Conferenza stampa per Beppe Iachini ieri pomeriggio dopo la ripresa degli allenamenti.
Il mister ha parlato della situazione infortunati: i tempi di recupero di De Maio sono ancora Beppe Iachini tecnico del Bresciada stimare, così come vanno valutate le condizioni di Taddei e Cordova. Anche Dallamano ha dei problemi, ma bisognerà attendere che il suo ginocchio si sgonfi.
Tornando sul match contro la Reggina, il tecnico ascolano ha sottolineato come il Brescia abbia fatto di tutto per segnare, sbattendo però contro una squadra scesa in campo solo per difendersi. Iachini ha comunque apprezzato lo spirito della sua squadra, alla quale è mancato solo il gol e un po’ di fortuna. Per quanto riguarda la schieramento di Zambelli a sinistra, Iachini ha giustificato la scelta con le precarie condizioni di Dallamano e la maggior attitudine dell’esterno gavardese all’uno contro uno rispetto a Lopez, ricordando come Zambelli avesse comunque fatto bene in quella posizione nella partita di Trieste.
L’allenatore biancoblù si è poi soffermato sul momento decisivo del campionato, ammettendo che la partita di Empoli avrà un’importanza notevole. Iachini ha assicurato che la partita verrà preparata al meglio, con la convinzione di poter scendere in Toscana e portare via tre punti ed ha detto di sperare fortemente nel sostegno dei tifosi. Parlando della prossima avversaria, che non ha mai perso in casa, Iachini si è detto conscio della forza dei toscani al Castellani, ma anche detto che nel calcio non si può mai sapere. Ci vorrà una partita perfetta e di grande personalità: il Brescia è in piena corsa, è in vantaggio negli scontri diretti con chi gli sta davanti ed ha, secondo il tecnico, tutte le carte in regola per giocarsela fino alla fine nella volata promozione.
Interpellato sulla sorpresa Cittadella, il mister l’ha paragonato al suo Piacenza di qualche stagione orsono, affermando che il segreto è il lavoro di tre anni con lo stesso gruppo e lo stesso tecnico.
Infine, sul momento sfortunato di Caracciolo, Iachini ha detto di augurarsi che il vento giri, non solo per l’Airone ma per tutta una squadra che, pur essendo quella che nel campionato cadetto mantiene di più il possesso palla e crea il maggior numero di palle-gol, deve imparare ad essere più cinica e concretizzare le occasioni che crea.

 

Angelo Rota

 

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