a cura di Claudio “Freccia”

Gruppo principale: Boys Parma 1977

Altri Gruppi/compagnie: G.F.Ovunque, Gioventù Parma, Gruppo 4 maggio, Danè, Aquila Longhi, Firm Parma 2013, Supponenza Crociata, Old Danè, Dannato vivere…,Boys Giovani, Pontetaro Molesta, Colliculum Ubi Que 1997, Twins, Crociati Milano, Phoenix Parma, Sezione Nord/Est, Quelli di…Popeye, Scalinata, Super Ittico on tour

Compagnie di paese o città: Villanova, Sorbolo, Soragna, Roccabianca, Monticelli, Langhirano, Busseto, Corniglio, Mattaleto, San Lazzaro, Albareto, Felegara, Noceto, Medesano, Collecchio, Traversetolo, Salso, Mordacci, Fidenza (prima sezione dei Boys a nascere), Gaione, Via Isola, Vigolante, Agno, Cassino, Codesano, Alba, Buca Sarda, Napoli, Brindisi, Oltr’Enza, Quindici, Montanara, Varano (Felegara), Bardi, Milano, Ireland, Oltretorrente, Pedrignano, Felino, Taranto, Fontanellato.      Sito Internet: www.boysparma1977.it          Settore: Curva Nord “Matteo Bagnaresi”.

Gemellaggi/amicizie: –Empoli: gemellaggio bellissimo quello coi toscani, che poggia su basi solide, nato il 25 novembre 1984 a Parma, ben 35 anni fa. Uno dei più vecchi ancora in piedi nel panorama ultras italiano, apprezzato dagli ultras delle due città, ma anche dai tanti sportivi che si recano allo stadio conoscendo poco o niente delle dinamiche curvaiole. Innumerevoli le visite reciproche in tutti questi anni, cominciate nel 1993, anni pieni di fratellanza, amicizia, partitelle semiserie, grandi mangiate e bevute condivise, e, purtroppo, dolorosi addii, il cui ricordo ha rafforzato ancor di più l’amicizia e unito le due tifoserie. “23 anni d’amicizia e rispetto, dove li trovate nel vostro mondo perfetto?” e “Emi e Tino fratelli ultras” sono due striscioni apparsi fuori lo stadio in Parma-Empoli 07/08. In Roma-Parma ’10-11 i Boys, molto compatti e vivaci, ricevono la visita dei “Rangers Empoli”, con tanto di pezza. Giro di campo con diversi bandieroni in Empoli-Parma 03/04, 05/06 e 06/07. Striscione empolese nel 2005/06 “Dal 1984 eternamente fratelli”. In Parma-Empoli 03/04 copricurva al centro della Nord con da un lato i colori parmensi e dall’altro quelli empolesi, ed al centro la scritta “84-06 Parma-Empoli”. Striscione “Desperados Empoli” in Siena-Parma 03/04. Presenti striscioni empolesi “Desperados” e “Rangers” in Parma-Milan 03/04, “Desperados” in Parma-Inter stesso anno. Ancora striscioni “Rangers” e “Desperados” in Siena-Pr 04/05 e Fiorentina-Parma Coppa Italia, stesso anno. Il gemellaggio è stato rinnovato alla grande a Empoli per Empoli-Parma del 19 aprile ’15, con partitella tra tifosi la domenica mattina, mega-pranzo all’aperto con grigliata e altre squisitezze, e sbandierata con lo striscione “Emiliano vive” e altri belli da leggere sugli spalti. Striscione “Bentornato Ottavio”, ultrà empolese a cui finalmente è finita la diffida, esposto in Parma-Ribelle del febbraio 2016. A Lucca, per i Playoff per la B 16/17, presenti diverse pezze empolesi. In Parma-Empoli, Serie B, settembre ’17 si rinnova il gemellaggio con gli empolesi ospiti nella nuova sede dei Boys, grandi bevute, e, cosa sempre più rara, giri di campo delle rispettive tifoserie coi bandieroni. Esposto dagli empolesi lo striscione “Da sempre per sempre fratelli”. Nell’amichevole del 18 agosto 2017 Parma-Empoli, tifoserie a braccetto, tutt’e due in curva Nord; esposto lo striscione “Cambiano i tempi e le generazioni…sempre uniti dietro questi striscioni”. Parma-Empoli 17/18: consueta partitella e giri di campo coi bandieroni. In Parma-Empoli del 30 settembre ’18 giro di campo coi bandieroni delle due tifoserie e bellissima fumogenata gialloblù, con ai piedi la scritta “Orgogliosamente gemellati”. Poi altri scambi di favore. In Parma-Roma del 29 dicembre ’18 esposta la frase “Da 35 anni ultras…auguri Desperados”. Folta rappresentanza empolese in Parma-Spal del 27 gennaio ’19 e pezza empolese anche in Parma-Napoli del 24 febbraio ’19. –Sampdoria: il 7 ottobre 1990, a Parma, viene allacciato il gemellaggio con gli U.T.C. (Ultras Tito Cucchiaroni) della Sampdoria, uno dei più belli e sentiti a livello nazionale. Moltissime le visite reciproche che si sono scambiate le due tifoserie, unite da un ‘no’ deciso verso la repressione indiscriminata e le leggi speciali. Per Sampdoria-Parma 2008/09 gemellaggio rinnovato in bellezza: il fine settimana inizia al sabato con una partita di calcio tra gli esponenti di Boys Parma e Ultras Tito e seguente scorpacciata, poi alla domenica, parmensi e doriani sottoscrivono un comunicato comune contro l’introduzione della tessera del tifoso. I supporters parmensi, circa 900, colorano il settore con una semplice ma bella coreografia con strisce a scendere dei colori sociali delle due società. I doriani espongono in gradinata la scritta “L’amicizia è come il vino, invecchiando migliora. Bentornati Boys”. Striscione in Parma-Vicenza 08/09 “40 anni di amore infinito, auguri Ultras Tito”. In occasione di Parma-Samp 2009/10, per il ventennale del gemellaggio, i Boys realizzano una coreografia con riprodotti gigantograficamente gli striscioni “Ultras” Sampdoria e “Boys” Parma, su cui campeggia la bella frase “Parma Sampdoria da 20 anni gemellati, tre generazioni due striscioni”. Amichevole estiva Parma-Samp 12/13: esposta la scritta “Al gemellaggio vogliamo brindare, per il tifo libero continuiamo a lottare” Per il match Parma-Bologna 2013/14 esposta la scritta “Noi stiamo con i 93”, il numero esatto dei doriani diffidati ingiustamente a Livorno per aver affrontato la trasferta senza tessera… Nell’ultimo Sampdoria-Parma del 16 dicembre ’18 i parmensi espongono lo striscione “Ultras” con lo stemma dei Boys e degli Ultras Tito della Samp, oltreché corteo congiunto fuori dallo stadio sotto la pioggia battente, striscione doriano “Il vostro posto è qua…bentornati in Serie A” e consueta partitella tra rappresentative ultras il giorno prima. –Bordeaux: gemellaggio che dura ormai dall’aprile del 1998, quando i Boys furono invitati dai “Devils Bordeaux” a Parigi, per assistere alla finale di Coppa di Francia contro il Paris St. Germain. I rapporti tra i due gruppi sono stati tessuti da un ragazzo dei “Devils”, domiciliato per motivi di studio a Parma e assiduo frequentatore della Nord. Cinque ragazzi del gruppo partono da Parma in auto e raggiungono l’Alta Savoia, dove salgono a bordo del pullman della locale sezione bordolese. Allo “Stade de France” viene così siglato il gemellaggio coi girondini, un gemellaggio bellissimo. Molti di loro andarono a Parma a far visita ai Boys, il cui striscione ha girato quasi tutta la Francia, rafforzando ancora di più il gemellaggio. I Boys presero parte a scontri coi parigini, con i quali si confrontarono qualche anno prima in una gara di Coppa. Gli stessi Boys passarono numerosi Capodanni in terra francese. Nel 2006 purtroppo i “Devils” si sono sciolti per dissidi interni al gruppo, ma il rispetto e l’amicizia dei Boys non sono mai mancate. Questo fatto ha modificato non poco gli assetti della “Virage Sud”, incidendo anche nel rapporto tra i parmensi e i francesi, senza per questo intaccare il rispetto che la “Virage Sud” porta alla Nord di Parma, dimostrandolo più volte. Il 23 aprile 2016 i Boys hanno trascorso la serata insieme ai ragazzi di Bordeaux “Ultramarines” e “Alta Savoia”, rinsaldando il gemellaggio che lega le due città. Per l’occasione i francesi hanno omaggiato i parmensi di una foto ricordo che ritrae Boys e Ultramarines in trasferta a Monaco. Una trasferta che ha sancito un nuovo inizio di questa splendida amicizia. Girondini presenti a Imola con tanto di pezza nel 15/16. In Bordeaux-Nancy  la “Virage Sud” ha esposto la scritta “Diffidati Boys: siamo con voi”. In Parma-Maceratese dell’aprile 2017 esposto uno striscione in francese per ricordare i 30 anni degli “Ultramarines Bordeaux”. I Boys esprimano totale vicinanza nei confronti dei fratelli degli “Ultramarines Bordeaux” per gli arresti subiti durante la trasferta di Strasburgo del 3 febbraio 2018. Parmensi presenti in Copenaghen-Bordeaux il 13 dicembre ’18, per la fase a gironi di Europa League 18/19. Bordolesi presenti con tanto di striscione il 29/12/18 per Parma-Roma. –Curva Sud Catania: rapporto allacciato esattamente il 26 novembre 2006, quando alcuni membri dei “Boys” incontrarono per la prima volta gli “Irriducibili 1991 Catania” della Curva Sud. Per l’occasione si giocò Catania-Parma, gara che non era in programma dagli anni ’80 e che non era mai stata affrontata dai parmensi. Esattamente 10 anni dopo è in programma Catania-Vibonese, quindi, quale miglior occasione per festeggiare la ricorrenza? In tutto questo tempo tanti ragazzi dei due gruppi hanno stretto amicizia, anzi, una vera e propria fratellanza, ed hanno trascorso tempo insieme nelle due città. Pranzi, cene, mangiate, dormite, fumate, bevute hanno consolidato l’unione Ultras;  due gruppi e due città differenti…ma che alla fine hanno in comune molti aspetti di vivere lo stadio Sono i “piccoli gesti” che cimentano e consolidano questo rapporto, come gli striscioni che si sono scambiati i due Gruppi per i diffidati, o d’incoraggiamento, ma soprattutto la visita dei catanesi al cimitero dal “Bagna” a Piratello di Imola prima di andare alla festa dei Boys nel 2017 dove lasciarono un mazzo di fiori rossazzurri, e per questo ricevettero anche i ringraziamenti dei genitori di Matteo. In occasione di Catania-Vibonese, 14 Boys raggiunsero Catania accolti come meglio non si può: un pranzo tipico a base di specialità locali, visita al baretto dove gli vengono presentati anche tutti gli altri gruppi che da 2-3 anni popolano la curva Sud, poi gli viene regalato il materiale dell’Estrema Appartenenza, sigla che racchiude tutti i gruppi; lo stesso fanno i Boys col loro materiale, omaggiando inoltre i catanesi dello striscione “Clamoroso al Cibali…da 10 anni Boys e Irriducibili”. “Rispettiamo chi ci rispetta” e “Libertà per gli ultras” sono i cori che chiuderanno questo bellissimo momento aggregativo. Nella Sud di Catania tante cose sono cambiate in positivo negli ultimi anni: tutti fanno quadrato, compatti, spalla contro spalla; sta rinascendo il movimento che si era interrotto per la Tessera. Il gemellaggio è sentito anche dagli altri gruppi o compagnie della Sud. Purtroppo il 1° febbraio 2017 è scomparso, dopo una lunga malattia, il capo indiscusso, il simbolo del movimento ultras catanese: Ciccio Famoso.  Ai funerali uno dei Boys era presente, è rimasto di sasso dal testo letto da un ragazzo del gruppo di Ciccio: parole bellissime che lui ha trasmesso ai suoi ultras. Il 24 aprile ’16, in occasione di Catania-Melfi, la Curva Sud Catania espone lo striscione “Avanti Crociati Boys Parma”. In Parma-Lumezzane, esordio casalingo del Parma in Lega Pro con annessa coreografia, viene esposto lo striscione “Bentornati diffidati Curva Sud Catania” per il rientro dai Daspo di Varese-Catania. Presenza dei Boys a Catania il 1° febbraio 2018 per il primo anniversario della scomparsa di Ciccio Famoso. In Parma-Ternana dell’1/5/18 esposto lo striscione “Luca libero”, ragazzo catanese arrestato in seguito alla trasferta di Matera. Catanesi presenti a Parma per Parma-Inter del 9 febbraio 2019. Su 2 dei catanesi presenti gravava il Daspo e son stati successivamente arrestati. –Rapid Vienna: bel gemellaggio internazionale coi biancoverdi viennesi, direttamente tra “Tornados Rapid” e “Boys”, ed innumerevoli sono state le visite reciproche in questi anni. Nel luglio 2016 visita dei parmensi agli amici “Tornados”, per l’amichevole Rapid Vienna-Chelsea, in cui c’è stata l’inaugurazione del “West Stadion”, il loro stadio che recentemente aveva subìto lavori di ammodernamento per adattarsi alle normative Uefa e all’incremento di pubblico che l’Europa League aveva generato. Ad accoglierli alle porte di Vienna i ragazzi dei Tornados, i soliti che vengono a spesso Parma, che conducono i Boys nella loro sede, un vero covo. Hanno organizzato uno spuntino prepartita di prodotti tipici della zona. Per Parma-Fano del marzo ’17 i “Tornados Vienna” hanno omaggiato prima della gara i parmensi di bellissimi bicchieri di birra serigrafati col simbolo dei Boys e l’indirizzo della nuova sede dei Boys. Sul finale della gara intonato un coro in loro onore, fieri dell’amicizia che li lega da alcuni anni ormai. I Boys con tanto di lettera d’invito in impeccabile lingua italiana furono invitati al 20° compleanno dei “Tornados Rapid” nel novembre 2016. I Boys decidono di esporre la pezza “Curva Nord Matteo Bagnaresi”, un passo importante, che i ragazzi di Vienna avevano espressamente richiesto dopo la partita col Sassuolo. Prima dell’invito sul palco dei Boys, uno del direttivo ha fatto un discorso di presentazione  sui Boys, raccontando un po’ come sia nata questa amicizia e come sia stata portata avanti nel tempo, così da mettere tutta la curva a conoscenza di tale fatto. Scambiate tra Boys e Tornados belle targhe-ricordo. Il 4 febbraio 2018 presenza della curva Nord con tanto di pezza di Matteo Bagnaresi a Vienna in occasione del derby Rapid Vienna-Austria Vienna. Visita parmense agli austriaci per Inter-Rapid Vienna, ritorno 16.mi Europa League, del 21 febbraio ’19, che ricambia la visita dei “Tornados” in Parma-Inter del 9 febbraio scorso, presenti comunque anche a Firenze il 26/12/18, col Frosinone il 4/11/18, a Bergamo il 27/10/18, con la Lazio il 21/10/18, in Parma-Juve l’1/09/18 e in altre circostanze, non meno importanti, in Serie B. Parmensi presenti in Austria in Wolfsberg-Rapid Vienna dell’11 novembre 2018. –Perugia: per Perugia-Parma, Serie B, settembre ’17, i Boys sono stati ospiti degli “Ingrifati Perugia”, gruppo conosciuto negli anni soprattutto grazie ai fratelli empolesi e con il quale si è inevitabilmente instaurato un buon rapporto vista la condivisione di tanti ideali. I Boys vengono subito accolti con entusiasmo presso la sede del gruppo perugino, dove gli sono stati offerti panini e birre a volontà. E’ stato bello e piacevole il raccontarsi tanti ricordi tra loro, riesumati dai ragazzi. Dopo tante risate ci si dirige nei pressi di una piazzetta in mezzo al verde dove è presente un monumento in ricordo dello “Skrondo”: un momento molto toccante che rende veramente l’idea di quanto forte fosse il legame che univa questo ragazzo al gruppo “Ingrifati”. Non mancano i saluti a Matteo e a “Nevrite”, scomparso nel maggio 2017. Durante la gara esposto dai ragazzi di Perugia lo striscione “La Nord ricorda Matteo, accompagnato dall’accensione di un fumogeno. –Montevarchi: i parmensi hanno stretto amicizia coi toscani, in seguito alle varie visite a Empoli, per il torneo per Emiliano e in altre occasioni.

Buoni rapporti/reciproca stima: –Bari: rapporti di rispetto e stima grazie soprattutto al fatto che i baresi sono gemellati coi sampdoriani, legatissimi ai parmensi. Negli ultimi anni i rapporti sono andati sempre più intensificandosi. Nel 2008/09, a Bari, i parmensi applaudono sentitamente il coro partito spontaneo dalla Nord barese per il “Bagna”. Rispetto rinnovato dalle due tifoserie per Bari-Parma del 21 dicembre ’17. –Lazio: un rispetto reciproco nato da pochi anni, tra due tifoserie che hanno dimostrato molta sensibilità tra di loro per i rispettivi lutti: i parmensi per il laziale Gabriele Sandri, i laziali per Bagnaresi. In Parma-Lazio 2010/11 è dedicata a Gabriele la coreografia della Nord a tre anni dalla sua scomparsa: un telone copricurva con su scritto “In ricordo di Gabriele Sandri cittadino italiano” e lo striscione “11-11-07 – 11-11-10 gli ultras non dimenticano: Gabriele vive”. In risposta i laziali alzano potente il coro “Bagnaresi uno di noi”. A Roma, nella stessa stagione, i laziali esposero “Con il tuo coraggio hai affrontato anche l’ultimo viaggio. Ciao Bagna”, e i parmensi subito dopo rispondono con lo striscione “Giustizia per Gabriele”. Bello il pregara di Lazio-Parma 11/12 con in campo tutta la famiglia Sandri, con foto di rito sotto la Nord e un mazzo di fiori dei Boys, che riescono, pur non presenziando causa tessera, a portare uno striscione che sarà tenuto in mano per tutto il primo tempo dai pochi parmensi tesserati presenti (“I vostri figli i nostri fratelli ciao Bagna ciao Gabriele. Boys”). Parma-Lazio 11/12 si gioca nell’anniversario della morte di Matteo e alcuni laziali, pur senza la possibilità di assistere alla gara, fanno visita ai Boys per questa ricorrenza. La delegazione biancoceleste si raduna ad un paio di chilometri dallo stadio, dove ci sono striscioni e fiori sull’immagine di Matteo; solo a poche manciate di minuti dall’inizio raggiungerà lo stadio, dentro il quale l’attenzione si sposta verso la curva Nord, che allestisce un’esemplare coreografia, con un telone copricurva che ripropone una sua foto con un bellissimo disegno, contornato da bandierine bianche, giallo e blu, e le scritte “Tutto questo anche grazie a te…ciao Vappo” (ragazzo del gruppo che contribuì a dipingere in vita il telone con l’effige del “Bagna”). In Parma-Lazio dell’ottobre ’18 esposto il semplice “Ciao Gabriele”. Pisa: striscione parmense “Mau ovunque” domenica scorsa col Napoli (vedi sesione “Curiosità”) e striscione pisano bellissimo in Pisa Pro-Piacenza 17/18 “A 10 anni dalla scomparsa la Nord saluta il Bagna. Ciao Matteo”.

Ex-gemellaggi/amicizie: –Spezia: nel gennaio 1978 gli “Ultras Spezia”, in trasferta a Parma, propongono un’alleanza tra i due gruppi, facendo così nascere il primo gemellaggio dei “Boys”. Agli inizi di settembre 2007, in occasione di un’amichevole a Salsomaggiore Terme, viene rotto ufficialmente il gemellaggio con gli “Ultras Spezia”: da un anno i rapporti tra i Boys e una parte della curva spezzina si erano deteriorati e lo strappo non era stato più ricucito. Una parte della loro curva non aveva digerito la mancanza di scontri tra emiliani e livornesi durante un’amichevole a Viareggio. Loro in netta superiorità cercarono gli spezzini. Non ci sono, ci siamo noi la risposta dei 20 presenti ed i livornesi se ne andarono. I parmensi si sentirono traditi. Il gemellaggio era visto soprattutto in chiave anti Carrarese e Reggiana.  Ed era molto sentito, spesse volte ci si è ospitati a vicenda nella propria curva, nella propria sede e nelle proprie case. Moltissime le visite reciproche. Dopo lo scioglimento è subentrata la rivalità, con gli spezzini ancora arrabbiati per questa rottura. Nel 2° tempo di Parma-Spezia del 27 dicembre ’17 esposta dai parmensi la pezza “spezzini cani bastardi”. Per Inter-Parma 05/06 presenza spezzina con striscione “Bulldogs La Spezia”. In Parma-Bologna 04/05 presenti gli striscioni “Ultras Spezia” e “Fronte del Porto”. In Parma-Napoli 14/15 esposto “Ramon nel cuore dei Boys”, fondatore degli Ultras Spezia. –Modena: durante Parma-Spal, metà febbraio ’78, viene ufficializzato il gemellaggio, in chiave anti-spallina, coi modenesi. Ma dopo alcuni tafferugli a Reggio Emilia coi locali, affrontati a fine aprile ’84 insieme ai modenesi, nascono delle incomprensioni con quest’ultimi e le “Brigate Gialloblù Modena” rompono il gemellaggio, che si trasforma in rivalità. –Verona: gemellaggio nato il 29 gennaio 1984 su un convoglio ferroviario che stava portando, in categorie diverse, i Boys Parma 1977 a Carrara (C1) e le Brigate Gialloblù Verona a Pisa, in B. Fino ad allora, tra i due gruppi, era intercorsa, tra l’altro, anche un po’ di rivalità. Durante quel tragitto nacque dal confronto la scoperta d’avere una filosofia ultras e di tifo molto affini. In Parma-Verona del gennaio ’97 esposta la scritta “La Nord saluta gli Hellas Fans”. Il rapporto si consolidò fino a metà anni ’90, ma poi calò fino alla rottura comunicata dai veronesi ai Boys a metà febbraio 2000, prima di Hellas Verona-Parma al “Bentegodi”. Con il tempo erano venute a mancare a Verona le persone che avevano legami d’amicizia coi Boys. “Chiampan giù le mani dagli ultrà!”, messaggio per il presidente del Verona, datato 15 febbraio ’87, ai tempi dell’accusa di associazione a delinquere delle Brigate Gialloblù Verona. –Vicenza: nel giugno del 1979, al “R.Menti” di Vicenza, il Parma affronta la Triestina nello spareggio promozione per la B. I “Vigilantes”, ultras del Vicenza, anche se non invitati, entrano in curva coi parmensi, per dar manforte contro i triestini, loro rivali di sempre. Nessun parmesnse si oppone decisamente alla loro presenza, così che questi appendono il loro striscione di fianco a quello dei Boys. Un’amicizia, quindi, più “subita” che cercata, ma che comunque termina il giorno stesso. La temporanea e parziale collaborazione coi vicentini causa ai Boys l’inimicizia dei veronesi, che spediscono alla sede del gruppo gialloblù una lettera minatoria. Nel marzo 1980 i “Vigilantes” lasciano a Parma lo striscione “Lion’s Supporters”, già conquistato ai bresciani, nel tentativo di garantirsi l’incolumità. –Cesena: in chiave anti-Bologna uno dei primi gemellaggi, tra i più sentiti; ancora oggi tra i “vecchi” ci si vede ancora ogni tanto, come in occasione della messa per Glauco, capo storico della curva cesenate scomparso tragicamente alcuni anni fa, uno degli allora artefici del gemellaggio. Nel novembre ’82 i Boys viaggiano verso Rimini in treno. Presso la stazione ferroviaria di Cesena si presentano numerosi ultras locali, i ragazzi pensano ad una imboscata, poiché il viaggio è stato particolarmente turbolento, con agguati a Reggio Emilia e Bologna, ma i cesenati chiedono solo di aggregarsi, visto l’odio che li contrappone ai riminesi. Nasce così un’amicizia. Il 4 gennaio 1987 viene ufficializzato in Romagna il gemellaggio con le “Weisschwarz Brigaden Cesena”. Nel giugno del ’94, a Cremona, viene disputato lo spareggio- promozione per la Serie A Padova-Cesena, ma i Boys decidono di non andare in quanto l’amicizia coi bianconeri di Romagna si è ormai persa, dopo il litigio in Curva Nord tra cesenati e veronesi per Parma-Atletico Madrid 92/93, che allontanò definitivamente le parti e il gemellaggio finì tra l’indifferenza generale delle due curve. Piacenza: nell’ottobre 1984 alcuni ragazzi dei “Boys” si uniscono ai piacentini in trasferta a Reggio Emilia. Nel novembre 1985, a Piacenza, viene ufficializzato il gemellaggio con gli ultras biancorossi; ma l’amicizia è molto superficiale e termina il giorno stesso. Barletta: il 3 gennaio 1988 i Boys, a Barletta, compiono la loro prima trasferta al Sud; l’accoglienza è ottima e viene siglato un gemellaggio col locale “Gruppo Erotico”. Un giocatore gialloblù, dinanzi ad alcuni ultras parmensi, rivela il suo disinteresse per la trasferta del gruppo in Puglia: il capo dei Boys cerca immediatamente di stenderlo, ma viene prontamente fermato da altri ragazzi del gruppo. Una ventina di Boys, nel gennaio 1989, raggiunge i barlettani in trasferta a Cremona, dove conquistano una decina di sciarpe dei “Longobards Cremona”. I barlettani a fine anno ’90 regalano lo striscione “Ultras Ghetto sezione Nomadi” ai parmensi.

Rivalità: –Reggiana: fortissimo odio, rivalità acerrima, soprattutto di campanile; un’antipatia che vive oltre il perimetro dello stadio. Solo 40 Km. e il fiume “Enza” separono le due province Il derby dell’Enza è sempre stato pentitissimo ed è un’esperienza che ogni appassionato di calcio, non per forza di curve, dovrebbe fare. A Novara, nell’80/81, i Boys costringono gli ultras di casa a consegnare lo striscione “Forever Ultras”, preso agli acerrimi rivali dei parmensi, in cambio dello striscione comasco “Venceremos”. Nel dicembre 1983, durante il derby al “Tardini”, esposto e poi fatto a brandelli lo striscione reggiano “Forever Ultras”, ottenuto dai novaresi. Tafferugli nell’aprile ’84 anche a Reggio. Nell’ottobre ’84 scoppiano tafferugli in gradinata Nord in un Reggiana-Piacenza; i Boys affiancano i piacentini e un giovane parmense viene accoltellato. Il 4 maggio ’86 si sfiora la tragedia, con scontri tra tifosi e polizia che fanno temere una nuova Bruxelles, un campo di battaglia; provocazioni abituali negli stadi scatenano un’assurda carica dei blu. La Reggiana vinse al “Tardini” 2-1; guerriglia tra i Boys e celere, che caricò indistintamente, i Boys si opposero con la forza a quel barbaro atto, uno scontro coraggioso che costò arresti e denunce a molti ragazzi. A Reggio Emilia derby precampionato 89/90, il 1° agosto, scontri pre e dopopartita. I ragazzi di p.le Lubiana perdono lo striscione “Lubian’s”. In dicembre si torna a Reggio, coi parmensi che riempiono il settore all’inverosimile. Al ritorno, il 27 maggio ’90 a Parma, scontri in curva Sud tra parmensi e reggiani. I Boys conquistano il principale striscione granata “Ghetto” (esposto a Cagliari nel 91/92), il Parma la Serie A. Nel ‘90/91 a Pisa, nel settore ospiti viene esposto e subito fatto a pezzi lo striscione “Ultras Ghetto sezione Nomadi”, regalato ai Boys dai barlettani. Il 6 aprile ’94, gara di recupero del derby sospeso, 3 punti regalati dalla Parmalat alla Reggiana per aiutarli a salvarsi dalla retrocessione. A febbraio ’97, per il derby di Reggio Emilia, vengono organizzati due treni speciali ma ne parte solo uno. Scoppiano incidenti nella stazione di p.le Bottego. Così alcuni ragazzi partono per Reggio in auto e, arrivati a destinazione, sfondano i cancelli. Tensione a Parma prima del derby del maggio 2017: diversi parmigiani in diversi punti della città giravano con spranghe, caschi e bottiglie. Un gruppo di granata, arrivati a Parma in treno, sono riusciti a sfuggire al controllo delle f.d.o. e si sono riversati nelle vie del centro provocando alcuni danni a negozi e auto in sosta. Esposto in Nord su più piani lo striscione “Fuggi a Carrara, rompi con Ferrara, con lo Spezia scappi dopo i sassi, sull’A14 ti lanci in sorpasso, con il Sassuolo passeggio, stessa storia a Correggio, ora segni il goal della bandiera e lo vuoi dire all’Italia intera? Sono anni che non vedi la mia schiena”Striscione “Forever Ultras” dei reggiani esposto in Parma-Reggiana 83/84 e, nella stessa gara, “Dio stramaledica i reggiani!”. –Juventus: rivalità diventata fortissima negli ultimi anni, ma nata quando, ai primi anni ’90, il Parma comincia ad occupare i quartieri aristocratici del calcio italiano ed europeo. Un ragazzo dei Boys, rimasto isolato, viene vigliaccamente accoltellato fuori dal “Delle Alpi” di Torino, nel gennaio ’91. Alla fine di Parma-Juve del 14 maggio 1992, finale di ritorno di Coppa Italia, i Boys, dallo stadio fino al centro città, si scontrano più volte con gli ultras juventini. Numerose sono le partite contro i “gobbi” durante la stagione 1994/95, che consolidano la rivalità. Agli inizi del ’95 gli juventini penetrano in curva Nord molto prima della partita e alcuni ragazzi li fronteggiano da soli. A metà giugno del solito anno, nella casalinga finale di ritorno di Coppa Italia, i parmensi si scontrano con la polizia dietro la curva Nord, nel tentativo di arrivare al settore bianconero. Ad inizio 1997 i Boys si scontrano con i “Viking Juve” in zona Petitot, a Parma, coi bianconeri vinti e messi in fuga. A gennaio 2005, alla fine di Parma-Juve, gli ultras bianconeri invadono il terreno di gioco e avanzano verso la Nord, ma i Boys intervengono e li rispediscono in curva, azione che costa 11 diffidati. Nel 2009/10, a due anni di distanza dalla tragica morte del “Bagna”, viene nuovamente permessa la trasferta di Torino con la Juve, organizzata in treno. L’arrivo è salutato da alcune bombe carta e di lì a poco gli si fanno incontro i ragazzi della Curva Nord juventina, tenuti poi a distanza dalle guardie. Verso il 30° del primo tempo, almeno 6 grossi petardi vengono lanciati a ripetizione nel settore dei parmigiani, creando spavento. La loro reazione non tarda a venire, con lancio d’oggetti verso gli juventini. Il match viene sospeso per 6 minuti e il capitano della Juve Del Piero va a parlare coi capi ultrà per placare gli animi della Nord ed evitare così la sospensione definitiva della partita. Nel secondo tempo i Boys non si raggruppano più nella parte inferiore del settore, ma al centro, dove tengono in mano la sola pezza del “Bagna”; alla fine festeggiano la bella vittoria coi giocatori che gli lanciano le maglie.  Era il 13 gennaio 2013 quando una 50ina di Viking, Nucleo e N.a.b., si presentarono senza scorta e in corteo al “Bar Gianni”, ritrovo abituale dei Boys, cercando e trovando lo scontro per poi mettere in fuga i pochi ultras crociati presenti a quell’ora, con gli juventini che ebbero 20 diffidati per l’azione. Carica di adrenalina per i parmensi in occasione del quarto di finale con la Juventus al “Tardini” del 28 gennaio 2015, per l’odio tra le due tifoserie, alimentato tre giorni prima dalla Curva Scirea con l’esposizione, durante Juve-Chievo, dello striscione “28-01 aperitivo da Gianni…”, riferito agli scontri di cui sopra. Il bar ritrovo dei Boys resterà chiuso per motivi di ordine pubblico. Il contatto sarà evitato solo per il massiccio dispiegamento di forze dell’ordine, in una città blindata. A sorpresa a fine match le guardie cambiano itinerario ai bus arancioni che trasportano gli juventini, facendoli passare vicino la curva Nord a sirene spiegate, spiazzando chi si aspettava botte o fughe sugli spalti. Da segnalare la presenza e l’”attesa” dei parmensi fin dal primo pomeriggio e, ad inizio gara, la contestazione contro alcuni dirigenti parmigiani e Ghirardi, rei di poco attaccamento alla squadra. Durante la gara sono purtroppo partiti bruttissimi cori da parte bianconera “Uno di meno, voi siete uno di meno”, seguiti dai fischi dello stadio, già sentiti quest’anno in campionato. In Parma-Juve dell’aprile ’15, i Boys, dato gli insulti degli juventini in Coppa Italia, esibiscono “Dall’Heysel a Scirea i vostri morti abbiamo sempre rispettato, voi il Bagna avete infangato…infami!”.  Esposte pezze “Fighters” e “Arditi” Juve in Juve-Parma 04/05 e “Arditi” in Siena-Parma 04/05, in qualche modo finite in mano parmense. (Vedi sezione “Curiosità” per i fatti più recenti). –Brescia: rivalità vecchissima e sentita. Nel novembre 1983, a Brescia, i Boys subiscono una sassaiola in curva e sono poi assediati dai rivali all’uscita; provvidenziale l’intervento della polizia. Sempre a Brescia, nel settembre ’87, finita la partita un’ottantina dei Boys sono assediati da moltissimi ultras delle Rondinelle. A metà febbraio ’88 gli ultras bresciani vengono caricati e presi a sassate al “Tardini”, che abbandoneranno solo alcune ore dopo la fine della partita. Nel febbraio 1993, a Brescia, i supporters emiliani subiscono pesanti attacchi agli autobus che li riportano in stazione. Anche il treno, che viaggia a singhiozzo, subisce numerosi agguati. –Roma: rivalità piuttosto recente ma sentita eccome. Il 4 febbraio 2001, scontri coi romanisti, giunti in massa a Parma, prima e dopo la partita. A febbraio 2006, in occasione di un notturno Parma-Roma, un tifoso ducale riceve cinque coltellate e il Bar Gianni, ritrovo abituale dei tifosi gialloblù nel prepartita, è assaltato dalla polizia. A metà gennaio 2007, in una notturna Parma-Roma, scontri contro gli ospiti nel dopopartita, che costeranno una diffida. –Como: vecchia e datata rivalità, ora stemperatosi, soprattutto perché le due squadre da tanto tempo non s’incontrano. Nel novembre 1979, con un’azione proditoria, viene grattato lo striscione “Venceremos” ai lombardi. A fine marzo ’80, i Boys non organizzano ufficialmente la trasferta a Como, nel tentativo, rivelatosi poi inutile, di evitare la rappresaglia di comaschi. –Mantova: vecchio, antico astio; parmensi accolti a fine ottobre ’80 da una sassaiola a Mantova, alla quale rispondono con una carica. Nel novembre 1981 il Parma torna in trasferta a Mantova, e i Boys, memori della stagione precedente, decidono di portare con sé una trentina di manici di piccone. I ragazzi delle Due Stelle viaggiano in treno e, una volta arrivati a destinazione, sistemano le armi fuori dallo stadio, in un punto dove pensano di ripassare a fine gara. Ma all’uscita il gruppo riceve la scorta della polizia, cosa mai successa, quindi il piano salta. I Boys vengono fatti passare sotto la locale “Curva Te”, e puntuale parte la carica degli ultras biancorossi. I parmensi rispondono e, durante i tafferugli, un poliziotto cerca di fermare un ragazzo del gruppo. Gli altri intervengono per liberarlo. L’agente, in grave difficoltà, fa esplodere un colpo d’arma da fuoco in aria. Dopo Parma-Brescia a metà giugno ’89, ragazzi dei Boys  individuano alcuni ultras mantovani, già allora gemellati coi bresciani, in via Torelli. Lo striscione “C.U.C.T.” (Commando Ultrà Curva Te) viene conquistato dopo un breve inseguimento. –Spal: forte, antico odio; gli ultras ferraresi, in occasione di un derby casalingo del ’78, vengono letteralmente massacrati. Un ferrarese, animato da spirito di vendetta, torna a Parma per un raid notturno durante la settimana successiva, lanciando una molotov contro la sede dei “Boys”. Nell’ottobre ’82 i parmensi, in trasferta a Ferrara, conquistano lo striscione spallino “Boys”., poi esposto. Ad agosto 2001, trasferta precampionato a Ferrara, che una quarantina di Boys affrontano in pullman. Scontri nel dopopartita, attorno allo stadio, con gli ultras spallini. Scontro sfiorato poco prima Parma-Spal del 27 gennaio ’19 tra una 50ina di spallini e una 20ina di parmensi, vicino lo stadio. Dentro a 7 Minivan di ultras estensi sfuggiti ai controlli, vengono trovati uno sfollagente, un manganello telescopico di metallo e 52 tubi di gomma.-Modena: dal gemellaggio alla rivalità il passo è breve, alimentata anche da questioni campanilistiche. Alla fine di Parma-Venezia di Coppa Italia, nell’ottobre ’92, scontri tra parmensi e modenesi, gemellati coi veneti. Il 1° marzo 2003 si gioca Parma-Modena. Dopo l’incontro, inaspettatamente, il corteo degli ultras canarini viene fatto passare dalla polizia davanti all’ingresso della Nord e i pochi ragazzi presenti hanno la peggio. Un ragazzo dei Boys viene arrestato in flagranza differita e riceverà una diffida di tre anni con obbligo di firma. Già nel precampionato si erano verificati scontri a Parma prima della gara. Il Parma a fine luglio 2005 gioca in amichevole a Sestola (Modena) contro il Castelnuovo Garfagnana. Al ritorno, presso il comune di Fanano, la via è sbarrata dagli ultras modenesi, che caricano il torpedone dei Boys. La reazione è decisa e i modenesi sono costretti a indietreggiare, con feriti da una parte e dall’altra. –Vicenza: dopo i tiepidi iniziali rapporti d’amicizia, a fine anni ’70, solo una fiera rivalità. Nel maggio 1987, a Vicenza, i Boys si scontrano contro gli ultras locali prima di entrare allo stadio. Un ragazzo conquista una bandiera biancorossa sul terreno di gioco prima della partita. –Fiorentina: vecchia rivalità. A fine novembre 1994 si gioca in notturna Parma-Fiorentina di Coppa Italia. All’ingresso della Nord succede il fattaccio: un ragazzo viene ripetutamente accoltellato dagli ultras viola. Nuovi scontri il 1° ottobre 2000 davanti allo stadio di Parma. A metà giugno, a Firenze, per il ritorno della finale di Coppa Italia, lancio di oggetti tra i due settori. –Paris Saint-Germain: nel marzo 1996 scontri con gli ultras francesi a Parigi, sui Campi Elisi. I padroni di casa attaccano i Boys con aste e bastoni; i tafferugli proseguono per diversi minuti., ma, nonostante l’inferiorità numerica, gli emiliani tengono testa ai francesi. Il Parma, sconfitto 3-1, viene eliminato dai futuri vincitori della Coppa della Coppe. –Bologna: vecchissima e sentita rivalità, astio. Duri scontri a Bologna ai primi di novembre ’84. Un ultras locale viene leggermente ferito con un arma da taglio; il pullman dei Boys viene perquisito e un ragazzo arrestato. A fine novembre ’86, Parma invade Bologna marciando in corteo per il capoluogo senza scorta; con loro anche gli ultras cesenati. –Wisla Cracovia: nel novembre ’98 è in programma il ritorno dei 16.mi di finale di Coppa Uefa Parma-Wisla Cracovia, e, dalla sera prima dell’incontro, parte la caccia al polacco, in rappresaglia all’accoltellamento di un tifoso gialloblù all’andata. –Pisa: ai primi d’aprile 1987 i parmensi rubano lo striscione “Boys” ai pisani. –Milan: nel gennaio 1991, al “Tardini” di Parma, conquistato dai parmensi lo striscione milanista “Sconvolts”, che la settimana dopo sarà esposto a Torino, contro la Juve. –Genoa: antica rivalità. Tafferugli al “Tardini” nel novembre 1984. A fine maggio 1987, nella trasferta di Genova, lo striscione storico “C.U.S.”, compagno di tante avventure, è conquistato da rossoblù. Gli ultras genoani, nel settembre ’87, penetrano in curva Nord nel dopopartita e tentano di rubare alcuni striscioni, mentre i Boys sono fuori dai cancelli. –Carrarese: vecchissima rivalità un po’ sbiadita nel tempo, per le diverse categorie delle due squadre. Striscione “Carrarini teste di marmo” esposto in Parma-Carrarese 1983/84. Nel gennaio 1984, nella non facile trasferta di Carrara, alcuni ragazzi sono minacciati coi coltelli. Nel marzo 1986 i parmigiani sono sotto l’assedio di forze soverchianti e solo l’intervento della polizia permette di risolvere la situazione. Sempre a Carrara, a fine agosto 2004, in precampionato, il pullman dei Boys è preso a sassate da carrarini e reggiani, gemellati tra loro. La reazione è tempestiva e i rivali sono affrontati e costretti alla fuga, anche se l’azione costa sei diffide. –Cremonese: vecchio e sentito astio. A Parma, ai primi di settembre ’85, contro i grigiorossi in Coppa Italia, i Boys conquistano lo striscione “Collettivo Ultras”, esposto a Cesena il 4/01/87. Dopo la ventina di sciarpe rubate a fine gennaio 1989, scontri a Parma a fine aprile del solito anno. A inizio novembre ’95 a Cremona, incursione dei parmensi dietro la curva grigiorossa, con tafferugli nei quali viene preso lo striscione “Baraonda” Cremona, poi requisito dalla polizia. 4 dei “Boys” vengono diffidati e, successivamente, processati. 10 ultras parmensi sono stati individuati e diffidati in seguito a scontri avvenuti la mattina di Cremonese-Parma del 20 gennaio 2018, protagonisti di un exploit di violenza con ferimento di un cremonese e danneggiamenti di vario tipo.I cremonesi, desiderosi di vendetta cercano di raggiungere il gruppo di parmensi, ma, grazie all’intervento della Digos, si riesce ad evitare il contatto tra le due fazioni. –Atalanta: odio comunque non acerrimo. A fine ottobre 2002, nei pressi del settore ospiti, prima di Parma-Atalanta, avviene uno degli scontri più duri e leali affrontati dai parmensi. –Triestina: vecchissima rivalità coi giuliani, fin dalla fine degli anni ’70. A Trieste, sul terreno di gioco a fine partita, nell’aprile del 1990, i Boys si scontrano con gli ultras triestini. Un ragazzo di Parma viene arrestato. “Via dal campionato: non siete italiani” è uno striscione esposto in Parma-Triestina 82/83. –Padova: nel novembre ’85, a Padova, mentre gli ultras veneti si scontrano con la polizia fuori dallo stadio, i Boys prendono gli striscioni “Commando Ultrà Curva Nord” e “Ultras” (in origine dei vicentini). Nell’ottobre 1995, sempre a Padova, i Boys si scontrano coi padovani prima della partita. Scontri al bar “Primavera” a Parma prima della partita di andata 16/17, che lasciarono in entrambi i gruppi tante diffide. –Sturm Graz: scontri a Parma con gli ultras austriaci nel novembre ’99 in via Duca Alessandro e anche al ritorno si verificano leggeri tafferugli. –Ancona: vecchia rivalità, ora molto all’acqua di rose. A metà novembre 1988, a Parma, i Boys rubano gli striscioni “Red Animals” e “Hell’s Angels” agli anconetani. Nel febbraio ’90, a Ancona, i bus che trasportano i parmensi in stazione sono bersagliati dalle sassate degli anconetani. –Sparta Praga: A Praga, per l’andata dei quarti di finale di Coppa delle Coppe 1992/93, i Boys, nell’intervallo della gara, sono attaccati dagli ultras locali, ma reagiscono con coraggio. Volano pugni, una torcia, poi intervengono le forze speciali. Stampa e società attaccano ingiustamente il gruppo, che risponde attuando uno sciopero del tifo. A fine novembre del 1997 i parmensi tornano a Praga, con due pulmini. Memori degli scontri del 1993 sono pronti ad una trasferta impegnativa ma, contro tutte le previsioni, il soggiorno in terra ceca sarà assolutamente tranquillo. –Austria Vienna: tafferugli con gli ultras austriaci a metà aprile 2005 a Parma in zona stadio. –Cska Mosca: duri scontri in notturna a fine aprile 2005 con gli ultras russi a Parma. –Venezia: rivalità storica, sentita, scontri con gli ultras arancioneroverdi a Parma in Coppa Italia, a fine settembre 2000. Vecchie ruggini quando i modenesi, gemellati coi lagunari, in un Reggiana-Venezia rubarono lo striscione ai parmensi “Unione Crociati Parma”. Nel febbraio ’17 a Venezia raid dei veneziani ai parmensi, che andavano allo stadio a piedi. Scattate diverse diffide. –Sambenedettese: odio vecchio ma persosi negli anni. Nel marzo ’89 scontri a Parma coi marchigiani, che rischiano di perdere uno striscione, in via Torelli. –Reggina: vecchie ruggini. Nel maggio 1989 intensi tafferugli tra lo stadio e la stazione a Parma tra le due fazioni, coi reggini che si sfogano danneggiando parecchie autovetture. –Forlì: vecchia rivalità, ora quasi inesistente. Nel 1980/81, i parmensi si presentano in mimetica, secondo una moda dall’ora, decisi a vendicare alcuni torti del passato a danno loro: conquistano la curva di casa, caricano gli avversari anche durante la partita, alla fine si scontrano con la polizia e, al ritorno in città, sono oggetto di attacchi mediatici dalla “Gazzetta di Parma”, oltreché di attenzioni particolari della magistratura. Nel 15/16 a Forlì i parmensi si vestono come usava negli anni 70-80. –Treviso: vecchissima rivalità. Nel gennaio 1983 i Boys espugnano la curva di casa.

Storia del tifo parmense: Il gruppo antesignano è quello dei Danè (“dannati” in dialetto emiliano), risalenti al 1973, tifosi crociati della prima ora: sono i primi a portare una sorta di coreografia in Curva, che poi non è proprio una curva, ma un pezzo laterale del Distinti, già settore popolare, attaccato alla Curva Sud. Allora la Sud, come del resto la Nord, erano 4/5 gradini in cemento, ma solo la Sud aveva un aggiunta in tubi Innocenti e il tifo più caldo si posizionava in quel settore. I “Danè” confezionano i loro primi striscioni in maniera molto artigianale, con delle scritte spray su lenzuoli. Subito dopo, quasi contemporaneamente fanno la loro apparizione le “Furie Crociate”, posizionate in Curva Sud, di fianco al settore laterale che ospitava i loro predecessori. Nel gennaio ’77 fa capolino lo striscione “Ultras”, bianco con scritta nera. L’anno dopo viene aggiunto un teschio ed è lì che forse si ha il primo embrione di movimento ultras cittadino. I “Danè” sono sì tifosi caldi, ma per attitudine più simili a un club che a un prototipo di gruppo ultras. Sono però loro a portare i primi fumogeni, anche se poi saranno i “Boys” ad usarli con più regolarità al pari degli estintori che in quegli anni, trafugati dai garage della città, si usano ai più costosi e meno reperibili fumogeni per creare nuvole di fumo. Da segnalare anche i “Panthers”, un gruppo rappresentativo di una compagnia di via Milano, quasi contemporaneo dei “Boys”, ai quali si affiancano subito e sempre. Il 3 agosto del 1977 nascono finalmente i “Boys” (va detto che la data risulta ipotetica in quanto non esiste nessun documento ufficiale che ne certifichi l’esattezza). Presso un’osteria di periferia nasce il Parma Club “Boys”. Lo striscione con le due stelle, ideato da un ragazzo del gruppo coi colori della città, non della squadra che gioca al tempo con la maglia bianca e una croce nera, scelta davvero originale e innovativa per qui tempi, esordisce il 18 settembre 1977 in casa con la Massese, appeso in Curva Sud, dove trovano posto i tifosi più caldi. La sede è il Bar Polisportivo di p.le Risorgimento, dove si tengono le riunioni e si conserva il materiale. Fin dall’inizio nel gruppo sono presenti elementi sia di destra che di sinistra, senza particolari problemi a livello di coesistenza, senza ispirazione ai movimenti di piazza. Per qualche anno il capo dei “Boys” è un militante di “Autonomia Operaia”, che rappresenta una minoranza in senso politico in curva, ma essendo lui il leader c’è una lettura fuorviata della tendenza politica del gruppo, in realtà molto eterogeneo. Il movimento ultras a Parma nasce da subito con una connotazione violenta. Fanno scalpore in tal senso alcune lettere minatorie indirizzate alla società che fatica a salire di categoria. Due di queste lettere vengono pubblicate dalla “Gazzetta di Parma”: la prima con una stella a 5 punte a firma “Brigate”, sinistroide; la seconda, praticamente identica, ma firmata “Ultras” e vergata con una svastica. Questo, oltre a far capire la confusione politica di quei tempi, da parte di ragazzi giovanissimi, sottolinea ulteriormente la loro propensione violenta, riassunta anche da un passaggio di quelle famose lettere: “noi ci sentiamo nati in funzione del panico e della violenza”. Nel ‘78/79, per dare più colore al tifo, fatto perlopiù di coriandoli, fiaccole, bandieroni, carta igienica, viene ideato un nuovo striscione in pvc. Nell’aprile 1979, per Parma-Novara, è appeso al “Tardini” uno striscione che diventa simbolo ideologico del tifo emiliano: “Crusader Ultras Supporters”, non un gruppo spalla ma solo un alter ego dei “Boys”, con al centro un teschio con ossa incrociate e ai lati gli scudi del Parma Calcio. Con il nuovo campionato i Boys si trasferiscono al centro della curva Sud, settore che, spesso, dividono con le tifoserie avversarie. La polizia a quei tempi è praticamente assente e la tensione coi rivali sempre alta. In seguito all’uccisione del laziale Vincenzo Paparelli, in un derby romano del 1979, è vietata l’esposizione di alcuni stendardi. La scritta “Ultras” e il teschio di “Crusader Ultras” iniziano ad essere coperti dallo striscione “Supporters”. Nel gennaio 1980 i Boys traslocano nella nuova curva Nord, ricostruita più grande in cemento. Dopo un anno è ancora Serie C. Lo striscione “Crusader Ultras” è modificato: “Ultras” viene staccato e diventa uno striscione a sé stante; “Crusader” diventa parte di un nuovo striscione, “Crusader Supporters”, che debutta in un derby con la Reggiana. Nell’81/82 è di nuovo B, ma il Parma vivacchia stabilmente a metà classifica. Molte trasferte vengono saltate, e anche in casa non c’è molto seguito, con una Nord grigia e vuota. Nell’82/83 l’attaccante Massimo Barbuti, con la sua grande umanità, instaura coi “Boys” un rapporto amichevole e sincero, conquistando i più giovani. A Ferrara segna il primo gol con la maglia crociata; sette giorni dopo, in casa con la Carrarese, il primo gol al “Tardini”, che corre a festeggiarlo sotto la Nord, salendo sulla recinzione metallica, che cede subito, sotto il peso dei Boys festanti. Nell’83/84, caso forse unico nel mondo, il Parma cambia maglia, tra l’indifferenza della sua tifoseria. Durante l’inverno vengono pubblicati due numeri della fanzine “Crusaders, notiziario del Parma Club Boys”. A fine maggio a Vicenza il Parma è seguito da 7.000 tifosi, e a Sanremo, poco dopo, ottiene la Serie B. Nel febbraio 1985  affronta la capolista Bari di Matarrese e, contro ogni pronostico, s’impone 3-0, ma, a pochi secondi dalla fine, l’arbitro sospende la partita per nebbia tra l’incredulità generale: i parmensi assediano gli spogliatoi. A Empoli, a fine aprile, esordisce il nuovo striscione “Boys” in pvc. A fine stagione il Parma torna in C1. Tra la prima metà degli anni 80 e fino alla metà dei 90 viene subìto il fascino delle “Brigate Gialloblù” Verona, anche se nei primi anni 80 ci sono scontri coi veronesi in Curva Sud, per poi paradossalmente arrivare al gemellaggio qualche anno dopo. Il 4 maggio ’86, al “Tardini”, al termine di un derby con la Reggiana, la Nord invade pacificamente la pista d’atletica, ma il questore ordine la carica della celere. I parmensi rispondono e 29 agenti restano feriti. Feroci sono gli attacchi dei mass-media, ondata di arresti senza precedenti che in pratica azzera il movimento. Vari ragazzi, perseguitati dai processi, abbandonano. I capi, per vari motivi, uno dopo l’altro, escono di scena; il testimone passa ad altri. Il Parma sale nuovamente in B. Nel giugno 1987, allo stadio di Cremona, i “Boys” si scontrano pesantemente coi carabinieri e, in stazione, prima di prendere il treno del ritorno, una vetrata finisce in frantumi: venti “Boys” sono trattenuti per accertamenti. La rabbia esplode con atti vandalici e il treno che riporta i parmensi viene completamente devastato durante il viaggio. Il gruppo, per evitare la polizia, tira il freno d’emergenza e scende in via Golese, così che il convoglio arriva in stazione praticamente vuoto. Nell’ottobre 1987 lo striscione “Crusader Supporters” (già “Crusader Ultras”) è rimodificato in “Crusader Ultras Supporters”. A fine settembre 1988, contro il Padova al “Tardini”, i Boys si spostano al confine est della Nord, a fianco dei Distinti, in polemica col resto della curva, per la scarsa partecipazione al tifo. La protesta terminerà 25 giorni dopo contro l’Avellino. A fine stagione 88/89 in Nord vengono esposti diversi striscioni per l’allenatore Giampiero Vitali, invitato a restare, ma il Parma, all’insaputa di tutti, aveva già scelto il nuovo tecnico. Nell’89/90 i Boys effettuano alcune trasferte al Sud per la prima volta, come Pescara e Foggia. Ai primi di febbraio del ’90 muore il presidente del Parma A.c. Ernesto Ceresini. Nel 1990/91 un mare di gente segue il Parma nelle trasferte al Nord: migliaia di persone a Milano, a Torino con la Juve, a Bologna e a Genova. All’ultima giornata, con il Milan a San Siro, storica impresa del Parma, che si qualifica per la Coppa Uefa. Nel corso di alcune riunioni estive i Boys invitano tutte le varie compagnie a rinunciare ai propri striscioni, in favore di quelli del gruppo principale. La dicitura “Crusader Ultras Supporters”, che aveva caratterizzato molte stagioni, viene abbandonata in favore di “Boys”, com’era in origine. La loro sede è ora al Petitot di p.le Risorgimento. Alla prima di campionato esordisce lo striscione “Boys” in pvc, col nome del gruppo tra due simboli coi leoni. A Sofia, in Bulgaria, viene affrontata la prima trasferta europea. Ai primi di ottobre, per Parma-Sampdoria, viene organizzata la “Festa di squalificazione”, dopo l’eliminazione dalla Coppa Uefa, ad opera degli stessi bulgari. A metà gennaio ’92 viene organizzata contro l’Ascoli una coreografia in Nord, in cui i Boys chiedono il ritorno della maglia crociata. Il Parma, da quell’anno ufficialmente nelle mani della famiglia Tanzi, inizia a scalare i vertici del calcio italiano ed europeo. Il primo trofeo messo in bacheca è la Coppa Italia, conquistata in casa contro la Juventus. Nel 1992/93 moltissimi tifosi partecipano alle trasferte in Europa, mentre in campionato si registra un vistoso calo. I Boys cambiano di nuovo sede, trasferendosi al circolo Arci di viale Basetti. Il 24 gennaio 1993 il gruppo inizia le pubblicazioni di “Boys”, fanzine a un foglio, e una settimana dopo, contro l’Atalanta, inaugura in Nord l’impianto audio per dirigere i cori. A metà maggio 1993, 12mila parmensi invadono il mitico stadio londinese di Wembley, per la finale di Coppa delle Coppe contro i belgi dell’Anversa, sconfitti 3-1. Il Parma conquista così anche questa Coppa. A inizio 93/94 i Boys si trasferiscono in una nuova sede e, a Roma contro la Lazio, ai primi di settembre, esordisce lo striscione “1977”. La fanzine del gruppo inizia ad essere sponsorizzata; diventa di quattro pagine a colori e viene stampata in tipografia. A fine ottobre, contro la Reggiana, il gruppo si scontra pesantemente nel dopogara con la polizia. Ai primi di febbraio 1994, con il Milan a S.Siro, il Parma conquista la Supercoppa Europea. Il derby del 6 aprile ’94 contro i rivali storici reggiani, è “regalato” ai granata, che lottano per salvarsi, così i Boys prendono la ferma decisione di non fare più cori per i giocatori (tra i primi in Italia a non farli più), e di scioperare contro Roma e Benfica. Ma al “Tardini”, contro i portoghesi, qualche storico leader decide di far cantare. Alla luce di questo, diversi ragazzi decidono di abbandonare. Il Parma a maggio perde la finale di Coppa delle Coppe (0-1) contro gli inglesi dell’Arsenal a Copenhagen. A seguito della finale di quella finale la spaccatura è evidente nell’ultima gara di campionato a Napoli, per la quale partono solo in 25. Da quella situazione nasce perfino un altro gruppo, “Potere Crociato”: molti rimangono a casa, altri rimangono al proprio posto, una parte invece decide di staccarsi e fondare questo gruppo.  La nuova situazione divide per 10 anni il cuore della curva in due, costringendo a viverla  in un altro modo, mai visto prima, che la gente che c’è adesso non potrà mai capire per quanto sia stato angustiante e controproducente. Molti vecchi “Boys” mollano. A San Siro, a metà maggio ‘95, il Parma conquista la Coppa Uefa contro la Juve, con un gol di Dino Baggio. All’inizio di giugno, a Torino, il Parma incontra di nuovo i bianconeri nella finale d’andata di Coppa Italia. Ma la partecipazione della tifoseria gialloblù è scarsa, nonostante si tratti di una finale, così come lo è stata durante tutto il torneo (vedi Perugia, Cagliari e Firenze). A fine settembre ’95, dopo la trasferta di Genova con la Sampdoria, dove un Parma rinunciatario e svogliato subisce un pesante passivo, i Boys confezionano lo striscione “Onoratela!”, con la maglia disegnata. In un Fiorentina-Parma di metà febbraio ’96, giocato in notturna, i Boys espongono lo striscione “Ma che parmigiano sei tu che tifi alla tv”: parte la battaglia contro le Pay-tv. Dopo gli scontri di Parigi del marzo ’96, i Boys decidono di non appendere più gli striscioni fino a fine stagione. Tre giorni dopo Parigi, il Parma perde 3-0 a San Siro col Milan e il tifo viene sospeso fino alla fine del campionato. Nel settembre ’96 i Boys non riescono ad organizzare la trasferta in Portogallo con il Vitoria Guimaraes, ritorno del 1° turno di Coppa Uefa, col Parma sconfitto e eliminato. A metà dicembre scontri con le forze dell’ordine a Vicenza nel dopopartita. Appena prima di Natale fa il suo esordio, a San Siro contro il Milan, lo striscione “Crederci”. Nel 1997, dalla fusione di “Potere Crociato”, famoso per la sua fanzine e le lungimiranti battaglie contro il calcio moderno, e “Mat p’r al Parma”, nasce il “Settore Crociato”, che rivitalizza la tradizione crociata, riconoscibili infatti dai loro vessilli bianchi con la croce nera sventolati al “Tardini”. Si pongono al fianco dei Boys, coi quali però il rapporto non è dei migliori. Bella la parentesi degli “Ingestibili”. Il 7 giugno 1997, in Cittadella, i Boys organizzano una bella festa per il ventennale del gruppo. Il fortissimo Parma stellare di Carletto Ancelotti termina secondo a due punti dalla Juve. Nel gennaio ’98, dopo aver subito cinque gol a Genova, la Nord solleva lo striscione “Parma: rialzati e combatti” e rispolvera il “Crederci” dell’anno prima. Dopo i primi anni di A, ultras e tifosi sono notevolmente diminuiti. All’inizio della stagione 98/99 esordisce al “Tardini” lo striscione nuovo in pvc “Boys Parma 1977”, ed è inaugurata la sede di via Calestani 10, primo domicilio esclusivo del gruppo, che rifortifica il gruppo, mettendola al centro delle iniziative. Lo striscione “Boys” si fa tutte le trasferte, e quando non è possibile appenderlo viene sorretto a mano. Il 1° novembre debutta al “Tardini” lo striscione “Noi siamo gli ultras”, ideato come introduzione a “Boys Parma 1977”. Ai primi di maggio ’99 a Firenze, finale di ritorno di Coppa Italia, incidenti con la polizia a inizio partita, causa lento afflusso nel settore: al 90° il Parma conquista la Coppa. A metà maggio arriva a Mosca anche la Coppa Uefa, conquistata contro l’Olympique Marsiglia, annichilito con un secco 3-0. E’ il Parma più forte di tutti i tempi, che annovera campioni come Buffon, Crespo, Benarrivo, Veron, Fabio Cannavaro, Thuram, Asprilla, Chiesa, Balbo, ecc. In estate viene organizzato il primo torneo estivo di calcio a 5 della Nord. Verso fine agosto, a San Siro col Milan, il Parma vince anche la Supercoppa Italiana. A fine ottobre ’99 prima volta a Reggio Calabria e, agli inizi di novembre due pulmini “Boys” raggiungono Helsingborgs in Svezia (trasferta di Coppa Uefa). A fine 1999/00, nell’ultima di campionato col Lecce, mentre stampa e tv locali raccontano di una buona stagione per il Parma, i Boys realizzano una coreografia con bandiere a forma di fiasco, sottolineando l’annata non soddisfacente della squadra. Il 20 maggio 2000 il Parma perde lo spareggio per accedere alla Champions League a Verona contro l’Inter (1-2), col settore gialloblù strapieno. Le presenze in trasferta però sono diminuite e si partecipa meno anche nei cori. Si decide di organizzare le trasferte solo per i tesserati e di utilizzare il megafono invece dell’impianto audio. A metà dicembre il gruppo dona un’autoambulanza all’Assistenza Pubblica di Parma. Il 1° febbraio 2001, a Udine in Coppa Italia, vanno solo i Boys, che espongono la scritta “I cori per i giocatori? Dalla tele non si sentono”. A Firenze, per il ritorno della finale di Coppa Italia, il 13 giugno 2001, a causa del flusso degli spettatori molto lento, scoppiano pesanti incidenti con la polizia. La Coppa va alla Fiorentina (0-1, 1-1). Nel 2001/02 i Boys riprendono a organizzare le trasferte per tutti e ad impiegare l’impianto audio in curva. Dopo una serie di risultati negativi, viene confezionato lo striscione “No alla resa”, che esordisce a Torino a metà dicembre ’01. Il 20 gennaio 2002 gravi incidenti in Inter-Parma, a fine partita con la polizia, che stranamente impedisce ai tifosi gialloblù di defluire. Bilancio: un ragazzo arrestato e 13 diffidati. A fine aprile ’02, al “Delle Alpi”, andata finale di Coppa Italia contro la Juve, con scontri, fino il match, con le forze dell’ordine, che sbarrano l’uscita ai tifosi parmensi. Uno dei Boys è selvaggiamente pestato. Lancio anche di fumogeni da una parte all’altra. A Parma, al ritorno, Juve sconfitta e Coppa Italia in bacheca. A Modena, in un’amichevole postcampionato contro i canarini, viene diffidato un ragazzo per il lancio di una torcia. In agosto i Boys celebrano con una festa in curva Nord il 25°anno di storia. A marzo 2003, una settimana dopo i gravi incidenti col Modena al “Tardini” (vedi sezione “Rivalità”), esordisce lo striscione “Ultras liberi”, che sarà esposto per un discreto lasso di tempo. Il 27 aprile dello stesso anno, di ritorno da Reggio Calabria, il pullman dei Boys è letteralmente divorato dalle fiamme e lo striscione “Boys” in pvc, confezionato 18 anni prima, è perso nel rogo. Il 22 giugno, a Milano, una delegazione di Parma partecipa alla “Manifestazione contro il calcio moderno”, iniziativa promossa dal Movimento Ultras, sigla che raduna 72 gruppi ultras italiani. Nell’estate 2003 viene rifatto un nuovo striscione “Boys” identico all’originale bruciato sul pullman a fine aprile. Alla fine di dicembre scoppia il caso Parmalat, un crack finanziario devastante, e il Parma A.c. finisce in amministrazione straordinaria: il futuro della società è incerto e nebuloso, ma la squadra macina successi sul campo. A fine marzo 2004, su un pullman dei Boys diretto a Milano, nasce un coro sulle note di “Maledetta primavera”, che ben esprime i sentimenti dei tifosi più fedeli, con frasi che suonano come un giuramento. Il verso “Ci basterà veder la maglia per cantare ancora”, verso metà aprile viene usato come didascalia alla coreografia permanente della Nord (un’enorme maglia a strisce orizzontali gialloblù) contro la Juve. Circa 5.000 parmensi seguono ai primi di maggio il Parma a Milano contro l’Inter, coi gialloblù in lotta per un posto in Champions L. Nonostante la sconfitta, si festeggia un’annata indimenticabile. A fine giugno 2004 nasce il Parma F.C., a cui sono conferite tutte le attività sportive del vecchio Parma in amministrazione straordinaria. Ai primi di marzo 2005 i tifosi accompagnano la squadra al “Tardini” a piedi, in una manifestazione intitolata “Portiamo il Parma alla salvezza”. Alla metà di giugno il Parma affronta un drammatico doppio spareggio-salvezza con il Bologna: al “Dall’Ara” quasi 8.000 parmigiani festeggiano la permanenza in A. Il Parma non è più lo squadrone di qualche anno prima e l’inizio del campionato 2005/06 è critico: cinque punti in cinque partite. Il 15 gennaio 2006, fuori dai cancelli del “Tardini”, inizia la protesta contro la mancata vendita della società. Dieci giorni dopo la protesta arriva a Collecchio, davanti agli uffici della Parmalat di Callisto Tanzi. Solo i Boys affrontano le trasferte al Sud, le più lontane e impegnative. Contro l’Udinese, stagione 2006/07, viene srotolato il più grande bandierone copricurva mai confezionato dai Boys, con al centro il motto “Parma siamo noi”. Il 2007 inizia col Parma penultimo in classifica. Il 2 gennaio con un blitz, gli ultras entrano negli spogliatoi del Centro Sportivo di Collecchio per chiedere maggior impegno ai giocatori; le cose però non migliorano e vi tornano il 13 dopo l’ennesima sconfitta. Il giorno dopo gli scontri coi romanisti del 17, i Boys rivolgono un appello a tutte le realtà locali, affinché diano il loro contributo alla causa crociata. A fine gennaio ’07 la società Parma F.c. viene rilevata da una cordata di imprenditori. Libertà di tifo, lotta al caro-biglietti e difesa della natura comunitaria e sportiva dello stadio “Tardini”, sono tre campagne che impegnano i Boys con varie iniziative. L’11 novembre 2007 un agente di polizia uccide senza motivo l’ultrà laziale Gabriele Sandri. La Nord si astiene dal tifo, organizza varie azioni per sensibilizzare l’opinione pubblica e per impedire che la vicenda sia stravolta e insabbiata. Il Parma stenta in campionato, mancano soprattutto impegno e spirito di squadra. Di ritorno dalla trasferta di Torino i Boys bloccano i crociati davanti allo stadio; l’allenatore, particolarmente criticato, sarà esonerato dopo tre partite, di cui l’ultima è contro la Sampdoria, al termine della quale scoppia la protesta. Due ragazzi sono successivamente diffidati. Il 30 marzo 2008 muore il “Bagna”, membro dei Boys, durante la trasferta di Torino, schiacciato da una manovra maldestra di un autista di un pullman di tifosi juventini, ad un autogrill vicino Asti. La curva Nord prende quasi subito il nome di “Curva Nord Matteo Bagnaresi”. Il 18 maggio il Parma retrocede in Serie B. Fuori dal “Tardini”, a causa di una dissennata gestione dell’ordine pubblico, si registrano attimi di tensione tra parmigiani e interisti, con sei Boys diffidati senza motivi particolari. Il Parma inizia male la B 2008/09 e, verso fine settembre, dopo un pareggio in casa col Frosinone, esplode una contestazione spontanea in curva. La Nord chiede alla società d’affidarsi a dirigenti esperti, l’allontanamento del ds Berta, e più serietà e impegno a giocatori e allenatore. Il derby col Modena è vietato ai tifosi ospiti e la Nord, per protesta, annulla la coreografia programmata e contesta il provvedimento. A Vicenza, ad inizio 2009, un ragazzo viene diffidato per aver lanciato una torcia in campo al gol dei crociati. A fine febbraio, anche il derby di ritorno col Modena viene negato agli ospiti, cosicché i Boys danno vita a varie iniziative di protesta: uno striscione fuori dallo stadio modenese, un altro al Petitot e magliette “No al calcio senza tifosi” regalate ai giocatori parmensi. A Cittadella, con 3.500 tifosi al seguito, il Parma riconquista la Serie A. La vittoria è dedicata a chi non è mai sceso in B: al “Bagna” e ai diffidati. Il 1°giugno, alla Festa promozione a Lemignano, partecipano circa 2mila persone. Seguono annate con discreti piazzamenti e buon tifo: 8° nel 2010, 12° nel 2011, 8° ancora nel 2012, 10° nel 2013 e addirittura 6°nel 2014, che qualificherebbe il Parma all’Europa League, esclusa però dalla competizione per un mancato pagamento Irpef, in seguito alla mancata licenza Uefa. Tommaso Ghirardi, che era stato presidente dal 2007 al 2014, con il dg Leonardi, rovinano la città. Il 22 febbraio ’15 circa mille tifosi sotto casa di Leonardi, che ha anche problemi di salute, insultandolo pesantemente. Intanto parte la caccia a Ghirardi. Ma dalle ceneri del fallimento del 2015, dopo una stagione di autentica tribolazione finanziaria, il Parma rinasce ripartendo dalla Serie D, con nuova dirigenza, nuova linfa, nuovo entusiasmo con circa 10mila abbonati (record di tessere per la D), 2500 a Valdagno con l’Altovicentino, numeri impressionanti. La bandiera Luigi Apolloni allenatore e Nevio Scala, artefice del Parma dei miracoli, presidente. Dopo una sola stagione tra i Dilettanti il 17 aprile 2016, con la vittoria casalinga (2-1) sul Delta Rovigo, i ducali festeggiano il ritorno tra i professionisti, al termine di un’annata da record, sia per il seguito dei tifosi, sia per i punti in campionato, chiudendolo senza mai perdere. Il Parma raggiunge il primato stagionale dell’unica squadra imbattuta nelle prime quattro Serie italiane. Il 17 giugno 2017 il Parma, vincendo 2-1 contro l’Alessandria a Firenze, Finale Playoff di Lega Pro, conquista la promozione in Serie B, coi parmensi che occupano l’intera curva Ferrovia, circa 6mila i biglietti venduti e, nel tripudio generale, in Spezia-Parma (0-2), ultima di campionato di B, quando ormai il treno sembra perso a vantaggio del Frosinone, si compie il triplo salto, senza precedenti, che riporta il Parma nella categoria che le compete e si addice, la Serie A.

Curiosità: -Nel recentissimo Parma-Napoli del 24 febbraio ’19 (25^ giornata campionato in corso) esposti gli striscioni “Ciao Ita fratello blucerchiato” e “Mau ovunque” in ricordo dell’ultrà pisano Maurizio Alberti, scomparso circa 20 anni fa a La Spezia, per negligenza nei soccorsi dopo esser stato colto da infarto dopo scontri coi padroni di casa. -Esposto il significativo striscione “Per chi è tornato e per chi tornerà siete la forza del gruppo e l’orgoglio della città” per Parma-Inter del 9 gennaio ’19, sfda in cui non è stato fatto entrare lo striscione “Rispetto per Dede”, al secolo Daniele Belardinelli, leader dei Blood Honour Varese, strettamente gemellati con gli interisti, cosa che aveva fatto diventare l’Inter per “Dede” la sua seconda squadra, morto in seguito a scontri tra fazioni interiste e napoletane, investito da un suv, con dinamiche che hanno riportato alla mente la morte del povero Matteo Bagnaresi. -Prima di Juve-Parma (3-3) del 2 febbraio 2019 visita all’autogrill Crocetta Nord, vicino Asti, sull’A21 Torino-Piacenza, dove morì “Bagna”: in suo ricordo cori, fiori e sciarpe. -In Forlì-Parma del febbraio 2016 era in mezzo agli ultras a fare il tifo: non poteva giocare a causa della squalifica subita la domenica precedente in Parma-Ribelle, quando estrasse dai pantaloncini un passamontagna gialloblù ed esultò sotto la curva indossandolo, beccandosi il secondo “giallo”. Yves Baraye è stato il simbolo della risalita del Parma dalla Serie D alla A e la Curva Nord, che avrebbe voluto che la punta debuttasse in Serie A, prima di passare al Padova nel recente mercato di gennaio, gli ha dedicato gli striscioni “Cuore, grinta e umiltà da quel passamontagna ai gol nei derby fino alla Serie A” e “Grazie Baraye”, in occasione di Parma-Spal del 27 gennaio ’19. -A Udine, il 19 gennaio 2019, esposta la scritta “Prezzi popolari per stadi popolati”, contro il caro-biglietti imperante in generale, comunque a favore di prezzi davvero popolari come quello di 20 €. pagato a Udine. Anziché indignarsi per i cori “discriminatori” e poi far disputare la finale di Supercoppa italiana Juve-Milan in un Paese che discrimina le donne, anziché riempire gli stadi di mangia-hamburger sulla falsariga di un modello d’oltreoceano che qua non attecchirà mai, i vertici del calcio dovrebbero cominciare ad ascoltare il popolo. -Per Parma-Roma del 29 dicembre 2018 esposto lo striscione “Ciao Dede” (vedi sopra), cosa fatta anche dai romanisti. -Splendida scenografia allestita dalla Nord in occasione di Parma-Bologna del 22 dicembre ’18, richiamo storico nella ricorrenza dei 2200 anni dalla nascita di Parma, purtroppo in leggero ritardo rispetto alla ricorrenza esatta: un bellissimo telone copricurva, tanto bello che sembra un quadro, con dipinta la città di Parma, le scritte “Parma” e “Boys Parma 1977” ed in basso lo striscione in latino “Hostis turbetur quia Parmam vigo tuetur”, ovvero “Tremi il nemico perché Parma è sotto la protezione della Vergine”. -Esposto l’eloquente striscione “Biglietti a 10 €….un esempio per tutti”, oltre a “Ultras liberi”, in Sampdoria-Parma del 16 dicembre ’18. -Esposti in Parma-Chievo del 9 dicembre 2018 gli striscioni “Tino Zivo Emiliano…nel cuore” e “Sconfigger l’uragano non si può…bentornati a casa ragazzi”, che non hanno bisogno di commenti. -Incredibile quanto avvenuto agli emiliani nella trasferta di Torino del 10 novembre ’18 per Torino-Parma: i solerti tutori dell’ordine non hanno fatto entrare nessun strumento di tifo, compreso il glorioso striscione con le due stelle “Boys”, per cui per protesta sono tornati giustamente a Parma senza entrare. Un comportamento assurdo di funzionari frustrati, che sulla scia delle polemiche sollevate dopo il servizio del programma televisivo “Report”, sul bagarinaggio vergognoso in curva “Scirea” della Juve, hanno pensato bene di applicare alla lettera una restrizione che coniata alcuni anni fa sembrava ormai messa da parte. A niente sono serviti i ripetuti inviti al buonsenso, alla consegna dei documenti da parte dei responsabili del gruppo e interventi esterni da parte della società. -Coreografia semplice ma di stile, ben riuscita, con in basso la scritta “Se vincitori non saremo superbi, se vinti risorgeremo!”, per Parma-Frosinone del 4 novembre 2018. -Esposto lo striscione “Stefano Cucchi: la verità non è un film” in Parma-Lazio del 21 ottobre ’18, riguardo alle tristemente note vicende del 31enne geometra romano morto nel 2009, narrate dal film “Sulla mia pelle”, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, a seguito di violente percosse (ormai non ci sono più dubbi) ricevute da alcune guardie carcerarie, durante la custodia cautelare, dopo essere stato trovato in possesso, in seguito a una normale perquisizione, di 21 gr. di marijuana, 3 dosi di cocaina e una pillola per l’epilessia, malattia di cui soffriva. Da questa partita, inoltre, sarà possibile acquistare la t-shirt creata in seguito al crollo del Ponte Morandi di Genova del 14 agosto ’18 dai gruppi della Sud doriana e della Federclubs, al baracchino del materiale in Curva Nord con un’offerta minima di 5 €. Raccolti fondi per 1500 €. che saranno adoperati in favore degli sfollati per la tragedia che costò 43 vittime, non serve aggiungere altro… -Bella coreografia allestita in Parma-Juve del 1° settembre ’18: copricurva al centro con lo stemma del Parma e la scritta “Parma siamo noi” e cartoncini gialli su un lato e blu sull’altro. -Parma-Udinese (1^ giorn.campionato di A 18/19) del 19 agosto 2018 si gioca dopo l’estate dei fatti giudiziari di La Spezia, un’estate d’incertezza sospesa tra Serie A e B, dopo la presunta combine basata su sms scambiati tra i giocatori del Parma Calaiò e Ceravolo e alcuni giocatori dello Spezia, che non ha giovato certo all’ambiente ultras parmense, anche se alla fine si è risolto tutto per il meglio, a parte la squalifica di 6 mesi a Emanuele Calaiò, ora alla Salernitana. Esposti gli striscioni: “Oltre a umiltà, trofei e Serie A…la differenza tra me e te si chiama mentalità, i tifosi non falliscono mai” (rivolto ai reggiani), “Vicini alla città di Genova” e “Più di ogni vittoria più della Serie A, ritornare sui gradoni, respirare la libertà”. -Nell’amichevole Parma-Samp del 28 luglio 2018 a Trento, foto di gruppo Boys-Ultras Tito in piazza ed esposti i messaggi “Caro calcio italiano con Cristiano Ronaldo hai più visibilità…ma fai fallire storiche società!” e “No al Codice di Gradimento”, ennesima pagliacciata repressiva. -Spezia-Parma del 18 maggio ’18 scrive la storia, ma serve lo zampino del destino. Infatti il Frosinone ha tutte le chanche dalla sua per classificarsi 2° e raggiungere direttamente la Serie A, ma inciampa col Foggia, salvo da un pezzo, in casa (2-2 con gol del Foggia all’89’), mentre il Parma vince. -“Dal cielo di Wembley alle serie minori sempre fedeli ai nostri colori”: bellissimo striscione esposto in Parma-Bari del 12 maggio 2018, penultima giornata di Serie B 17/18 col Parma in odor di promozione. -A Cesena, il 6 maggio 2018, terzultima di B 17/18, esposto lo striscione “Io e te…partiti da Arzignano…vogliamo andar lontano”. -Per Parma-Foggia del 25 marzo ’18, 32^ giorn. di B 17/18, esposta la significativa scritta “3 anni fa ci davano per morti…si sono sbagliati ora più che mai, tutti uniti…carica crociati”. -L’11 febbraio 2018, in occasione di Parma-Perugia, si è celebrata la giornata gialloblù crociata. La giornata delle bandiere e delle due aste. Ogni compagnia della Nord ha portato il suo stendardo. -Il 3 febbraio ‘18, per Brescia-Parma, esposti a inizio 2° tempo tanti cartelli con la scritta “Tommaso Ghirardi ladro”, scelta chiaramente dovuta al fatto che stessero giocando nella città natale di colui che tanto ha fatto per distruggere una storia centenaria, ribadendolo ancora una volta.  -Il 20 gennaio 2018 è andato in scena il derby Cremonese-Parma con la presenza di circa 2mila gialloblù. Lo storico gemellaggio tra grigio rossi e reggiani, presenti in curva Sud in diverse decine con le pezze del “Gruppo Vandelli” e delle “Teste Quadre, non poteva far altro che alzare i toni. Vittoria dei 9mila cremonesi presenti allo stadio “Zini”. Striscione parmense “Per queste merde di società pagano sempre tifosi e ultras”, che calamita l’applauso accorato di entrambe le tifoserie. Del resto le ferite dei fallimenti di Modena e Vicenza (altro storico gemellaggio grigiorosso) sono ancora troppo calde per passare inosservate. -Per Parma-Spezia, Serie B del 27 dicembre ’17: dagli sfottò liguri come “Passeggiamo a casa vostra…” si capisce che i tempi del gemellaggio tra le due tifoserie sono ben lontani, anzi, adesso è forte odio. La Curva Nord si illumina letteralmente con un continuo accendersi di torce in ogni dove, sparsi per tutto il settore, inoltre sparati tanti razzi. -A Terni, giorno dell’Immacolata 2017, i parmensi ad inizio ripresa mettono in piedi una piccola coreografia esponendo diversi cartoncini con il volto di Federico Aldrovandi, ed in basso esponendone uno in formato più grande, aggiungendo nome e cognome dello sfortunato ragazzo, per rimarcare l’importanza di ricordare lo sfortunato 18enne ed annullare lo squallido teatrino dell’Olimpico della settimana precedente, quando agli spallini venne vietato di introdurre in curva una bandiera con l’immagine del ragazzo. Ai parmensi ciò che hanno fatto è costato diverse multe. -A Carpi, novembre ’17, esposto lo striscione “Dai Luca lotta da ultras”, per esprimere la vicinanza e la solidarietà a Luca Fanesi, ultrà della Sambenedettese, che a margine dei tafferugli coi vicentini viene selvaggiamente picchiato dalla celere e ridotto in coma. -Per Parma-Avellino del 29 ottobre 2017, affisso sul monumento del Petitot, non fatto entrare dalle autorità competenti, lo striscione “Corruzione e disoccupazione figlie di un governo abusivo, reati di tortura, leggi fatte su misura…e tutta Italia parla di un adesivo???”, che riassume la posizione della Nord sul fiume di parole posteriori al famoso adesivo laziale di Anna Frank, simbolo della Shoa, con la maglia della Roma. Prima della partita i tifosi hanno reso omaggio a Costantino Violi, per tutti Tino, fondatore dei “Danè” e poi dei “Boys”. Esposto lo striscione in Nord “Arrivederci Tino, 40 anni da Boys”. -Parma-Brescia, settembre 2017: ha fatto molto discutere la recente comparsa di Tommaso Ghirardi al fianco del neo-presidente bresciano Cellino, avvistato poco tempo prima a una partita della Leonessa. I parmensi espongono striscioni quali “Non ti vogliamo in galera ma in penultima pagina e sulla cronaca nera” e “Mai più Ghirardi e Leonardi nel calcio”, oltre a “In un mondo che prigioniero è camminiamo liberi io e te!”, per festeggiare il ritorno dopo la diffida di alcuni Boys. Vittoria in campo e sugli spalti, con gran tifo in un secondo tempo che non passava mai. -In occasione di Parma-Piacenza (2-0), Playoff per la B del maggio 2017, esposto sulla vetrata lo striscione “Troviamo Fabio Ercolanoni”, “Nevrite” per tutti, una delle figure principali degli “Ingrifati Perugia”, scomparso in quei giorni, conosciuto nei vari tornei disputati a Empoli in ricordo di Emiliano, rispettato per la grande mentalità. -Parma-Fano, 30^ giorn. Serie C/girone B del 19 marzo ’17: approntata una bellissima coreografia per il 40° dei Boys, con in alto la scritta “Sempre e solo Boys” e 5 teloni coi simboli che hanno accompagnato la storia del loro glorioso striscione, poi viene realizzato un “40” con le bandierine di colore bianco incastrato tra il giallo e il blu. Esposto lo striscione “della beneficenza non ne volete parlare scrivete solo per infamare, tv e stampa siete il male”. -Il 12 novembre 2016 è in programma la trasferta a Macerata: raggiunto il punto di ritrovo fissato col Centro di Coordinamento con ultras e tifosi della Maceratese per consegnare loro i beni di prima necessità che i Boys avevano raccolto la mattina prima di partire, per donarli alle popolazioni colpite dal terremoto. Il gesto dei parmensi ha visto la riconoscenza del popolo di Macerata, apprezzato da tutti i presenti, che in più occasioni applaudono sentitamente. I Boys avevano preparato lo striscione, da esporre allo stadio “le vostre radici più forti delle loro parole”, che alle perquisizioni viene data l’autorizzazione di farlo passare solo un pezzo. -Per Parma-Sambenedettese di C del febbraio 2017, come ormai da qualche domenica, i ragazzi dei Boys si impegnano per sostenere l’associazione Onlus “Casa Azzurra” di Corcagnano, promuovendo l’acquisto dei biglietti della riffa dei Boys, il cui incasso in parte servirà a finanziare l’associazione stessa, così come avvenuto quest’anno a partire da Parma-Chievo del 9 dicembre ‘18.  Esposti alcuni striscioni riguardanti i fatti di Venezia-Parma: “Veneziano multimediale non distingui l’ultras dal tifoso normale”, “Fantasie che volano libere, fantasie che a volte fan ridere, fantasie che credono alle favole”, oltre a “300 volte grazie capitano”, per A.Lucarelli. -Tanta attesa per Reggiana-Parma (0-2) del 19 dicembre ’16: tappezzata la città di volantini e striscioni per invadere Reggio. I parmensi all’appuntamento rispondono quasi in 3mila. Adrenalina allo stato puro, la curva frana, la gioia è incontenibile, i “saluti” ai reggiani rimbombano. Esposto lo striscione “Coniglio sempre attaccato ma quando mai ci hai caricato?”, poi ad inizio secondo tempo viene realizzata la coreografia che era prevista ad inizio gara, ma prima viene srotolato lo striscione “Li volete vedere i veri colori da sostenere e la città da difendere?”, visto la coreografia che in settimana viene sgamata ai reggiani che recitava “A sostegno dei nostri colori a difesa della nostra città”. Abbassato lo striscione parte la coreografia parmense: il copricurva giallo con raffigurato l’Elmo crociato si apre al centro mentre ai lati vengono alzati cartoncini blu, con lo striscione “Da 103 anni Parma Calcio…da 40 anni Ultras”. -Festa per la matematica promozione in Lega Pro, con bella coreografia fatta di 7mila bandierine sparse in ogni settore dello stadio, in occasione di Parma-Delta Rovigo del 17 aprile ’16, col “Tardini” vestito a festa, riempito dalla presenza di oltre 15mila spettatori. Festeggiamenti prima in curva con Capitan Lucarelli a lanciare i cori, poi con il corteo che arriva in piazza dove tante persone si sono unite agli ultras per salutare la maledetta Serie D. Quando i giocatori arrivano in piazza ad accoglierli c’è un vero e proprio bagno di folla e i festeggiamenti durano davvero a lungo. Dopo la trasferta di Brescello venne coniata la bella frase “Non c’è verso e non ci si può far niente, chi viene adesso si innamora per sempre”. -I Boys nel corso degli anni hanno consegnato un’ambulanza alla città, hanno aiutato il Giardino Riabilitativo dell’Ospedale di Parma e l’Associazione Fibrosi Cistica della pediatria con la loro riffa annuale, si sono impegnati in prima persona per spalare e raccogliere beni di prima necessità da donare alla popolazione parmigiana colpita dall’alluvione dell’autunno 2014 e per consegnare beni di prima necessità e alimentari alle popolazioni emiliane colpite dal terremoto nel 2012. Il 6 gennaio 2018 i Boys, il Centro di Coordinamento e i Danè si sono recati a Lentigione, colpita dall’alluvione pochi giorni prima, all’asilo SS.Annunziata per consegnare i beni che avevano raccolto nelle settimane precedenti. Raccolta per i terremotati del centro Italia dei Boys (striscione “I Boys sono vicini ai terremotati!”) per Parma-Lumezzane 16/17 -Duro e prolungato faccia a faccia, al termine di Parma-Cesena (1-2), 1^ giornata di ritorno, campionato di A 14/15, tra Antonio Cassano, dopo qualche giorno non più giocatore del Parma, svincolandosi, e uno dei capi ultrà della Nord, Cesare “il Frambo” che chiede massimo impegno e “Rispetto per noi che si siamo”, come recita uno splendido striscione della Nord. Furono poi stampate magliette da vendere a scopo benefico con l’immagine del “Frambo” e quel suo dito puntato verso Cassano. Il ricavato, 4500 Euro per 1400 t-shirt vendute, venne donato al reparto di Oncologia Pediatrica dell’Ospedale dei Bambini di Parma. -28 anni fa si spense Ernesto Ceresini, per tutti “Il Presidente”, una delle ultime bandiere del calcio vero, uno che per il Parma ha dato tutto, noncurante della malattia che giorno dopo giorno lo logorava. Anche se i rapporti non sono stati sempre idilliaci, quando morì gli venne fatto lo striscione “Ernesto, la Serie A conquistata per te sarà ancora più bella”. -Tra gli idoli della Nord ricordiamo Massimo Barbuti, beniamino della Nord non per la sua tecnica, ma perché ci metteva l’anima a rincorrere ogni pallone; Alessandro Lucarelli, la cui gigantografia è stata stampata su un bandierone di alcuni anni fa, capitano di mille battaglie, che non ha mai abbandonato il Parma con coraggio e con impegno, ha dichiarato: “Amo Parma e qualunque cosa accada chiuderò la carriera in maglia crociata” (e così è stato nel 2017/18 dopo la promozione in A, dopo 333 presenze, record per il Parma, con 21 gol, tra Serie A, B, C e D), “Fascia al braccio, maglia sempre sudata, capitan Lucarelli storia crociata”, striscione in Parma-Ascoli del novembre ’17; Hernan Crespo, parmense d’adozione, argentino di origine, forte centravanti con Parma nel cuore. -L’organo d’informazione dei Boys Parma è la bellissima Fanzine “1977”. Il gruppo non ha mai chiesto o accettato un euro, un biglietto, un abbonamento gratis e si è sempre sostenuto autonomamente. -Il 15 dicembre 2013 10mila bandierine abbracciano la coreografia della Nord per il Centenario. La maglia del Centenario distribuita in un cofanetto cartonato con un opuscolo della sua storia. -Bellaria-Parma 15/16: esposto lo striscione “Spalla contro Spalla combattiamo insieme anche questa battaglia” (frase scritta poi su una bandiera), per un ragazzo in difficoltà dei Boys. -Parma-Bellaria 15/16, striscione “Siamo stati quelli che abbiamo sempre voluto essere”, con Tino Asprilla, stella del Parma anni ’90, in Nord a lanciare i cori. -Simpatica la recente pezza “Contro il logorio del calcio moderno”, con una ragazza che sorseggia un Cynar, parafrasando uno spot degli anni 70-80.

Ultras scomparsi troppo presto, nel vento della Nord: Bagna: i Boys nell’estate 2017 hanno deposto presso l’autogrill Crocetta Nord, vicino Asti, dove tragicamente morì il Bagna, una pietra in suo ricordo, che purtroppo, per cause non dipendenti dalla volontà dei Boys, sono stati costretti a rimuoverla, decidendo così di portarla presso la sede. Nel susseguirsi di ogni stagione calcistica, la partita che cade attorno al 30 marzo assume, da 10 anni a questa parte, una valenza speciale, quella del ricordo di colui che porta il nome della curva Nord, ossia “Matteo Bagnaresi”. Negli anni i Boys si sono radunati nel luogo dove prendeva vita la seconda parte dell’anima di Matteo, quella della militanza politica attiva, lo stabile dell’ex Centro sociale “Mario Lupo” per commemorare la sua memoria, affinché il suo esempio venga tramandato di generazione in generazione per tutti coloro che vorranno avere coraggio e buonsenso nella vita. Poi è sempre seguito un corteo fino allo stadio capeggiato da uno striscione a lui dedicato. Dal 2016, tuttavia, in seguito all’apertura di “Casa Matteo”, centro socio-ricreativo-culturale della “Fondazione Matteo Bagnaresi, è mutato l’itinerario assumendo come partenza il posto che è l’interpretazione dell’eredità spiritale del figlio dei coniugi Bagnaresi, pertanto anche quest’anno il corto è partito da questo luogo per poi raggiungere la curva Nord. Come tutti gli anni è di consuetudine la coreografia dedicata al “Bagna”. Al risuonare dell’Aida, musica che accompagna l’ingresso delle squadre in tutte le partite casalinghe, parte il copricurva raffigurante Matteo, sovrastato dallo striscione “Per sempre ultras, contornato ai lati da delle bande multicolore. Come sempre il primo e l’ultimo coro sono per Matteo, scandendo quelle parole che sono incise sul marmo della targa all’ingresso della Nord. In occasione di Parma-Fiorentina dell’aprile 2010 gli venne dedicata una stupenda coreografia, coi colori del Parma, un copricurva centrale riproducente lo stendardo ingigantito “Curva Nord Matteo Bagnaresi”, e a corollario la scritta “Il tuo sorriso nei nostri cuori il tuo nome nella nostra curva”. Per la trasferta di Imola 15/16 i parmensi hanno fatto visita al cimitero di Piratello di Imola dov’è sepolto il Bagna, in totale silenzio e raccoglimento. Il 2 aprile 2018, a 10 anni dalla sua scomparsa, si è svolta in Curva Nord una giornata in memoria di Matteo. In tale data, per Parma-Palermo”, coreografia con grossi striscioni copri curva, con scritto “Nel tuo nome 10 anni di ultras e ribellione”. Presenti gli “Ultramarines Bordeaux” con lo striscione “1987” e i “Tornados Rapid”. Mado: in Parma-Cesena del dicembre ’17 ricordato dai romagnoli con lo striscione “Ciao Mado parmigiano vero di Glauco amico sincero” (vedi sezione “Ex-gemellaggi/amicizie”) per ricordare Amadei, noto come “Mado”, uno dei più storici ultras parmigiani appartenenti al direttivo dei Boys che purtroppo ci ha lasciato qualche giorno prima di Parma-Cesena 17/18, in cui è stato esposto anche “Ciao Mado, continua il tuo cammino nel vento della Nord”. Como: durante la partita con la Juve al Tardini del 2013/14 viene ricordato il “Como”, al secolo Marco Comelli, a tre anni dalla sua scomparsa, con la scritta “Como sempre nel cuore”, uno dei Boys che ha sempre difeso l’onore di Parma senza mai tirarsi indietro; una sua immagine storica è quella sua a Praga che con la cinghia in mano difende a testa alta il nome di Parma. Ricordato anche con “Como nel cuore” in Parma-Frosinone del novembre ’18. Tino: noto esponente dei Boys scomparso anni fa. Per Parma-Lazio del 7 dicembre 2014, la Nord lo ricorda con un bandierone copricurva che riproduce il suo stendardo “Tino Boys con noi” ed in basso lo striscione “Tino con la tua forza nel cuore canteremo sempre più”. Vincio: striscione “Da 20 anni Vincio vive” nell’amichevole Parma-Entella del 30 agosto ’15. Zivo: “Zivo presente”esposto in Parma-Teramo dicembre ’16, in occasione dell’anniversario di una persona fantastica, che ha lasciato un grande vuoto. “Schiavi del Campari” era una pezza che portava in giro lo “Zivo”. Il Giuly: omaggiato di vari striscioni, uno a Venezia nel gennaio ’17, quando il tredicesimo anniversario della sua morte ricorreva il giorno prima; storico membro dei Boys. Vappo: in Parma-San Marino 15/16 esposto lo striscione “Vappo per sempre Boys”, in quanto nei giorni precedenti la suddetta gara è ricorso l’anniversario della sua triste scomparsa, avvenuta nel 2011. Era di Noceto, amava i Boys e partecipava attivamente alla vita del gruppo, che non manca di dedicargli un coro a più riprese. Piccio: a Carpi, nel novembre 2017, viene esposto lo striscione “Ciao Piccio guarda che spettacolo”, col Sassuolo (25/11/18) a un anno circa di distanza dalla morte “Piccio con noi”. Azza: striscione “Ciao Azza” in Parma-Ribelle del 14 febbraio ‘16, per un ragazzo che aveva il Parma nel cuore, spentosi la settimana prima, troppo presto rimasto a quando tutti si sarebbero aspettati; un duro colpo. Condor, Barbaz. Piso: della compagnia di via Montanara, ha conquistato la Serie A con Scala; è venuto a mancare pochi giorni prima di Parma-Frosinone del 4 novembre 2018.

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