Sembra passato così poco tempo dallo scorso 2 giugno, da quella finale persa a Livorno, perdendo cosi la possibilità di accedere al campionato di serie A dopo una grandissima rimonta ed una cavalcata che inevitabilmente finirà nella storia del nostro club.

 
Ma come sempre il passato è passato e ciò che conta è quello che c’è davanti quello che dovrà venire. Come spesso dicono gli stessi calciatori, la partita più importante è quella che ancora si deve giocare. Sabato si parte, riinizia l’avventura in campionato, un stagione che sulla falsariga di quella della passata annata dovrà essere vissuta a fari spenti, ponendoci come obiettivo quello della salvezza.
E va bene così ci mancherebbe non fosse così, sappiamo bene ad Empoli cosa succede ogni volta che proviamo a fare il passo più lungo della gamba. Ma ripartiamo comunque da una base importante, da un gruppo importante, da uno staff tecnico importante e da un allenatore importante, quel Maurizio Sarri che ha dato veramente tanto, in termini tecnici ed umani, portando la gente della sua parte fin da subito anche nei primi momenti difficili, momenti in cui poteva essere legittimo anche non essere dalla sua.

 

Dietro ad ogni partenza ci sono però sempre delle aspettative. Le nostre, al di la di un discorso di classifica, sono quelle che lo spettacolo possa continuare come nella passata stagione. Vedere una squadra che gioca a calcio in undici, senza prime donne e comprimari, vedere lo spirito di sacrificio in ognuno dei partecipanti al match, vedere quelle maglie azzurre sudate a fine partita sapendo che tutto è stato dato, senza rimpianti e senza rimorsi. Queste sono le nostre aspettative, poi quello che verrà, come sempre, lo prenderemo e lo accetteremo con grande serenità. Se Empoli da sempre è un isola felice del calcio professionistico è anche perché intorno a questa squadra non si sono mai costruite grandi pressioni, e cosi sarà, anche quest’anno, almeno da parte nostra.

 

Dicevamo del gruppo, un gruppo che è rimasto praticamente il medesimo della passata stagione, con solamente due/undicesimi cambiati in quella che potremo definire la formazione tipo. Se ne sono andati indubbiamente due grandi calciatori, Saponara e Regini, due calciatori difficilmente rimpiazzabili, ma anche qui la società ha cercato, fin dal primo giorno di mercato, di mantenere intatta la fisionomia di questa squadra, prelevando elementi che potessero inserirsi da subito, e con buoni risultati, in questa macchina ben assemblata.

Una stagione all’insegna della continuità, come dimostrato anche dalla volontà di non cambiare le divise da gioco che saranno le stesse, per grafica, della passata annata.

 

Dopo un lungo precampionato, le solite amichevoli e le prime gare ufficiali della Coppa Italia, il conto alla rovescia ci dice che dentro la clessidra, di sabbia, ce né davvero poca. Ormai ci siamo, il campionato sta per iniziare, il sipario si sta per alzare e sabato sera gli azzurri potranno ripresentarsi davanti a quel pubblico che, anche in quella notte del 2 giugno scorso, tornati da Livorno con una sconfitta, era li ad aspettarli, con lacrime di gioia dietro agli occhi e mani alzate scandendo un applauso d’orgoglio. Quel pubblico sarà ancora li, se pur magari non numeroso come nella fase finale degli scorsi playoff, ma ci sarà per far sentire il battito del grande cuore azzurro.

Ci siamo, la festa sta per iniziare, READY TO START

 

Alessio Cocchi

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

20 Commenti

  1. Ho bune sensazioni per la prossima stagione. Da sempre in serie B paga il fatto di cambiar poco. Non aggiungo altro.

    • I numeri della passata stagione danno ragione a Sarri. Si parte con i soliti limiti: la rigidità del modulo, i cambi a fine partita, manca chi tira da fuori.
      E’ un rischio, gli avversari non staranno a guardare ed essere rigidamente attaccati al 4-3-1-2 potrebbe rivelarsi la riconferma sbagliata, speriamo di no e che Sarri faccia gli stessi numeri dell’anno scorso ma il Pres. Corsi l’ha detto “sarà un anno durissimo”.

  2. C’ero ai playoff, c’ero al ritorno da Livorno e ci sarò sabato sera. Gli occasionali se ne vadano allegramente a quel paese, essere tifosi dell’Empoli è qualcosa che spetta solo ai grandi !!! Dai ragazzi fateci sognare. Cocchi spingici fin da subito alle formazioni !!!

  3. Quanto vorrei abitare in Toscana per essere ogni sabato allo stadio. Chissà, un giorno magari si realizzerà il mio sogno.

    • Scendi dal PIEDE del MONTE e vieni a vedere delle partite di calcio come si deve, quì la stagione passata(nonostante alcuni limiti dell’ellallenatore)s’è visto calcio di grande qualità. Però sappi che quì i “gobbi” non vanno di moda.Mai.

  4. Credo che tecnicamente ci siano tutti i presupposti per fare bene, dipendera’ solo dalla testa.
    Un anno come quello passato toglie molte energie mentali, bisognera’ vedere se i ragazzi avranno la forza e la “voglia” di fare un’altro anno in apnea, penso che le prime 3/4 partite ci diranno come andra’, io comunque penso positivo.

  5. Non vedo l’ora di iniziare!! Sono molto fiducioso e credo pienamente in questo Empoli..forza ragazzi stupiteci anche quest’anno!!!

  6. Belle parole!!Dai ragazzi proviamoci a togliere anche quest’anno delle grande soddisfazioni!non vedo l’ora di iniziare!!
    Forza Empoli!!

  7. Pochi ma buoni…il vero tifo sará quello di domenica e nnn quello visto cn il livorno.. Troppo facile sostenere quando le cose vanno bene RIDICOLI

  8. Quoto paolo A, credo sia stata un mercato non spericolato dove confermare una buonissima parte dei ragazzi ripaghera alla grande. Allo stadio o assidui o occasionali la gente basta che venga, in tutte le piazze gli stadi sono pieni quando va bene.

  9. Mi raccomando quando cocchi dice le formazioni al nome del giocatore bisogna rispóndere con il cognome del giocatore, grande cocchi vero trascinatore azzurro.

  10. credo che le vere energie mentali le consumi soprattutto quando devi salvarti…..é vero che abbiamo inseguito i play off per tutta la stagione,ma se poi abbiamo pagato qualcosa lo abbiamo pagato sul piano fisico…la mancanza dei giusti ricambi ci ha portato a disputarli ormai con il serbatoio che segnava rosso.Troppo ravvicinati sono stati poi quei 4 incontri….La vera apnea la provi quando non riesci ad uscire da una situazione che ti porta poi a ritrovarti a giovarti la salvezza…..con uno spareggio….quest’anno come il prossimo erano e sono gli obbiettivi primari…raggiunta la salvezza puoi solo giocartela con entusiasmo con la consapevolezza che se rifacciamo tutti punti dello scorso campionato,potremmo far riposare i nostri ragazzi nelle ultime partite,per arrivare ai play off in maniera ottimale

  11. O Cocchi ma la musica ai gol azzurri e nel finale di partita è un anno che dici che arriva, ma non si sente un tubo!!. Dai provaci è una cosa carina!!

  12. Desperangers tu sei uno di quelli che quando un risultato va male, incominci a criticare, me li ricordo bene i tuoi commenti anno scorso sei un grullo della peggiore specie,

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