Tifosi in piazza, caroselli, commenti anche dei vertici della Lega Pro. La notizia è di quelle che fanno esultare un’intera città: il Taranto, squadra che ha chiuso al secondo posto il girone A di Lega Pro, Prima Divisione, è promosso in Serie B dopo 19 anni di assenza. Il tutto grazie a una decisione del Tar del Lazio, che su iniziativia di un gruppo di tifosi restituiva ai pugliesi 6 punti persi per una penalizzazione permettendo loro di scavalcare la Ternana, balzare in testa alla classifica, e guadagnarsi il salto nella serie cadetta. Peccato fosse tutto uno scherzo.

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TUTTI IN PIAZZA — Taranto comincia a fremere attorno alle 14. Prima su internet, poi su una tv locale, rimbalza la voce che il Tar del Lazio ha accolto il ricorso dell’avvocato Nicola Russo, dell’associazione Taranto Futura, e di Taranto Vola, cancellando il -6 e catapultando i rossoblù in B. Lo stesso avvocato Russo esulta al telefono con il Corriere del Mezzogiorno: “Sono felicissimo. Ci siamo rifatti alle disposizioni della Corte di giustizia europea, che pretende penalità sportive proporzionate alla situazione economica generale e particolare. Non si può, come nel caso del Taranto, impedire a una società di andare in B per dei ritardi nei pagamenti”. E anche il presidente di Lega Macalli si esprime sulla vicenda.

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LA BURLA — Mentre la città si riversa in piazza e i tifosi fanno festa, arriva la vera sentenza del Tar del Lazio: “Il ricorso è inammissibile per difetto assoluto di giurisdizione quanto all’azione annullatoria”. Niente Serie B, niente festa promozione. E i tifosi mestamente tornano a casa. Delusi e arrabbiati. Il tutto per una burla, sicuramente riuscita ma di pessimo gusto.

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Fonte: gazzetta.it

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3 Commenti

  1. Prima di festeggiare i tifosi potevano accertarsi meglio presso l’ufficio stampa della socetà.
    Tuttavia Taranto è una città dove la vita è drasticamente dura.
    La gente muore per le tossicità emesse dalle acciaierie.
    E regalare un po’ di gioia alle persone con una promozione e vedersela negare (prima per le penalizzazioni stipendi e poi da uno scherzo) è vomitevole.

    Personalmente spero che i tifosi prendano il “burlone” e se lo “baugigino” uno ad uno (senza tregua chiaramente).

  2. x Dash: Ti fa molto onore ciò che hai scritto. Taranto è tra le poche Città al Sud, che ha “dato” in termini di lavoro e sacrifici e non ha mai chiesto nulla a nessuno. Ha fatto lavorare mezzo Sud da sempre. Ed in cambio ha ottenuto solo tumori e diossina. Soprattutto ai bambini. Lo scherzo di ieri , lo ritengo “tecnicamente” riuscito, ma fuori luogo. La gente aveva bisogno di sognare e di riossigenarsi. C’erano 200.000 persone a piangere.

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