Il gol fantasma di Balotelli

GENOA – INTER   0-2

Dopo il tonfo di Coppa Italia con la Samp, Genoa battuto a Marassi. Dopo soli due minuti Ibrahimovic segna con uno strepitoso pallonetto. Nella ripresa rete il raddoppio, ma la palla sembra non avere superato la linea. Julio Cesar ancora protagonista con parate miracolose.

 

GENOVA, 7 marzo 2009 – Decima vittoria in trasferta; quarta consecutiva. Questa è l’Inter: implacabile, cinica, schiacciasassi. Nello stesso stadio batte 2-0 il Genoa tre giorni dopo il tonfo con la Samp. La formazione di Mourinho passa subito con un capolavoro di Ibrahimovic e raddoppia con Balotelli nella ripresa (gol contestato perchè non è chiaro se quando Marco Rossi spazza la palla abbia superato la linea). Tant’è che i nerazzurri infilzano la bandiera sul terreno del Luigi Ferraris e aggiungono una tessera nel puzzle dello scudetto.
PARTITA A SCACCHI – Gian Piero Gasperini piace a José Mourinho e questa è già un’impresa. Il tecnico portoghese lo considera un grande così come stima il Genoa e il suo gioco. L’allenatore rossoblù parte con il 3-4-3 (poi modificato in 4-3-3), con una variante rispetto alle previsioni della vigilia: Jankovic preferito a Mesto. Mou, invece, mischia le carte. All’orizzonte c’è la sfida delle sfide con il Manchester United all’Old Trafford e rischiare troppo risulterebbe fatale. Così, senza Chivu e Samuel centrali, lancia tra Maicon e Santon, Burdisso e Materazzi. Sulla mediana rinuncia a Muntari, arretra Stankovic e mette Figo alle spalle di Ibrahimovic e Balotelli che, all’ultimo istante, vince il ballottaggio con Adriano.
PORTENTOSO IBRA – E’ un Genoa aggressivo che dopo mezzo minuto entusiasma Marassi con un diagonale di Thiago Motta di poco a lato. E’ il pressing ideale per creare grattacapi all’Inter, ma l’approccio mentale alla partita dei nerazzurri è buono e non è un caso se Ibra, lanciato da Stankovic, delizi la platea con un pallonetto beffardo che scavalca il poco attento Rubinho e gonfia la rete. E’ passato poco più di un minuto e la rete dello svedese rischia di compromettere l’atteggiamento piscologico dei liguri. Invece la squadra di Gasperini mette insieme i cocci e prova a pungere sulle fasce.
JULIO CESAR DA PAURA – La truppa di Mourinho ribatte colpo su colpo e gestisce al meglio il possesso palla, dominando a centrocampo. Anche la difesa, così rabberciata, controlla il tridente che incappa in una serata poco convincente. Milito svaria a caccia di tutte le palle, mentre Sculli e Jankovic faticano più del dovuto. Burdisso non sbaglia un colpo, ma la sfortuna si abbatte sul reparto difensivo nerazzurro. Al 15′ Materazzi abbandona per un problema al flessore sinistro: entra Cordoba. Non è la muraglia sognata da Mourinho, ma l’Inter può contare su Julio Cesar. Quello che fa al 21′ il brasiliano è innaturale. Un vero miracolo sul colpo di testa ravvicinato di Thiago Motta, scacciato dalla porta con la mano destra. Incredibile come l’infortunio che blocca anche Burdisso al 31′. Mou inserisce Muntari e arretra Cambiasso in difesa. Emergenza che l’Inter gestisce al meglio, anche grazie al contributo di Balotelli che lavora meglio in fase di copertura. I primi 45′ se ne vanno con il doppio intervento di Julio Cesar prima su Biava, poi Milito, confermando una straordinaria prontezza di riflessi.
CINISMO LETALE – E’ caccia disperata al gol quella del Genoa dal 1′ della ripresa. Ma l’Inter è sorniona: non meraviglia, ma rallenta il ritmo e chiude i varchi, sfruttando il contropiede secondo la lezione di Mourinho. I rossoblù si dannano, pressano a lungo, ma non c’è la cattiveria necessaria per abbattere la retroguardia nerazzurra. Gasperini prova a dare più consistenza all’attacco togliendo Jankovic per Palladino. Ma è l’Inter, alla fine, a esaltare il suo cinismo letale, complice la difesa del Genoa. Balotelli penetra in area e colpisce debolmente verso la porta. Sulla palla si avventa Rossi che spazza: difficile capire se la palla abbia varcato la linea, dalle immagini tv sembrerebbe di no. L’ingresso di Olivera per Sculli è tardivo e coincide con l’involuzione del Genoa che subisce l’implacabile strapotere dell’Inter. Restano solo pochi lampi, come l’ennesimo tentativo di Biava che sfiora il palo. Mourinho così può godere sull’ennesima impresa della sua corazzata: tre punti fondamentali per la conquista dello scudetto. E adesso full imersion Manchester.


ROMA UDINESE  1-1

 

Il montenegrino Vucinic, entrato nella ripresa, raddrizza il risultato contro l’Udinese. In precedenza gol di Felipe. I friulani protestano per un rigore non concesso (mani di Mexes). Espulso De Rossi per proteste.


JUVENTUS – TORINO   1-0
 
 
I bianconeri battono il Torino 1-0 grazie alla rete di testa del difensore della Nazionale. Primo tempo equilibrato, nella ripresa è uscita fuori la squdra di Ranieri. Grandi parate di Sereni per un Toro generoso ma poco concreto.
 
 
(Fonte: gazzetta.it)

Articolo precedenteE la Triestina espugna Cittadella
Articolo successivoEmpoli-Salernitana: le interviste ufficiali

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here