PREMESSA

Da un pò di tempo (a parte, seppur indirettamente, quanto riportato da www.gonews.it e da noi ripreso due giorni fa) è sceso il silenzio sul progetto del nuovo Stadio ma il gran parlare che in questi anni si è fatto del povero e bistrattato “Castellani” mi ha provocato un moto di tenerezza verso questo vecchio e vituperato pezzo della nostra storia. Il “Castellani” non è solo un luogo di calcio, ma un luogo di memorie, di incontri, di persone…di emozioni. Tanta Serie C, il ritorno in B dopo quasi quarant’anni, la prima volta in Serie A; l’Albinoleffe e la Juve di Ronaldo, la partita col Vicenza dell’8 giugno 2012…il “Castellani”, per chi ama e segue l’Empoli, non è e non potrà mai essere un luogo qualsiasi. Lì si riconosce e si ritrova una comunità, lì si conferma l’identità dei tifosi di una squadra, una parte importante della storia sportiva di una città.

E sono andato a ricercarmela questa storia, la storia dello Stadio “Castellani” di Empoli. Chi scrive ha visto giocare gli azzurri anche nell’altro “Castellani”, quello che ora non c’è più, quello che era nella zona di fronte a dove ora è il Palazzo delle Poste. E ripartire da quel luogo  è stato un viaggio nel tempo, affascinante e struggente, come ogni volta che si guarda al proprio passato, specie quando questo ci racconta non solo la nostra vita ma anche quella della nostra città. Leggendo, cercando, guardando tra immagini, riviste, carte, documenti, ho rivisitato luoghi, ho incontrato persone, anche quelle che non ci sono più, ho rivissuto storie.

Il “Castellani” che tra poco, forse, cambierà volto e diventerà anche “altro”, è il risultato dell’impegno e della volontà di tante persone che, nel tempo, hanno amato prima di tutto la loro città. Ciò che si vede oggi è il risultato di un sogno, quello di chi, a metà degli anni ’50, cominciava a pensare e a disegnare l’Empoli di domani. Abbiamo cercato di fare del nostro meglio nella ricerca della documentazione che ci aiutasse nel ricostruire la storia, senza avere la pretesa di aver fatto una ricerca di rigore storico e documentario. Il nostro è stato piuttosto un agire su più fonti e fronti, mettendo insieme quanto ci sembrava utile al nostro racconto, anche nell’eterogeneità delle informazioni trovate. Un viaggio che, data la sua lunghezza, abbiamo ritenuto di proporvi in tre puntate.

 

IL VECCHIO “CASTELLANI”

All’inizio degli anni ’50 Empoli aveva già il suo stadio “Castellani” anche se non si chiamava ancora così. Per trovare le origini del nome dobbiamo fare un salto indietro nel tempo.

Dopo sette anni giocati al “Piaggione” (l’attuale Piazza Guida Guerra, dove si trova il Palazzo delle Esposizioni), all’inizio degli anni 30’ fu deciso di costruire un nuovo Stadio. La zona fu individuata in quel tratto compreso tra via Puccini (che poi fu chiamata via dello Stadio e adesso via Luigi Russo) e via Masini. Da questa via era l’ingresso del pubblico mentre i giocatori entravano da via dello Stadio per accedere alla Tribuna Coperta, nella quale erano gli spogliatoi. Da lì giocatori ed arbitri si recavano sul terreno di gioco mediante un tunnel sotterraneo che dalla Tribuna aveva l’uscita nella metà campo. Lo Stadio fu inaugurato nel settembre del 1936. La squadra azzurra quell’anno era denominata “Dopolavoro Empolese”, nata sulle ceneri della ASF Empoli fallita l’anno prima, e si accingeva a disputare il Campionato di “Prima Divisione Toscana”, nel Girone A. Presidente era il Cav. Antonio Del Vivo, noto industriale del vetro che legherà le sue fortune allo sviluppo in Empoli di quello specifico settore: sua la “Vitrum” , fabbrica vicina alla Stazione Ferroviaria che terminerà la sua attività nel 1984 e che solo qualche mese fa è stata abbattuta per lasciar spazio ad una ridefinizione urbanistica dell’area. Lo Stadio, al momento della sua inaugurazione, non aveva un nome e per questo fu semplicemente chiamato Stadio Comunale o del Littorio (si era in pieno periodo fascista). Appena qualche tempo dopo però, probabilmente per compiacere il regime fascista, gli fu data la denominazione di Stadio “Franco Martelli” dal nome del tenente Franco Martelli, figlio dell’ex ministro dell’economia di Mussolini, morto nel dicembre del 1935 in Africa Orientale durante la battaglia di Dembeguinà. E quel nome lo Stadio porterà fino a dopo la fine della Seconda Guerra mondiale quando fu intitolato alla memoria di Carlo Castellani, ex calciatore dell’Empoli, martire del nazifascismo, morto nel campo di sterminio di Mauthausen nell’agosto 1944. Castellani è stato per oltre 60 anni il giocatore con il maggior numero di reti segnate con la maglia dell’Empoli, 61 in 145 presenze (dal 1926 al 1930 e dal 1934 al 1939), superato solo il 19 novembre 2011 da Francesco Tavano, con il gol segnato in casa contro il Verona all”87, gol che non ebbe l’evidenza che avrebbe meritato perché l’Empoli quella partita la perse per 1-3.

Tornando allo Stadio “Martelli” possiamo ragionevolmente pensare che la prima gara ufficiale lì disputata sia stata quella della Stagione  1936/37, il 22 novembre 1936 con il Siena B. Vittoria empolese per 3-0 con gol di Bollini II su rigore al 37’. Castellani al 55’ e Soldi al 75’. La formazione: Assirelli, Landini, Mariotti, Parri II, Freschi I, Leoni, Bollini II, Benetti, Soldi, Castellani, Ulivieri.

Foto 1 – Il Vecchio Stadio in una foto del 1939 quando si chiamava ancora “Martelli”.

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, lo abbiamo detto, allo Stadio sarà dato il suo nome definitivo, quello di “Carlo Castellani”, appunto. Non abbiamo trovato alcun documento che ne attesti l’intitolazione ufficiale da parte dell’Amministrazione Comunale. Ma per tutti, quello fu da sempre lo Stadio “Castellani” e lo stesso nome ebbe anche lo Stadio che sarebbe stato inaugurato nel settembre 1965 nella nuova Zona Sportiva, al di là dell’Orme, quello di oggi.  L’unico documento che abbiamo trovato nel quale si ufficializza il nome di Stadio “Castellani” è una deliberazione della Giunta Comunale di Empoli (la n. 886 del 6.09.1983) con la quale si dispone l’acquisto della targa di intitolazione dello Stadio all’ex centravanti azzurro, targa che oggi si trova all’ingresso centrale della Tribuna Coperta, entrata Autorità e giocatori, in alto a sinistra. E’ probabile che ci siano anche atti o documenti precedenti, ma non li abbiamo trovati.

Foto 2 – La targa posta dal Comune di Empoli allo Stadio “Castellani” nel 1983.

Lo scoppio della guerra ebbe logicamente ripercussioni anche nel calcio, tanto che dal marzo del 1943 si tornarono a disputare regolari Campionati solo nell’ottobre 1945. E proprio allora, il 28 ottobre 1945, l’Empoli tornò al suo vecchio Stadio, probabilmente già intitolato a “Carlo Castellani”, per una gara di Campionato di Serie C Centro Sud-Girone A: fu con la Sangiovannese, vittoria azzurra 1-0, gol al 2’ di Profeti. Quello fu anche il Campionato che valse all’Empoli la promozione, per la prima volta nella sua storia, in Serie B. Una Serie B che allora si disputava in tre gironi e nella quale l’Empoli stette fino al termine della Stagione 1949/50.

Nelle tre foto seguenti vediamo lo Stadio e la zona adiacente. Non ne conosciamo la data ma sicuramente sono posteriori al 1958, anno nel quale fu terminata la costruzione della Confezione “Linexter”, della quale, nella prima foto, vediamo sulla sinistra l’arco con il nome che ne caratterizzò negli anni l’edificio.

Foto 3 – Strada Statale 67 e Stadio Vecchio (verso Nord-ovest). In alto a destra una piana , ancora agricola, che diventerà il quartiere di Serravalle, Sullo sfondo si potrà notare la frazione di Spicchio.
Foto 4 – Strada Statale 67 e Stadio Vecchio (verso Nord-ovest). In primo piano si vede un vecchio stabilimento e deposito di materiali edili della ditta Palagini, alle sue spalle si ha il vecchio Stadio “Castellani” nella sua interezza. Infine come sfondo si nota il quartiere di Via Carducci vicino alle case INA.
Foto 5 – Via Masini e Stadio Vecchio (verso ovest). Colpisce da subito lo sviluppo di via Masini, a cui allora avevano effettuato un intervento di piantumazione dei pini lungo entrambi i fianchi della carreggiata; in secondo piano, sulla sinistra, si può vedere lo stabilimento vetrario della ex Taddei ancora in funzione, sulla destra infine gli edifici del quartiere popolare INA Casa.

Da quel lontano settembre 1936 lo Stadio prima “Martelli” e poi “Castellani” ha ospitato per quasi 30 anni le gare interne dell’Empoli. Il Vecchio Stadio ha conosciuto la Serie D, la Serie C, la Serie B. L’ultima partita vi fu giocata il 3 giugno 1962. Campionato di Serie C, girone B: Empoli – Sarom Ravenna 1 – 0, gol di Innocenti II al 4’. Formazione: Maso, Lazzeri II, Stefanutti, Aldinucci, Giorgi, Betello, Innocenti II, Cantarini, Magli, Pelagorti, Ancollotti.

Sarà una vittoria che non basterà agli azzurri per evitare la retrocessione in Serie D: l’Empoli concluderà la Stagione 1961/62, l’ultima della sua storia al vecchio “Castellani”, classificandosi all’ultimo posto del girone B della Serie C con 27 punti, tanti quanto l’altra retrocessa, lo Spezia. All’Empoli di quella stagione non giovò neppure il cambio di allenatore: esonerato Egisto Pandolfini (grande giocatore, che aveva l’anno prima portato l’Empoli in Serie C)  al suo posto fu chiamato l’ex portiere campione del mondo 1938 Aldo Olivieri, ma anche questo non bastò ad evitare lo sfortunato epilogo.

Mi ricordo molto bene quell’ultima partita, anche se ero un bambino: tante lacrime in tribuna, e non solo per la retrocessione. Si sapeva che lo Stadio sarebbe stato demolito e quello era un addio.

Parte I – Continua…

N.B.
I crediti delle Foto saranno riportati integralmente in calce alla Parte III

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45 Commenti

  1. Complimenti per l’iniziativa e un sincero grazie a Fabrizio Fioravanti,per le sue parole che con evidenza sgorgano dal cuore del tifoso che è legato alla città ed alla squadra che la rappresenta!..parole pregne di sentimenti,che rendono onore alla storia di una squadra e di uno stadio di cui dobbiamo essere sempre fieri!..ripercorrere la storia del nostro stadio è anche un modo per onorare la memoria di una grandissima persona quale fu Carlo Castellani!..

  2. Se qualcuno va dove era prima il vecchio sport sprint alla congiunzione tra la 67 e via luigi russo c’è una discesa che porta al retro di un condominio..

    ..al lato sx della discesa c’è Il vecchio muro di cinta del Primo Stadio un bel pezzo di muro con alberi e panchina ri utilizzato per separare le proprietà dei condomini adiacenti..

    se si va li anche solo per curiosità si entra in un’altra atmosfera e si capisce bene che quel muro e quella panchina appartengono ad un’altro tempo.

    Comunque li non sarebbe Piaggione il Piaggione e’ prima.

    • Vabbe’ il Piaggione era l’isola in Arno…poi venne interrato il ramo sud del fiume allontanando quest’ultimo dal centro (per questo Empoli non ha un lungarno “storico” come Firenze o Pisa) al fine di ricavare l’area centro esposizioni/Piazza Guerra.

  3. Che belli gli articoli “uno punto zero”

    Fabrizio tu che ne hai viste tante..sarebbe bello se tu scrivessi un articolo sui grandi giocatori delle giovanili che per sfortune non sono riusciti a trionfare nel calcio dei grandi. Oppure un articolo amarcord sullo scudetto primavera del 2000

  4. Storia di Empoli e Storia del suo stadio si intrecciano. In quest’epoca di globalizzazione e multiculturalità, rimane forse l’unico punto veramente e solo empolese per gli empolesi. Dove ci identifichiamo e ci riconosciamo come comunità di persone.

  5. Sapere della nostra storia di Empoli e dell’ Empoli calcio é davvero interessante, a vedere quelle belle foto c’è un po’ di emozione, bravo Fabrizio, come sempre

  6. Questi articoli di storia Azzurra sono davvero belli.
    Tempi lontani, lontanissimi, io non ero nato in quel periodo.

    Bravo Fabrizio per farci respirare l’emozione di quei tempi, voi che li avete visti

  7. Bello si sapere la storia, ma mi preoccupa la parte finale ultimi 20 anni sapere che lo Stadio più brutto d’Italia, mi vengano i brividi anche se ci ho passato tutta una vita,
    Con la speranza di averlo decente e di ritornare in curva

  8. Bellissimo articolo bravo Fioravanti i suoi articoli alimentano sempre un senso di appartenenza sempre più difficile da sentire… io ci ho passato 30 anni della mia vita al castellani, spero di vederlo presto rinnovato e di ritornare in una curva, esattamente da dove sono partito (la famosa curva sud) tanti anni fa.

  9. I sabato sera co’ i’giro d’empoli….ora son diventati i’giro d’i’mondo.I’gelato a i’ bar Viti….ora i’bar Viti ha chiuso. La fiera di settembre….ora c’incontri di tutto, alla fiera. Diciamo che di veramente empolese c’è rimasto i’Corpus Domini. La partita al Castellani e la processione d’i’ Corpus Domini. Stop.

  10. …con tutto il rispetto per chi pensa che sia il primo dei problemi, per me lo stadio sarà sempre l’ultimo…..come hanno scritto con la Reggina alcuni ultras….ieri, oggi e domani per sempre stadio C. Castellani.

  11. Fabrizio mi hai emozionato , fiore di tifare la realtà più bella d’italia anche se sono nato 1400km di distanza ,e grazie anche a persone come te che fate appassionare tifosi di Empoli e fuori Empoli

  12. è più bello quello di 80 anni fa che quello di ora con le curve in ferro e una pista terribile , speriamo al più presto che fanno questo benedetto stadio

  13. Spoiler: il finale della storia è che l’empoli giocherà in questo stadio finché la tribuna e la maratona non crolleranno a pezzi…

  14. Era uno stadio adeguato a quei tempi,..al contrario di questo…NON adeguato a questi tempi…al 2019…e’ tutto li il discorso. Le curve in ferro innocenti tanta roba ehhh nell’era moderna…tanta roba…nemmeno in sud Africa con tutto il rispetto. La pista poi deonasssega ancora piu’ bella…bellina pari…tenuta bene…soprattutto frequentata!!la strada di ieri a fa more in bosco centomila volte meglio.
    MA VENIE VIAAAAA

  15. Ricordo anche io il vecchio stadio Castellani dove, bambino,ho iniziato a vedere l’Empoli e tifare per gli azzurri. Ma ricordo anche il torneo notturno estivo fra bar e circoli, la coppa G. Gamucci, seguitissimo e con un tifo appassionato e colorito.

  16. ottimo articolo mi è piaciuto
    ne ho viste anche io di partite di serie c e sono entrato da via masini
    già allora tifavo empoli

  17. Questa iniziativa di Pianeta Empoli mi suscita dei ricordi bellissimi di quando adolescente di 13 anni ho iniziato a seguire l’empoli ed era il campionato di serie c 1954/55 nel vecchio castellani e da allora fino ad oggi ho seguito sempre questa squadra nei momenti felici e nei momenti tristi delle retrocessioni. Sono passati 65 anni e sono tanti tanti ma mi sembra ieri. Dopo il vecchio castellani abbiamo giocato diversi anni al “sussidiario” con giocatori empolesi come malvolti pelagotti e poi il nuovo stadio che aveva inizialmente solo la tribuna centrale per diversi anni e poi la tribuna in ferro dove ora e’ la maratona. Facevamo la serie c e la tribuna bastava e i tifosi ospiti erano veramente pochi tranne quei derbi toscani che capitavano saltuariamente. Erano anni in cui nessuno di noi avrebbe mai pensato di fare la serie B. Poi e’ successo anche quello ed e’ stata veramente una cavalcata di oltre 30 anni nel gotha del calcio italiano e disputato con tanto onore e sfornando fior di giocatori che ci si potrebbe scrivere un libro. SEMPRE ORGOGLIOSO DI ESSERE EMPOLESE E TIFARE EMPOLI.

  18. La prima non la ricordo, fine anni settanta, serie C, solo tribuna coperta.
    Poi ricordo una piccola tribuna Metallica lato maratona
    Noi tifosi in tribuna inferiore lato nord e poi in laterale nord 1982 Empoli Paganese 4-1 e strorico ritorno in B con il compianto G.Vitali e poi 37 anni di gioie e ( dolori evitabili tipo spareggio di Cesena, ritorno orribile da Ancona, la retrocessione con Cagni e Mslesani, Martusciello e la gestione societaria dello scorso campionato)

    Comunque nel ns vecchio Castellani con maratona in tubi innocenti abbiamo visto anche Maradona e nonostante le giuste critiche attuali, sono estremamente legato ai ricordi dello stadio Comunale – Se e quando faranno quello privato ne riparleremo….

  19. Non mi ricordo la prima ma mi ricordo di aver visto giocare Testa in porta tutto di colore nero , Zanone , Martelli , Salvemini capitano in campo , Giuseppe Novellino anche e le maglie amaranto con calzoncini neri , penso che fosse stato il 1976 o il 1977 ed era la serie C …non la c1 a gironi

  20. L’anno di EMPOLI Paganese con promozione, probabilmente EMPOLI Taranto o Empoli Campania, o Pescara, devo cercare x bene

  21. Bell’articolo, interessante e dettagliato. Una domanda, ma prima del “vecchio” Castellani quanto c’è stato il campo al Piaggione? Le prime partite dell’Empoli e prima della guerra mi sembra giocassero nell’attuale Piazza Ristori.
    La mia prima partita penso fosse il 1975 o 1976, in porta c’era il Mori, mi sembra, e Mancini all’ala destra. Però mi ricordo meglio gli anni di Pellicanò, Malerba, Papis…

  22. Empoli Benevento 3-0 (serie C1 78/79) Aprile ’79.
    Marcatori: Lucchi, Malerba, autogol.
    Formazione: Pellicano’, Malerba, Papis, Martelli, Mariani, Vescovi, Novellino G., Biliotti, Zobbio, Lucchi, Ferranti.
    A fine partita suono’ la banda, percorrendo la pista di atletica.

  23. EMPOLI – RIMINI 2-1 1966-67 doppietta di un giovane Pelagotti (allenatore insieme a Spalletti della promozione in serie B del 95-96)

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