Se ne è andato oggi, all’età di 81 anni, l’ex allenatore Luigi Simoni, per tutti “Gigi”. Persona pacata e genuina, aveva raggiunto l’apice della sua carriera all’Inter, dove aveva vinto una Coppa UEFA e raggiunto un secondo posto, ancora oggi molto discusso, visto il famoso fallo di Iuliano su Ronaldo non sanzionato dall’arbitro.

Simoni è stato anche un ex allenatore dell’Empoli, anche se la sua esperienza fu tutt’altro che felice. La società azzurra lo ingaggiò all’indomani della retrocessione in B, nel 1988/89. Come sapete tutti, quell’annata si concluse in modo fallimentare, con l’Empoli nel baratro della C dopo lo spareggio di Cesena con il Brescia. Ma Simoni guidò gli azzurri fino alla trentatreesima giornata, quando gli subentrò Ferdinando Donati.

La redazione di PianetaEmpoli.it si stringe intorno alla famiglia di Gigi Simoni per la sua prematura scomparsa.

LA CARRIERA DI SIMONI DA ALLENATORE –

Gigi Simoni inizia la carriera da allenatore subentrando a Guido Vincenzi sulla panchina del Genoa in Serie B nel corso della stagione 1974-1975. In quattro anni alla guida del Grifone conquista un settimo posto all’esordio in Serie B, il primo posto nel campionato cadetto e la promozione in Serie A nel 1975-1976. Lasciata Genova, allena per due anni il Brescia, portandolo nella massima serie nel 1979-1980, dopo che l’anno prima aveva raggiunto l’ottava posizione, per poi tornare ad allenare i Grifoni riportandoli in Serie A e conquistando la salvezza nei due anni successivi (con un undicesimo e un dodicesimo posto), retrocedendo ancora nel 1983-1984. Dal 1984 al 1990 non si lega a una società per più di una stagione, e sempre nelle serie inferiori; allena il Pisa portandolo in Serie A, successivamente si trasferisce a Roma, sponda Lazio, poi ancora al Pisa, ancora al Genoa, e poi Empoli e Cosenza, sempre in serie cadetta; ottiene due promozioni con il Pisa (con relativo campionato vinto).

Nel 1990 riparte dalla Serie C1 subentrando alla guida della Carrarese; il primo anno non riesce ad evitare la retrocessione, mentre il successivo ottiene la promozione. Rimane quindi per quattro anni alla guida della Cremonese, con la quale ottiene una promozione e due salvezze. Con la Cremonese nel 1993 vince il Torneo Anglo-italiano: i grigiorossi battono a Wembley in finale il Derby County con il risultato di 3-1. Passato al Napoli nell’estate del 1996, guida la formazione partenopea fino alla finale di Coppa Italia, ma viene esonerato anzitempo.

Nella stagione successiva allena l’Inter di Ronaldo con la quale vince la Coppa UEFA 1997-1998, battendo per 3-0 la Lazio nella finale di Parigi, e ottiene un secondo posto nel campionato italiano, dopo che la società era stata in testa alla classifica nelle prime 16 giornate. Per questa stagione vince il premio panchina d’oro. Resta all’Inter anche nella stagione 1998-1999 ma viene esonerato dopo 11 giornate, dopo una vittoria contro la Salernitana, e anche dopo aver battuto in Champions League 3-1 il Real Madrid a San Siro. Successivamente guida il Piacenza e il Torino. In seguito siede sulle panchine del CSKA Sofia, in Bulgaria, dove conquista il terzo posto, e dell’Ancona, che nella stagione 2002-2003 guida alla promozione in Serie A. Tornato al Napoli per un breve periodo ottiene una salvezza nel campionato 2003-2004, poi revocata per il fallimento della società con conseguente retrocessione in Serie C1. Nel 2005-2006 allena il Siena in Serie A. Nel 2003, in occasione del centenario della Cremonese, è stato nominato Allenatore del secolo dei grigiorossi. Come allenatore ha ottenuto otto promozioni da campionati professionisti (record condiviso con Osvaldo Jaconi), con ben 7 promozioni in Serie A (record assoluto) con Genoa (1975-1976) e (1980-1981), Brescia (1979-1980) Pisa (1984-1985) e (1986-1987), Cremonese (1992-1993), e Ancona (2002-2003) ed una in Serie C1 con la Carrarese (1991-1992). Il Genoa lo ha inserito nella sua Hall of Fame.

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Empolese DOC e da sempre tifoso azzurro, è un amante delle tattiche e delle statistiche sportive. Entrato a far parte della redazione di PianetaEmpoli.it nel 2013, ritiene che gli approfondimenti siano fondamentali per un sito calcistico. Cura molte rubriche, tra cui i "Più e Meno" e "Meteore Azzurre.

4 Commenti

  1. Prima di tutto una persona perbene, che seppe risollevarsi da tragedie e drammi familiari, ed ha sempre dato una mano a chi ne aveva più bisogno. Requiescat in pacem.

  2. Mamma mia che lunga storia in panchina ha avuto, io credo che anche lui stesso fra carriera di giocatore ed allenatore dovesse andare su wikipedia per ricordare tuttte le squadre ed i momenti nei quali era stato.
    Io avevo solo 11 anni e pur ricordando quell’anno sfortunato, in primis la notizia di quaando mio babbo lesse sul giornale che era stato esonerato Clagluna ed era stato preso Simoni, mi ricordo esattamente il posto esatto nel quale ero, sulla passeggiata di Lido di Camaiore appena di ritorno dalla spaggia.
    Mi ricordo di quella stagione tribolata e del suo esonero, ma anche delle dicerie che da ultimo non allenava più nemmeno o frasi simili…è stata una parentesi brutta in fondo in una carriera super onesta, da allenatore di provincia che seppe arrivare anche alla grande squadra. Ma se penso a lui ho l’immagine dell’allenatore della Cremonese. Persona pacata, educata, anche se dall’esterno sembrava poco carismatico.

  3. Pur riconoscendo che questo era una bravissima persona e un bravo professionista (forse poco carismatico), il suo ricordo è legato a una stagione tribolatissime culminata con i rigori sbagliati di Cesena …. da ragazzino fu una delusione immensa di cui ancora ricordo il sapore.

  4. Grande allenatore grande carriera le mie condoglianze. Purtroppo non posso cancellare la stagIone più brutta di sempre, da tifoso la delusione più grande, ero presente anche a Cesena .. non mi feci mancare proprio niente..

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