Italia, che beffa atroce
In finale va la Germania

I ragazzi di Casiraghi perdono 1-0 la semifinale dell’Europeo contro i tedeschi. Gli azzurrini sciupano molte palle gol, create soprattutto su palla inattiva, e incassano il gol beffa di Beck in apertura di ripresa

HELSINGBORG (Svezia), 26 giugno 2009 – La Germania è in finale dell’Europeo Under 21. L’Italia perde nel modo più amaro, al termine di una partita dominata per lunghi tratti. Più del gol partita di Beck, incassato in avvio di ripresa, il rammarico è per le molte occasioni sprecate dagli azzurri. Vedendo anche l’altra semifinale tra Inghilterra e Svezia, l’impressione è che questo Europeo fosse ampiamente alla nostra portata. La finale si giocherà lunedì a Malmoe.

SCELTE — Casiraghi, che deve allestire la squadra in funzione dei magnifici tre davanti (Balotelli-Acquafresca-Giovinco), sceglie il più difensivo Morosini e non Dessena per sostituire Marchisio a centrocampo. Il modulo è un 4-3-3 che spesso evolve in un 4-3-1-2, visto che Giovinco parte a volte parte da una posizione centrale. Ai tedeschi manca Khedira, pedina fondamentale a centrocampo. Ma Hrubesch deve resistere alla tentazione di rimettersi i pantaloncini e scendere il campo, perchè nella Germania è evidente la mancanza di una punta di peso.

INCOMPIUTA — Pronti via e i tedeschi si fanno vedere con Howedes e Aogo dalle parti di Consigli. Ma è un fuoco di paglia perchè ben presto gli azzurrini non concedono più nulla e si fanno pericolosi in fase offensiva. Stupisce la facilità dell’Italia nel creare pericoli sui calci d’angolo contro i tedeschi. La Germania marca a zona e perde sempre l’uomo. La palla gol più clamorosa capita ad Acquafresca, dopo che Neuer respinge il colpo di testa di Motta. La conclusione del centravanti viene smorzata sulla traversa. Il portiere tedesco alterna un paio di indecisioni ad altri ottimi interventi. Nel finale di tempo è Marin a salvare sulla conclusione di Bocchetti. Da azione susseguente a calcio d’angolo, ovvio. Si va al riposo col rammarico di non aver concretizzato una supremazia abbastanza evidente, anche se Giovinco va a sprazzi e Balotelli non va proprio. La Germania? Non granché, anche la stella mancina Mesut Ozil resta ai margini.

DOCCIA FREDDA — Si riparte senza cambi e con la peggiore delle beffe. Al 3′ Beck, esterno destro di origini siberiane, ha grande spazio per avanzare sulla destra. Ariiva quasi al limite dell’area e prova il destro incrociato. La palla assume una traiettoria che sorprende Consigli. Non si tratta di errore evidente del portiere, ma l’impressione che si potesse fare meglio c’è tutta.

SONNIFERO — Il gol tedesco, oggettivamente immeritato, ha l’effetto peggiore sugli azzurrini, che per mezz’ora faticano a produrre qualcosa di decente. Cigarini si limita all’essenziale, Motta e Criscito non si inseriscono mai, Balotelli si intestardisce in improduttivi uno contro uno.

CAMBI — Casiraghi prova a scuotere i suoi con Abate per l’abulico Candreva, ma i pericoli per Neuer arrivano solo dai calci d’angolo. Andreolli, completamente solo, trova la palla ma anche il salvataggio di Ben Hatira appostato sul palo. Dentro anche l’opportunista Paloschi per l’abulico Acquafresca. Niente da fare. Balotelli stuzzica Neuer su punizione, ma il forcing finale è privo di lucidità. Dubbi per un fallo di mano di Boateng in area tedesca. L’ultimo pericolo è ancora di Andreolli, che stacca di testa sulla punizione di Giovinco. Palla fuori. Come l’Italia. Ma così fa male.

Jacopo Gerna – Gazzetta.it

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