Sabato 18 giugno, ore 10.00. Mancano più o meno 56 ore al calcio di inizio di Empoli – Atalanta, la prima gara del Girone A della Fase Finale del Campionato Under 15. Niente scherzi, a Cesena e dintorni ci si gioca lo scudetto di Categoria. L’Empoli è capitato in un Girone difficilissimo, con le due superfavorite Atalanta e Roma che tutti pronosticano già alla Semifinali, se non addirittura candidate al titolo. Ma l’Empolii c’è. Eccome se c’è. Una squadra che ha disputato un Campionato da protagonista, che ha dimostrato di avere non solo tecnica ma anche tanta personalità e carattere. Qualcosa che deve avere imparato dal suo mister, Antonio Buscè. L’ex bandiera azzurra in campo, sta vivendo oggi in panchina il suo momento forse più importante della sua per ora breve carriera di allenatore. Logico ascoltarlo. Fissiamo questa intervista a Monteboro, in un sonnolento sabato mattina di giugno, con alcuni ragazzi che fanno esercizi di rifinitura, i campi pieni di bambini dei campus, ed il mister che arriva in gran forma e che sfodera parole che dimostrano quanto lui creda nei suoi ragazzi e quanto sia estranea dal suo vocabolario calcistico una parola: la paura! Niente superbia, per carità, ma tanta tanta convinzione nel lavoro e nelle qualità tecniche e morali del suo gruppo.

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Formazione Under 15

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Lunedì si parte. Girone ad altissimo coefficiente di difficoltà. Quattro squadre, tutte vincitrici dei rispettivi gironi nella regolar season, di contro al Girone B dove ci sono una sola prima, due seconde ed addirittura una quarta. Non male

Tante volte abbiamo affrontato squadre che …sulla carta…perché poi le partite vanno sempre giocate…ritenevamo un po’ più abbordabili e che poi in campo ci hanno creato tante difficoltà. Una di queste è stata il Novara, ai play off. Ciò perché magari si pensa a “squadrette” ma poi non sono squadrette. Quindi ti dico che Atalanta e Roma, e lo stesso Cesena, squadre che ho visto anche alla Nike Cup, sono squadre forti ma che comunque giocano al calcio, che ti lasciano spazi e che comunque tendono a mettere palla a terra e giocarsi la partita. Per le caratteristiche che abbiamo noi è meglio incontrare questo tipo di squadre. Invece con squadre tipo quelle che ti ho detto prima…. come il Novara,.. che fanno la partita prettamente sull’avversario, su fa un poco più fatica. Poi le partite vanno sempre giocare. Magari l’Atalanta è una squadra che non ti fa vedere palla…però ti dico che, se fosse così, a fine partita gli stringiamo la mano e gli diciamo bravi. Comunque, al di là di tutto, questi 70/80 minuti lunedì vanno giocati alla grande e a fine partita vediamo cosa succede

 

La squadra dovrà sicuramente disputare tre partite in quattro giorni, per giunta con avversari importantissimi: Atalanta lunedì, Roma martedì, Cesena giovedì. In che condizione fisica e mentale la squadra arriva a questa Fase Finale?

La squadra sta bene. Proprio ieri, ad un certo punto, ho dovuto smettere la partitina perché si stavano menando…come si dice in gergo calcistico… con intensità importante. Calcola chetiamo oltre la metà di giugno. Ieri ho fatto la convocazione ed ho dovuto lasciare quattro ragazzi a casa, cosa che mi è dispiaciuta tantissimo. L’altra faccia della medaglia è che arrivi a questo punto della stagione e hai tutti a disposizione. Vuol dire che anche a livello fisico hai fatto un lavoro davvero importante. Andiamo a fare questa “avventura” con grande grande umiltà, grande serenità, grande voglie e grande entusiasmo. A questi gruppo ho chiesto “Speravate che nel giro di tre anni vi sareste trovati a fare una Fase Finale del Campionato?”. Tanti hanno detto “No, mister, non pensavamo”. Quindi..”la volta che siamo a Roma…cerchiamo di vedere il Papa…”. Lo dico in modo scherzoso però i ragazzi hanno grande entusiasmo, davvero.

 

Pensi che farai ricorso a turn over, dato il calendario che impone 3 gare in 4 giorni (per rimanere al solo girone di qualificazione) o cercherai un gruppo base sul quale innestare alcuni avvicendamenti?

La bravura nostra quest’anno…e quando parlo nostra parlo non solo di me allenatore ma anche di tutti i miei collaboratori, dello staff…. È stata quella di essere stati bravi a gestire il gruppo. Tutti hanno fatto la loro parte. E’ normale che i 6/7/8 giocatori, lo zoccolo duro, sarà presente, però quei 3/4 novità ci saranno. E ci saranno perché questo tipo di partite vanno gestite in questo modo e quindi sai, per arrivare a questo obiettivo, non ci arrivi con 12 giocatori ma con tutti quelli che hai in rosa. Poi purtroppo qualcuno è rimasto più indietro dal lato fisico ed ho visto invece che in questa Categoria il lato fisico è elemento importante. Mi dispiace per qualcuno che è rimasto un po’ indietro ed ha avuto pochissimo spazio però, per fortuna, c’è una squadra che, su quel lato lì, è una squadra importante. Tutti hanno comunque fatto la loro parte e penso che chi sarà convocato, quelli che faranno parte di questa avventura, daranno il loro supporto

 

Posso chiedere come sta vivendo Antonio Buscé questa fase di preparazione ad una Fase Finale del Campionato?

Sono contento, sono carico, perché anche per me è una grande novità, una grande sfida. E’ una bella vetrina e quindi ho cercato di trasmettere ai ragazzi l’entusiasmo che ci ho io e penso che hanno recepito il messaggio, tanto che ieri, ripeto, hanno fatto l’ultimo allenamento della stagione ma l’hanno fatto ad una intensità davvero importante. Ho visto grande entusiasmo…figurato che ad un certo punto, come ti ho detto prima, ho dovuto smettere la partitina perché andavano troppo forte.

 

L’ultima domanda- La tua squadra è comunque tra le prime 8 squadre d’Italia: è un traguardo raggiunto o un punto di partenza?

Dal 17 agosto 2016 ci siamo prefissati gli obiettivi e, ad oggi, ne abbiamo raggiunti 2 su 3. A dicembre ci siamo detto che volevamo andare alla Nike Cup come primi del girone, passando da una serie di situazioni con l’obiettivo di far crescere i ragazzi. Se tu poi riesci a raggiungere l’obiettivo, come abbiamo fatto noi, vuol dire che i ragazzi crescono. Il secondo obiettivo era finire la stagione in testa alla classifica, mantenendo sempre questa convinzione anche quando la Fiorentina era avanti a noi. Ho sempre detto che la Fiorentina era uno squadrone ma non abbiamo mai mollato sul piano mentale, perché poi alla fine è quello che conta. Alla fine anche questo obiettivo l’abbiamo raggiunto. Poi ci eravamo detto che dovevamo arrivare alle Final Eight. Attraverso i play off, certo, ma dovevamo crederci, e adesso i play off li abbiamo superati ed lle Final Eight ci siamo arrivati. Però, come ti ho detto prima, una volta che sei lì, somo partite belle, talmente particolari che può succedere di tutto. E’ vero che siamo nelle prime 8 però bisogna fare un passettino in avanti perché sai…quando inizia mangiare la marmellata…piace… I ragazzi lo sanno, e anche per loro è un qualcosa di straordinario. Li ho sentiti e quando qualcosa di positivo nello spogliatoio è importante, si respira grande entusiasmo e questo è un grande punto di partenza

 

Fabrizio Fioravanti

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