Si entra nel vivo della costruzione del Dream Team aprendo la selezione del trequartista cui affidare le chiavi dell’attacco azzurro. Otto candidati a ricoprire il ruolo, a voi scegliere chi andrà in campo.

  • Gaston BRUGMAN: talento uruguagio portato nel settore giovanile azzurro da Marcello Carli, si affaccia in prima squadra sotto la gestione di Alfredo Aglietti nella stagione 2010/11. Giocatore dal grandissimo potenziale, ci si aspettava la sua consacrazione nel campionato successivo ma, complici i problemi fisici seguiti alla preparazione estiva e l’annata tribolata della squadra, resterà in azzurro una promessa non mantenuta. L’evoluzione non positiva dei rapporti con la società di Monteboro farà sì che a fine stagione le strade si separino non senza polemiche.
  • Pietro DE GIORGIO: centrocampista calabrese esploso a Perugia sotto la guida di mister Sarri, arriva a Empoli nella stagione 2009/10 dove colleziona 19 presenze ed 1 goal. Non trova grande spazio, complice il fatto di trovarsi davanti il mostro sacro Ighli Vannucchi e gli alti e bassi della squadra sotto la gestione Campilongo. Lascia Empoli dopo una sola stagione.
  • Omar EL KADDOURI: arriva in azzurro con il mercato invernale della stagione 2016/17 per rimpiazzare la partenza di Saponara. L’acquisto a titolo definitivo e l’accordo triennale con la società di Monteboro paiono porre le premesse per l’apertura di un nuovo ciclo incardinato sul trequartista marocchino. Dotato di indubbie qualità tecniche, illumina però il gioco azzurro solo a sprazzi, senza incidere come auspicato. Con la traumatica retrocessione in Serie B le strade si separano anzitempo.
  • Cristian PASQUATO: arrivato in azzurro dalla Juventus con le stimmate del predestinato, a Empoli non riesce a mantenere le promesse. Una stagione e mezzo in azzurro, senza particolari sussulti, fra la delusione per il playoff perso con il Brescia e la navigazione a vista della stagione successiva.
  • Riccardo SAPONARA: il giocatore che ha rappresentato uno dei cardini del periodo d’oro Sarri/Giampaolo. Si affaccia in prima squadra sotto la gestione Aglietti nella stagione 2010/11 e si distingue nella stagione del playout totalizzando oltre 30 presenze. Sboccia il campionato successivo, dove realizza 13 reti e sfiora con i propri compagni la promozione in A. Torna a Empoli a Gennaio 2015, dopo una non fortunata parentesi milanista, ed è di nuovo sugli scudi sotto la guida di Sarri prima e Giampaolo poi. Nell’Empoli di Martusciello totalizza 19 presenze, 2 goal e 1 assist prima di passare alla Fiorentina nel mercato invernale, trasferimento che si farà ricordare soprattutto per la sciagurata scelta di tempo nel darne l’annuncio alla vigilia di Crotone – Empoli (risultato finale 4-1 ndr).
  • Ighli VANNUCCHI: uno dei nomi che calcisticamente sono sinonimo di Empoli. Tanti anni e tante emozioni in azzurro ma, per quanto sia difficile, onde non finire fuori tema, dovremo limitarci alla parentesi delle sue ultime due stagioni al Castellani. Nel Baldini-bis del campionato 2008/09 è il faro che dovrebbe illuminare la via per la promozione diretta, ma il sogno di tornare in Serie A è destinato ad infrangersi su uno spogliatoio non particolarmente coeso e contro il Brescia in semifinale playoff. Riparte, sempre con i gradi di capitano, sotto la gestione Campilongo: una stagione tutt’altro che esaltante, in cui qualcosa si rompe con la società di Monteboro che a fine stagione (inaugurando un filone che negli anni successivi avrà altri protagonisti) lascia scadere il contratto nel silenzio più assoluto.
  • Simone VERDI: un talento che forse a Empoli non è mai completamente esploso. La miglior stagione in azzurro coincide con la promozione in Serie A sotto la guida di mister Sarri, quando totalizza 40 presenze, 5 goal e 7 assist in campionato. Nella successiva stagione non trova continuità di prestazioni ed il rientro alla base di Saponara ne ipoteca il futuro empolese.
  • Miha ZAJC: talento sloveno del quale probabilmente non abbiamo avuto modo di scoprire tutte le potenzialità. Arrivato nella stagione dell’ultima disastrosa retrocessione, lascia intuire fin da subito di possedere numeri importanti. Penalizzato dalle dinamiche del 3-5-2 con cui la società di Monteboro intendeva radicalmente voltare pagina rispetto al passato, è poi sbocciato col ritorno al 4-3-1-2 sotto la gestione Andreazzoli, prima che un’ennesima inversione a U dal punto di vista tattico, con l’arrivo di Iachini ed il ritorno al 3-5-2, gli spalancasse di fatto le porte del trasferimento in Turchia.

Urne virtuali aperte fino alle 22:00 di Giovedì prossimo, 11 Aprile. Come consueto ogni lettore potrà indicare con un unico voto su quale dei contendenti ricade la propria scelta.

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La scintilla azzurra la accendono il Subbuteo e la prima volta al Castellani per Empoli-Como in un grigio pomeriggio dell'Inverno 1993. Memoria storica delle divise dell'Empoli, la sua collezione privata conta di circa 200 maglie indossate che vanno dagli anni '80 ad oggi, ha lavorato al restyling dello stemma societario e alla creazione dei completi gara utilizzati dagli azzurri dalla stagione 2009/10 alla stagione 2014/15. Nello stesso periodo è stato fotografo ufficiale della prima squadra, occupandosi successivamente del settore giovanile fino alla chiusura del rapporto con la società azzurra al termine della stagione 2017/18.

13 Commenti

  1. Difficilissimo, il cuore dice Vannucchi ma quelle annate forse la magia era un po’ svanita, la classe dice Saponara, ma per come è finita non so se si merita il voto e poi c’è Zajc che ahimè poteva essere molto utile in questo finale. Gli altri escluso Verdi che in quel momento non era a livello dei tre precedenti sono si contorno.

  2. ……ighli…..l’unico capace, se lo decideva, di stravolgere la gara. Immenso, ma quando un aveva voglia era da pigliarlo raandellate😄

  3. Le cose che ho visto fare in campo a Vannucchi, non le avevo viste prima e non le ho più viste dopo.
    Non ci sono dubbi!!!!

  4. tralasciamo il commento fazioso su Zajc, uno dei giocatori più sopravvalutati della storia dell’Empoli… lento, leggero e semplicemente inadatto alla serie A. Tecnica di base buona, ma solo in certe cose… ad esempio, ai ritmi della serie A, era una completa frana negli stop… sempre ad inseguire, sempre ad un metro dal proprio piede… buon piede sui calci di punizione… un giocatore come ce ne sono a bizzeffe in serie B e forse anche in lega pro.
    Se n’è andato perchè in Turchia gli hanno offerto il TRIPLO esatto di quello che percepiva ad Empoli oltre ad un’ottima retribuzione alla società. L’inversione ad U non c’entra niente ed anzi, senza di lui, anche l’Empoli di Andreazzoli gioca decisamente meglio. Detto ciò…. il voto è scontato:

    I G H L I V A N N U C C H I 4 E V E R

  5. Se guardiamo solo il decennio il voto è per Saponara. Poteva chiudere meglio ma la responsabilità va divisa con la società che sbagliò tutto quello che si poteva sbagliare. Vannucchi ci ha regalato gioie indelebili ma le ultime due stagioni non resteranno nella memoria come le più entusiasmanti, anzi. Il non rinnovo senza mezza parola da parte della società è puro empoli-style…

  6. Vannucchi il più grande di tutti.
    Fuori classifica.
    Classe cristallina, gioia per gli occhi: figlio di un calcio che non c’è più e che manca tanto

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