Venti risultati utili consecutivi ed uno strapotere fisico e tattico straordinario. Una gara tutt’altro che facile, che si mette addirittura in salita in virtù del gol dello spezzino Lopez nei primi minuti, ma gli azzurri sono bravi e determinati nel trovare il pareggio con Piu. Il ragazzo friulano è il man of the match azzurro: mandato in campo a sorpresa da mister Andreazzoli, potrebbe aver finalmente rotto il ghiaccio e risultare un asso in più nel mazzo, straordinariamente prolifco, degli attaccanti azzurri. Nel finale l’Empoli deve però ringraziare pure la dea bendata per il palo pieno colto dai padroni di casa, ma il pareggio sarebbe stato un risultato ingiusto in rapporto a quanto visto sul terrenbo di gioco.

SPEZIA – 1
Manfredini; De Col, Terzi, Giani, Lopez (78′ Augello); Bolzoni, Juande, Pessina; Ammari (80′ Palladino) ; Marilungo (54′ Forte), Gilardino.
A Disp: Di Gennaro; Ceccaroni; Augello; Corbo; Awua; De Francesco; Masi; Mulattieri. Allenatore: Fabio Gallo

EMPOLI – 1
Gabriel; Di Lorenzo, Maietta, Luperto, Pasqual; Bennacer, Brighi (66’Traorè), Krunic; Zajc (92′ Untersee); Piu (82′ Lollo) , Caputo.
A Disp: Terracciano; Giacomel ; Untersee; Polvani; Canestrelli; Imperiale; Buglio; Zini.
Allenatore: Aurelio Andreazzoli.

ARBITRO: Sig. Di Paolo di Avezzano (AQ).  Assistenti: Chiocchi/Pagnotta.

GOAL: 16′ Lopez, 71′ Piu
Ammoniti: 92′ Krunic (E)

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La scintilla azzurra la accendono il Subbuteo e la prima volta al Castellani per Empoli-Como in un grigio pomeriggio dell'Inverno 1993. Memoria storica delle divise dell'Empoli, la sua collezione privata conta di circa 200 maglie indossate che vanno dagli anni '80 ad oggi, ha lavorato al restyling dello stemma societario e alla creazione dei completi gara utilizzati dagli azzurri dalla stagione 2009/10 alla stagione 2014/15. Nello stesso periodo è stato fotografo ufficiale della prima squadra, occupandosi successivamente del settore giovanile fino alla chiusura del rapporto con la società azzurra al termine della stagione 2017/18.

10 Commenti

  1. Sentite non mi venite a dire che in curva s’era solo 650 perché era quasi piena e contiene 2000 posti!!! Dicevano poi che il parcheggio tutto strapieno di macchine era un po che non lo vedevano li…boh??

    • 650 forse compresi noi che eravamo in gradinata: in curva gente sparpagliata e tantissimi spazi vuoti.
      Basta guardare le foto: se ci entrano 2000 persone davvero, era piena si e no per metà.
      E’ già un mezzo miracolo se eravamo quelli, accontentiamoci.

  2. Primo di tutto UN PUNTO D’ORO PER CONTINUARE LA NOSTRA marciA.

    Detto questo vorrei dire alcune cose riguardanti la MIA tifoseria.
    Premesso che Sabato per svariati motivi tecnici non ero in curva con i miei concittadini, ma bensi’ in gradinata..quasi sotto il gruppettino con il tamburo e il megafono( che x essere “una tribuna” hanno fatto un tifo infernale e costante x tutta la gara)..tanto di cappello. Non vi dico i patire a star li zitto e bono…sarebbero volate labbrate sicure.

    Cominciamo:

    1) Colpo d’occhio:buono. Voto 6/7.
    2) Cori: prima di tutto troppi..che durano poco…mosci e con poco sonoro (io ero li a meno di 20 mt). Tanti nostri coretti sono troppo vecchi..non trasportanti e non sanno piu’ di nulla. Tu li fai perché qualcuno li attizza…ma sono fiacchi e spenti. Basta..leviamoli. E’ tanto che lo dico. Voto 5
    4) Solo 2 volte abbiamo fatto sentire che c’eravamo…quando abbiamo detto Spezia merda sul forza azzurro…e al coro Empoli Empoli.
    3) Battiti di mani…treni e compagnia bella. Basta. Un ci si possono permettere…siamo in 30 a
    farli..lasciamoli alle curve con 5000 spettatori. Si passa male fidatevi.
    4) Poi dopo il goal e bisogna fare un coro che coinvolge tutto il settore…non cominciare un coretto sega moscio come abbiamo fatto noi. Al goal dello Spezia vi farei vedere e sentire la gente dietro di me(quelli da 60 anni in sù)..si sbucciavano le mani a batterle e a urlare.

    ANCHE NOI E BISOGNA CAMBIA’ UN PO ROTTA RAGAZZI…IN ATTEGGIAMENTO E MODO DI TIFARE CREDETEMI. FATE UNA VOLTA COME ME…ANDATE DALL’ALTRA PARTE E POI SI RAGIONA.

    EMPOLI SEMPRE SOLO E COMUNQUE

      • ….con tutto il rispetto delle opinioni altrui (sempre dovuto), ma la tua frase: “….pensa sempre che si parla di Empoli” non ha alcun senso. Questa città, paradossalmente, ha dato il meglio di sè in quanto a passione, colore ed attaccamento, nei primi anni ’90 e, forse, il periodo di Spalletti. Nei primi anni ’90, per trovare un buco in Maratona, dovevi davvero entrare almeno un’ora prima, e la gente che stava in piedi a cantare, prendeva almeno tre “pezzi” di seggiolini. Voce ne avevamo tanta tanta, in trasferta eravamo spesso non meno di due pulmann. Avevamo “fame” probabilmente, ma questo è un discorso triste per quanto mi riguarda, perchè l’amore per una città dovrebbe andare oltre il misero risultato (pur riconoscendo che questo contraddistingue tutte le tifoserie). Empoli, pur essendo Empoli come dici te, in quegli anni si faceva rispettare…in tutti i sensi! Te lo dico sinceramente, per il blasone e il palmares sono soddisfatto per quanto ottenuto in questi ultimi 20 anni, ma per il divertimento vero e proprio, inteso come atmosfera, per la sensazione di tutt’uno che c’era tra noi tifosi…….non c’è assolutamente paragone.

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