A cura di Fabrizio Fioravanti

La vittoria al Memorial “Sassi” di ieri è di quelle che entrano a far parte della storia di un club, specie se avvenuta con un avversario di caratura internazionale come il Manchester United. Chissà se qualcuno dei ragazzi dei “red devils” che ieri hanno perduto con gli azzurri sarà domani agli ordini di sir Alex Ferguson. Per adesso hanno vinto i ragazzi agli ordini di mister Ettore Donati e magari qualcuno di loro ricorderà un giorno quella volta….era il 25 aprile 2011…in cui la sua squadra ha battuto un mito. Perché sarà pur sempre a livello giovanile, ma il Manchester United è un nome da leggenda ed essere riusciti a batterli…beh…mica male no?

Cerchiamo mister Donati e  lo troviamo nel luogo a lui più congeniale: nel rettangolo verde a Monteboro a “provare” due ragazzi, insieme a mister Giampieretti. La chiacchierata con Donati è…mica male! Con lui non si corre mai il rischio di sentire cose banali e scontate, tutto quel vocabolario dell’ovvio che spesso costella il mondo del calcio (e non solo quello…). E allora…da dove cominciamo?

Empoli – Manchester United 1-0. Una roba da non credere….

Effettivamente….io il Manchester lo avevo visto contro la Juventus e avevo visto una squadra muscolare, ragazzi atleticamente ben fatti, un’ottima tecnica di base, tanto che giocavano in surplace. Facevano il primo tempo, con qualsiasi squadra, andando piano piano e  poi nel secondo tempo acceleravano e davano 3 o 4 gol un po’ a tutti. Noi siamo riusciti a condizionarli, con le nostre armi, specialmente con il pressing, e poi con i valori morali dei nostri ragazzi, di tutta la squadra, ma soprattutto di quelli che hanno più queste caratteristiche: Gennusa, Camano, Bianchi. Sono stati ammirevoli e quindi hanno fatto in maniera che gli avversari diventassero un pochino meno bravi. Cioè, nel piccolo, si è riprodotto quello che ragazzi come Pizza e Caponi fecero nella finale del torneo di Viareggio 2008 contro Balotelli, in modo che gli avversari facessero meno male possibile. Da questo punto di vista c’è da dire bravi ai ragazzi dell’Empoli.

Un Torneo che ti consegna delle certezze in più, anche perché hai giocato con una squadra nella quale avete deciso di lasciare a casa alcuni “titolari”…

Questo Torneo era stato programmato per verificare le qualità di quelli che  avevano giocato di meno in Campionato. Così sono stati messi in campo e abbiamo adesso maggiori certezze nell’esprimere un giudizio su TUTTI quelli che fanno parte della rosa. Al Torneo comunque, anche senza averlo programmato, siamo andati avanti e alla fine ci siamo detti “già che siamo venuti, proviamoci!”, tanto più che un conto è fare un Torneo ed incontrare una squadra “normale” un conto è battere il Manchester. Prima della gara io l’ho messa ai ragazzi in questa maniera: questa non è più una finale, si affrontano due vere e proprie “scuole” di calcio. Ciò anche perché ora cominciano a considerare l’Empoli una scuola discreta in Italia…affrontiamo il Manchester e vediamo le differenze in modo che questo potrà dire a noi, come settore giovanile, se scegliamo i giocatori nel modo giusto. La gara era anche un raffronto e quindi alla fine il risultato che abbiamo conseguito ci dà qualche certezza in più. Il risultato di Melis con gli Allievi ieri al torneo di Gradisca (vittoria in Finale con l’Atlas Gaudalajara per 3 – 0, n.d.r.) è una certezza in più che ci dice che forse l’Empoli come società sta lavorando bene, a livello di prendere i bambini piccoli, di Scuola Calcio, di fare un percorso con i ragazzi fin da piccoli. Questo era un discorso che già si sapeva ma avere conferme positive è sempre positivo per tutti.

Che cosa ti è piaciuto di più e che cosa di meno nella tua squadra nel Torneo?

A livello di singoli ci sono state delle risultanze importantissime, qualcuno ha dimostrato che può diventare un pilastro per l’Empoli. E’ venuto però anche fuori altro. Ad esempoio ragazzi come ad esempio Gennusa e Masini che dai rilievi fisici dei testi vedevamo che dall’inizio dell’anno stavano progredendo, e lo vedevamo anche dagli allenamenti, avevano giocato poco e non avevo il riscontro tecnico. Invece in queste cinque partite che abbiamo fatto in quattro giorni hanno segnato 3 gol ciascuno e quindi questo ci dice che i ragazzi hanno delle potenzialità. Non solo a livello atltetico ma anche a livello tecnico. Ecco, direi che questo è il risultato più importante.

A proposito di ragazzi…senza nulla togliere agli altri…non possiamo che salutare con piacere il ritorno in campo di Della Latta dopo un lungo infortunio

Sì, Della Latta in particolar modo ma anche Galli che ha fatto un paio di partite, di cui una da terzino destro, nella quale ha giocato molto bene, con i tempi giusti, ottimo tecnicamente. Quindi la Società, prima di fare delle scelte a fine anno, dovrà pensarci bene. Direi che forse alla fine Galli, Gennusa e Masini, se il lavoro sul campo di tutto lo staff vale qualcosa, hanno battuto un colpo.

Non posso lasciarti senza chiederti qualcosa della partita di sabato prossimo, che sarà decisiva per la qualificazione ai play off. Come ci stiamo preparando? Quale è il clima della squadra, anche dopo la vittoria al Torneo?

Le squadre in questo momento sono due. C’è la squadre del ’92-’93, senza Brugman aggregato alla prima squadra, che è felicissima ma stanchissima. Ieri ci sono stati i supplementari, i ragazzi ce l’hanno messa tutta e sono veramente distrutti. Questi dovremo portarli alla partita senza farli più allenare, tutti allenamenti defaticanti. Onestamente non so quello che potranno dare sabato. Quelli di loro che giocheranno può darsi che facciano un’ottima partita se hanno smaltito la fatica e hanno entusiasmo, come può darsi che non si reggano in piedi e condizionino negativamente tutta la squadra. Poi c’è l’altri gruppo, quelli del ’91. Sono ragazzi seri, si sono preparati, su di loro conto particolarmente perché hanno più esperienza, hanno fatto Finali con gli Allievi e con la Primavera. Però è anche vero che si stanno allenando in 5 o 6…Insomma credo che a livello mentale tutti si stiano preparando, a livello di organizzazione di squadra e a livello atletico ci arriviamo non al 100%…ma la grinta e la determinazione ci sono.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

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