La squadra di Reja gioca come sa solo a fine primo tempo e inizio ripresa: non basta contro i rosanero, micidiali all’inizio con l’uno-due di Migliaccio e Simplicio e con un Miccoli ipirato nonostante i guai fisici. E poi abili a gestire il vantaggio nonostante il gol di Hamsik: è sorpasso e l’Uefa è vicina.

 

PALERMO, 8 febbraio 2009 – Il Napoli si vede solo a fine primo tempo e nella prima parte della ripresa. Troppo poco contro un Palermo veloce e bene organizzato, che ora è vicino alla zona Uefa avendo sorpassato proprio il Napoli.
DOPPIO BLITZ – A pesare subito come un macigno sui destini della partita è il micidiale uno-due del Palermo. E’ Migliaccio ad avventarsi da predatore sul primo corner conquistando il vantaggio dopo due minuti; poi, senza dare neanche il tempo di riordinare le idee al Napoli (che pure va alla conclusione un paio di volte con Hamsik e Denis) è Miccoli ad andare via sulla sinistra bevendosi Cannavaro per entrare in area e dare a Simplicio un pallone solo da mettere dentro da un passo, con la rapidità che gli è propria. A quel punto il Palermo rallenta e lascia il pallino del gioco al Napoli, che mette in mostra tutti i suoi limiti di questa fase di campionato: la manovra è lenta, macchinosa e prevedibile, un invito a nozze per gli uomini di Ballardini, ben disposti e organizzati. Tutto sembra filare liscio, dunque, per i padroni di casa, che tra l’altro sono tutti in gran spolvero, da un Migliaccio con grinta leonina a un irrefrenabile Miccoli. La classe delle individualità del Napoli però è sempre in agguato, e allo scadere del tempo i rosanero la sottovalutano, concedendo ad Hamsik di esibirsi nel delizioso diagonale a rientrare che vale il 2-1.
LA RIPRESA – Il Napoli riparte molto più deciso e aggressivo, mentre il Palermo non sembra in grado di esprimere il ritmo del primo tempo. Lo aiuta però il buon assetto tattico, per cui col passare dei minuti i rosanero rialzano il loro baricentro. La partita diventa così equilibrata e combattuta, e si vede anche Lavezzi che sfiora il gol con una bella girata. Ci provano entrambe le squadre con Cavani e Lavezzi, mentre restano fermi gli allenatori, che non cambiano una virgola. Bisogna aspettare il 33′ per vedere qualche sostituzione: il Napoli pompa forze fresche soprattutto in attacco, il Palermo fa muro con Guana per Simplicio ma deve anche sostituire Miccoli che non è al meglio fisicamente. Le mosse comunque sembrano premiare Ballardini, i cui uomini tengono a bada le sfuriate di Lavezzi e soci (via via sempre più blande) e vanno spesso al tiro dalla distanza con Guana e Succi. Portando a casa alla fine tre punti preziosi.
 
(Fonte gazzetta.it)

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