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Sede Lega Serie A

Si è svolta ieri sera l’assemblea straordinaria della Lega Serie A, a Milano in via Rossellini a partire dalle 13.15. I club, chiamati ad esprimersi intorno al Decreto legge che vorrebbe addebitare loro parte delle spese degli straordinari delle forze dell’ordine, hanno opposto il loro secco rifiuto; nella delibera si richiede infatti che “l’intero testo degli articoli 3-ter e 3-quater sia definitivamente soppresso, in quanto prefigurante l’introduzione di una vera e propria tassa posta soggettivamente a carico delle sole società sportive organizzatrici degli eventi per la fornitura di un servizio pubblico (il mantenimento della sicurezza e dell’ordine pubblico in occasione di eventi e manifestazioni) non opzionale ma previsto per legge nell’interesse dell’intera collettività e, come tale, in palese contrasto col principio di uguaglianza e l’obbligo generale di contribuzione alla spesa pubblica sanciti dagli articoli 3 e 53 della Costituzione della Repubblica Italiana.

 

I club di Serie A hanno chiesto che venga soppresso in toto il testo che prevede un prelievo compreso tra l’1 e il 3% degli introiti derivanti dalla vendita dei biglietti delle partite per pagare le forze dell’ordine schierate ogni weekend negli stadi: sostanzialmente, si parla di cifre comprese tra i 2 e i 6 milioni di euro per il massimo campionato, molto contenute rispetto allo spauracchio dei 25 milioni complessivi immaginati inizialmente dalla proposta di Matteo Renzi, ma comunque sufficienti per gettare fumo negli occhi. I club parlano di “anticostituzionalità” del decreto, che obbligherebbe le società a “pagare un servizio non opzionale, ma previsto per legge nell’interesse della collettività e, come tale, in palese contrasto con il principio di uguaglianza e l’obbligo generale di contribuzione alla spesa pubblica sanciti dagli articoli 3 e 53 della Costituzione”.

 

Le società della massima serie hanno ricordato come il loro impegno finanziario sia già elevato: nella scorsa stagione, stando ai dati ufficiali della Federazione, sono stati versati 741 milioni di euro, cui si aggiungono gli oneri per gli adeguamenti alle precedenti leggi sulla sicurezza (installazione dei tornelli e delle telecamere di videosorveglianza) e altri 17 milioni (tra Serie A, Serie B e Lega Pro) per l’addestramento dei 200.000 steward impegnati nei campionati delle scorse stagioni, un sistema che ha permesso di ridurre notevolmente il numero delle forze dell’ordine presenti negli stadi. “In nessun altro Paese – precisa la nota redatta dall’assemblea di Lega – i costi relativi alle forze dell’ordine nelle aree esterne agli stadi sono posti a carico delle società”. Per il momento, comunque, la situazione resta in stand-by: i club non hanno avanzato nessuna misura di protesta ufficiale, nonostante una minoranza abbia proposto il blocco dei campionati se il Disegno di Legge dovesse passare in Senato. La maggioranza delle società pensa invece a sistemi differenti, come la chiusura del settore ospiti o l’inizio ritardato delle partite.

Stefano Scarpetti

 

 

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

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