Come ogni anno, nel fine settimana successivo al termine del campionato, stiliamo il pagellone finale con le valutazioni della redazione di PE.it inerenti al campionato dei singoli calciatori azzurri:

GABRIEL: 7.5 Arrivato quasi sul gong del calciomercato invernale a causa dell’infortunio di Provedel, l’estremo difensore brasiliano esordisce alla grande, contribuendo a mantenere la porta inviolata nel big-match contro il Palermo. Da lì in poi gioca praticamente sempre titolare, conferendo sicurezza al reparto e mostrando di meritare di più della Serie B.

TERRACCIANO: 6.5 Quasi un intero campionato da comprimario, anche a causa di un infortunio. Nelle ultime tre giornate Andreazzoli gli concede la ribalta, consentendogli di mostrare le sue qualità anche in campo, e lui non sbaglia un colpo.

PROVEDEL: 7 Il portiere veneto gioca un girone d’andata positivo, anche se la squadra incassa troppe reti. Proprio nel momento in cui le sue prestazioni stanno crescendo, viene fermato da quel dannato infortunio alla tibia che lo costringe a rimanere ai margini.

GIACOMEL: sv Mai impiegato da Andreazzoli.

DI LORENZO: 8.5 Una delle note più positive dell’intera squadra azzurra. Dopo il normale periodo di ambientamento, si prende il posto sulla fascia destra e non lo lascia più. Ottimo in fase difensiva, dove abbina attenzione e dinamismo, diventa preziosissimo anche quando la squadra deve attaccare. Non a caso molti dei gol realizzati da Caputo e Donnarumma sono propiziati da suoi assist.

IMPERIALE: sv Il giovane terzino esordisce nell’ultima partita: troppo poco per giudicarlo.

LUPERTO: 7 Inizialmente ha qualche difficoltà, soprattutto con la difesa a 3. Quando Andreazzoli porta in dote la linea a 4 trova maggiore sicurezza, anche perché ha accanto un compagno grintoso e sicuro come Maietta. Per lui una stagione con il segno più, avvalorata anche da due reti.

MAIETTA: 8 Sicuramente il suo arrivo conferisce al reparto difensivo tutto quello che mancava fino a quel momento: esperienza, grinta, sagacia, sicurezza. Riesce a calarsi stupendamente nella nuova realtà, mostrando di non aver bisogno di un periodo di apprendistato.

PASQUAL: 8 Capitano vero. Nonostante le quasi 36 primavere, lotta e corre, fornendo una prestazione continua e costante durante tutta la stagione. Inoltre dimostra di essere, a ragione, il leader di questa squadra

POLVANI: 6.5 Sempre pronto quando viene chiamato in causa. Cosa non facile visto che il suo impiego avviene sempre a gara in corso e per mantenere il vantaggio.

VESELI: 7 Nella prima parte di stagione va un po’ in difficoltà, in quello che molto probabilmente è un modulo poco adatto a lui. Anche l’albanese giova dell’arrivo di Maietta e aumenta il valore delle sue prestazioni con il passare delle settimane.

UNTERSEE: 6 Rispetto agli altri della difesa, fa il percorso inverso: prima parte di campionato convincente, poi si spegne lentamente e finisce quasi nel dimenticatoio, anche a causa dell’exploit di Di Lorenzo.

BENNACER: 8,5 Alzi la mano chi lo conosceva al suo arrivo ad Empoli? Da “oggetto misterioso” ad elemento imprescindibile dell’Empoli – prima di Vivarini e poi di Andreazzoli –  il passo è stato decisamente breve. Prestazioni eccezionali, denotando sempre un senso della posizione e capacità di trovare il compagno libero disarmanti. Rivelazione.

BRIGHI: 6.5 Arriva a gennaio e si presenta al pubblico del “Castellani” con la rete che sblocca la gara contro il Palermo. Si mette al servizio della squadra con molta umiltà e dedizione rispondendo presente quando viene chiamato in causa, mettendo al servizio dei compagni la sua esperienza.

CASTAGNETTI: 8 Terza promozione in altrettante stagioni, una sorta di talismano. Fornisce un contributo eccezionale nella zona nevralgica del campo, soprattutto nella seconda fase del torneo si assiste ad una vera e propria esplosione del centrocampista ex Spal, capace di fornire prestazioni eccellenti dove mette fisicità palesata dal numero delle infiniti palloni recuperati.

KRUNIC: 8 Per tutta l’estate la sua presenza ad Empoli è stata in bilico, poi la decisione con la società di rimanere in serie B, categoria con la quale non ha nulla con cui spartire, lo ha dimostrato più volte. La sensazione è che il suo talento e la sua classe innata lo possano portare a rendere ancora di più se trova la freddezza e il cinismo sotto porta può davvero sfondare.

LOLLO: 6 Arrivato con buone credenziali da Carpi non riesce a rendere al meglio, anche causa di numerosi infortuni. La crescita e il rendimento dei suoi compagni non favoriscono il suo impiego, tuttavia lavora ogni giorno con grande applicazione e dedizione.

TRAORE’: 6.5 Il giorno del suo insediamento sulla panchina azzurra, Andreazzoli aveva indicato nell’ivoriano il calciatore che più lo aveva impressionato. Nel girone di ritorno lo ha chiamato in causa, e la sua risposta è stata più che positiva. Certo ci sono stati errori in alcune circostanze, ma impressiona per personalità e capacità di incidere quando è subentrato. Prospettiva interessante.

ZAJC: 8 Altro elemento capace di dare del “tu” al pallone con grande naturalezza. Lo sloveno è fra quelli ad aver beneficiato maggiormente del passaggio dal 3-5-2 al 4-3-1-2. Il ruolo di trequartista è un abito cucito su misura per lui e lo sa portare con grande eleganza e stile. Se crede anche lui nelle capacità di cui è dotato può davvero fare bene ad Empoli e magari sognare una carriera scintillante.

NINKOVIC: 6 Classe e talento indiscutibile quello del serbo ma durante la stagione è andato a corrente alternata, faticando a trovare spazio per infortuni e per lo straordinario rendimento degli attaccanti. 4 reti in 20 partite al suo attivo anche se dovrà crescere sul piano comportamentale.

PIU: 6.5 Stagione difficile la sua. Partito in estate con molte speranze si è trovato di fronte Caputo, Donnarumma ed un infortunio che lo ha messo KO per diverso tempo. Bravo comunque a ritagliarsi il suo spazio e firmare il gol del pareggio a Spezia.

RODRIGUEZ: 7,5 Autentica “riserva di lusso” per gli azzurri lo spagnolo, capace di realizzare 4 reti in 5 presenze, togliendo le castagne dal fuoco contro la Salernitana e inserendosi al meglio negli schemi di Andreazzoli. Peccato per l’infortunio grave accusato a Foggia, che lo terrà fuori ancora per qualche tempo. Lo aspettiamo nella prossima stagione.

DONNARUMMA: 9 Arrivato ad Empoli con recensioni contrastanti, fra chi si ricordava le buone prestazioni di Teramo e chi invece sottolineava l’ultima stagione negativa di Salerno. Dopo un precampionato balbettante con l’arrivo di Caputo centra le reti avversarie con una regolarità impressionante. dando vita proprio con l’attaccante di Altamura ad una coppia di attaccanti che frantuma tutti i record. Una stagione sugli scudi, la sua migliore di sempre.

CAPUTO: 9,5 Arrivato a Empoli alla vigilia dell’amichevole di Parma con una operazione molto onerosa e insolita per la società azzurra. Mai investimento si rivela più azzeccato, visti i suoi 26 gol e la sua costanza realizzativa nel corso di tutta la stagione. Una incredibile capacità di sfruttare le occasioni capitate sotto porta, un cecchino infallibile, un attaccante come pochi ne abbiamo visti nella nostra storia.

MISTER ANDREAZZOLI: 10 Arriva a dicembre in mezzo a tanti: “Andreazzoli, chi?” Si presenta con un filo di arroganza che porta a riesumare ricordi poco felici ma, giorno dopo giorno, conquista tutti. Entra nelle teste dei calciatori portandoli a quella maturità mentale che diventa devastante, ritocca quelle due cose nello scacchiere che si palesano come vincenti ed umanamente fa vedere l’uomo che è realmente e l’umiltà che lo contraddistingue, facendo dimenticare in fretta quelle prime sensazioni ed entrando nel cuore di ogni singolo individuo. I numeri sono da fantascienza, mai si era visto un allenatore imbattuto dalle nostre parti!

DIRIGENZA: 10 Dopo il 4 dello scorso anno siamo davvero felici di poter essere oggi a celebrare un lavoro incredibile da parte della dirigenza azzurra. Non era facile ripartire, non era facile ricostruire. Scelte impopolari in estate, scelta impopolare a dicembre. Tutto però da ragione a quello che è stato sempre deciso nella stanza dei bottoni, tutto! Il Presidente Corsi ha saputo trasformare tutta la bile estive in grande gioia e soprattutto ha saputo ricucire uno strappo che ai più sembrava quasi insanabile. Giusta la scelta dei due direttori che hanno saputo fare un grande lavoro, per lo più sottotraccia e senza mai volersi prendere le luci della ribalta. Una squadra costruita alla perfezione per uno dei campionati più belli di sempre.

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19 Commenti

  1. ….ritengo troppo generoso il voto dato a Krunic. A voler essere generosi un 7, ma stiracchiato.
    Sarebbe da 10 se solo avesse meno momenti di buio durante le gare e se si intestardisse meno nel voler andare in porta col pallone. D’accordo con il 10 alla società, io che solitamente parto prevenuto verso le dirigenze e che non ho mai avuto simpatia per il corsi uomo, ma quando c’è da riconoscere il giusto non mi lascio condizionare dalle antipatie (anche se va sottolineato, il senso di colpa per l’anno scorso, col tempo, ha fatto riflettere anche il padrone e probabilmente ha ritenuto di essere più che in debito con i tifosi).

  2. 10 a tutti anche io…dalle macerie tirare su un grattacielo non e’ cosa semplice.

    BRAVI A TUTTI E ARIGRAZIE RAGAZZI…PER AVERCI FATTO VIVERE EMOZIONI VERAMENTE UNICHE E INDIMENTICABILI (UNA SU TUTTE FROSINONE), SPERO DI RIVEDERVI TUTTI IL PIU’ POSSIBILE IL 19 AGOSTO PER RIVIVERE UN ALTRO ANNO INSIEME.

    SEMPRE SOLO E COMUNQUE FORZA EMPOLI

    ps: ABBONATEVI…QUESTA SQUADRA E QUESTA SOCIETA’ LO MERITA

  3. Il giudizio su Krunic a fine partita quest’anno è sempre stato di questo tipo : “no questo è fuori categoria, per la B è veramente troppo…..però…..ha sbagliato il solito gol fatto davanti alla porta e poi ha perso quella palla a centrocampo dove meno male ha salvato Maietta sennò pareggiavano” Ecco tutto l’anno i giudizi miei sono stati tipo questo pensiero, gli manca sempre qualcosa o macchia sempre la prestazione con un qualcosa che magari può anche essere una gomitata tipo a Carpi, insomma un BELL’INCOMPIUTO ! almeno fino ad ora.
    Per il resto concordo su tutta la linea, ma avrei dato un punto in più a Maietta, è al pari di Caputo e Donnarumma.

  4. 7 anche a lui. Per aver fatto il lavoro sporco a inizio stagione. E cioè riformare un gruppo. Ridare entusiasmo a un ambiente depresso.

  5. Meritava un voto anche chi se n’è andato a metà stagione. Intendo Vivarini, Romagnoli e Simic. Anche loro hanno contribuito.

  6. E’vero che poche partite non possono far dare un giudizio definitivo,però se dovessi considerare e valutare le 3 partite disputate da Terracciano,l’impressione è che dei 3 il migliore sia lui.

  7. Quanto a Vivarini,sicuramente non avrebbe potuto fare quello che ha fatto Andreazzoli o magari chissà,modulo o meno,ci sarebbe arrivato ma non così presto per arrivare tra le prime due della classifica finale(ricordo che comunque è stato esonerato con un distacco dalla seconda in classifica di 3 punti),ma direi che bisogna dargli atto di aver messo insieme una squadra praticamente nuova di zecca(anche parlando di chi stava in panca)con buoni risultati,cosa di cui sicuramente se ne è avvantaggiato anche Andreazzoli,perchè una cosa è prendere in mano una squadra che si trova in posizioni traballanti,ben altra ritrovarsi una squadra che comunque non solo gravitava in posizioni ottime di classifica,ma che era comunque convinta(sia da parte di Vivarini che dei giocatori)di avere ampi margini di miglioramento……

  8. Vivarini 6
    Simic 6,5
    Romagnoli 5,5
    Picchi (senza voto)
    Seck (4)
    Zappella (7 per il precampionato, ma in sostanza senza voto)

    D’accordo sulle pagelle, (Maietta al pari di Di Lorenzo)… ma il metro di giudizio è quanto dato in campo a prescindere dal nome o tenendo conto del nome/potenzialità/aspettative iniziali?

  9. krunic giocatore sopravvalutato, come lo era saponara. E’ la mania di trovare sempre qualcuno da sponsorizzare a tutti i costi per far abboccare giornalisti e ambiente e far lievitare i costi. Solo così si realizzano le plusvalenze e si falsificano i bilanci del mondo del pallone. E’ un giochino che poco ci azzecca con il mondo dello sport. E per i meriti sportivi, krunic non è un fuoriclasse. Non fino ad oggi. Cosi come Saponara. Molte chance e poche dimostrazioni concrete di far vedere quel qualcosa in più per il quale puoi definirli fuoriclasse.

  10. Invece per me Caputo è un vero mostro di attaccante. Per i movimenti, per il fisico e l’intelligenza tattica che ha sempre dimostrato. Sono troppo curioso di vedere cosa riuscirà a dimostrare in serie a.

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