di Nico Raffi 

Il Sassuolo punta allo scudetto. Provocazione ironica o smisurata ambizione? A Giorgio Squinzi piace sognare piuttosto che trincerarsi dietro obbiettivi più realistici, tipo una tranquilla salvezza. Le recenti altisonanti dichiarazioni rilasciate dal patron del Sassuolo hanno costretto mister Eusebio Di Francesco a smorzare i toni, predicando calma e umiltà e gettando acqua sul fuoco dell’ambizione della ricca proprietà emiliana. Il tecnico abruzzese, cresciuto calcisticamente nell’Empoli, continua a guardarsi pragmaticamente alle spalle puntando alla permanenza in A, ma è innegabile che la partenza sprint dei neroverdi induca a pensare in grande.

Dopo la rovinosa caduta casalinga dell’Inter contro la Fiorentina, il Sassuolo è rimasta l’unica squadra ancora imbattuta. Tre vittorie (con Napoli, Bologna e Palermo) e MODENA-LANCIANOtre pareggi (con Atalanta, Roma e Chievo). Dodici punti che hanno collocato la formazione emiliana a ridosso delle big del torneo, guardando dall’alto compagini più accreditate come Juventus, Roma, Napoli e Milan. Alla terza stagione consecutiva in massima serie, il Sassuolo può contare su una rosa giovane, promettente e collaudata, su un allenatore che conosce l’ambiente come le sue tasche, su una piazza priva di pressioni e sulla potenza economica della società. Tutti elementi che, sulla lunga distanza, potrebbero anche alimentare sogni di carattere europeo.

Rispetto allo scorso anno i neroverdi hanno cambiato pochissimo. Sono arrivati un paio di elementi di spessore come Duncan e Defrel. Simone Zaza è partito alla volta di Torino ma, nello stesso tempo, sono stati trattenuti quasi tuttdomenico-berardii i protagonisti della stagione scorsa. Il portiere Consigli, i difensori Acerbi e Cannavaro, i laterali Peluso e Vrsaljko, la bandiera Magnanelli, il centrocampista offensivo Missiroli e i navigati attaccanti Floccari e Floro Flores. Soprattutto ha sposato la causa neroverde per un’altra stagione il big Domenico Berardi che ha preferito restare “parcheggiato” alcuni mesi in più in Emilia, prima di effettuare il salto che lo lancerà definitivamente nell’olim
po del calcio nazionale. Un predestinato di appena 21 anni che, tra A e B, ha già segnato 42 reti con la maglia del Sassuolo ma che, in questa stagione, non è riuscito ancora a trovare il top della condizione a causa di un infortunio. Sorprende semmai il felice impatto avuto nella squadra da Gregoire Defrel. L’attaccante francese è già andato a rete in due occasioni caricandosi sulle spalle il peso dell’attacco neroverde e dimostrando grossi margini di miglioramento rispetto alle discontinue prestazioni offerte a Cesena. Oltre agli esperti Floccari e Floro Flores, completano un reparto avanzato di assoluto livello i vari Nicola Sansone, Falcinelli e il giovane Politano, ex pescarese cresciuto alla scuola romanista che, proprio contro i giallorossi, ha siglato poche settimane fa all’Olimpico il primo gol in serie A.

In una serie A sempre più invasa da atleti provenienti dall’estero, spesso ridotti al rango di fugaci carneadi da dimenticare in fretta, assistere al successo della linea verde ed autarchica del Sassuolo, che conta appena tre stranieri in rosa, non rappresenta esattamente una cattiva notizia per il movimento calcistico nazionale.

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34 Commenti

  1. Sì, sono bravi, certo molto più di noi. Ma lo Squinzi è un raccontaballe se no non farebbe il presidente di Confindustria, cioè uno di parte, quella molto diversa da moltssimi di noi, quella dei ricchi, e che contano. Quella che ti dice che paga troppe tasse, quella di quelli che delocalizzano, e di quelli a cui va bene assumere “a chiamata”, cioè: non assumere. E se assumono lo fanno perché per tre anni hanno lo sgravio fiscale, tanto le tasse le pagano i pensionati e quelli a reddito fisso. Quella di quelli che, se la loro squadra va bene, dicono che potrebbero vincere il campionato. Forza Empoli.

  2. Giovanni caro. Con i dipendenti che ha a Squinzi dovresti portarfli più rispetto visto che ci vivono tante famiglie e non fare la astioso,poiché frustrato dai tuoi limiti. Brutta cosa l invidia verso chi ha avuto successo

    • il rispetto va a tutti quei disgraziati che sono costretti a respirare veleni 40 ore la settimana in cambio di un fottuto stipendio. e che con il loro sudore permettono a quello squallido individuo di dilettarsi con costosi giochini come l’unione sportiva mapei.
      l’invidia caro Dippe la riserviamo tutta a te… fanne buon uso!

      • Sto ovviamente con Karciof(il)o. La tua idea di successo, caro Dippe, mi fa ridere. Per te evidentemente il successo sono i soldi. Eh no! Sennò dovrei ammettere che Berlusconi – evasore fiscale, puttaniere, amico di mafiosi, corruttore di minorenni, e chi più ne ha più ne metta – è un uomo che merita invidia. Invidialo tu. Io per altro nel mio settore ho avuto un buon successo, caro Dippe, e non ho fatto però i soldi. E come me tutti quelli che lavorano seriamente e vivono onestamente. Proprio oggi quelli che tu ammiri, lì vicino a noi, nelle concerie, sono stati denunciati in 34 e sono stati sequestrati loro beni per 100 milioni. Fatti alle spalle di chi nelle concerie respira, o ha respirato, merda perché tu ti vesta con le scarpette belle e magari tu possa regalare una borsetta ultima moda alla tua donna.

  3. Squadra più in forma del torneo, senza se e senza ma se vogliamo sperare di fare punti dobbiamo fare la miglior prestazione dell’anno.

  4. Una città cosi piccola senza storia che ha più soldi delle strisciate ma la sammontana quando ci fara’ sognare come la Mapei ??!!!

    • la sammontana conta 1600 dipendenti e 380 milioni di fatturato, il gruppo mapei piu’ di settemila dipendenti e quasi 2 miliardi di fatturato… quindi anche volendo…

  5. Il sassuolo viene a buttarcelo in culo…e noi siamo con un ginocchio già in terra…
    …speriamo almeno di tirarsi in piedi alla svelta

      • Il Giovanni del “perché no” non sono io. Però sono d’accordo col mio omonimo. Non la mescolo io, ma loro. Pensa che un tale aveva talmente fuso la politica col calcio che per fare bene l’acchiappacitrulli italiani che chiamò il suo movimento “Forza Italia”. Io non mescolo le due cose, le mescolano gli altri. Ma porca miseria, proprio per l’arroganza di Squinzi darei metà della mia pensione che ho riscosso ieri perché vinciamo noi. Non ci credo, ma davvero la darei.

    • perchè lo sport … e in questo caso il calcio cosé??..il Berlusca tutte le volte che si avvicinano le elezioni promette colpi di mercato….

    • comunque per chi non conosce bene squinzi farebbe bene a cercarne la sua storia ( e quella di mapei) …sicuramente una persona che può avere anche lucrato sui suoi interessi, ma anche uno che nello sport crede e ha sempre creduto… ( vedi anche il centro sportivo di ricerca mapei di castellanza) ..un uomo che sicuramente a differenza di moti si è costruito il successo da solo partendo da nulla e che ha creduto nello sport e in quello che gli poteva dare anche in ritorno per le sue aziende ..per il resto è un imprenditore …come i Vs, datori di lavoro o i conciaioli di Santa croce ..ma anche come lo saresti voi al loro posto …almeno fino a prova contraria non si è macchaito di reati come il presidente del Milan ..e questo non i pare poco!

  6. non esiste il capitalismo buono, o almeno non ora. L’ultimo fu Adsriano Olivetti di Ivrea. Ma gli altri…Comunque io credo che ci si possa arricchire anche onestamente col lavoro, ma fino a un certo punto, perché quando le leggi consentono che uno sia ricchissimo e poco più in là ci sia una famiglia che non sa come arrivare alla fine del mese, per me questo capitalismo è sbagliato. La voglia di far soldi, accumulare, sfruttare risorse – sia umane che di “cose” – NON E’ SANA perché porta alla morte del pianeta. Mica poco! C’è oggi gente che si arricchisce bestialmente e altra che si impoverisce sempre di più. Ma questa è una discussione generale, per ora è bene restare terra terra: abbasso Squinzi e la sua squadra di calcio. E noi mettiamocela tutta e buoa notte. Cacchio domenica me la vedo perché non posso venire allo stadio, ma se segnamo griderò che mi sentite anche al Castellani. E Forza Empoli.

  7. Giovanni, ma ti garba il Cocchi visto che ormai ne parli pure quando non lo correggi?! Sai come si dice: chi disprezza, compra.

    Riguardo il discorso su Squinzi, immagino che tutti i critici abbiano la coerenza ideale di non far spesa alla Coop, nel proprio ambito grande promotrice del precariato e dello strozzinaggio a danno dei piccoli fornitori. Bravi, vi stimo.

    • Ma che dici, Milagros. Sul Cocchi era una battuta. Io la spesa la faccio dove mi capita perché non credo che la Coop sia più quella delle origini (vedi MOSE a Venezia, EXPO a Milano, TAV a Firenze, dove le COOP, quelle dell’edilizia, sono state inquisite, se non erro – o comunque inquisiti personaggi legati ad esse). Tuttavia la COOP a Firenze ha promosso il finanziamento della fine del restauro del Battistero e altre cose buone. Evidentemente cerca di rifarsi una verginità…non so. Capisco che vivendo a Empoli poptete vederne lo strapotere. Io che vivo a Firenze da molti anni per lavoro lo noto un po’ meno (un po’, ma solo un po’).

  8. Speriamo di perdere 5 a 0 cosi si fa fuori Giampaolo e finisce l agonia. Tanto questo non ha coglioni e disfa la grinta e solidità della squadra

  9. Se avessimo uno e dico uno dei 7 super attaccanti del Sassuolo ci salveremo a mani basse!!!
    Era difficile andare a prenderlo pagandolo o con la solita formula del prestito??? Lo scorso anno giocavamo in 10 con Tavano, quest’anno in 10 con Maccarone! Oh ma gli anni passano anche x i calciatori se qualcuno non se ne fosse accorto!!

  10. La squadra non corre come dovrebbe, l’errore principale e’ una preparazione fatta ad minchiam, mi sembra l’ultima stagione di Aglietti, sperando che finisca nello strsso modo.

  11. Squinzi è un grande imprenditore e come dice bene Dippe da lavoro a tante persone.Il suo gruppo ha un fatturato enorme ed e’partito,nel calcio,da un punto molto basso.Avrebbe potuto prendere quasi tutte le migliori squadre italiane,e’ partito da una squadra tipo Poggibonsi ed ora punta in alto.Chiamasi progeammazione.Lasciamo perdere le analisi marxiste da Casa del Popolo anni’50.Purtroppo,il Paradiso del Proletariato ha portato miseria e povertà,nato teoricamente per dare dignità a masse di poveri che non l’avevamo mai avuta,la sua applicazione pratica è stata un fallimento ovunque.

    • Francamente uno con i propri soldi fa quello che vuole, basta che non rubi. Se poi Squinzi mette 20 milioni nel Sassuolo son fatti sua. Il Corsi non è minimamente paragonabile agli altri presidenti di A, fa veramente quel che può e non mi pare poco.

      • Nessuno ha detto che rubi. Mi pare chiaro. Però su Berlusconi tutti sono stati zitti: magari l’hanno votato a suo tempo, ma ora tacciono. Domanda: ma da dove vengono i solidi che mister Bee deve tirare fuori per comprare il 49% del Milan? Bee è un broker. Azzardo l’ipotesi che l’acquisto vada per ora in fumo.

  12. Sentiamo se ci danno una punta… Ma forse non ne abbiamo bisogno… Il 2 è quotato 2.85 su molti siti… Viste le forze in campo quasi quasi….

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