dal carpentiere al centrocampista(a Parte coralli e levan Che io ancora reputo giovani) e ed era ovvio Che Senza Mai acquistare nessuno non si poteva andare lontano..Che tavano non fosse highlander si sapeva..Che La Difesa non fosse impenetrabile Lo sapevamo da anni..Vinci e tonelli non mi Hanno Mai convinto..cmq prima quando non c’erano tessere si poteva tifare per questi ragazzi nei momenti duri..ora neanche quello..Che tristezza…ma non per questa Classifica ma per cio’ Che il Calcio e’ diventato..Rivoglio il Mio Empoli..ti amero sempre e cmq sappilo…

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