A cura di Claudio “Freccia”

Gruppo principale: Curva Sud VeneziaMestre

Altri Gruppi/compagnie esistenti: Gruppo Elite, Quei dea Linea 14, Gruppo Mummie, Centro Storico, Cep Bissuola Vmfc ‘87, Riviera del Brenta, Rione Gazzera, Fie dea Sud, Alcooligans Venezia, C’è solo un Generale, Bissuola Peep, Zerobranco, Eroi Nomadi Veneziamestre, Vita Spericolata, Venezia Mestre Cipressina, Bevi birra tifa Unione, Giovani Puma Curva Sud, Hic Sunt Leones (nei Distinti).

Compagnie di paese: Martellago, Noale, Quarto d’Altino.

Politica: apolitici

Settore: Curva Sud “Michael Groppello”, ex “Morosini”

Un po’ di storia: Il panorama del tifo organizzato veneziano, risentendo della storia del calcio cittadino, presenta un aspetto complesso e variegato. Tra i primi gruppi d’ispirazione ultras al seguito del Venezia, abbiamo i “Panthers”, la “Gioventù Neroverde” e le “Brigate Neroverdi”, costituiti tutti negli anni ’70 e ’80 e poi scioltosi nel giro di poco più di un decennio. Tra i gruppi più longevi, la “Vecchia Guardia”, che nasce nel 1986, scioltasi ufficialmente nel 1995, ma che mantiene una posizione critica nei confronti della fusione col Mestre: nel 2011 alcuni ex-membri di tale gruppo danno origine al Club “Associazione Culturale Cuore Neroverde Venezia 1907”, che rifiuta i rapporti con la curva “unionista” e si stabilisce nella Tribuna laterale del “Penzo” fino alla stagione 2013/14, quando disconosce definitivamente l’allora “F.B.C. Unione Venezia” e decide di seguire i dilettanti dell’A.S.D. Laguna Venezia. Nel 1987, a seguito della fusione tra Venezia e Mestre, gran parte della tifoseria organizzata si riconosce nel gruppo “Ultras Unione”, che rimane a capo della curva arancioneroverde fino allo scioglimento, avvenuto nel 2006, si dice per la mancata partecipazione di tutti i gruppi della curva all’ultima coreografia organizzata nel ricordo del “Bae” (vedi sotto), la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso. Nell’87 il Venezia viene acquistato da Maurizio Zamparini, che in quell’anno salva i lagunari dal fallimento, e poi riesce a dar vita ad un’operazione che fa discutere parecchio. Il Venezia viene accorpato al Mestre, ai tradizionali colori neroverdi della squadra lagunare si aggiunge l’arancione della nuova squadra, anche se negli anni a seguire ci saranno molte dispute riguardo al giusto utilizzo dei tre colori nelle varie maglie sociali. Lo stadio di casa diventa il “Baracca” di Mestre, in molti contestano le scelte del nuovo presidente. Nel 1991 arriva la promozione in B, e la stagione successiva la squadra può tornare allo stadio “Penzo”, riconquistando appieno la sua identità veneziana. In curva rispuntano gruppetti che si rifanno alla tradizione neroverde e gridano esclusivamente “Venezia”, in riferimento al passato della squadra di Loik e Valentino Mazzola, 3^ in Serie A nel 1941-42. Molte le lotte interne tra unionisti e nostalgici, continuate tra offese e scazzottate per diverso tempo, con episodi anche piuttosto gravi. Nel ’98, da un’altra scissione del gruppo madre, sorgono i “Vecchi Ultrà”, gruppo compatto, nazionalista, che all’origine crea problemi di convivenza in curva “Morosini”. Nel 2000, dagli “Ultras Unione” fuoriescono i “Rude Fans”, paladini dell’antirazzismo militante; un gruppo di età molto giovane con voglia di emergere e di ridare alla Sud quel colore che, secondo loro, stava venendo meno. Il 13 febbraio 2001 muore Francesco Romor, detto il “Bae”, capo storico, un esempio da seguire per tutti i tifosi arancioverdi che si rifanno al vivere ultras come stile di vita e non come moda. I tifosi nel suo ricordo e nel suo nome hanno “costruito” l’Estadio del Bae in Chapas. I tifosi unionisti non scorderanno

mai l’11 febbraio 2001 al “Penzo”: l’Unione gioca col Torino, lo stadio è pieno, ma almeno la metà dei tifosi ha la testa da un’altra parte. Era stato il “Bae” a dire ai ragazzi di andare lo stesso allo stadio, nonostante la sua malattia. La gente prova a fare il tifo, ma non è una partita come le altre: solo due giorni dopo il “Bae” ci lascia. Agli “Ultras Unione”, gruppo che indiscutibilmente ha segnato la storia del movimento ultras in Laguna, si affiancano i “Rude Fans” e la “Nuova Guardia”, scioltisi in seguito. Nel 2006 si costituisce il “Gate22-A sostegno di un ideale”, che opta per stabilirsi nel settore Distinti dello stadio. I tifosi rimasti in curva Sud tendono a raggrupparsi sotto le sigle “Vecchi Ultrà”, “Curva Sud”, “Old Firm” e “Zona d’Ombra”. Scioltosi il “Gate 22”, nell’ottobre 2012, di poco preceduto ad agosto dai “Vecchi Ultrà”, il tifo viene organizzato dal 2011 dalla “Curva Sud VeneziaMestre” (CSVM), gruppo totalmente apolitico, che si darà infatti tanto da fare per eliminare la politica che aveva dilaniato e disgregato il tifo veneziano negli ultimi anni. Intanto la società conosce il fallimento tre volte fra il 2005 e il 2015. L’ultimo Venezia fa sul serio: in Laguna arriva l’italo-americano Joe Tacopina, che di promesse ne fa parecchie. Intanto porta il Venezia in due anni dalla D alla B, ma lui vuole addirittura la Serie A, e non è detto che non la ottenga. All’inizio della stagione 2017/18 agli ultras (ma sono tanti i tifosi che la pensano come loro) non è andata giù la nuova divisa disegnata dalla Nike, non tanto per il “graffio” del leone alato in arancione, nero e verde, quanto per la decisione di spostare al centro il logo della squadra, per far spazio alla patch celebrativa per i 110 anni di storia. Notoriamente per i tifosi l’anno zero del Venezia è il 1987, anno della fusione.

Gemellaggi/Amicizie: –Modena: bellissimo gemellaggio che ha radici profonde, messo in incubatrice tra i tifosi del Mestre e del Modena prima della fusione del 1987, ribadito nel settembre ’88 in una delle prime riunioni degli “Ultras Unione”, diventato un patto ferreo con la gran festa celebrata a Modena nel dicembre ‘91, a suggello del rapporto di amicizia che si era già creato negli anni precedenti, quando le due formazioni militavano in Serie B. L’8 dicembre 1991 è la data ufficiale dell’inizio del gemellaggio, un rapporto che va oltre la partita. I modenesi sono stati vicini ai veneziani quando è scomparso il “Bae”, anche perché era un punto di riferimento per tutti i canarini. Sono state realizzate sciarpe coi colori delle due tifoserie. Numerosissime le visite reciproche. Pezze “Quei Bravi Ragazzi 1912” e “Gruppo Soliera” presenti in Padova-Venezia 16/17. In Venezia-Modena 16/17 esposta la scritta “30 anni di onorata amicizia, sempre Modena e Veneziamestre”, mentre i modenesi approntano una coreografia carina coi colori delle due squadre. A proposito delle 12 diffide piovute l’anno scorso 16/17 dopo Venezia-Parma, esposto lo striscione “Per le strade scappate, in questura parlate, parmense infame”. –Andria: bellissimo rapporto, rinnovato nel maggio 2015, quando una delegazione di veneziani ha partecipato alla festa-promozione dell’Andria in Lega Pro. Il rapporto era entrato in forte crisi dopo lo scioglimento degli “Ultras Unione”, ma si è riallacciato alla grande. Il 3 gennaio 2016, in occasione del 30ennale del movimento ultras ad Andria, è stata organizzata la festa “Una vita in trincea-Soldati di un’idea”, alla quale è stato ospitato, con tutti gli onori del caso, anche il “Curva Sud VeneziaMestre”, ospitato per due giorni nella città pugliese, partecipando anche con un’impavida squadra al torneo di calcetto “Memorial Alessandro Lomuscio”, al quale hanno partecipato tutte le tifoserie amiche e gemellate andriesi chiamate a raccolta. Per l’andata della finale di Coppa Italia Lega Pro, fine marzo 2017, a Matera, è stata colta l’occasione per riabbracciare i fratelli di Andria, presenti al loro fianco. Dopo la gara, sosta ad Andria nella loro bella sede dove i pugliesi li hanno ospitati da veri fratelli e, tra nuove e vecchie facce che si rincontravano, è stato un bel momento. Per le diffide piovute dopo Venezia-Parma 16/17 esposto lo striscione “Vicini ai fratelli veneziani”. –San Donà: moltissime le visite reciproche, sia nei match clou

che nelle partite meno rilevanti, ad esempio pezza “Sandonà” ad Abano 15/16. Nell’ottobre ’14 si è svolta la festa del ventennale della “Curva Sud Sandonà”: la “Curva Sud VeneziaMestre” non poteva mancare. Ottima l’accoglienza, e una bella giornata di divertimento passata insieme, col corollario del torneo di calcio. Per le diffide dopo Venezia-Parma 16/17: “In questura si tace…diffidati arancioverdi non mollate”. –Pistoiese: gemellaggio storico e forte. Numerosissime le visite reciproche. Nel gennaio 2016 è ricorso il ventennale del gemellaggio, ricordato dalle due tifoserie con uno striscione nelle rispettive curve. I veneziani hanno esposto “Vent’anni di fratellanza valori e ideali che resistono negli anni. VeneziaMestre-Pistoia per sempre unite!”. A luglio 2016 festeggiati, insieme ai fratelli pistoiesi, questi 20 anni con una partita di calcio tra le due tifoserie, birra a fiumi e ricordi di questa sincera amicizia. –Chioggia: buon legame di vicinanza. Sempre presente la loro pezza ai match del Venezia. –Cosenza: la prima volta che il Cosenza si reca a giocare in Laguna si verificano alcuni screzi con i veneziani (era fresca e non accettata da tutti l’unione coi mestrini) subito domati dagli “Ultras Unione”. I capi-ultrà veneziani diventano da quella gara “fratelli” dei silani, che nel ricordo del “Bae” per un anno espongono uno striscione al “San Vito” di Cosenza. Una vecchia amicizia che con l’andar del tempo si è affievolita e raffreddata, visto anche che sono mancate le occasioni per rincontrarsi e ravvivarla. Una delegazione di cosentini ha partecipato comunque ai funerali di Michael Groppello. –Lanciano: nella trasferta di Teramo del 5 marzo ’17 i veneziani hanno trovato ad accoglierli i ragazzi di Lanciano, con i quali è stato instaurato un rapporto di amicizia, nata l’anno prima alla festa degli Andriesi, di ambedue le tifoserie gemellati. Esposta per l’occasione la pezza “lancianesi”. In Pescara-Venezia del 28 dicembre 2017 esposta l’omonima sciarpa sugli striscioni unionisti. –Bolzano: amicizia con gli “Ultras Bolzano”, rinnovata il 2 aprile 2017 in casa loro, e con gli Hockey Bolzano, più o meno la stessa cosa. Pezza degli “Ultras Bolzano” presente in Venezia-Padova 16/17.

Rispetto reciproco/buoni rapporti: –Salernitana: tra le due tifoserie vige un gran rispetto. Per la 1^ giornata del campionato di B 2017/18 le due squadre si sono incontrate al “Penzo”. Molti granata sono stati accolti benissimo nel prepartita dai veneziani, che durante l’incontro espongono gli striscioni “Siberiano vive”, al secolo Carmine Rinaldi, storico leader, capo ultrà scomparso nel 2010, e “Benritrovati ultras granata”. Mentre i campani espongono “Michael sempre con noi”. In Venezia-Avellino del settembre 2017 esposta la scritta “Vicini alla Salerno ultras!”. In Salernitana-Venezia del gennaio 2018 esposta dai campani la scritta “Salerno saluta la Venezia Ultras” (esterno stadio). –Sambenedettese: il 26 febbraio 2017, per la trasferta di San Benedetto, alcuni ragazzi sono partiti all’alba per pranzare con gli ultras della Samb, visto il rispetto che intercorre tra le due tifoserie. Ad inizio gara i veneti espongono lo striscione “Massimo Cioffi vive nel cuore degli ultrà”, storico fondatore del gruppo “Onda d’Urto”, che il 4 maggio 2004, durante una gara casalinga, perse la vita a causa di un volo dalla ringhiera sulla quale era posizionato in funzione di lanciacori. Tutto lo stadio apprezza e parte un applauso generale. -Fino a pochi anni fa esisteva un importante e bello gemellaggio con gli “Ultras Rapid Vienna”, portato avanti soprattutto dal “Gate 22”. –Spal: c’è rispetto. –Ternana: vecchio feeling.

Rivalità: –Padova: forte rivalità, forse il derby più sentito, atavica, con diversi scontri in passato. In passato esistito il “Gruppo antiPadova” –Vicenza: fortissima rivalità regionale, molto sentita. La Curva Sud VeneziaMestre è vicina, però, alla Vicenza Ultrà per il delicato e doloroso momento che sta passando. Infatti, il 18 gennaio 2018, la società vicentina è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Vicenza e posta in esercizio provvisorio sotto la guida di un curatore fallimentare, incaricato di

completare la stagione agonistica e sovrintendere alla liquidazione. Di fronte a queste cose, per i veneziani la rivalità, l’inimicizia, l’odio, passa in secondo piano, convinti che gli ultras non moriranno mai. –Parma: dodici veneziani son stati rinviati a giudizio dalla Procura di Venezia e colpiti da Daspo, per periodi che vanno dai 5 a 2 anni con obbligo di firma. Ritenuti colpevoli di avere, il 29 gennaio 2017, aggredito dei tifosi del Parma, mandando uno di questi all’ospedale dopo averlo colpito con una mazza, rendendosi poi protagonisti di un’altra violenta lite in “Riva dei 7 Martiri”, dove volarono schiaffi prima del match. Con un comunicato, i “VeneziaMestre 1987” hanno dichiarato che a Venezia “non si passeggia” e che, a parti invertite, sarebbe accaduta la solita cosa, inoltre chi di dovere, avrebbe convinto gli “sprovveduti” a ritirare le denunce. In Venezia-Parma 17/18 esposto lo striscione “Fantasie che cerchi di storpiare, solo con gli striscioni sai parlare…ma quando vieni a caricare???”. –Mestre: rivalità coi mestrini dalla fusione in poi. A cavallo tra maggio e giugno 2017 un capo-ultrà del Venezia avrebbe invitato su Facebook i tifosi del Mestre a un confronto “30 contro 30” nel parcheggio del cimitero di Mestre. Qualche giorno dopo è lo stesso capo-ultrà a puntualizzare su Facebook che i veneziani erano in 26 e tanti in ciabatte o infradito; avevano appena finito la loro riunione settimanale, senza armi, volendo solo arrivare a un punto d’incontro per fare in modo che finisca questa stupida faida tra tastieristi, che poi non mettono mai la faccia. Fatto sta che i 26 ultras della Curva Sud sono stati individuati dalla Digos. –Reggiana: tifoserie da sempre rivali, si sono più volte fronteggiate anche fuori dallo stadio in epici postpartita che molti ancora nelle due città ricordano. Nel gennaio 2017, dopo la vittoriosa trasferta di Reggio Emilia, a un certo punto 6/7 tifosi di casa hanno preso di mira i mezzi veneziani con fumogeni e sassi, tanto che uno dei finestrini è stato danneggiato..-Piacenza: vecchi rancori, storica rivalità. –Cesena: storica, accesa rivalità. Prima dell’inizio dell’incontro Venezia-Cesena del gennaio 2018, un gruppo di lagunari ha cercato di raggiungere il settore ospiti col chiaro intento di venire allo scontro coi cesenati. Scattati subito 3 Daspo. –Como: una rivalità dai sapori antichi, tifo-calcistica, che risale agli anni ’90, uno spareggio a Cesena vissuto da 7mila veneziani; per loro un indelebile ricordo quel 16 giugno 1991, che li portò in Serie B. –Empoli: rivalità risalente agli anni ’90, alimentata anche dall’amicizia che loro hanno con pistoiesi e dai pessimi rapporti che hanno coi parmensi, fratelli degli empolesi. Nella gara di andata dell’ottobre 2017 l’accoglienza dei veneziani agli empolesi è stata pessima, con cori ostili reiterati. –Bari: vecchia rivalità.

Curiosità: -Esposta la scritta a La Spezia il 10 febbraio 2018 “13.02.2001/13.02.2018: Bae per sempre”. -Gravissimo il lutto che ha colpito la tifoseria veneziana il 17 giugno 2017, la morte a 20 anni per un incidente stradale in Tangenziale di Michael Groppello. Al suo funerale, svoltosi al centro sportivo Salercio, dove si allena la squadra, hanno partecipato migliaia di persone, alla presenza di tanti ultras veneziani e tifoserie, amiche e non, di tutti i giocatori e della dirigenza arancioneroverde, Tutti insieme hanno poi cantato la canzone che Michael aveva preparato per il campionato di Serie B del Venezia. Per l’ultimo saluto a Michael accesi fumogeni coi colori del Venezia dopo aver portato a spalla la sua bara. Il 15 settembre ’17, nell’intervallo della gara con lo Spezia, è stata posta in Curva Sud la targa in memoria di Michael “Nessuno muore in terra finchè vive nei cuori di chi resta! Curva Sud ‘Michael Groppello’”. Tutta la Curva si è strinta intorno alla famiglia di Michael in questi momenti di profondissimo dolore. Chiunque conoscesse Michael sa dell’altissimo valore umano che questo ragazzo aveva dentro di sé. E’ innegabile che fosse considerato da tutti il futuro del movimento ultras veneziano. Un ragazzo splendido, sempre pronto a coinvolgere tutti e tutto, con una mentalità e un cuore fuori dal comune. La comunità veneziana perde un pilastro fondamentale e insostituibile. Un bandierone sventola sempre con disegnato il suo volto, accompagnato da una frase. Tanto amore e affetto intorno a lui. Organizzata una raccolta in nome suo, che ha avuto un grande successo, tanto che la “Curva Sud VeneziaMestre” ha comunicato l’IBAN del gruppo per effettuare bonifici. Ovunque esposta la pezza “Michael sempre presente”. Dal 22 maggio al 23 giugno 2018, nella Piazza Mercato a Marghera, in collaborazione con “Vivi in piazza”, si svolgerà il 1° torneo per beneficenza di calcio a 5 in memoria di Michael. Tutti gli esercenti di attività commerciali che vogliono partecipare attivamente al progetto e avere uno spazio pubblicitario all’interno della manifestazione, devono contattare privatamente gli organizzatori entro la fine di marzo. -In occasione di Venezia-Empoli dell’ottobre ’17, esposto lo striscione “Ciao ‘Roma’ figlio dell’87…riposa in pace”, altro tifoso del Venezia prematuramente scomparso. -La Curva organizza per lunedì 27 novembre 2017 al “Celtic Pub” di Mestre, una cena in memoria di tutti gli angeli della Sud volati in cielo. Il ricavato sarà destinato alla raccolta fondi per l’acquisto di un furgone per il trasporto dei diversamente abili del gruppo “Il Passo” di Spinea. Durante la serata presente Pippo Inzaghi con una delegazione di giocatori ed effettuata una lotteria con in palio la maglia ufficiale firmata da tutto lo staff. -La “Curva Sud VeneziaMestre” si dissocia totalmente davanti alle gesta vigliacche avvenute nel maggio 2017, in occasione della Supercoppa di Lega Pro, nei confronti dei mezzi che portavano i tifosi del Foggia in Laguna. Mezzi che sono stati oggetto di atti vandalici gravissimi, gomme tagliate con le lame, vetri totalmente sfondati. Non sono nella mentalità del principale gruppo ultras veneziano questi comportamenti vigliacchi ed infami, anzi lo vorrebbero sapere anche loro chi è stato a compiere queste eroiche azioni. Una rappresentanza del gruppo ha raggiunto la sera prima il gruppo foggiano al parcheggio, portando solidarietà e spiegando appunto la loro totale estraneità all’accaduto, infine aiutando i foggiani in molteplici modi. La Curva Sud di Foggia espone, per la partita Foggia-Venezia del 15 dicembre ’17, la scritta “Con mentalità…rispetto per la Venezia Ultras”. I veneziani in risposta: “Con mentalità…rispettiamo la Foggia Ultras”.-In occasione della partita Venezia-Perugia del 12 novembre 2017, è stata effettuata una raccolta fondi per coprire le spese della trasferta che, il giorno prima, ha sostenuto una delegazione della Curva Sud per essere presente a Roma nella giornata di commemorazione dei 10 anni dall’uccisione del laziale Gabriele Sandri, “Gabbo” per gli amici. Un piccolo contributo anche per la curva, che si autofinanzia al 100%, nessuno li aiuta. -L’11 giugno 2007 la “Curva Sud VeneziaMestre 1987”, ha celebrato al Forte Gazzera il suo trentesimo compleanno: una giornata di festa, dove sono stati ripercorsi i loro 30 anni, tramite immagini, filmati e testimonianze di chi ha fatto nascere e ha portato avanti questa realtà. Numerosi i partecipanti. -Concesso il treno ai veneziani per la trasferta di Brescia del 4 novembre ’17. -Il Venezia, con la vittoria a Padova del 10 aprile 2017, è quasi matematicamente promosso in Serie B, alla quint’ultima giornata del campionato di Lega Pro, Girone B. I tifosi lagunari, presenti in circa un migliaio, quasi tutti in treno, alzano palloncini arancioverdi all’ingresso delle squadre in campo, effettuano un buonissimo tifo, diversi battimani e cori per tutta la durata dell’incontro. Nei minuti finali rimuovono lo striscione per salire in massa sulla vetrata, facendo gran festa poi con la squadra al triplice fischio finale sotto il settore ospiti. -Torna a distanza di alcuni anni il derby Venezia-Padova, posticipo serale del lunedì, 15^ giorn. Lega Pro/girone B 16/17: stadio “Pier Luigi Penzo” affollatissimo, pieno in tutti i settori. All’ingresso in campo la curva di casa sfodera un grosso bandierone copricurva molto bello, sotto il quale si accendono alcune torce e big-flash. Mentre nei distinti vengono alzati cartoncini argentati a colorare il settore. Nel settore ospiti vengono esposti striscioni offensivi verso i veneziani. -E’ tornato a giocarsi, nella Serie D 15/16, il derby Venezia-Mestre, gara del tutto inedita che dal 1987, anno della fusione tra le due città, non si era più giocata. La società “A.C. Mestre”, dopo lunghi anni di sofferenze, ha fatto rinascere quello che fu il Mestre pre-fusione, ereditandone colori e tradizione ed ha risvegliato un certo entusiasmo in terraferma, e con esso i mai sopiti rancori del passato, tanto che sui muri dello stadio “Baracca” sono apparse diverse scritte contro l’Unione e Venezia. Della fusione tra le due società nell’87 approfittò il Palermo che, escluso dai campionati la stagione precedente, venne rifondato e iscritto poi al campionato di Serie C2 1987-88, occupando il posto lasciato libero dal Mestre. La Curva Sud veneziana mostra ad inizio gara un bellissimo bandierone copricurva, con la scritta “VeneziaMestre”, accompagnato dallo striscione alla rete “Arancioverde è la storia”. Per l’occasione presenti gli amici di San Donà, Chioggia e Pistoia, con pezze e striscioni appesi. -Le difficoltà societarie che nel 2015 hanno portato al fallimento dell’FBC Unione Venezia e la conseguente necessità di garantire la continuità sportiva ed identitaria del VeneziaMestre, ricreando quasi da zero lo spirito e la passione della piazza, ha visto i ragazzi della Sud in prima linea per diversi mesi. -Ancora oggi la Curva Sud deve rintuzzare gli attacchi che gli arrivano da chi è contrario alla fusione del 1987, ma gli unionisti non ne vogliono neanche sentir parlare, sentendosi paladini del tifo di due città. -Nell’ottobre 2016 mister Pippo Inzaghi e i giocatori hanno pubblicamente ringraziato i tifosi del Venezia per il grande affetto, tornati a seguire la squadra in trasferta dalla gara di Pordenone. -Oltre la rivalità: il 19 luglio 2015 si è svolta una partita di calcio tra Tribuna Fattori Padova (ultras del Padova) e Curva Sud Veneziamestre a Noventa, in cui sono stati raccolti 1505 €., devoluti in beneficenza tramite bonifico bancario al comune di Pianiga, serviti alla ricostruzione della frazione di Cazzago, dopo il tornado abbattutosi in Riviera del Brenta l’8 luglio 2015. Presenti le autorità comunali di Padova, Venezia e Noventa Padovana. Lo spirito ultras e la nobiltà d’animo sono temi seri e profondi che, nell’amichevole giocata, non hanno fatto altro che rendere onore alla rivalità esistente tra le due tifoserie, accantonata per un giorno dall’aiuto concreto verso la loro gente bisognosa. -Veneziani sempre in prima linea per le iniziative benefiche e sociali; qui di seguito cerchiamo di elencarne altre: -Nel giugno 2015 si è svolta una partita amichevole tra alcune “vecchie glorie” del Venezia e una squadra della “Curva Sud VeneziaMestre”, al termine del 1° “Torneo dei Bambini”, che ha portato diverse squadre sul prato del “Penzo”, organizzato dagli ultras veneziani, con anche due squadre di ragazzi diversamente abili. Negli anni successivi l’iniziativa si è rinnovata. -Nell’ottobre 2016 è stato provveduto a versare l’importo di 1503 €. al Comune di Amatrice, a sostegno della popolazione colpita dal sisma, frutto della colletta organizzata in tutti i settori nella partita interna col Forlì. In Reggiana-Venezia 16/17 esposta la scritta “Fratelli del CentroItalia non mollate”. In occasione di Venezia-Parma del 29 gennaio ’17, la Curva Sud raccoglie dei fondi per le popolazioni dell’Italia centrale colpite dal terremoto e dalla neve. -Nel novembre 2015 la Curva Sud ha effettuato il versamento di 585,10 €. a favore di Emergency, raccolti in occasione della partita casalinga contro l’Este in memoria di Valeria, una bimba, un angelo che non ce l’ha fatta. -Il 1° maggio 2015, in occasione di Venezia-Pro Patria, ultima gara casalinga della stagione 14/15 di Lega Pro, la Curva Sud ha organizzato una raccolta fondi per “aiutare Christian”, un bimbo di 2 anni di Pontedera (PI) affetto da una malattia quasi incurabile. Sono stati raccolti 1250 €. Un piccolo grande gesto per aiutare la famiglia di Christian a sostenere ingenti e costose spese mediche. -Nel novembre 2014, durante il match Venezia-Albinoleffe, la “Curva Sud VeneziaMestre” organizza una colletta in tutti i settori dello stadio, raccogliendo l’importante cifra di 540 €., a favore della Croce Verde di Chiavari dando così un sostanzioso contributo al popolo ligure duramente colpita da una tragica alluvione. Una solidarietà che ha espresso anche per altre tragedie, come il terremoto in Emilia nel 2012 e l’alluvione in Sardegna nel 2013. -La “Curva Sud VeneziaMestre” in questi anni è stata sempre impegnata attivamente e protagonista contro la Tessera del tifoso e il famigerato Articolo 9. Decine e decine di incontri e di confronti con tanti altri gruppi ultras nazionali. Battaglia contro l’Art.9 portata avanti a testa alta facendosi carico in prima persona di un Ricorso storico, coinvolgendo più di 20 tifoserie italiane, amiche e rivali, nel progetto, portato avanti da un pool di avvocati. Nel settembre 2016 però la curva unionista ha deciso di tesserarsi. Una decisione ragionata, ponderata e dolorosa. Inizialmente, chi si è tesserato si è chiamato “VeneziaMestre 1987”, per dovere e rispetto, per differenziare chi si è tesserato da chi non voleva tesserarsi, per difendere i propri colori in giro per l’Italia dopo anni di battaglie su nome e colori sociali, per cementare le generazioni future. Uno dei motivi principali è stato quello di riportare in giro per l’Italia il vero nome della squadra, cioè il “VeneziaMestre”. Dalla stagione 2017/18 ( fortuna dei veneziani) la Tessera del tifoso non è più obbligatoria per andare in trasferta, anche se ci sono delle eccezioni decise dall’Osservatorio Manifestazioni Sportive. -Nella giornata del 6 aprile 2016 gli unionisti hanno partecipato, insieme ad altre 24 tifoserie provenienti da tutta Italia, ad un confronto con alcuni parlamentari, appartenenti a diversi gruppi politici, tenutosi presso la Sala Stampa di Palazzo Madama a Roma, sede del Senato. Sul tavolo tutte le scottanti problematiche ultras, dal Daspo all’Art. 9, dalla Tessera del tifoso ai fumogeni, ecc. Gli avvocati Giovanni Adami e Lorenzo Contucci, portavoce dei gruppi ultrà, hanno poi illustrato una proposta di legge invitando i parlamentari presenti a sottoscriverla e presentarla in Aula. -Sono stati mesi di scontri furibondi quelli tra il gennaio e l’ottobre 2012: due fazioni politicamente agli antipodi, tra il gruppo “Gate 22”, che faceva riferimento al Centro Sociale “Rivolta”, e i “Vecchi Ultrà”, schierati a destra, addirittura con alcuni elementi neonazisti. Gli scontri tra le parti erano andati crescendo, fino all’episodio più grave: il feroce pestaggio ad un tifoso dei “Vecchi Ultrà”, finito in Rianimazione, salvatosi dopo interventi e mesi in ospedale. Il pestaggio al tifoso dei “Vecchi Ultrà” è arrivato dopo un crescendo di episodi tra i due gruppi. Episodi che hanno come comune denominatore la forte violenza. In particolar modo cruento lo scontro del 31 gennaio ’12, una vera e propria guerriglia urbana in cui un ultrà di sinistra viene sfregiato in maniera permanente al viso con un tirapugni, episodio che ha scatenato poi la vendetta. -I tifosi veneziani vogliono uno stadio nuovo in terraferma, perché il “Pierluigi Penzo” è vetusto e insicuro; sono almeno 30 anni che si parla del nuovo stadio. Nel corso della sua storia il club lagunare ha giocato, oltre che al “Penzo”, in altri impianti, come il “F.Baracca” di Mestre nel quadriennio 1987-1991 (esordio col Telgate il 27 settembre 1987), nel periodo post-fusione, e in maniera più sporadica al “Mecchia” di Portogruaro nel 2013/14, per sei mesi, perché il “Penzo” aveva le torri faro pericolanti. In passato è stato più volte esposto lo striscione “Una provincia intera vuole lo stadio a Tesséra!!!”. Problemi logistici ci sono stati anche nel 2015, ad esempio la gara casalinga con la Virtus Vecomp Verona si giocò allo “Zanutto” di San Donà. Quella successiva, con la Luparense, si giocò al “Penzo”. -Il 27 febbraio 2014 è venuto a mancare a Londra, dopo una dura battaglia contro il male, Riccardo Bozzini, 40enne, un grande tifoso, conosciuto da tutti, del VeneziaMestre. La domenica successiva è stato esposto in casa lo striscione “Ciao Riccardo fratello british”. Alcune domeniche dopo è stata attivata, durante l’intervallo di una partita, una raccolta fondi in tutti i settori dello stadio. La somma è stata devoluta in favore della lotta al tumore al cervello, donazione espressamente voluta da sua moglie. -L’11 luglio 2016 è stato finalmente inaugurato il Bar Sport Curva Sud VeneziaMestre, nella città di Mestre, alla presenza della dirigenza del Venezia, più qualche esponente della squadra, accolto con calore in vista della partenza per il ritiro di Piancavallo. -Tra le coreografie, degna di nota quella in casa con l’Andria nel 97/98, con in cima la frase

“Due città per un unico amore…Veneziamestre il suo nome, arancioverde il suo colore”. All’epoca la curva era molto più alta di ora. -Nel novembre 2017 rappresentanti del gruppo principale veneziano sono stati presenti nelle principali scuole del territorio per avvicinare i giovani ai loro colori. -In Triestina-Venezia, Serie D 15/16, i veneziani espongono lo striscione “Stefano Furlan vive”, ultrà triestino morto nell’84 a seguito di percosse e manganellate alla testa da parte della celere. -La Curva Sud segue anche il Venezia femminile.

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  1. Ci hanno insultato.. infamato.. preso per il culo tutta la partita a venezia.. non venite.. EMPOLI NON DIMENTICA.. curva composta di fior di merde.. facciamogliela pagare solo sul campo.. vincendo di larga misura.. con rodriquez protagonista

  2. La tifoseria più becera, squallida, numericamente ridicola, violenta, offensiva, antisportiva che si difendono solo perche portano il nome della loro città e son veramente solo due gatti

  3. Chetatevi voi due, non ne sapete nulla.
    Gli ultras veneziani meritano rispetto, nonostante siano gemellati con quei sudici che abitano di la dal monte.
    Poi, che l’alta marea li debba portare via siamo tutti d’accordo, che c’entra… quella è la base.

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