Abbiamo scambiato alcune battute con il collega de “L’Arena”, Alessandro De Pietro. Con lui abbiamo parlato del Verona, prossimo avversario degli azzurri:

Come si vive a Verona la vigilia di questa gara che è un indubbio spartiacque?

C’è la sensazione che sia una partita che conta molto, anche se la gara arriva in una settimana di mercato davvero particolare dove il Verona è costretto a fare delle plusvalenze di qui a fine mese. Non è facile quindi scindere quello che è il discorso tecnico da tutte le voci di contorno e quindi la società dovrà essere brava a gestire ed a trasmettere serenità. Chiaro che, tornando a parlare di campo, la sconfitta con la Salernitana ha pesato molto e questo condiziona ulteriormente l’importanza del match

Queste uscite che ci sono state in questi giorni pensi che possano inficiare sull’aspetto tecnico?

Sono andati via due giocatori che di fatto facevano parte dell’undici iniziale del Verona, anche se non parliamo di due giocatori imprescindibili. Per quanto riguarda Hien devo dire che quello visto negli ultimi mesi è un giocatore che non ha impressionato e lasciato il segno come si sperava. Su Terracciano il discorso può essere leggermente diverso ma non credo sia due assenze che vadano a trasformare la squadra. Qui fenomeni non ce ne sono, c’è un gruppo di giocatori che devono e possono far di più

Rispetto alla vigilia della stagione vi aspettavate questo tipo di campionato?

Onestamente no. Pensavamo ad una stagione più tranquilla ed in generale ci si aspettava di più, anche per le scelte di mercato che sono state fatte. Questa squadra ha fatto poco davanti, con poche alternative, dovendo accettare Djuric davanti che certo non è un bomber. Abbiamo avuto da Bonazzoli e Lazovic e poi Henry è tornato ieri. Il Verona fa fatica a far la partita, se esclude due gare, la squadra ha sempre aspettato la mossa altrui. Sabato invece il Verona dovrà riempire di più la gara e non stare ad aspettare le mosse dell’Empoli

Baroni ha delle responsabilità?

La verità è che è stata fatta un po’ di confusione a livello tattico. Siamo partiti con un modulo per poi sconfessarlo e tornare ai vecchi sistemi di Tudor e Juric ma con un gruppo diverso. Questo è stato fatto per dare maggiore sicurezza alla squadra ma è chiaro che quando parti con un’idea e poi ti trovi a cambiare, in genere la paghi.

Che Empoli vi aspettate?

Ci aspettiamo una squadra arrabbiata, che sicuramente qualche problema lo ha ma che sappiamo anche avere qualità ed un allenatore molto bravo che sa dare alle sue squadre. E’ una squadra dalla quale puoi aspettarti di tutto, quello di sabato è uno scontro diretto e quindi immagino che verrà qui per provare a portare via il massimo. Nel girone di ritorno gli scontri diretti sono fondamentali perchè non è vero che abbiamo diciannove gare a disposizione, ne abbiamo di meno. Salvo un risultato a sorpresa sappiamo che con le grandi si fa fatica, ed ecco che queste partite assumono quel valore di doppio risultato

Che Bentegodi troveremo sabato?

Qui non si scende mai sotto i venti mila, indipendentemente da chi viene. Quello del Verona è un pubblico maturo, ha capito che adesso non serve arrabbiarsi ma serve stare vicino alla squadra e darle tutto il calore possibile, almeno fino alla fine delle stagione. Sarà quindi uno stadio che spingerà e si metterà a disposizione della squadra

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

8 Commenti

    • Si è successo non mi chiedere quando e come ma e successo. A sensazione direi l’anno che fu promossa la Juve per restare a tempi recenti

  1. A proposito di chiacchiere … ma Saba Goglichidze, ha firmato per l’Empoli? … Sembrava cosa già fatta 4 o 5 giorni fa … e invece buio pesto, non se ne sa più niente … Alessio Cocchi hai novità sul ragazzo?

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