Sono già passate alcune ore dall’addio del tecnico Maurizio Sarri che stamani, intorno alle 11:30, ha rassegnato le proprie dimissioni chiudendo con due di anticipo sulla scadenza del contratto il suo rapporto con Empoli.

Bisogna guardare avanti, ce lo impone il fatto che il bene primario deve essere assolutamente l’Empoli, al netto degli uomini, ma i tre anni passati insieme rimarranno sicuramente uno dei capitoli più belli ed importanti della storia azzurra.

Un viaggio iniziato nell’estate del 2012, quando dopo la bocciatura di Marco Baroni (che da tutti era ormai dato come il successore di Aglietti) fu chiamato da Marcello Carli per prendere in mano la squadra che pochi giorni prima aveva visto in faccia lo spettro della Lega Pro.

Fu presentato ufficialmente alla stampa il 2 luglio del 2012 e questa fu la sua prima conferenza:

 

 

L’inizio lo ricordiamo ancora, un vero dramma. Eliminati in coppa Italia dallo stesso Vicenza battuto due mesi primi nel playout, il suo Empoli collezionò 4 punti nelle prime nove gare (i punti in classifica poi erano 3 per la penalizzazione), arrivando alla sconfitta interna per 3-0 con l’Ascoli che da molti venne letta come punto di arrivo per un esonero. L’esonero non arrivò e dalla partita successiva, con il successo per 3-0 a Lanciano, iniziò una lunga cavalcata che portò gli azzurri a qualificarsi per i playoff. Battuto il Novara in semifinale arrivò la sconfitta per mano del Livorno nella finale. Al ritorno da Livorno quasi duemila persone aspettarono la squadra al “Castellani” per un grande abbraccio. Quel momento è sempre stato identificato da Sarri come quello della svolta.

Queste le immagini di quel bel momento nonostante la fresca sconfitta.

 

 

Il secondo anno è leggenda. Una stagione in cui gli azzurri non partirono certo con il favore dei pronostici ma che gara dopo gara misero in luce quanto ormai questa squadra fosse una macchina perfetta. Una cavalcata trionfale che solo nella sconfitta di Bari vide un momento di difficoltà. 72 punti in classifica, trascinati dai gol di Tavano e Maccarone, il 30 giugno 2014, battendo in casa per 2-0 il Pescara, davanti ad un “Castellani” da brividi, arrivò la serie A, la decima della storia, la prima del tecnico di Figline che dopo tanta gavetta poteva coronare cosi il suo sogno.

E poi quest’anno, il più difficile, quello in cui la stessa squadra dell’anno prima, con solo un paio di innesti più il ritorno di Saponara a gennaio, ha affrontato i grandi del calcio italiano volendoli sfidare sul giocare, sul nostro gioco.

A Torino, con quattro giornate di anticipo, battendo 1-0 i granata arrivò la matematica salvezza, una salvezza che davvero in pochi avevano pronostica ad inizio stagione.

Queste le parole del tecnico alla fine del match in Piemonte con la dedica, appunto, verso coloro che ci sono sempre stati.

 

 

Stamani, come detto, 4 giugno 2015, si chiude l’avventura di mister Sarri. Sono state 126 le panchine in campionato più 5 in Coppa Italia. Ha totalizzato, tra due anni di B ed un anno di A, 187 punti che sarebbero 172 se sommassimo anche i risultati del playoff.

Al mister ed al suo staff un grande in bocca al lupo da tutta la redazione di Pianetaempoli.it per il futuro.

 

Alessio Cocchi

 

 

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

24 Commenti

  1. Ho sentito tante critiche in queste ore verso sarri…ma non ce la faccio proprio a criticarlo..ha fatto 3 anni perfetti…secondo me nonostante tutto il dispiacere è andato via nel momento giusto…ci ricorderemo di sarri come il calcio più bello visto a empoli…parlo per me che di anni ne ho 25 e i tempi di Spalletti non li ho vissuti a modo…in bocca al lupo al mister e chissà se un giorno…

  2. Ora cerchiamo , anche se è difficile , di voltare pagina altrimenti chi verrà a sedersi su quella panchina gli tremera’ il culx prima ancora di iniziare …Forza magico Empoli

  3. Mister, voglio parlare al professionista Maurizio Sarri; la scelta di andartene in fin dei conti è stata giusta, non credo che avresti potuto fare di più a Empoli, alla tua età, se hai delle ambizioni professionali, come è giusto che un professionista abbia, oramai devi bruciare le tappe e se riesci a ripetere da qualche altra parte ciò che hai fatto a Empoli, intesa come la classica prova del nove, puoi veramente aspirare a squadre importantissime; te lo meriteresti. Se invece non hai ambizioni professionali particolari, ma hai avuto paura di non riuscire a ripetere l’impresa a Empoli, non credere di trovare ambienti tranquilli più di qui e, in questo caso avresti fatto male ad andartene, perchè in una piazza dove eri apprezzato così tanto come qua potevi arrivare tranquillamente fino a metterti in pantofole e goderti la pensione.
    Tu hai scelto la sfida professionale per cui ti giungano i più fervidi auguri di “in bocca al lupo”. Io personalmente mi auguro di poterti vedere in televisione guidare una squadra in Champions League.
    Noi, oramai, innamorati e malati di azzurro empolese ci ritroveremo al Castellani il 22 di agosto prossimo ancora e sempre più convinti di tifare EMPOLI in qualunque serie sia. Auguroni mister e, per l’ultima volta grida insieme a noi FORZA AZZURRO!!!!

  4. Basta non fare paragoni … e sparare a zero alle prime difficoltà che avrà il nuovo mister ….

    Grazie e ciao Maurizio
    Hai detto bene è un Arrivederci….
    Un giorno chi sa …

    Sotto con il prossimo e sempre forza Carli Corsi

    Forza ragazzi
    Forza Empoli

  5. Tutti i nostri ringraziamenti a mister Sarri che per me, come sapete, ha agito razionalmente nell’andare via (anche se a noi chiaramente dispiace molto).
    Detto questo: da domani si riparte, l’ambiente non può cominciare a riempirsi delle vedove di Sarri.
    Da ora in avanti poniamo piuttosto molta attenzione alla scelta del nuovo allenatore e alla campagna acquisti e, sopratutto, cessioni. E’ lì che bisogna pungolare la società, altrimenti il caso Sarri dà alibi a qualcuno e diventa uno specchietto per le allodole.
    Ragazzi, non ci caschiamo!

  6. Auguro a Sarri di realizzare tutte le sue ambizioni professionali. Spero anzi di ritrovarlo su una panchina di serie A già nella prossima stagione come avversario. In quel caso non dubiti, batterlo per noi sarà un piacere enorme.

  7. A questo punto c’è davvero poco da fare…..Sarri l’è partito o per altri lidi o per girar l’Europa…..inutile star qui a piangerci sopra….3 anni stupendi e vissuti da tutti in maniera entusiastica per i risultati ottenuti e per il gioco espresso da Lanciano in poi…..Grazie mister siamo in tanti dispiaciuti per la tua partenza,ma anche perché ad oggi,nessuno l’avrebbe mai immaginata!Sarri ha sbagliato?Sarri a fatto bene?Di sicuro nonostante tutto mi è rimasto un bel magun!Adesso bisogna pensare al nuovo allenatore e la dirigenza sceglierà per il meglio,ma dovrà considerare che Sarri,56 anni a parte,era un allenatore che aveva il “giocattolo” in mano da 3 anni…..affidarsi ad un giovane esordiente affidandogli la squadra così di botto,converrà o non converra?O è meglio cercare un allenatore con buone idee e con gia esperienze in A?(Esperienze positive però)…..A me personalmente,in fatto di giovani,piacerebbe molto l’allenatore del Crotone….Drago 44 anni….è vero che ha allenato solo a Crotone,ma mi pare che sia un allenatore che guarda molto ai giovani e al giocare bene a pallone…..Ha rescisso consensualmente il contratto….lo stanno seguendo in modo particolare Salernitana,Perugia e Cesena……….

  8. Non capisco una cosa, ma sicuramente è un limite mio…perché, visto che ha deciso di andarsene, quando quest’anno gli hanno offerto il rinnovo di contratto ha accettato?
    Lo ha fatto “tanto per…” senza pensarci oppure perché pensava che saremmo retrocessi?

  9. È molto bello che dopo tante cose “non buone” che in questi giorni sono state scritte su Maurizio, a lui piace essere chiamato così, si cominci a riconoscere i meriti che ha avuto in quel di Empoli
    A me piace ricordare la sua genuinità e metterei in cornice l’intervista quando parla di Eto’ nel dopo gara contro la Sampdoria
    A me piace ricordare la sua tenacia e ricordo il dopo gara di Verona
    A me piace ricordarlol ad una cena con i pensionati e come era naturale per lui stare in mezzo alla gente che aveva l’età dei suoi genitori
    È come non ricordare la gratitudine ai tifosi, 2500, che lo sostenevano dopo 4 punti in 9 gare, anche se nessuno ci aveva messo sotto sul piano del gioco
    Ricordare le sue interviste è sentire come sia capace di affrontare qualsiasi argomento: dalla politica alla letteratura e chi più ne ha ne metta
    Credo di non essere il solo che oggi lo vorrebbe salutare con una pacca sulle spalle e un “dammi il cinque” ma non è possibile e quindi mi limito a dirti ciao, alla prossima, perché un giorno sono sicuro ti rivedrò in mezzo al Sussidiario con le tue sigarette e lo sguardo che rivolto alle gradinate ci dirà: ma siete ancora qua?

  10. Grazie di tutto.
    Sarà difficile dopo di te.. Hai lasciato il segno in maniera indelebile. Credo che non ti dimenticherò mai.

    Per me oggi è un giorno molto triste.

    Per adesso la rabbia è troppa e il magone è di quelli che soffocano, ma spero in un futuro di avere la forza di rivedere le nostre partite senza emozionarmi ma semplicemente voltandomi indietro e vedendo che quello é stato il più bello ed emozionante Empoli di sempre.

    Grazie mister per averci regalato queste intensissime emozioni e per averci rappresentato in tutta Italia.

    Sei un grande uomo.
    Grazie

  11. Dice che l’abbandono della panchina di Sarri dopo 3 anni è dovuta all’insorgere di un’intolleranza ai carciofi…potete confermare?

    • No…ha solo scoperto di avere l’ olfatto troppo sensibile per sopportare la puzza di fogna che arriva dalla vicina Firenze…lo capisco poveretto…

  12. Il nostro grande Presidente e’ il vero tesoro dell’Empoli, spero che tutti quanti voi che scrivete abbiate ascoltato attentamente le sue parole….
    Grande Fabrizio per l’imprinting unico che hai dato e dai alla realtà del nostro cuore..
    Forza Magico Azzurro, ora più che mai

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