Lo abbiamo scritto nel nostro incipit del pezzo LIVE, ovvero non è una rondine a far primavera. Questo, facile da capire, perché non possiamo considerare  come già svoltato il campionato degli azzurri solo dopo la vittoria di Varese, un successo che mancava da poco più di tre mesi.

Però, quella vittoria, che da seguito ad altre buone prestazioni, potrebbe pesare più di quanto non si pensi per il futuro di questo campionato e per la conquista della salvezza.

 

A Varese si è assistito all’ennesimo processo evolutivo di questa squadra che da quando ha rivisto sedere il tecnico Aglietti sulla propria panchina, sta facendo vedere cose nettamente migliori da tutti i punti di vista, a partire da quello mentale, ovvero quello che più di tutti aveva subito le critiche e le ire di chi ha a cuore gli azzurri colori per delle prestazioni che mancavano, prim’ancora che nei risultati, proprio nell’atteggiamento che spesso indisponeva.

Mancava però la vittoria, e la gara disputata in Lombardia ha colmato questo vuoto, con un’altra buona prestazione, attenta, coperta  quando c’era da tenere botta e ficcante quando c’era da ripartire andando a pungere. Le almeno quattro palle gol nitide (marcatura a parte) che gli azzurri hanno avuto nei novanta minuti, rappresentano forse un record stagionale.

Poi ha questo si è andato ad aggiungere il rigore parato da Dossena, un rigore che oltre a sapere di beffa perché inesistente, avrebbe potuto non dare immeritatamente i tre punti agli azzurri.

 

Varese però, come nelle occasioni meno sorridenti, deve essere già messa nel dimenticatoio, va piacevolmente mandata agli archivi per guardare subito avanti, alle altre finali che aspettano la squadra azzurra, a partire da quella di sabato prossimo contro il Bari.

 

Si diceva che una rondine non fa primavera, ma se oltre a quella più realistica che da qualche giorno sembra stia già facendo capolino con le sue miti temperature, la primavera calcistica potrebbe arrivare con un altro risultato importante da far seguire subito a quello di qualche giorno fa.

E se la mentalità che la squadra sembra aver acquisito è questa i presupposti ci sono tutti, tenendo ovviamente sempre di conto che ci sarà dall’altra parte un avversario che inevitabilmente farà il suo gioco e non certamente il nostro.

Però, per quanto si prematuro qualsiasi pensiero ottimistico, c’è la sensazione, la consapevolezza, che i presupposti giusti ci siano.

 

Non sono mai state messe in dubbio le potenzialità di questa squadra, di questo gruppo: il parco dei giocatori resta (nonostante la classifica) di grande spessore e ce lo confermano puntualmente colleghi ed addetti ai lavori delle altre piazze che, quando ci interfacciamo per scambiarci informazioni, puntualmente, tutti, ci chiedono come questo Empoli possa essere la dov’è.

Ma fino ad ora sono state sempre e solo chiacchiere, sempre e solo supposizioni.

Adesso è arrivato il momento che queste potenzialità vengano maggiormente fuori, aiutate da una maggiore serenità che gli ultimi risultati hanno dato e che potrà dare quella tranquillità, fin’ora sempre lontana da noi, che potrà essee un’arma in più nello scorcio finale di stagione.

 

Una parola va spesa per il tecnico Aglietti.

Non c’è forse mai stato un feeling forte tra gli empolesi e lui, già lo scorso fu bersaglio di alcune contestazioni che poi nel corso di questa stagione hanno sicuramente fatto da goccia traboccante per il suo esonero.

I perché ed i percome di questo non sta certo a noi trovarli, a noi semmai interessa fare un altro tipo di valutazione, ovvero di come questo signore sia tornato con spirito ancora maggiore di quando ha dovuto abbandonare la nave che stava iniziando ad imbarcare acqua ma che era partita con i fasti del miglior Titanic.

E’ tornato in punta di piedi, senza fare la benché minima polemica, anzi riprendendosi le sue responsabilità per la stagione iniziata nella maniera non sperata, ma al tempo stesso ha messo grinta, anima e cuore, cercando di trasmettere quanto dentro, cercando di trasmettere quello che l’uomo, ancor prima dell’allenatore aveva messo in questo progetto.

Anche per lui vale il motto con qui abbiamo iniziato il pezzo, ma ci piace il modo con cui la squadra lo sa seguendo e con il quale stanno arrivando prestazioni ed adesso anche risultati. Continuare su questa strada, andare avanti nel metodo, andare avanti capendo che deve giocare chi sta meglio, senza guardare ai nomi, ma guardando alla fame ed alle prestazioni quotidiane.

 

L’ultima parola è per la gente, per i tifosi.

Si è detto spesso che tutti dobbiamo remare dalla stessa parte, si è sempre cercato un aiuto (mai peraltro mancato) dal popolo della maratona e non solo nei momenti più bui della stagione, ed adesso che il solo sta cercando di rifar capolino su Empoli servirà ancora di più la spinta della gente.

Sarebbe bello poter vedere sabato una importate cornice di pubblico, rivedere il Castellani colorato di azzurro che faccia il tifo per tutti e novanta minuti in una gara che potrebbe essere veramente la vera svolta del campionato, quella che potrebbe portare definitivamente la primavera, preludio di un estate calda e con la serie B in tasca.

 

Al. Coc.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

26 Commenti

  1. mi raccomando quelli che anno scorso osannavano forestieri,di ricordarsi l’esultanza quando ci h a fatto gol a bari….e diceva di amare la ns maglia…..

  2. Bravo Alessio bel pezzo…..Io obbiettivamente sono fiducioso,pero’ mi auguro che non si faccia un passo indietro schierando poi sabato una formazione diversa da quella messa in campo a Varese!Io quest’anno ho visto troppe volte spezzare l’equilibrio del centrocampo con schieramenti messi in campo in maniera incomprensibile!Voglio dire…se adesso il centrocampo funziona,bisogna rimandare in scena gli stessi attori.Prendiamo Guitto…quando schierato si è sempre comportato benissimo…non vedo perchè non dargli fiducia….visto che tra l’altro sa impostare l’azione in maniera egregia!Per quel che riguarda Ze Eduardo,credo che se fosse arrivato prima forse non eravamo nelle condizioni in cui ci troviamo…l’ho visto giocare con il Livorno e mi ha impressionato molto…tra l’altro è quello che oltre a dare un contributo in fase difensiva ha gia messo 3 volte i nostri giocatori davanti al portiere con lanci al millimetro!Facciamogli raggiungere la giusta condizione(peraltro gia buona)e sara’ davvero un valore aggiunto!Un capitolo a parte merita Brugman….è vero che tutti si aspettano molto da lui…ma non bisogna dimenticarsi che ha solo 19 anni(VENTANNI LI FARA’ A SETTEMBRE)DIAMOGLI IL TEMPO DI MATURARE MA SOPRATTUTTO FACCIAMOLO GIOCARE CON CONTINUITA’PERCHE’SI VEDE LONTANO UN MIGLIO CHE FARA’ UNA GRANDE CARRIERA!Adesso mi aspetto anche un Ciccio piu’ in palla…si sa che quando si rientra da un infortunio,poi si ha un calo fisico…bè mi aspetto di rivedrlo sui livelli che gli competono!

  3. RAGAZZI NON E’ PER GUFARE MA CON IL BARI SI DOVREBBE VINCERE ABBASTANZA FACILE 1 SECCO ALLA SNAI!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E LO GIOCO PENSO UN 2 – 0 O 3 – 0 VEDRETE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  4. RAGAZZI….VE LO DICO,SI FA 3 PUNTI COL BARI…………………..LA SQUADRA E’ FORTE….,CI VOLEVANO I 3 PUNTI COL VARESE,ORA NON CI FERMA PIU’ NESSUNO………………………FORSE RIUSCIAMO A RIENTRARE NELLA ZONA PLAYOFF…..DAI RAGAZZII……

  5. Quoto chiara e gigi: forestieri ipocrita buffone, nessuno ti chiedeva di non festeggiare, ma correre sotto la curva per esultare x un goal segnato alla squadra in cui giuravi di voler restare, mi sembra comportamento almeno contraddittorio. E se mi dite che credo in un calcio che non esiste più io Vi rispondo che credo negli “uomini” e non nei “bambini viziati”.
    Spero che Stovini non gli faccia vedere palla e che, perchè no, ogni tanto gli collaudi i parastinchi… 😉

  6. Forestieri va fischiato? E allora Pozzi? Mah, a volte ci sono delle contraddizioni che non riesco a capire, pur con tutta la mia apertura verso le opinioni altrui.

    • Forse perchè “formalmente” Pozzi ha mantenuto nei confronti della tifoseria un comportamento quantomeno “coerente”, tutto qui.
      Non che Pozzi sia privo di colpe, anzi: mi ricordo bene quando diceva che voleva “andarsene” perchè voleva la A, ma forse proprio questa sua “sincerità”, unita al fatto che quando ci ha segnato ha sempre esultato nei limiti del “decoro”, agli occhi dei tifosi è risultato da preferire rispetto all’ipocrisia del Topa che a giugno diceva “‘lo che vojo le società lo sanno… è restare a Empoli, de securo, securo!”. Sarà stato sincero? Sarà stato colpa delle società se poi non è rimasto? Non è dato saperlo. Certo, però, qualunque sia stato il motivo per cui non è rimasto, vederlo correre sotto la curva del Bari dopo il goal segnato all’andata è sembrato davvero troppo…
      Ovvero, io ritengo, delle due, l’una:
      1) racconta pure che vuoi rimanere a Empoli, ma se poi non rimani, per rispetto dei tifosi che comunque ti volevano bene (nonostante tu abbia sbagliato il rigore che non ci ha fatto andare ai play off… bada bene, rigore che NON avresti dovuto battere, ma che ti sei incaponito per farlo contravvenendo alle regole della squadra ed alla gerarchia prefissata nel calciare i penalty nell’empoli) e per riconoscenza al piatto dove hai mangiato, non esultare come se avessi segnato un goal alla finale dei campionati mondiali;
      -oppure-
      2) non raccontare a giugno che vuoi rimanere a empoli, ma limitati a dire (come fanno in tanti) che il tuo destino è nelle mani della società e che tu non conti nulla, così che, se poi vai via, quando segni alla tua ex squadra puoi esultare pure come cavolo vuoi, che tanto nessuno ti dice nulla.
      Spero di essere stato chiaro, benchè questa ricostruzione sia, ovviamente, solo una mera mia opinione “personale”

        • Basta con questa cosa delle esultanze. Quando si segna si esulta punta e fine. Chi non lo fa, o ha un buon motivo come Portanova, tifosissimo della lazio, o sennò è solo un ipocrita.

          • Non sono d’accordo.
            A mio avviso ci vuole un minimo di coerenza fra quello che viene “detto” e le “azioni” che si pongono in essere.
            Non siamo bestie, ma uomini.
            Se rileggi quello che ho scritto, NON è l’esultanza del Topa di PER SE’ che ha dato fastidio ai tifosi, perchè lui giustamente poteva fare esattamente quello che voleva.
            E’ risultato sgradevole, invece, il fatto che sia corso sotto la curva (quindi, fra l’altro, non una semplice esutlanza…) DOPO che POCHE SETTIMANE PRIMA aveva detto in tutte le salse che voleva restare a Empoli, che l’unico suo sogno era vestire ancora la maglia azzurra e via dicendo.
            Spero di aver chiarito il mio pensiero.
            P.S. GRAZIE DANIELE

  7. Si scrive: mettiamo la vittoria nel dimenticatoio. Va bene, giusto, ma mettiamocela davvero. Non ha senso 3 righe dopo parlare della qualità indiscutibile della rosa, o del fatto che “i presupposti ci sono tutti” per risalire. Inoltre aspettiamo un altro pochino a fare i complimenti al tecnico.
    Dopo le 2 vittorie di Carboni venne scritto un articolo simile: scuse e elogi al tecnico, e che finalmente si spiccava il volo. Non mi pare sia andata benissimo.
    Inoltre la qualità della rosa non vuol dire un bel niente. Ricordo che siamo retrocessi dalla serie A con la coppia di terzini titolare oggi al Milan, con Giovinco e Marchisio a centrocampo e altri ottimi giocatori.
    Restiamo umili e sabato giochiamo alla morte.

    • GIUSTISSIMO. Siamo a marzo, mancano poche partite allo lo sprint finale, alla volata salvezza, e si parla ancora di rosa e di allenatori. Giocare, correre, segnare. E mettere Guitto in campo

  8. Basta con queste buffonate delle esultanze. Se si segna si esulta per rispetto della propria squadra. Il resto, le cazzate, i moralismi (o presunti tali), le bandiere, e tutte queste grosse BAMBOLATE di cui state parlando NON ESISTONO. Sono solo BAMBOLATE. E aggiungo magari avessimo avuto forestieri fin dall’inizio delll’anno scorso al posto di fabbrini e magari anche quest’anno al posto di saponara che per ora (CIT.aglietti) é stato bono solo a essere permaloso.

    • Senza voler discutere il valore del giocatore….e non sapendo in maniera ottimale degli affari degli altri(dicasi Bari),mi accorgo pero’che almeno come attaccante(credo che lo sia) il sig.Forestieri ad oggi ha disputato 18 partite buttandola dentro solo 2 volte(un gol lo ha fatto all’Empoli)…magari sara’ stato anche infortunato…questo non lo so’…ma se non è stato determinante almeno negli assist o nella manovra del gioco…mi dite in che cosa lo è stato?

    • A mio avviso, l’errore più grande che ciascuno di noi può fare nelle discussioni è generalizzare, “fare di tutta un erba un fascio”, come si dice a Empoli.
      Nessuno dice che in generale tutti quelli che lasciano una squadra, l’anno dopo debbano per forza non esultare se gli segnano un goal.
      Nessuno.
      Qui si sta parlando di un caso “specifico” ovvero Empoli/Forestieri.
      Orbene:
      1)il Topa è arrivato a Empoli con un curriculum da “incompreso”: fortissimo da giovanissimo, piano piano si era perso e non giocava più.
      2) A Empoli è stato accolto alla grande, per una serie di motivi è partito titolare da subito, ha avuto la fiducia di tecnico e tifoseria e l’ha ripagata con buone prestazioni ed alcuni goal.
      3) I suoi limiti caratteriali, peraltro, sono comunque emersi in alcune occasioni, la più eclatante delle quali in quando ha “sbagliato” il rigore che c’è costato di fatto i play off, ma non per l’errore (!), si badi bene, perchè nessuno è infallibile, ma per quella “mania di protagonismo” che lo anima spesso e che l’ha portato a strappare la palla via con sè dopo il fallo, a non darla all’incaricato di tirare, per poi calciare un rigore mediocre addosso al portiere.
      4) Dal giorno delle premiazioni del Leone Azzurro ha rilasciato tutta una serie di interviste sbandierando un amore per la maglia azzurra che “non era obbligatorio” (se non lo pensava, poteva anche non dirlo!), dicendo apertamente che voleva rimanere a Empoli.
      5) Durante il mercato, il Topa, che NON era di proprietà dell’Empoli, è andato altrove (Bari): di chi siano le ragioni (colpe?) non è dato saperlo.
      6) In occasione della partita dell’andata, Forestieri segna uno dei suoi due goal di quest’anno e, per esultare, corre come un invasato sotto la curva barese.
      Questi sono i fatti.
      A mio avviso, ma mi potrei sbagliare, in questa storia “specifica”, non valgono i rilievi mossi dall’utente Vannucchi: Forestieri è stato contraddittorio ed ipocrita, quando ha esultato in maniera “smisurata” per aver segnato alla “stessa identica squadra” a cui, poche settimane prima, aveva giurato amore incondizionato

  9. Ti devo dare ragione….pero’ sono sicuro che se era rimasto ad Empoli non avrebbe fatto quello che ha fatto adesso a Bari. Perché ad Empoli il topa sembrava rigenerato,anche quando si prese a gennaio della stagione passata non e’ che prima aveva fatto chi sa cosa..pero’ poi si rivelo’ fondamentale..!!!!

    • Motivo in più per portare un briciolo di “rispetto” nei confronti della squadra che l’aveva rilanciato, qualora ti capiti di farle un goal.
      no?

  10. usualemi,mi trovo perfettamente d’accordo con lei,la sua analisi e’ perfetta riguardo a forestieri,il rigore che sbaglio’ di fatto non ci permise di accedere ai playoff.Qualche tifoso se lo dimentica ma era affascinato da qualche suo dribbling fine a se’stesso con alla fine 2 gol,dico 2 gol miseri. Si ricorda ci eravamo trovati in disaccordo con la festa della befana.Buona serata

  11. fra persone civili usualemi,non vi devono essere problemi,abbiamo avuto una discussione,credo civile,finita. Ora vediamo di fare risultato col bari.Buona serata

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