Mancano otto partite alla fine, i punti cominciano ad essere fondamentali al netto di prestazioni che non sempre hanno soddisfatto ed adesso serve quello scatto che ci possa consentire di mettere in ghiaccio l’obiettivo stagionale: la salvezza. Curiosamente una vittoria con il Pescara potrebbe chiudere un cerchio e mettere una seria ipoteca sul mantenimento nella massima categoria dei nostri. Molti tifosi azzurri ricorderanno l’avversario nello storico 30 maggio 2014 che ci consentì di tornare nella massima serie, proprio gli abruzzesi. Strano scherzo del destino, con gli adriatici involontari spettatori di due tappe fondamentali della nostra storia anche se sabato ci metteranno sicuramente qualcosa in più rispetto a tre anni fa.

Abbiamo più volte ricordato che la lotta per il mantenimento della massima serie A sia quest’anno molto particolare, con solo le ultime quattro a giocarsi un solo posto disponibile per potersi ripresentare ai nastri di partenza la prossima stagione di A. Una sorta di corsa delle lumache, sono i numeri che dicono questo, basta ricordare che gli azzurri nonostante abbiano collezionato sette sconfitte consecutive – peraltro con avversari di rango come Lazio, Inter, Napoli, Roma- possono vantare ancora 5 lunghezze di vantaggio sulla terzultima: adesso a sorpresa c’è il Crotone. Al di la però di quello che faranno le altre il giorno dopo, serve come linfa vitale tornare a vincere, per ritrovare un pizzico di entusiasmo e tirare su il morale alla piazza oltre che mettere un mattoncino importante per il nostro obiettivo stagionale. Non vincere, anche rimanendo con lo stesso vantaggio, rischierebbe di generare grande malumore nell’ambiente.

Qualcuno erroneamente potrebbe parlare di tre punti semplici da raggiungere, non è affatto così, per informazioni chiedere informazioni al Milan, che domenica scorsa non è riuscita ad andare oltre il pareggio proprio con gli adriatici. E’ una di quelle partite dove gli azzurri hanno necessità di vincere, e il pericolo è proprio arrivare alla gara con troppa tensione emotiva di fronte ad un avversario che potrà giocare con la forza dei nervi distesi essendo ormai tagliato apparentemente fuori dalla lotta per rimanere in serie A. Si gioca sabato alle 15, certo non è il massimo come collocazione (tanti non potranno esserci per ovvi motivi), ma ormai anche sotto questo punto di vista dovremo abituarci a questo ed altro in futuro. Sarà pero’ importante cercare di essere vicini alla squadra perchè, al di la delle soggettive valutazioni sulla stagione, c’è da difendere a denti stretti la categoria, e per farlo è necessario vincere con il Pescara, e dobbiamo farlo tutti insieme.

 

 

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3 Commenti

  1. Le ultime 5 parole dell’articolo son musica per le mie orecchie….
    Gnamo ragazzi, pè una vorta tutti uniti, tutti coesi verso il grande obiettivo, giù!!!!! Poi, a salvezza acquisita, si riparla di tutto.

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