Ieri sera, durante la trasmissione Orme Azzurre, è intervenuto l’allenatore dell’Empoli Femminile Fabio Ulderici, che ha parlato della squadra in azzurra in vista del prosieguo del campionato.

A che punto è la squadra nel suo percorso di crescita?
“L’inizio del campionato non è stato semplice, perché nelle prime sei partite abbiamo affrontato quattro top club. A prescindere da questo, il nostro percorso di crescita sta procedendo e la vittoria di sabato è stata importante non solo per i tre punti conquistati ma anche sul piano della consapevolezza”.

Una vittoria in rimonta può dare quel qualcosa in più da punto di vista mentale?
“Sì, sicuramente. È stata una partita in cui abbiamo comandato il gioco per novantacinque minuti, poi è chiaro che quando vai sotto dopo due minuti tutto diventa più complicato. Come ho detto alle ragazze in una partita ci possono essere momenti difficili, non è semplice e scontato venirne sempre fuori. Col Verona sono stato bravissime, all’intervallo ci siamo parlate e siamo entrate in campo determinate. Abbiamo iniziato a palleggiare, siamo uscite dal momento difficile e abbiamo fatto un passo in avanti”.

La sensazione è che nel secondo tempo vi siate sbloccate. Cosa vi siete dette nello spogliatoio all’intervallo?
“Era una partita importante, per la classifica e per il momento in cui arrivava. C’era tensione ma eravamo consapevoli di fare una grande gara. Siamo state brave all’intervallo, come dicevo prima, a ritrovare un po’ di tranquillità. Quando entri in campo con questa voglia, se c’è qualità, vieni fuori. Nonostante la giovane età, siamo una squadra di qualità che ha bisogno di poter crescere con estrema tranquillità. Due settimane fa siamo andate a Torino (contro la Juventus, ndr) e nella distinta iniziale avevamo cinque ragazze del 2001 e una del 2000. Abbiamo tanti margini di miglioramento ma proprio perché siamo giovani devono essere concessi degli errori”.

L’anno scorso sei stato promosso primo allenatore dopo l’esonero di Spugna. Ci sono state delle difficoltà nel cambio di ruolo?
“In realtà non ho avuto grossissime difficoltà. Ho sempre lavorato molto in prima persona, quindi anche agli occhi delle ragazze sono stato sempre una figura molto operativa. L’anno scorso la voglia di completare un percorso ha portato ancora di più a unirsi e a conoscerci anche su altri punti di vista. Quando cambia il ruolo cambia anche il modo di rapportarsi, ma ho trovato una grande disponibilità da parte delle ragazze e fiducia da parte della società. Mi sono trovato a mio agio fin da subito. Poi quest’anno è un percorso nuovo, abbiamo tredici ragazze nuove, con caratteristiche diverse”

In difesa giocano due ragazze molto giovani come Brscic e Knol, che sembrano crescere molto di partita in partita.
“Sì, sono due ragazze del 2001, quindi ancora molto giovani, che hanno fatto grandissimi passi in avanti. Sono difensori moderni, molto brave nella gestione individuale e anche tecnicamente. Con le squadre che provano a palleggiare e che partono dal basso i difensori devono essere così. Hanno personalità perché quando giochi una Serie A di così alto livello è ancora più difficile”.

La Serie A è un campionato più difficile rispetto allo scorso anno?
“Quest’anno già il fatto che il 25% delle squadre retrocedono ti deve portare ad alzare il livello di attenzione. Le squadre sono molto organizzate, ogni squadra ha giocatrici importanti, il livello è molto alto. C’è un po’ una distinzione tra le prime sei e le altre sei, ma questo non deve far pensare che è tutto scontato. Nell’ultima giornata il Pomigliano ha fatto punti con l’Inter e fa capire che ogni partita è complicata”

Che ne pensi di un campionato a dieci squadre?
“Intanto ti dico che sono molto d’accordo con l’idea di alzare il numero di gare. Nel momento in cui una giocatrice di Serie A, al termine del campionato, ha giocato 22 partite più 2-3 in Coppa Italia, la crescita è più limitata. Negli altri campionati le partite sono maggiori rispetto alle nostre. Io spero che, anche nel caso in cui sia composto da dieci squadre, venga proposto in campionato con andata, ritorno più un altro girone. Ciò permette alle ragazze di giocare di più e di aumentare la loro esperienza. Più giochi più migliori”.

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Empolese DOC e da sempre tifoso azzurro, è un amante delle tattiche e delle statistiche sportive. Entrato a far parte della redazione di PianetaEmpoli.it nel 2013, ritiene che gli approfondimenti siano fondamentali per un sito calcistico. Cura molte rubriche, tra cui i "Più e Meno" e "Meteore Azzurre.

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