Articolo precedenteTanto cuore ma i tre punti salvezza vanno all’Udinese: Alla Dacia Arena azzurri sconfitti 3-2
Articolo successivoLe pagelle di Udinese-Empoli 3-2
La scintilla azzurra la accendono il Subbuteo e la prima volta al Castellani per Empoli-Como in un grigio pomeriggio dell'Inverno 1993. Memoria storica delle divise dell'Empoli, la sua collezione privata conta di circa 200 maglie indossate che vanno dagli anni '80 ad oggi, ha lavorato al restyling dello stemma societario e alla creazione dei completi gara utilizzati dagli azzurri dalla stagione 2009/10 alla stagione 2014/15. Nello stesso periodo è stato fotografo ufficiale della prima squadra, occupandosi successivamente del settore giovanile fino alla chiusura del rapporto con la società azzurra al termine della stagione 2017/18.

6 Commenti

  1. A questo punto non riesco a dare delle colpe. Forse è una squadra
    semplicemente costruita male. Troppo fragile in fase difensiva, troppo fragile nella fase di non possesso. Con iachini non c’era gioco e prendevamo goal, con Andreazzoli giochiamo alla grande ma prendiamo lo stesso goal (molti goal). Forse per realizzare questa idea di calcio ci vogliono giocatori troppo bravi che poche squadre hanno.
    La serie B non fa testo è un campionato di bassissimo livello, per portare avanti questa idea di calcio in un campionato come la serie A ci vuole altro.
    Ci vogliono dei giocatori che è difficile portare a Empoli.
    Un applauso alla società che comunque nel passaggio dalla B alla A non ha snaturato la propria idea di calcio.

    • La società è in stato confusionale, quest’anno hanno sbagliato tutto il possibile: mercato, gestione tecnica, contatto con la città. …. La chiamata di Andreazzoli era la mossa della disperazione. ….. Ora servono 3 vittorie in casa, un paio di punti in trasferta e sperare sugli altri campi, ma esiste una sola possibilità. ….. I miracoli esistono, ma è molto, ma molto dura.

  2. Avete tutti ragione, ma alla base c’è il voler portare avanti una idea che in serie A è difficile.
    Un 3-5-2 con i 3 di centrocampo che sono prevalentemente giocatori offensivi, più che altro non sono in grado di leggere l’azione degli avversari. Mai un passo in più per mettersi su la linea di passaggio, mai una scalata per chiudere.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here