A cura di Claudio “Freccia”

Gruppi/compagnie esistenti: Guidati dal Lambrusco, Mucchio Selvaggio Carpi, Wild Dogs 1992, Fighters Carpi 2009, Carpi Casual, AsBò Cherp (Carpi in dialetto)-16 giugno 2013, Skinheads Sharp Carpi, Collettivo Avariato, Panthers Carpi 1978, Irriducibili 1983, IrrGirls, Irriducibili sez. Transennati, Gruppo Tennent’s, Sconvolti, Jucundidas (il primo nome della squadra era Jucundidas Carpi), Balaultras since 2015, Quelli della Cru, Quelli del Camper, Carpi 1977, A.C. Carpi 1909, Bolliti sez. Bar Firenze, Daghen.

Sito Internet: www.ultrascarpi.it

Politica: Ufficialmente apolitici, con correnti sia di destra (Irriducibili) che di sinistra, che sono la maggioranza.

Settore: Curva Nord

Amicizie: –Entella: carpigiani presenti al 1° Torneo del gruppo “Chiavari 1914”, svoltosi il 21 giugno 2014. Prima della partita Entella-Carpi del settembre 2014, valevole per la B 14/15, i ragazzi di Chiavari accolgono il gruppo “Carpi Casual”, col quale sono direttamente gemellati: pranzeranno insieme e resteranno in compagnia nelle ore che precedono il match, con classiche foto di rito. Un modo per rinnovare questa amicizia nata nella stagione 2013/14 e portata avanti con grande entusiasmo e stima reciproca. I carpigiani esporranno durante il match la scritta “Rispetto ad oltranza la Carpi Casual nel segno di questa fratellanza”, mentre i chiavaresi si limitano ad un semplice “Bentornati Casual!”. “Fieri di questo gemellaggio alla Sud di Chiavari rendiamo omaggio”, striscione carpigiano in Carpi-Entella 14/15. Per solidarietà alla Liguria colpita dall’alluvione, in Carpi-Cittadella 14/15 venne esposta la scritta “Gente di mare, gente tosta…fratello chiavarese rialzati da questa batosta”. –Fano: tifoseria storica quella fanese, incontrata nello stesso girone di Serie D, nel 2007/08, con la quale viene fatta subito amicizia in casa, poi al ritorno i marchigiani riserveranno ai carpigiani una calorosa ed “alcolica” accoglienza. Nel 2010/11 ritroveranno i fanesi nello stesso girone della 2^ Divisione-Lega Pro (la vecchia C2), cogliendo l’occasione per rinnovare l’amicizia. –Reggiana: tifoserie amiche da sempre, basti pensare che il “Mucchio Selvaggio Carpi” nasce come gruppo ultras reggiano, che esponeva il proprio striscione granata sugli spalti del “Mirabello” di Reggio Emilia. –Bologna: amicizia tra “Irriducibili Carpi” e “Beata Gioventù Bologna”, gruppo peraltro autosospetosi. Il 24 ottobre ’15, 9^ giornata di A 15/16, hanno pranzato insieme. Condividono le stesse identità politiche di destra. –Chioggia Sottomarina: una bella amicizia, nata nel 2006/07, anche se, pure nel 03/04, i carpigiani avevano avuto modo di vedere all’opera i chioggiotti, suscitando in loro una buona impressione. –Vicenza: rapporto nato intorno al 1990, che poi perderà di importanza, allontanandosi, viste le diverse categorie in cui militeranno le rispettive squadre negli anni seguenti. –Como: amicizia risalente all’incirca al ’90, ottimo il rapporto creatosi con loro specie all’inizio dell’amicizia, ma adesso un po’ raffreddato. –Carrarese: amicizia allacciata anch’essa intorno al 1990, che continuerà nel corso degli anni, mantenendosi sempre una certa simpatia reciproca; si riuscirà a tenere un rapporto di rispetto anche nel 2010/11, quando tantissimi carraresi invasero Carpi. –L’aquila: rapporto di stima con gli abruzzesi, sorto soprattutto grazie alla comune tragedia del terremoto, che ha colpito così duramente L’Aquila, nell’aprile 2009, e Carpi e dintorni, nel maggio 2012. Consolidamento dell’amicizia con gli aquilani in Abruzzo nel 2010/11 con rituale foto di gruppo. Nel week-end del 23 e 24 giugno 2012, il gruppo “Red Blue Eagles” di L’Aquila è stato ospite dei “Guidati dal Lambrusco”, ed ha portato dei giochi per bambini, distribuiti in alcune scuole. In Carpi-Trapani 13/14.

Reciproco rispetto e stima: –Salernitana: buoni rapporti, stima reciproca, soprattutto tra i “Panthers Carpi” e il “Salerno Club 2010”, che nel dicembre 2016 hanno accolto i “Panthers Carpi” alla stazione di Salerno. –Chievo: buoni rapporti, soprattutto tra “Panthers Carpi” e “Coordinamento amici del Chievo. Striscioncino “Gate 7 Chievo” in Carpi-Latina 16/17. Amicizia tra “Irriducibili Carpi” e alcuni gruppi di –Palermo. –Lucchese, –Alessandria, –Pavia, –Vis Pesaro: vecchie amicizie, datate anni 80-90. Rapporti ora pressoché neutri.

Ex-gemellaggi: –Spal: nel 1992 nasceva un bellissimo gemellaggio con gli spallini, o meglio coi ragazzi dell’”Astra Alcool”, anche al di là del calcio, che durerà diversi anni, finché questo gruppo avrà il comando della curva Ovest di Ferrara. Nel 93/94 il gemellaggio si rafforza, con una grandissima coreografia casalinga all’andata e la presenza di carpigiani al fianco dei ferraresi a Verona per la finale Playoff col Como. Nel 98/99 il gemellaggio però si rompe, a causa del ricambio generazionale dei ferraresi, i quali si comportano vigliaccamente a Carpi, picchiando alcuni ragazzi. Al ritorno i carpigiani cercano vendetta andando ad aspettare gli spallini sotto la loro curva, mettendogli paura. –Ravenna: nel campionato di C2 88/89 nasce una bella amicizia coi giallorossi romagnoli, rotta nel ’93, come si può leggere anche nella sezione “Rivalità”.

Rivalità: –Modena: rivalità storica, di campanile, molto sentita. L’avversità verso Modena ha profonde radici lontane. In alcune rare occasioni la piccola Carpi ha superato, sia in campo che sugli spalti, la grande Modena, anche se, va detto, che nella Sud modenese esisteva una sezione di tifosi provenienti da Carpi. Attimi di tensione sfociati in rissa quelli che han preceduto il derby Carpi-Modena di Serie B 14/15. Poco prima dell’inizio del match all’esterno del “Cabassi” si sono registrati scontri tra tifoserie. L’episodio è avvenuto all’altezza di un noto bar dove è solito riunirsi la maggior parte dei tifosi carpigiani. Proprio lì è giunto un gruppo di circa 20 modenesi a volto coperto, si dice armati di bastoni e fumogeni, per cercare il contatto coi tifosi del Carpi. Da lì è nata una colluttazione tra le due fazioni, con uno scontro leale a mani nude, dove sono volati schiaffi, pugni e qualche fumogeno. In Modena-Carpi 14/15 i carpigiani espongono striscioni ironici quali “Ci mAncherete” e “ArriverderC1. –Empoli: inimicizia risalente ai primi anni di C1 dell’Empoli dopo i primi due anni di Serie A, quindi all’incirca a cavallo tra gli anni ‘80 e i ‘90, con scontri e scaramucce sia a Empoli (90/91) che a Carpi, che hanno portato a diffide in casa empolese. In Carpi-Empoli del settembre ‘13 un gruppo di ultras del Carpi eluse i controlli, introducendosi nella zona riservata agli ospiti, arrivati a bordo di un pullman, cominciando a inveire contro gli empolesi, lanciando loro qualche bottiglia. Dopo la partita un gruppo di tifosi aggredì due coppie di ragazzi empolesi, che stavano salendo a bordo della loro macchina, procurando lesioni a uno di loro e frantumando un vetro dell’auto. A seguito di questi incidenti 13 carpigiani sono stati raggiunti da diffide che sono andate da uno a tre anni, a seconda delle responsabilità. –Mantova: vecchia rivalità, nata intorno alla fine degli anni ’80. Nel 93/94 centinaia di ultras in treno cercano il contatto con gli odiati virgiliani senza riuscirci. –Ravenna: dalla rottura dell’amicizia saranno visti come acerrimi rivali, coi quali ci saranno alcuni scontri negli anni successivi. Nel 02/03 gli emiliani si presentano a Ravenna in due pullman non scortati e avvengono duri scontri, mentre al ritorno i ravennati arrivano poco numerosi e in ritardo. –Spal: il 5 novembre 2016 alcuni tifosi del Carpi e della Spal si sono ritrovati nello stesso autogrill dell’autostrada A21. Le due tifoserie erano in Piemonte in trasferta (Pro Vercelli-Carpi, Novara-Spal). Un incontro, forse non casuale, che si è presto trasformato in uno scontro, davanti agli occhi di una squadra di bambini della scuola-calcio Castelvetro. –Centese: antica rivalità, anche se per diversi anni le due squadre non si sono incontrate. Scaramucce a Cento nel 2002/03. A Carpi, nello stesso anno, gli ospiti non si presentano. –

Monza: proprio coi brianzoli arrivano, al termine di una partita giocata in casa, le prime diffide (vedi anche sezione “Storia del tifo a Carpi”). –Fiorenzuola: tifoseria tradizionalmente rivale; in trasferta a Fiorenzuola, nel 94/95, arrivano nuove diffide dopo quelle di Monza. Successivamente non vengono quasi più considerati. –Rimini: nel precampionato 97/98, durante una partita di Coppa Italia nasce una grande rivalità coi romagnoli, coi quali ci sono scontri al termine della partita a casa loro, che si ripetono a Carpi l’anno successivo. –Suzzara: storica, antica rivalità di confine, risalente agli anni 80, sfociata spesso in tafferugli. Finito in una rissa generale il derby Suzzara-Carpi 83/84, primo pullman organizzato dagli “Irriducibili”. Nel 2008/09, in Serie D, girone D, il derby si rinnova: a Carpi gli ospiti si presentano in un buon numero, coi locali intenti a contestare due dirigenti del Suzzara, ex Carpi, mentre al ritorno i carpigiani si presentano altrettanto numerosi prendendo alcuni striscioni agli avversari, ma facendoli poi ritrovare per scherno. –Sassuolo: vecchia rivalità; nel 99/00 a Sassuolo, caccia ai tifosi locali fin dentro il loro settore. Rapporti peggiorati dopo i violenti incidenti accaduti nell’estate 2014 vicino a Scandiano, con scontro tra le due tifoserie, diverse pietre lanciate dai sassolesi, prima dell’amichevole tra le due squadre a Carpineti (RE). In Carpi-Sassuolo, Serie A 15/16, i sassolesi espongono “Accusi me di codardia mi vedi e scappi via” e “Casuals Carpi -adesivi +fatti”.  –Riccione: nel 05/06, all’ultima giornata, a Riccione, i carpigiani cercarono i locali fin dentro il loro bar, visto che l’anno prima, a Carpi, avevano tenuto un atteggiamento di sfida. –Rovigo: piccole scaramucce in Carpi-Rovigo 2002/03. –Venezia: i veneziani hanno un vecchio gemellaggio coi modenesi, e questo basta per averli come nemici…-Piacenza: rivalità sentita sin dai primi anni ‘90. –La Spezia, –Casale, –Baracca Lugo, –Pro Sesto, –Massese: tutte fiere rivalità targate anni 80-90, ora poco sentite.

Storia del tifo a Carpi: Il movimento ultras a Carpi nasce nel 1979, con la squadra che partecipa al campionato di Serie C appena conquistato. Il primo gruppo a sorgere è quello dei “Panthers”, in curva Nord, composto da alcune decine di ragazzi, che si ritrovano dietro uno striscione bianco e rosso, con la scritta in nero, il cui nucleo portante si ritrova al cittadino Bar Gorizia. Nel campionato 1978/79, la squadra “gira” abbastanza bene, piazzandosi a metà classifica, in un campionato difficile, mentre l’anno successivo arriva ultima, retrocedendo in Serie D, con gli odiati cugini del Modena che invece vincono il campionato salendo in B. Da tale retrocessione l’A.C. Carpi ci metterà quasi dieci anni a riprendersi, militando nel limbo dei dilettanti fino al 1988: sono anni durissimi per il movimento ultras carpigiano appena nato: il campionato di Serie D non propone attrattiva o interesse. Comunque gli ultras a Carpi sopravvivono, anche se non sempre con continuità, con la squadra che arriva sempre seconda o terza, ad un passo dalla promozione. Ci si ritrova, in quel periodo, per sostenere i colori biancorossi prima col nome “Ultras Carpi”, poi dietro lo striscione “Gioventù Biancorossa”, quantomeno nei momenti topici della stagione, o nelle partite più importanti, però con poche soddisfazioni, visto che si assiste alla promozione di squadre senz’altro meno importanti. Sono anni bui, in cui tanti ragazzi si organizzano cercando qualcosa di meglio dell’Interregionale, dividendosi letteralmente in due gruppi: quelli che seguono la Reggiana e quelli che seguono il Bologna, squadre vicine, militanti in quegli anni in Serie B o C, entrambe con una forte rivalità e avversione per Modena. Risalgono infatti alla metà degli anni ‘80 la nascita dei “Forever Ultras sezione Carpi” e del “Mucchio Selvaggio Carpi”, rispettivamente tifosi di Bologna e Reggiana. Il fatto poi che tali tifoserie fossero ai tempi gemellate, non faceva altro che incoraggiare i ragazzi di Carpi a tifare Bologna o Reggiana, soprattutto nei derby elettrizzanti con l’odiata Modena, in cui decine e decine di carpigiani tifavano colori rossoblù e granata, mentre ben pochi sono quelli che parteggiano per la squadra modenese, della quale Carpi è tradizionalmente città ostile. In contemporanea, altri sport attirano a Carpi l’attenzione dei giovani, soprattutto la pallavolo, sia femminile, con la Goldoni, che maschile, con la Steton. I carpigiani si stringono in particolare a quest’ultima, che lotta per due anni, in un palazzetto stracolmo, per salire in A1, e poter sfidare così la Panini Modena, senza però riuscirci. Nella seconda metà degli anni ‘80, anche il Basket attira gente al palazzetto, ma dopo quelle poche emozionanti stagioni mai un altro sport di squadra diverso dal calcio arrivò a tanto. Intanto il Carpi arriva perennemente secondo; in quegli anni si ricordano le trasferte a Cento, Suzzara e, soprattutto Sarzana, con 200 carpigiani al seguito. Nell’estate ’88 arriva, dopo l’ennesimo campionato chiusosi al secondo posto, il ripescaggio in C2, per cui sale in città l’entusiasmo, che porta ad un fiorire di gruppi e compagnie che si avvicinano ai colori biancorossi. Il campionato di C2 1988/89 è una marcia trionfale, lo stadio si riempie di gente e alcune trasferte, come le invasioni di Novara, Suzzara e Sassuolo, sono memorabili. Nel 1989 nascono molti gruppi: i ragazzi di alcune “compagnie” cittadine si avvicinano al Carpi dimenticando vecchi rancori e rivalità dietro nomi come “Guidati dal Lambrusco”, “Orgasmo Biancorosso”, “Fedayn”, “Boys del bar Dorando” e “Hooligans del bar Roma”, mentre quelli del Mucchio Selvaggio abbandonano il “Mirabello” di Reggio Emilia per confezionare un nuovo enorme striscione, sposando così i colori biancorossi. La festa della promozione in C1 in casa col Varese, comunque aritmeticamente acquisita, è bellissima per tutta la città, con caroselli di auto e la curva Nord del “Cabassi” completamente coperta dall’enorme striscione “Forza magico Carpi”. Si gettano le basi di un vero movimento ultras a Carpi per gli anni successivi, in cui mai mancherà l’apporto per i colori biancorossi, anche se la ricca Carpi non sempre mostra grande attenzione verso la squadra. La città si sveglia, tanto che viene costruita, di fronte alla tribuna centrale e alle laterali in legno, una tribuna a gradoni (settore distinti) in prefabbricato, che porta la capienza dello stadio a 6.000 posti. Nell’ottobre ’89 si gioca, davanti a un “Cabassi” esaurito, l’attesissimo derby col Modena. Il tifo indiavolato non porterà però altro che un pareggio. Campionato memorabile, sia per il tifo, organizzato prevalentemente dal “Mucchio Selvaggio”, che per il comportamento lusinghiero della squadra che sfiora il 5° posto, che avrebbe garantito la partecipazione alla Coppa Italia maggiore. Nel derby di ritorno, a Modena, saranno alcune migliaia i carpigiani presenti, ed anche le altre trasferte vengono affrontate in buon numero. Non mancano poi le coreografie, ben organizzate. Le curve del “Cabassi” vengono ampliate con gradoni in tubi-innocenti, ma archiviato il primo campionato in C1, passeranno molti anni prima che si rinverdiscano i fasti della prima stagione. Sia il 90/91, con memorabili trasferte a Mantova e Piacenza, che il 91/92, vedono il Carpi salvarsi all’ultima giornata, con trasferta finale a Empoli. Gli ultras comunque si consolidano e, intorno al 1992 si formano “Mods” e “Wild Dogs”. Nel 1992/93 il Carpi, dopo un avvio promettente, conosce una grossa crisi, che porterà a un’ingloriosa retrocessione, ancor più amara  per l’invalidamento dei punti conquistati da tutte le squadre contro il fallito Arezzo, unica compagine con cui il Carpi aveva vinto entrambe le gare. Gli ultras, per la prima volta, premono contro i cancelli dell’antistadio, per regolare i conti con alcuni giocatori, pratica che si ripeterà tante volte anche negli anni a venire. A seguire compaiono i ragazzi della “Nuova Guardia”, che diventeranno poi il “Collettivo Avariato”. Provvidenziale, nel corso dell’estate, il ripescaggio in C1, categoria nella quale, proprio in quell’anno (93/94) scende il Bologna, contro cui i carpigiani si fanno valere, sia in trasferta, con 500 ultras al seguito, che in casa, dove riportano tra l’altro una storica vittoria. Nel 94/95 arrivano le prime diffide: una 15ina col Monza in casa, bissate da quelle a Fiorenzuola. La Nord però non molla, anzi, nascono nuovi gruppi come gli “Sconvolti” e il “Nucleo”, mentre altri si sciolgono. La triade “Mucchio Selvaggio”, “Wild Dogs” e “Collettivo Avariato” da quel momento in poi guiderà la curva. Negli anni successivi il Carpi continua a salvarsi senza entusiasmare, ma ci sono comunque momenti importanti, come le trasferte del 94/95 a La Spezia e a Ravenna. Si arriva al 1996/97, il Carpi si qualifica ai Playoff per la B, fallendo per poco la promozione contro il Monza nello spareggio di Ferrara (cosa che sa di partita venduta da alcuni giocatori e mister De Canio). L’anno, sul piano ultras, parte subito positivamente con esaltanti trasferte e vittorie, su tutte quelle col Modena, sia in casa che, storica, in trasferta. A Saronno, semifinale di andata Playoff per la B, sono sette i pullman di carpigiani al seguito, mentre a Ferrara, nella finale, partecipano in 4mila circa. L’epilogo è amaro, duro da digerire, anche perché la città aveva risposto alla grande, una volta tanto. L’anno successivo sarà l’ultimo decoroso in C1, infatti la società annega in un mare di debiti del precedente anno. Nel 97/98 la squadra è davvero scarsa e si salva solo grazie alla grinta di mister De Vecchi, e col costante appoggio della curva. Il 98/99 è l’ultimo, davvero incredibile, anno di C1: perdendo in casa col Siena il 6 gennaio il Carpi è praticamente già retrocesso a metà campionato. Dopo 10 anni arriva quindi la retrocessione in C2 e l’anno dopo il Comune elimina le vecchie e gloriose tribune laterali del “Cabassi”, sostituendole con tribunette nuove. Il campionato di C2 non è certo esaltante, tanto che il Carpi, per il secondo anno consecutivo, arriva ultimo. A nulla serve l’impegno degli ultras, sempre presenti, da Sora a Teramo, da Sassari a Tempio, dove la caccia all’arbitro, dopo una direzione scandalosa, porta alla squalifica del “Cabassi”. Si torna quindi nei Dilettanti, ma quando si crede d’aver toccato il fondo, arriva il peggio: la società passa in mano a diversi gruppi di affaristi e la Lega la dichiara fallita. Segue radiazione e inserimento nel campionato di Eccellenza, girone romagnolo: è la fine del glorioso A.C. Carpi, nasce il nuovo Calcio Carpi. Il 2000/01 è disastroso (10° posto finale), ma gli ultras sono sempre presenti, in casa nei distinti, fuori in campetti di periferia o paesini sconosciuti. Il 2001/02 parte meglio, una volta cacciati alcuni dirigenti avventurieri, con la società in mano a una persona seria, si lotta per un campionato di vertice, duellando con la Pavullese fino in fondo. Intorno alla squadra c’è un certo entusiasmo, le presenze aumentano anche tra i giovani, che crescono attorno alla vecchia guardia. Buon anno anche il 2002/03, infatti, dopo la promozione dall’Eccellenza ottenuta con gli spareggi di Sacile, il Carpi ritorna in Serie D, da dove lo storia degli ultras a Carpi era nata. L’inizio non è dei più promettenti, il campionato si rivela un mezzo disastro, la società deve rifare la squadra in corso d’opera. Con l’avvicendamento in panchina si cambia marcia ed arriva una meritata salvezza. Nel corso dell’anno, mentre i tifosi avversari latitano, in curva nascono nuovi gruppi come la “Puccionaia”. Nel 2003/04 un imprenditore, Salami, rileva la società, che regge per anni con grande profusione di passione e denaro, ma con scarsi risultati; in panchina la vecchia gloria carpigiana Bobo Notari, porta il Carpi a una più o meno tranquilla salvezza. L’anno successivo (04/05) è un mezzo disastro e succedono cose incredibili: cinque allenatori in panchina, uno dei quali sostituisce un giocatore giovane con un “vecchio”, non rispettando le regole federali, facendo così perdere a tavolino una partita vinta 3-0 sul campo. La salvezza arriva solo all’ultima giornata, a Rodengo. Durante l’anno s’incontrano alcune tifoserie vere, come Pergocrema e Trento. Quest’ultimi si presentano minacciosi a Carpi, senza dar però seguito al loro atteggiamento, mentre al ritorno, sul neutro di Montebelluna, tengono ben altro comportamento, passando quasi tutta la gara a bere insieme ai carpigiani. Nel 05/06 salta la fusione con un’altra squadra minore di Carpi; il presidente Salami allestisce un buon team. Il campionato è particolare, perché c’è il Cervia protagonista della buffonata televisiva del reality “Campioni”, battuto sia in casa (2.500 spettatori) che al ritorno, in diretta tv. I Playoff verranno mancati per un soffio; arriveranno l’anno dopo, ma la C2 resta un sogno. Nel 2007/08 il Carpi perde i Playoff col Castellarano, facendo il bis dell’anno prima. Il campionato lo vince invece l’incredibile Giacomense. L’anno successivo inizia con la Coppa Italia di Serie C a Ferrara in pieno agosto, dove i carpigiani si presentano in buon numero, ma la “nuova” rivalità non dà luogo a incidenti. Nel frattempo arriva il 2009, l’anno del centenario del Carpi. Nel corso dell’estate avviene la fusione saltata alcuni anni prima, superando consolidate rigidità, e una nuova intraprendente società affianca Salami. Si respira un buon entusiasmo, sia per la nuova società che per il centenario, non festeggiato però a dovere, a parte la realizzazione di un libro. L’inserimento del glorioso Pisa, retrocesso dalla B e fallito, nello stesso girone del Carpi, spenge un po’ gli entusiasmi. Saliranno, manco a dirlo, i toscani. L’anno 2009/10 parte male, m,a con una vigorosa correzione di rotta ( cambio di allenatore e metà squadra a gennaio) si raggiunge il 2° posto, che vale i Playoff, dove, vinti quelli del girone, il Carpi arriva alle fasi finali, vincendo a Lamezia Terme (memorabile trasferta in treno con 37 ultras al seguito), ma perdendo incredibilmente la finale di ritorno col Pianura di Napoli, dopo aver vinto 5-0 in casa!! Nel 2009 nasce il nuovo gruppo “Fighters”. Nel corso dell’estate arriva il ripescaggio, che riporta Carpi dopo dieci anni tra i professionisti, in C2, o meglio, nella 2^ Divisione Lega Pro, come si chiamava allora. Nel 2010/11 si impone alla parte più calda del tifo di traslocare in tribuna laterale, per lasciare un certo spazio agli ospiti. Il girone non è certo irresistibile e il Carpi parte alla grande. Strada facendo si incontrano tifoserie serie, come L’Aquila o Chieti, si ritrovano i carraresi e gli amici fanesi. In un duello tiratissimo, il Carpi riesce, grazie anche al giudice sportivo, ad avere la meglio sulla Carrarese. I biancorossi approdano dritti in prima divisione, la vecchia C1. Una cavalcata esaltante per i carpigiani, presenti ovunque in buon numero, da Villasimius, nel centro della Sardegna, fino ai 700 dell’ultima giornata a Prato, dove viene festeggiata la promozione con caroselli gioiosi come non capitava da tanti anni. La stagione si conclude con una mega-festa allo stadio  dove sono invitati anche presidente e sindaco: un pretesto per parlare del ritorno in C1, insieme a tifoserie amiche, giocare a calcetto, vedere filmati storici, bere centinaia di pinte di birra. L’anno successivo, 11/12, la tifoseria non può godersi il campionato fino in fondo, perché i lavori di ristrutturazione del “Cabassi”, costringono la squadra a disputare l’intera stagione regolare al sempre semivuoto “Giglio” di Reggio Emilia. L’unica gara giocata davvero in casa è la semifinale di ritorno dei Playoff col Sorrento. Per la seconda volta nella sua storia il Carpi sfiora la promozione nella serie cadetta, proprio nei giorni in cui uno sciame sismico inginocchia tutta la Bassa modenese. Motivi di “ordine pubblico” consigliano di far disputare la finale Playoff di ritorno, contro la Pro Vercelli, al “Braglia” di Modena, ma il Carpi viene sconfitto 3-1. Risultato a parte, è un anno molto sofferto per il tifo organizzato, in quanto schierato senza dubbi contro la legislazione repressiva in materia di tifo calcistico, contrario a tutte le assurde restrizioni, in primis la tessera del tifoso. Non sottoscrivendola sono state fatte alcune trasferte (Pavia, Terni, Vercelli, ecc.) senza poter entrare. Nel 2012/13, al termine di una stagione travagliata, iniziata a fari spenti, arriva una grande, inaspettata gioia per i carpigiani Lecce. Gli ultras riprendono il loro posto in curva Nord, nel vecchio e brutto “Cabassi”, ribattezzato “Lamiera Stadium”. La curva organizza alcune discrete coreografie, ma in trasferta, senza tessera, i ragazzi della curva riescono ad entrare, con alcuni escamotage, solo in pochi posti: Bolzano, Chiavari, Lumezzane e pochi altri stadi, compreso il “Via del Mare” di Lecce, in occasione della finale Playoff di ritorno. Dopo un viaggio allucinante, con ogni mezzo, oltre 200 tifosi conquistano, insieme al Carpi, per la prima volta nella loro storia,

la Serie B. La città impazzisce di gioia, si festeggia fino al mattino, attendendo prima il rientro della squadra, poi il grosso degli ultras. Viene stampato tanto materiale per rendere ancora più storico quello che fino a pochi anni fa era solo un sogno. Il 2013/14 è il primo storico campionato di B e si dimentica la delusione di Ferrara ‘97. Esce un bellissimo libro sulla storia del Carpi e di Carpi, scritto da giornalisti appassionati, e dalla realizzazione di un bel dvd. Nonostante il palcoscenico importante conquistato i “Guidati dal Lambrusco” restano fedeli al loro modo di essere ultras, quindi nessuno striscione dichiarato, né coreografia né tessera, poi a metà anno riescono a strappare alla società la realizzazione della Away Card “Il magico mondo”, come han fatto tante tifoserie rispettabili. Decidono di spostarsi nei Distinti, soprattutto per essere più vicini alla squadra, ma anche in spregio delle indicazioni di chi pensa di poter spostare i tifosi a proprio piacimento, in tutti i settori che vorrebbero loro. Il nuovo campionato inizia in modo sgradevole, la prima col Padova il Carpi deve giocarla a Modena, con grande disappunto del gruppo principale, perché il “Cabassi” non è pronto, e in quella serata salta pure la luce, ma poi va anche peggio, perché alla seconda, durante un tentativo di arrivare a contatto con gli empolesi, molti ragazzi vengono identificati e partono un sacco di diffide, cui ne seguiranno altre nel corso dell’anno; a sostegno delle spese legali vengono organizzate una serie di feste, una volta al mese, sul tema “diffidate dalle apparenze”, nei vari bar e locali della città. La B porta e riporta ad avvicinarsi alla squadra molta gente, quindi nascono nuovi gruppi, nuovi e volenterosi come i “Casual” e, in curva Nord, i destroidi “Irriducibili”. Calcisticamente parlando l’anno è buono, salvezza senza patemi, anzi per un certo periodo si sognano i Playoff. Il Carpi si toglie grandi soddisfazioni, come la vittoria nel derby a Modena. Grottesche le misure nella vendita dei biglietti che fannosì che non ci sia il pienone. Intanto si ripubblica una fanzine. Nell’anno 2014/15 avviene l’impensabile trionfale cavalcata verso la Serie A: il Carpi finisce primo in classifica con 80 punti e solo 6 sconfitte, pur partendo con una squadra giovane, volenterosa, fatta con pochi soldi e pochi nomi, e con un mister navigato in cerca di riscatto come Fabrizio Castori. Viene stampato parecchio materiale e fatte parecchie feste “Diffidate dalle apparenze”, per continuare ad aiutare i ragazzi ancora fuori per diffida, ma soprattutto viene realizzata la grande campagna “Il Carpi solo a Carpi”, dove si è riusciti a smuovere e mobilitare buona parte della città, man mano che si delineava la possibilità della promozione. Purtroppo, come ben si sa, Comune e società non hanno voluto trovare il modo di giocare a Carpi l’incredibile campionato della massima Serie, costringendo la squadra all’esilio addirittura a Modena, rovinando buona parte della gioia della promozione. La città viene imbandierata per tutta l’estate, fatto inusuale per queste parti. Durante l’anno non tutto è andato bene perché un giocatore della vecchia guardia come Concas, è stato squalificato per doping, ha sbagliato, ma gli ultras non dimenticano quanto ha fatto per loro. Le soddisfazioni sono state comunque tante, come pareggiare in un “Dall’Ara” di Bologna gremito o battere entrambe le volte il Modena, soprattutto a casa loro per il secondo anno consecutivo (una statua al difensore Simone Romagnoli, marcatore del secondo gol a Modena). -L’artefice del Carpi dei miracoli è sicuramente di Direttore Sportivo Cristiano Giuntoli: con lui il Carpi è salito dalla D alla Serie A, e giustamente nell’estate 2015 è andato a mettersi in gioco in una grande piazza come Napoli. Nel 2015/16 il Carpi, anche se lotta fino alla fine, non ce la fa a restare in A. Nel campionato di B 2016/17 viene realizzata una gradinata in lamiera attaccata al campo, la nuova curva Nord, capienza circa 2mila posti, per cui i “Guidati dal Lambrusco” tornano nella loro “casa” (nel 15/16 presenziavano solo fuori). Il 15 ottobre 2016, dopo 426 giorni, il “Cabassi” torna a ospitare una partita ufficiale del Carpi: il 15 ottobre 2016 contro il Latina.

Curiosità: -E’ passata alla storia una frase che Fabrizio Castori, uno degli artefici principali del miracolo-Carpi, sulla panchina dei biancorossi dal 2014 al 2017, pronunciata il 28 settembre 2015: “Non preoccupatevi cari ragazzi, noi siamo gli immortali”, e da allora i protagonisti dell’escalation del Carpi vengono chiamati appunto “immortali”, infatti in Carpi-Novara dell’agosto 2017 la curva espone “Da sempre x sempre immortali”, oltre a “Squadra rinnovata passione immutata”. In Atalanta-Carpi 15/16 esposta la scritta “Castori immortale”. -Striscione significativo dei “Guidati dal Lambrusco” in Carpi-Latina 16/17: “500 giorni sono lunghi senza te…caro Sandro Cabassi”. -I carpigiani presenti per la Finale di ritorno Playoff per la Serie A, a Benevento l’8 giugno 2017, sono in un buon numero, anche se non tantissimi. Cantano e ci credono sin dall’arrivo e continuano a cantare oltre il 90°, nonostante il sogno svanito, infatti in A ci va il Benevento vincente 1-0. -Per la 20^ giornata del campionato di B 16/17, Carpi-Verona, la curva, piuttosto piena, espone alcuni striscioni quali “A chi è a firmare e chi in ospedale Buon Natale” e “Sappiamo aspettare chi ama la maglia: forza Cico e Pasciu” (Concas e Pasciuti). -Raccolti fondi per il terremoto che colpì l’Italia centrale il 24 agosto 2016, sia dagli “Irriducibili”, che hanno devoluto 817 €. a favore dell’associazione “Save the children”, che curerà la realizzazione di un centro educativo a favore dei bambini del comune di Amatrice; sia dai “Guidati dal Lambrusco”, che hanno raccolto 2.300 €. per realizzare dei campi sportivi polivalenti ad Amatrice. Il 12 gennaio 2017 è stato eseguito un bonifico a favore dell’Associazione “L’Aquila me”. Per Vicenza-Carpi 16/17 esposti gli striscioni “Sappiamo cosa provate tenete botta non mollate” e “Carpi solidale all’Italia centrale”. -In occasione di Carpi-Ascoli 16/17 esposti “No alla reclusione…per mancata firma” e “Vicini alle popolazioni terremotate”. -In trasferta i carpigiani si presentano in due blocchi, e chi ci rimette è il tifo, benché presenzino quasi sempre in discreto numero: gli “Irriducibili” da una parte, che fanno quadrato coi loro striscioni, e dall’altra parte tutti gli altri gruppi e gruppetti, che nell’anno di A 15/16, hanno deciso di seguire la squadra solo in trasferta, perché, come dicono loro: “Il Carpi deve giocare a Carpi”, per coerenza, orgoglio e loro visione dello sport. Questa decisione è stata resa nota con un comunicato del gruppo “Guidati dal Lambrusco”, con il quale hanno annunciato “A Modena non ci saremo”, durante la tradizionale kermesse “Fiumi & kilometri”, consumatasi nel giugno 2015, come tutti gli anni, nella zona antistadio (Il 18 giugno 2017 è andata in scena la 21esima edizione con torneo di calcio a 7). Uno strappo apparso subito non ricucibile, una prima volta per il tifo organizzato carpigiano: neanche quando il Carpi fu costretto all’esilio a Reggio Emilia nel 2012 in Prima Divisione Lega Pro, perché era diverso, cioè si attendeva solo che terminassero i lavori al “Cabassi”, che portarono a 5mila spettatori la capienza, comunque troppo pochi per la A, mentre il “Braglia”, al quale non si sono viste alternative, fu rimodernato e allargato a 21mila posti nel 2003. Una decisione sofferta: il Carpi va a Modena per giocare la prima Serie A della sua storia e la sigla “G.d.L.”, che raduna vari gruppi del tifo carpigiano, non ne vuol sapere di lasciare il vecchio “Cabassi” per trasferirsi nel più capiente e a norma “Braglia”, per di più a Modena. In Bologna-Carpi del marzo 2016 espongono “Lo stadio crea identità…se è nella tua città”. Per contro gli “Irriducibili 1983”, che al “Cabassi” occupavano la Curva Nord, ribadivano la loro intenzione di seguire le partite casalinghe a Modena (striscione nel 2015 “Questa società ci ha fatto sognare…in qualsiasi stadio x te a tifare”), rispondendo presente, sottoscrivendo in massa l’abbonamento nella Curva Sud dello stadio modenese, sperando in tutti coloro che amano il calcio e il Carpi, con l’obiettivo di riempire la curva ogni domenica (in totale gli abbonati sono 3.709: un buon risultato tenuto conto di tutto). Al proposito, visto che, naturalmente, la curva Sud “Montagnani” del “Braglia” appartiene agli ultras modenesi e i carpigiani sono solo “ospiti”, gli “Irriducibili” intrapresero diverse iniziative, ad inizio stagione 15/16, per rendere più agevoli, piacevoli e sicure le partite del Carpi a Modena. Hanno avuto un incontro coi vari gruppi che fanno parte della curva modenese, le “Vecchie Brigate” e gli altri, che gli hanno chiesto massimo rispetto per la curva e per i simboli storici che li rappresentano. In pochi minuti si è parlato e trovato un’intesa; doveroso incontro per rassicurare tutti. -L’11 febbraio 2016 una trentina di appartenenti ai “Guidati dal Lambrusco”, ha invaso pacificamente il Comune durante una riunione comunale, per sapere in diretta delle sorti del “Cabassi”. Lo stesso gruppo nel 2016 intraprese l’iniziativa di una petizione, tantissime firme raccolte per “Il Carpi SOLO a Carpi”, che è proseguita sino al 25 giugno ’16, data dell’annuale festa “fiumi & kilometri” dei ‘Guidati’“. -A fine gennaio 2017con una scritta ingiuriosa sull’ingresso principale del “Cabassi”, gli “Irriducibili” esprimono il loro malcontento per il ritorno di Jerry Mbakogu, nel mercato di gennaio, dai russi del Krylya Sovetov. Alla base del gesto ci sono vecchi rancori. Un astio da alcuni mai digerito da quando, nel maggio ’16, l’attaccante sbagliò due rigori contro la Lazio. Un doppio errore dal dischetto generò verso Mbakogu fischi e polemiche. Lui reagì cercando di zittire la curva. Da allora i rapporti non sono mai ritornati sereni, nonostante le scuse del giocatore su Facebook. -Tra le coreografie più riuscite recentemente ricordiamo quella di Carpi-Benevento, finale Playoff andata 16/17: curva divisa da cartoncini bianchi e rossi e la scritta in basso “Lotta e vinci insieme a noi”, e quella di Carpi-Frosinone, Playoff solito anno: ”AvAnti Carpi” con tante bandierine. -Per Carpi-Lazio, penultima giornata del campionato di A 15/16, incontro importantissimo per il Carpi che inseguiva la salvezza, gli “Irriducibili” hanno riempito e colorato una curva da 4mila persone, la Sud del “Braglia” di Modena. -Frosinone-Carpi del 25 aprile 2015, 37^ giornata, è uno scontro diretto per la A, impensabile fino a poco tempo prima. Infatti, per le strane storie del calcio, il piccolo Carpi, al suo secondo anno di Serie B, potrebbe con un punto festeggiare la Serie A e, dal canto suo, al Frosinone servono tre punti per ambire allo stesso sogno, che la squadra ciociara si aggiudica, rimandando soltanto la festa degli emiliani. Striscioni e stendardi ironici contro Claudio Lotito, magnate capitolino, consigliere federale, presidente dal 2004 della Lazio e dal 2011 proprietario, in società con Marco Mezzaroma, della Salernitana, che mettono d’accordo le due tifoserie, che erano al centro delle farneticanti intercettazioni telefoniche intercorse tra lo stesso Lotito e il dirigente della squadra dell’Ischia Isolaverde, Giuseppe Iodice, militante nello stesso girone della Salernitana. Nei primi giorni di febbraio 2015, Iodice divulga una discussione telefonica tra lui e Lotito, in cui il presidente della Lazio afferma che la presenza di piccoli clubs in Serie A e B, come il Carpi e il Frosinone, è economicamente deleteria, e spara a zero su alcune autorità dello sport italiano. Frasi inequivocabili, che non lasciano dubbi e lo scandalo esplose, deflagrò proprio quando Carpi e Frosinone erano prima e seconda, e nelle stesse posizioni, nonostante la puzza di complotto, si ritroveranno a fine campionato. I carpigiani a Frosinone espongono la frase “AllA fAcciA di Lotito” e, in altre occasioni, “MeritiAmo rispetto”, “Lotito infame” e “Lotito il tuo calcio ci fa Sky-fo”. -Reduce dalla sconfitta di Frosinone, il Carpi, per la 38^ giornata di Serie B 14/15, affronta, in un “Cabassi” pressoché esaurito, il Bari, in una gara che potrebbe valere la matematica promozione in Serie A: alla squadra emiliana manca solo un punto per raggiungere, per la prima volta nella sua storia, la massima Serie. Entrambi i settori carpigiani si colorano di biancorosso: in curva vengono alzati cartoncini raffiguranti la ‘A’ e lo striscione “ConquistiAmolA”, mentre nei Distinti vengono agitati palloncini e srotolato lo striscione “Grazie società: un ultimo miracolo, giochiamolA qua”. Durante la gara si abbatte un fortissimo temporale che non favorisce la riuscita del tifo, ma, con la gara che termina in parità (0-0), il Carpi conquista la Serie A e al triplice fischio esplode l’esultanza dello stadio e la pacifica invasione di campo. In seguito i festeggiamenti

proseguono in città, dove la tifoseria raggiunge il centro in corteo con a capo lo striscione “GiochiamocelA qua”, per attendere la squadra. All’arrivo della squadra a bordo di un pullman scoperto vengono accese torce e fuochi artificiali e la festa continua fino a notte fonda. -Lodevole iniziativa degli ultras carpigiani in trasferta a Lanciano nel marzo 2015, quando mostrarono la frase “Venerdì ore 19: che Skyfo”, con ogni tifoso con un televisore di cartone disegnato in mano e la faccia dentro lo schermo. Esposta inoltre la scritta “’Sangue lacrime e gloria’ R.I.P. Matteo”, un ultrà non più tra noi. -Col Modena in casa coreografia abbastanza ben riuscita, nel dicembre 2014: fumogenata con la scritta rispolverata “Carpi da sempre senza provincia” e lo stendardo “Carpi provincia di…Carpi”. -Esposto lo striscione in Carpi-Livorno del gennaio ‘15 “Cico un errore non cancella la tua storia biancorossa”, riferito a Fabio Concas, pescato positivo al controllo dell’antidoping e squalificato. -In Pescara-Carpi del 30 novembre 2013, esposti gli striscioni “Finalmente Away con voi” e “Grazie CFC” (Carpi Football Club). Il problema principale negli anni scorsi a Carpi, ricca città di quasi 71.000 abitanti, era quello della scarsa affluenza di pubblico, vista la vicinanza di città come Bologna, Modena (20 Km.) e Reggio Emilia; con la militanza della squadra in categorie minori in passato e il fatto che praticamente non esiste alcuna sezione ultrà al di fuori di Carpi, spesso il pubblico carpigiano si è dimostrato, almeno in passato, piuttosto freddo e distaccato nei confronti della squadra, e i ragazzi preferivano passare la domenica pomeriggio altrove anziché allo stadio. Ma il Carpi degli “immortali” ha inevitabilmente e naturalmente portato nuova linfa ed entusiasmo all’ambiente, anche se forse si potrebbe fare di più. -Sempre presenti le pezze “Mai per moda solo per amore” e “Assurdo pensar di batterci”.

Clubs principali. Club “Orgoglio Biancorosso”.

 

Articolo precedentePEnsieri Azzurri | Il fattore Castellani
Articolo successivoLa festa in campo della “Scuola del Tifo”

3 Commenti

  1. Veramente sfido qualcuno a dirmi che abbia letto più di 5 righe sulla curva dei nostri avversari di turno……Claudio “Freccia”…..chiunque tu sia…..cambia “Auto” o cambia strada……rubrica,almeno per me….da accorciare nei contenuti…..e di parecchio!

    • Ascolta nini sciaquati la bocca quando parli del freccia.
      Si vede che sei un ragazzino o un viola travestito e non sai un tubo di empoli.
      Torna a fare marchette per la family vai, o nella rubrica pseudocomica che hanno fatto per quelli come te

    • ….Mork, a ‘sto giro tu l’ha’ cannata….e di parecchio. Anche te, a volte, t’ha’ buttato giù dei papiri infiniti e nessuno t’ha contestato nulla, anzi, a dire il vero molte volte son pieni di interessanti e condivisibili spunti tecnici. Per me è inutile, nonchè tutto fuorchè divertente la rubrica “considerazioni improbabili” (o come diavolo si chiama), però c’è e pace, me la ciuccio.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here