A cura del portale tmw.com

 

Mancano soltanto poco più di due settimane alla chiusura del Calciomercato ed ancor meno manca all’inizio effettivo della nuova stagione. La Serie B, come ogni anno accade, si annuncia già ricca di colpi di scena.
Sulla carta le future protagoniste combaciano con le regine dei colpi di mercato, Sampdoria, Padova e Torino sono sicuramente le formazioni che sembrano avere qualcosa in più ai nastri di partenza, ma attenzione a non sottovalutare l’imprevedibilità di questo campionato.
Tra trasferimenti eccellenti, arrembanti outsider, ma anche molti ridimensionamenti, analizziamo ciascuna squadra in modo da fare un chiaro punto della situazione.

 

Albinoleffe: trovatasi orfana dopo il ritiro forzato di Mondonico, priva del carisma dell’allenatore, l’impresa sarà farcela comunque anche se Fortunato sembra avere i numeri per fare bene. Il rientro di Laner (Cagliari) e l’arrivo di giovani promettenti dalle serie minori o dalla Primavera delle squadre di A, vedi Malomo (Roma), possono compensare i molti svincoli e la cessione in comproprietà di Momentè (Varese).

 

Ascoli: il mercato ha dimostrato che la società non è affatto intimorita dalla penalizzazione post scandalo calcioscommesse, oltre il colpo Papa Waigo (Fiorentina), si punta sui prestiti di Sbaffo (Chievo), Parfait e Beretta (Genoa) e sulla riconferma di Romeo anche se in uscita si registra la partenza eccellente di un certo Arturo Lupoli.

 

Bari: la retrocessione coincide spesso con il rinnovamento, i principali giocatori che avevano fatto le fortune della squadra (Gillet, Masiello, Gazzi, Parisi, Kutuzov e Barreto) hanno abbandonato la nave, il prossimo è Huseklepp (Celtic?). Il progetto di risalita è comunque serio, Torrente è stato l’allenatore più sorprendente della Lega Pro e non dovrebbe deludere. La formazione attuale sembra pronta con gli innesti di Lamanna e Borghese (Gubbio), i prestiti di Sini, Stoian e Crescenzi (Roma) e gli arrivi di Forestieri (Udinese), Scavone (Novara) nonchè l’incognita Rivaldo dal Paraguay.

 

Brescia: il presidente Corioni lo ha affermato, sarà ridimensionamento. Scienza è chiamato a lavorare con una squadra decimata dalle cessioni importanti, Eder, Diamanti ed Hetemaj con Caracciolo e Kone prossimi all’addio. La promozione è un impresa realmente difficile se si pensa che l’unico acquisto degno di nota porta il nome di Mandorlini (Piacenza)

 

Cittadella: la società padovana ha il compito di salvarsi e non far rimpiangere la cessione di Piovaccari (Sampdoria), gli eredi designati sono il francese Maah (Como) e Di Carmine (Fiorentina), l’ottimo gruppo è stato impreziosito dagli arrivi di Branzani (Samp), Cordaz (Lugano) e Schiavon (Portogruaro).

 

Crotone: l’obiettivo rimane quello di confermare la scorsa buona annata, Menichini perde Cutolo (Padova) e Crescenzi (Bari) ma trova nuovi giovani interessanti. Da seguire con attenzione i giovani romanisti Pettinari e Florenzi, strappati ad una folta concorrenza, ma anche il terzino Ristovski (Parma) ed il trequartista Maiello (Napoli).

 

EMPOLI: la forza dei toscani è da sempre stato il vivaio, vera e propria miniera capace di lanciare annualmente giocatori interessanti. Tornano all’ovile due storici calciatori pronti a far crescere la squadra di Aglietti, Tavano (Livorno) e Buscè (Bologna). Il ritorno di Dossena sembra compensare la partenza di Handanovic (Maribor) mentre Fabbrini (Udinese) non dovrebbe venir rimpianto troppo. I Play-off sono alla portata.

 

Grosseto: i maremmani possono vantare un buon mercato in entrata grazie agli arrivi importanti di Lupoli (Ascoli), Zanetti (Torino), Ronaldo (Padova), Crimi (Bari) ed alla conferma di un veterano quale Sforzini. Le cessioni di Papini (Spezia), Turati (Modena) non sembrano aver indebolito una delle rose più imprevedibili della B. Obiettivo continuità.

 

Gubbio: la debuttante non sembra sprovveduta nonostante sia priva di Torrente, artefice principale della sua promozione. Il mercato di Simoni è volto all’ attento investimento sui giovani provenienti da scuole importanti come il portiere Donnarumma (Milan), l’austriaco Buchel (Siena) e Mendicino (Lazio). Interessante l’acquisto di Mario Rui (Benfica) ma occhio all’attacco che potrebbe essere la vera rivelazione del campionato con la coppia Ragatzu (Cagliari) Giannetti (Siena).

 

Juve Stabia: il vero e proprio acquisto è stato confermare il gruppo che ha conquistato la promozione ed impreziosirlo con veri e propri colpi di mercato come l’arrivo di Savio e Di Tacchio (Fiorentina), Danilevicius (Livorno) ma anche di Erpen (Sorrento), e Zito (Siena). Da non sottovalutare gli esordienti Biraghi (Inter), dei romeni Pena e Mladen (Roma) e Zaza (Sampdoria). Non chiamatela matricola.

 

Livorno: ovvero il mercato delle rinunce (D’Alessandro, Tavano, Barusso, Iori, Surraco, Danilevicius) e dei giovani con gli arrivi di Dell’Agnello, Bardi (Inter) e Filkor (Milan). Il tetto di ingaggio fissato da Spinelli ha ridotto le ambizioni dei labronici che hanno acquistato comunque Genevier (Siena) e l’ex campione del mondo Barone. Paulinho può essere l’arma in più, la cessione di Cellerino (Racing Avellaneda) e la futura di De Lucia, potrebbero far spazio ad un nuovo colpo.

 

Modena: sopravvissuto al ridimensionamento dell’anno precedente, la società ha le carte in regola per formare una compagine davvero competitiva. Ceduto Gozzi (Cagliari), sono degni di nota l’esotico arrivo del romeno Petre (Al Nasr), quello di Di Gennaro (Milan) nonchè Fabinho e Jefferson (Udinese), Caglioni (Salernitana) ed il ritorno di Bernacci dalla sua personale pausa. Tra i nuovi possono fare bene i quotati De Vitis (Parma) e Carraro (Fiorentina).

 

Nocerina: i campani di Auteri pur perdendo il portiere Terracciano (Catania) e sostituendolo con Russo (Parma), hanno deciso di puntare sul collettivo apportando solamente piccole modifiche tra cui spiccano i nomi di Plasmati (Catania), Farias (Chievo) e del giovane Alcibiade (Juventus). Potrebbe però rivelarsi come una scommessa troppo azzardata.

 

Padova: sale al trono come vera e propria regina del calciomercato estivo, nonostante la perdita di pedine eccellenti come El Shaarawi, Agliardi, Succi ed Ardemagni e De Paula, ha costruito una vera e propria armata pronta a conquistare la promozione. Il generale Dal Canto può contare sull’esperienza di veterani come Pellizzoli, Milanetto, Ruopolo, Marcolini e Cutolo oltre alla giovanile arrembanza di Jelenic, Lazarevic, Perin ed Hallenius (Genoa), Schiavi (Parma) e Osuji (Milan). Se la squadra risponde al favore del pronostico, può dirsi una delle candidate al titolo.

 

Pescara: una delle più interessanti outsider presenti sul panorama. Alla guida c’è un certo Zeman che può fare le fortune del club e garantire comunque lo spettacolo. Le partenze di Bonanni (Lugano) e Pinna (svincolato) sono state eccellentemente rimpiazzate con l’arrivo del portiere dell’U21 Pinsoglio (Juventus) con quello di Bocchetti (Frosinone) e dei talenti Insigne (Napoli) ed Immobile che vanno ad ingioiellare una squadra già potenzialmente importante.

 

Reggina: Breda è chiamato a ripetere il buon lavoro del suo predecessore, pesano le cessioni di Costa (Sampdoria) ed Acerbi (Genoa) soprattutto quando in entrata si registrano perlopiù ritorni dai prestiti, come nel caso di Ceravolo e Missiroli. Vi è da lavorare ancora molto sul mercato in uscita, gli esuberi sono troppi, il rischio di deludere le aspettative non è basso.

 

Sampdoria: il portiere argentino Romero (AZ) potrebbe essere la ciliegina sulla torta di un mercato che indica l’imperativo del veloce ritorno in A. L’attacco con l’arrivo di Piovaccari (Cittadella), Bertani (Novara) ed Icardi (Barcellona) è stellare ma anche troppo affollato; come sostiene Atzori, altra scelta di classe, la squadra è da serie maggiore ma serve la mentalità da cadetta. Le partenze di Stankevicius, Curci, Ziegler, Mannini, Lucchini, Zauri e Biabany sono importanti ma i blucerchiati possono raggiungere l’obiettivo con i sapienti arrivi di Costa (Reggina), Castellini e Rispoli, nonchè con il ritorno di Sammarco e Foti.

 

Sassuolo: i neroverdi escono rifondati con l’arrivo del nuovo allenatore Pea proveniente dalla Primavera dell’Inter. Nonostante i molti svincoli (Polenghi, Salvetti, Fusani, Quadrini e Riccio), gli investimenti sono molti e di qualità se si pensa all’arrivo dei giovani e poderosi africani Cofie e Boakye (Genoa) e Laribi (Palermo) a gente che conosce bene il campionato come Terranova, Masucci, Bassi, Potenza e Marchi. La squadra potrà essere capace di essere fastidiosa ed imprevedibile su ogni campo. Catellani (Catania) non mancherà troppo.

 

Torino: ogni anno il Toro viene inserito tra i candidati alla promozione e puntualmente delude. Anche quest’anno è da considerarsi favorita, il rimedio contro la sfortuna si chiama Ventura. L’allenatore è sicuramente l’acquisto più importante perchè è colui che può dare anima ad una società fatta di nomi altisonanti e poca sostanza. Perduto Rubin (Parma) ed i giocatori in prestito (Rubinho, Lazarevic, Budel, Cavanda, Obodo su tutti) e rischiando la cessione di capitan Bianchi, i granata sono corsi al riparo assicurandosi Parisi (Bari), Vives (Lecce), Ebagua (Varese), Glik (Palermo), Guberti (Roma), Iori (Chievo), Coppola e Darmian(Milan), tutti giocatori di sicura esperienza. Un occhio anche ai giovani ingaggiati poichè di grande interesse. Spiccano Verdi e Oduamadi (Milan), Gorobsov (Cesena) e Suciu (Gubbio)

 

Varese: è richiamata a ripetere la strepitosa annata scorsa e l’obiettivo non sarà cosa facile viste le cessioni di Ebagua (Torino), Correa (Avellino), Pisano (Palermo) Claiton (Bari), Pesoli e Grossi (Siena). Arrivano Terlizzi (Catania), Grillo (Cska Sofia), Filipe (Siena), Kurtic (Palermo), Troest (Genoa), Cacciatori (Sampdoria) e Cellini (Vicenza), tutti giocatori che potranno aiutare Benny Carbone a consacrarsi nel ruolo di allenatore.

 

Hellas Verona: l’Hellas torna in Serie B con l’ambizione di fare ritorno nella massima serie il prima possibile. Mandorlini può contare sulla conferma di Hallfredsson e su una campagna acquisti mirata che ha portato D’Alessandro (Roma), Galli (Parma) e Tachtsidis (Genoa), scelte che si aggiungono ad una squadra che già era stata costruita in visione di un salto di qualità che finalmente sembra essere giunto.

 

Vicenza: mercato improntato soprattutto sulle conferme, riscattati infatti Mustacchio, Pisano e Paro, senza grandi colpi degni di nota ma anche senza perder alcun pezzo pregiato. Il tutto arricchito da qualche ritorno interessante come Frison, Baclet ed Alemao. Incuriosisce il ritorno di Baldini in panchina dopo un periodo di inattività.

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