latemp2Non è ancora finito questo 2014 ma la gara di Firenze ha fatto calare il sipario sull’anno solare a livello sportivo. Un 2014 da favola, un 2014 un anno con la A maiuscola, l’anno, appunto della A.

Se ne va un anno che per i colori azzurri è stato a dir poco strabiliante, iniziato male con una sconfitta amara in quel di Latina, in rimonta dopo essere passati in vantaggio, e finito sempre senza vincere anche se emotivamente tutta un’altra storia.

 

E’ stato l’anno della A, come dicevamo, un serie A rincorsa proprio in questo 2014, con delle difficoltà, come dopo la sconfitta di Lanciano che rimise tutto in gioco ma poi, con grandi prestazioni ed importanti risultati, ripresa e suggellata in quella notte del 30 maggio scorso che non scorderemo mai.

Poi la calda estate, il ritorno dopo sei anni nella massima serie, per la decima volta ma mai come in quest’occasione si parlava di scommesse e si guardava a questa categoria come ad un viaggio verso l’ignoto. La voglia di mantenere intatta la squadra, il mercato che piano piano ha ridato all’Empoli tutti i pezzi che componevano questa squadra con qualche faccia nuova.

E da subito, da Udine, nonostante la sconfitta si era capito che, forse forse ci si poteva giocare, che si saremmo potuti divertire, con tutte le difficoltà del caso.

 

Per molti era, è, la prima volta, compreso il nostro tecnico Sarri, arrivato in questa categoria a 50 anni dopo una lunghissima gavetta. E l’Italia che piano piano scopre questo signore, cosi fuori luogo in un mondo costellato da ipocrisie e frasi fatte, ma si riscopriva anche l’Empoli, quello che 30 anni fa si era avvicinato per la prima volta al massimo campionato. Si riscopriva un modo particolare di fare calcio, un modo particolare di vivere il calcio, una famiglia di tanti elementi, dove l’uno non puo’ prescindere dall’altro.

Il “con poco si fa tanto”, slogan per la promozione che dava dimostrazione fisica di cosa volesse dire.

 

fiorentina-empoli (6)Già sedici partite in questa serie A, sedici belle storie, alcune finite male sotto il profilo del risultato ma sempre, e sottolineiamo sempre, finite tra gli applausi.

Il pari con il Milan, la vittoria con la Lazio e tante altre in mezzo fino ad arrivare all’ultimo capitolo di questo 2014. Chissà, forse non poteva essere diverso l’epilogo. A Firenze, contro la rivale storica, contro uno che la maglia dell’Empoli l’aveva indossata per spiccare il volo nel mondo del calcio. E li, l’altra perla, con un marcatore poi davvero cosi poco banale, che in questa storia ci doveva per forza di cose stare.

 

Un 2014 meraviglioso se ne va, ed adesso non resta che attendere il nuovo anno, che vivremo con grande passione e grande amore, perché il sogno possa continuare.

 

Alessio Cocchi

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

3 Commenti

  1. Nella mia storia di tifo azzurro forse è stato l’anno più bello di tutti, una squadra straordinaria che ci ha sempre inorgoglito e fatto divertire, l’allenatore più bravo che (io) ho visto a Empoli accompagnato da un grande staff tecnico e una società con la S maiuscola. Sappiamo qual è il nostro sogno e il nostro scudetto e la convinzione di potercela fare la dobbiamo avere tutti mantenendo sempre quell’umiltà che fin qui ci ha contraddistinto. Per un 2015 ancora più bello e sempre più azzurro!

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