Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Match interessante quello che va in scena all’”Olimpico-Grande Torino” sotto una pioggia battente, tra due squadre che hanno dimostrato finora di sapere anche giocare bene al calcio, valevole per la nona giornata del campionato di calcio di Serie A 2022/23. Il Toro vi arriva dopo tre sconfitte, e un avvio promettente, cosicché non può fallire; mentre l’Empoli viene dalla inopinata sconfitta col Milan, dove aveva raggiunto il pari al 92° con una splendida punizione di Bajrami. Si gioca davanti a 16.776 spettatori ufficiali tra paganti (10.906) e abbonati (5.870), ma molti sono quelli che sembrano rimasti a casa, in questa uggiosa domenica 9 ottobre 2022, in cui si gioca alle h.12,30. La curva “Maratona” scalda i motori sin dall’inizio, con una bella sciarpata, agita bei bandieroni e si tifa soprattutto a centro curva.

Il cuore del tifo granata è piuttosto pieno, con qualche vuoto però. Al terzo anello, come di consueto quest’anno, al centro è esposto lo striscione “Solo per la maglia”; sopra lo striscione, in una bellissima gigantografia in bianco e nero, si staglia la figura di Salvatore “Joe” Genova, figura carismatica del tifo granata, spentosi a soli 56 anni il 28 agosto 2013; uno degli storici protagonisti di “Ragazzi di stadio”, docufilm realizzato da Daniele Segre verso la seconda metà degli anni 70. Gli Ultras granata, esaltati dalla bella prova in campo della loro squadra, tifano piuttosto bene, tenendo alti i decibel, con davvero poche soste. Tanti i cori che partono dalla curva, ben coordinati. In curva “Primavera” si possono leggere gli striscioni di “Piazza Statuto Mods” e “Cedrata”. Il Torino avrebbe potuto andare all’intervallo con almeno tre gol di vantaggio, tenuto conto dei due gol annullati per fuorigioco e del palo colpito da Vlasic. Nel secondo tempo si vede un Empoli migliore, che passa in vantaggio al 49° con Destro, ma il Toro reagisce bene, sospinto dai suoi Ultras che sembrano non stancarsi mai e che offrono, sul piano vocale, una prova molto positiva, più che buona, e che quando la loro squadra perviene con pieno merito al pareggio, al 90°, dopo tanto attaccare, esplodono nell’esultanza. A fine gara poi, la curva capisce gli sforzi e la qualità del gioco del Toro di Juric, e applaude i giocatori che, giunti sotto gli spalti, apprezzano e ricambiano il gesto d’affetto mostrato dai tifosi dopo l’1-1 finale.

Nel settore ospiti sono una novantina, forse qualcosa di più, gli Ultras empolesi al seguito: un numero più che buono visto che la trasferta non è certo dietro l’angolo. Propongono diversi cori e battiti di mano, sono propositivi e si vedono agitarsi quasi sempre, cercando di farsi sentire nelle poche pause dei granata; a dire il vero si sentono raramente, ma ciò che conta è l’impegno e, anche stavolta non manca da parte di “Desperados” e company. Gli Ultras empolesi si raggruppano qualche metro sopra la ringhiera, disponendosi più che altro per lungo e tenendo in mano le pezze, da sinistra verso destra guardando il settore, di “Cannoli azzurri” (come sempre encomiabili, stavolta non mancano neanche al Nord, lontano dalla loro terra natìa, la Sicilia), “Desperados Empoli”, “Ultras Empoli” e “Empolesi EFC Sempre al tuo fianco”. Rispetto al solito assente la pezza “Empolesi on tour”. Una prova più che dignitosa quella degli Ultras azzurri, che gioiscono allo spettacolare gol in rovesciata di Destro in avvio ripresa. A lungo cullano sogni di vittoria, vanificati dal pasticcio della difesa azzurra a pochi minuti dal traguardo. Il giudizio sugli Ultras della “Maratona Emiliano Del Rosso” quest’oggi è piuttosto buono. Da parte granata non sono mancati cori di sfottò verso gli juventini, visto che nel prossimo turno va in scena il Derby Torino-Juventus, ma anche cori contro gli empolesi, per una rivalità piuttosto sentita ed alimentata dal gemellaggio storico che i granata hanno coi fiorentini, acerrimi nemici degli azzurri.

Uno sguardo altrove: L’anticipo del sabato alle 15 è SASSUOLO-INTER, con gli interisti arrivati in massa al “Mapei Stadium”; gli Ultras nerazzurri occupano praticamente tutto il settore ospiti e si fanno sentire e vedere molto bene, con il continuo sventolio dei bandieroni, ognuno rappresentante un gruppo Ultras della Nord. Gli Ultras del Sassuolo quest’oggi sono in 70/80, qualcuno forse è rientrato dalla diffida, si danno da fare ma non si sentono quasi mai. Di sabato alle 18 c’è il big-match MILAN-JUVENTUS, col “San Siro-Meazza” sold out da tempo (75.530 gli spettatori ufficiali). Gli juventini occupano tutto il settore ospiti, gli Ultras sono compatti nel tifare ma non si sentono praticamente mai. Comunque agitano bandieroni e accendono alcuni fumogeni, per un buon effetto visivo, e la voglia di tifare sembra non manchi. In bella evidenza lo striscione “Milano 1986” dei “Viking”. La Curva Sud rossonera accoglie le squadre in campo con una coreografia bellissima, stupefacente. Scritta “Curva Sud” su due anelli (la prima parola al secondo e viceversa), formata da cartoncini rossi, contornata da quelli bianchi, su sfondo di cartoncini neri, contornati stavolta da cartoncini rossi che salgono fino al terzo anello, dove si legge su un grande striscione la scritta “Milano”, bianca su sfondo nero, e sopra ci sono i simboli del Milan e della Curva Sud, il tutto a mo’ di arco. Nel resto dello stadio cartoncini bianchi con strisciate di rosso e nero. Bande rosse e nere in Curva Nord primo e secondo anello. Al secondo anello popolare di fronte alla Tribuna viene formata la scritta “AC Milan”, mezza rossa e mezza nera. Al primo anello arancio, sempre con lo stesso gioco dei cartoncini, si forma l’anno di nascita della società “1899”. In Tribuna centrale, nel primo, secondo e terzo anello, viene realizzato un gigantesco Scudetto, fatto di cartoncini verdi, bianchi e rossi, circondato di nero. Il tutto con un altissimo coefficiente di difficoltà di realizzazione. Il popolo rossonero canta compatto, in maniera massiccia, agitando spesso le bandiere e portando la propria squadra ad una vittoria importantissima e meritata.

Alle 20,45 del sabato, davanti a un buon pubblico, va in scena BOLOGNA-SAMPDORIA. In casa rossoblù c’è maretta dopo il faccia a faccia a Casteldebole, sede degli allenamenti del Bologna, tra gli Ultras e mister Thiago Motta. La posta in palio è altissima, la Curva “Costa-Bulgarelli” presenta subito un megastriscione con scritto “Chi non lotta se ne deve andare”, oltre alla scritta “Grande Sinisa”, con sotto qualcosa scritto in serbo. E’ piena la curva di casa, che offre un buon sostegno, specie nel primo tempo, in cui il tifo si alternerà con gli ospiti, mentre nel secondo tempo i doriani, giunti a Bologna in 1.200 circa, danno spettacolo con le loro caratteristiche bandiere e accendendo torce. Sembra addirittura che la Sampdoria giochi in casa. Pezze tenute a mano più su di circa 20 scalini rispetto alla balaustra. Con loro i gemellati parmensi con la pezza “Bietto Prima linea”. Tanti gli spezzini in Brianza per MONZA-SPEZIA, una delle tre gare delle 15 di questa domenica: sono autori di una bella sciarpata, dandosi da fare pur non facendosi sentire molto. 12.094 gli spettatori ufficiali, ampi vuoti sugli spalti. Monzesi piuttosto in forma, buon tifo il loro, anche se non riempiono tutta la loro curva. Belli compatti i veronesi a Salerno per SALERNITANA-H.VERONA, in buon numero nonostante la distanza, si confermano tifoseria di rango, facendo un bel tifo con bei cori e battimani dietro lo striscione “Hellas Army” che in trasferta li rappresenta tutti. Realizzano una sciarpata a tempo scaduto sul 2-1 per i campani. Dopo il gol risolutore della Salernitana al 94°, un supporter granata è andato sotto il settore ospiti a dileggiare e denigrare i veronesi, che hanno risposto assai innervositi, avvicinandosi al ragazzo in modo non certo amichevole. Nonostante l’importanza di questo match-salvezza, lo stadio presenta larghi vuoti, ma i presenti sono ancora una volta apprezzabili per il tifo e l’impegno profuso e fanno in pieno la loro parte. Match di alta classifica, impronosticabile ad inizio campionato, UDINESE-ATALANTA non delude le attese, sia per quanto riguarda il campo, sia per il tifo, che è su buoni livelli da una parte e dall’altra: bello quello atalantino, con la Dea in vantaggio, ma quello friulano trascina la squadra al 2-2 finale (e per poco non ci scappa il clamoroso 3-2). All’ingresso delle squadre in campo la Nord udinese sfoggia un bel bandierone coprisettore, con scritta bianca su sfondo nero, “Non sarai mai sola”, con lo stemma al centro. Nel settore ospiti piccolo copricurva con insieme la scritta “300 volte grazie Gasp” per la trecentesima presenza sulla panchina dell’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Curioso lo stendardo “Devozione, “Emozione, Amore” con le iniziali che formano la parola “Dea”.

Invasione napoletana allo “Zini” di Cremona per CREMONESE-NAPOLI, gara domenicale delle 18: settore ospiti pieno di partenopei, che sono un po’ in tutto lo stadio, a parte la Curva Sud di casa. Davvero massiccio il loro tifo, bellissimo lo sventolio dei bandieroni, più qualche fumogeno acceso. Oltre ai soliti striscioni che vengono appesi in casa, si vede in trasferta anche lo striscione dei “Vecchi Lions”. Alla fine fa festa grande la parte azzurra dello stadio, un 4-1 che consente al Napoli di rimanere solo in vetta alla classifica a 23 punti, a +2 sull’Atalanta e +3 su Udinese e Milan. I cremonesi si esprimono anch’essi su buoni livelli, la Sud è una curva viva e piena, che accoglie le squadre con una sciarpata degna di nota, con alcuni fumogeni rossi al centro. Circa 14.450 gli spettatori presenti. Sfida tutta a colori giallorossi quella del posticipo serale ROMA-LECCE. I salentini invadono l’’Olimpico’ in circa 4mila, con i gruppi che entrano a partita iniziata sistemandosi in basso e accendono ad uno ad uno, una quantità elevata di torce e fumoni. Buon tifo, si dannano per farsi sentire riuscendovi solo parzialmente. A fine partita scambio di torce con la curva Nord. I migliori visti finora a Roma in campionato. Buon tifo anche della Curva Sud. Il primo tempo inizia con 15 minuti di silenzio per i diffidati: nessun striscione, tranne quello “Diffidati con noi”, nessun coro. Poi tutto torna come prima. Bandieroni, buon sostegno e qualche scritta per i nuovi nati, i dipartiti e dei ragazzi in difficoltà. 64.018 gli spettatori ufficiali. Buon pubblico al “Franchi” per il Monday-night FIORENTINA-LAZIO, con poco meno di 2mila laziali presenti che occupano in pratica tutto il settore ospiti e che tifano in maniera piuttosto costante anche se per la verità non si sentono molto; alla fine fanno festa per i tre punti conquistati che proiettano la Lazio a 20 punti, al terzo posto con Milan e Udinese. In casa viola bella come di consueto la sciarpata che accoglie l’ingresso in campo delle squadre, gran sventolio dei bandieroni e tanta voce, a parte una pausa piuttosto lunga nel secondo tempo. La “Fiesole” canta anche nel finale, sul pesante passivo di 0-4. Fiorentina in piccola crisi.

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3 Commenti

  1. Granata ai minimi storici, inguardabili, cantano in 300.
    Le pagelle non si danno dalla televisione.
    La bandiera empolesi on tour era presente, il fatto che non si vede dalle foto non vuol dire che fosse assente.
    Un po piu di attenzione sennò diventa una rubrica inutile

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