vs     1-1

 

 

 

MARCATORI: Smeltz (Nz) al 7’, Iaquinta (I) al 29’ p.t.

ITALIA (4-4-2): Marchetti; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito; Pepe (dal 1’ s.t. Camoranesi), De Rossi, Montolivo, Marchisio (dal 16’ s.t. Pazzini); Gilardino (dal 1’ s.t. Di Natale), Iaquinta. (De Santis, Bonucci, Bocchetti, Maggio, Gattuso, Palombo, Quagliarella). All. Lippi.

NUOVA ZELANDA (3-4-3): Paston; Reid, Nelsen, Smith; Bertos, Elliott, Vicelich (dal 35’ s.t. Christie), Lochhead; Smeltz, Killen (dal 47’ s.t. Barron), Fallon (dal 18’ s.t. Wood). (Moss, Sigmund, Boyens, Brown, McGlinchey, Clapham, Mulligan, Brockie). All. Herbert.

ARBITRO: Batres (Gua).

 

 

 

Ognuno la pensa a modo suo ma…

Cassano in questa Italia avrebbe fatto molto comodo!

 

Condannati a vincere con la Slovacchia nell’ultima delle tre partite giovedi prossimo (ore 16) per andare avanti nell’avventura Sudafrica e probabilmente vincere con la Slovacchia non bastererebbe alla squadra azzurra per chiudere primi il girone ed evitare negli Ottavi l’Olanda, perchè all’ora di pranzo il Paraguay ha inflitto un perentorio 2-0 alla Slovacchia.

 

la gioia per il gol del pariL’Italia, come contro il Paraguay, parte con l’handicap e subisce dopo appena 7 minuti il gol della Nuova Zelanda con Smeltz: ma il gol degli oceanici è viziato da un fallo su Gilardino e da un netto fuorigioco proprio dell’autore del gol.

Per il restante tempo di gara in campo c’è solo l’Italia che registra il 70% di possesso palla, ma costruisce poche palle gol. Attivissimo e positivo Montolivo che con un tiro dai 20 metri colpisce un incredibile palo. Poi due minuti dopo arriva l’episodio che riporta in parità il match. Alla mezzora della prima frazione di gioco De Rossi, strattonato, va giù in area di rigore. Per il direttore di gara è penalty: Iaquinta si impossessa del pallone e dagli undici metri spedisce la sfera alle spalle dell’estremo difensore avversario.

Il primo tempo finisce 1-1. Nella ripresa Lippi si ripresenta con Di Natale e Camoranesi contemporaneamente in campo (fuori Gilardino e Pepe), ed è proprio Di Natale dopo quattro minuti con una bella girata a sfiorare il gol-vantaggio.

Monologo italiano quasi sempre nella metà campo avversaria, e Nuova Zelanda rintanata negli ultimi trenta metri di campo. Lippi, per niente soddisfatto, tenta il tutto per tutto e manda in campo Pazzini al posto di Marchisio: ora è una Nazionale completamente votata all’attacco; ma le idee sono confuse, annebbiate e, nonostante i tanti attaccanti non riesce a bucare la difesa avversaria.

La Nuova Zelanda rischia anche il vantaggio su un contropiede chiuso da Wood: palla a lato con una conclusione angolata davvero insidiosissima.

 

L’Italia, più con la forza dei nervi che con le idee, si rigetta in attacco e chiude il match attaccando ma non riesce a segnare.

Finisce così 1-1: si fa sentire pesantemente l’assenza di Pirlo… o quella di Cassano; io sono più per la seconda assenza… a ognuno di noi il nostro pensiero.

 

Gabriele Guastella

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