sepe int“Mi auguro di far bene per l’Empoli, la mia squadra deve raggiungere la salvezza e darò il massimo. Quanto al Napoli è la squadra per la quale tifavo da bambino, la mia squadra del cuore e quella in cui un giorno spero di tornare. Ma adesso non penso a questo”. A parlare è Luigi Sepe, portiere dell’Empoli ma di proprietà del Napoli. Il numero uno del club toscano ha rilasciato quest’oggi una lunga e interessante intervista ai microfoni delCorriere del Mezzogiorno. 

 

Tornare nel Napoli? “Io ci correrei sempre a Napoli – prosegue -. Non dipende certo soltanto da me. Per ora sto benissimo ad Empoli, una città e un club che mi danno la possibilità di crescere in tranquillità. Senza pressioni particolari. Con la mia famiglia qui stiamo benissimo, ma è naturale che un giorno speriamo di tornare nella nostra terra”.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

17 Commenti

  1. Caro Luigi quando ti feci la domanda a Penalty se eri dispiaciuto che il Napoli non ti avesse dato una chance dopo lo straordinario campionato dell’anno scorso era perché ora qui molti ti rimpiangono perché Rafael non sta facendo assolutamente bene e all’inizio io mi meravigliai che il Napoli ti avesse ceduto puntando su Rafael e Andujar, ma poi se pensi che il Napoli nella formazione titolare ha un solo italiano(Maggio) con l’85% di giocatori stranieri in squadra ti accorgi che c’è poco da meravigliarsi. Il Napoli rappresenta la classica squadra che crede poco sui giovani del vivaio(De Laurentiis anni fa parlò di un Napoli con giocatori napoletani…) e spende tanto ed inutilmente sui stranieri. Vabbè detto questo sono contento che giochi per noi e questa stagione sarà per te molto importante per il futuro che sicuramente sarà azzurro.

  2. ….mai avuto simpatia per i napoletani. Ad ogni modo, molti sono i giocatori di quella zona che hanno fatto la fortuna dell’Empoli, questo non posso disconoscerlo.

  3. Credo che sia più fortunato, che bravo. Sia chiaro che la fortuna è una componente importante nella vita e nello sport, per cui non è un demerito.
    A me non fa impazzire, ma credo che domenica voglia dimostrare il suo valore e avrà una carica in più. Sa che l’Empoli gli ha dato una possibilità importante da sfruttare assolutamente.

  4. Poteva dire la cosa opposta e risultare quindi ipocrita; è stato solo sincero, da apprezzare.
    Forza Luigi per domenica.
    Empoli 1920 fai festa.
    Fra le gioie maggiori avute con l’Empoli, a parte il rigore parato da Dossena con il Vicenza, le prime due sono napoletane : Martusciello a Firenze e ì Carmine a Modena con il Como.

  5. Ora affermare che Sepe abbia fatto bene e che meriterebbe una piazza come Napoli lo trovo un pò esagerato. E’ un discreto portiere che ancora deve crescere (come lui ha sottolineato) ed Empoli per questo è l’ambiente ideale.
    Ma se analizziamo le partite Sepe non è mai stato decisivo in positvo come invece lo sono stato i portieri avversari contro di noi.
    In negativo invece qualche peccatuccio ce l’ha e qualche punticipo c’è costato.
    Ma vabbene così Empoli è il posto dei giovani e questi si sà che possono sbagliare di più.
    Comunque nell’intervista Sepe dice delle cose sacrosante rispettando in piena regola l’impegno da professionista.

    • Ad Empoli non si mette sulla graticola nessuno, figuriamoci per così poco ma i goal incassati con Roma, Chievo, Milan ecc sono tutt’altro che irresistibili ed un grande portiere deve parare…
      Non ricordo, ma può darsi anche mi sbagli, una partita dalla quale siamo usciti dallo stadio dicendo “Sepe ha parato l’impossibile”…
      Frase che ho ripetuto e sentito più volte quando in porta c’era un certo Daniele Balli, ma anche il ciucchettone di Berti, che erano tutto fuorchè grandi portieri ma per l’Empoli dei valori aggiunti…
      Sepe deve ancora dimostrare tutto ma vabbene così dare fiducia ad un portiere giovane è una cosa da Empoli e bisogna mettere in preventivo anche qualche errorino in più.

  6. Un napoletano è sempre legato alla sua città, dovunque vada – e del resto gli empolesi, anche quelli che vi abitano? Semmai il problema è: un portiere napoletano molto giovane riesce a figurare bene nella sua città parando contro la sua squadra del cuore? Sembra un problema assurdo, ma siamo fatti anche di istinti, e il rapporto con una squadra e una città non è affatto razionale. Io sono convinto che Sepe, se gioca lui come penso, farà di tutto per far vedere che para bene. E Di Natale che ha fatto nella prima giornata? Ce ne ha fatti due, senza troppo sentimentalismo. Eppure a Empoli è legato, però…”vattane a Napoli” non si può scrivere, è cattivo solo pensarlo.

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