Richrad Vanigli è sicuramente uno dei pochi che puo’ raccontare al meglio il derby tra Empoli e Livorno, avendo vestito ambedue le maglie con grande soddisfazione e con ottimi risultati.

Alla vigilia del match che si giocherà al Castellani sabato prossimo, lo abbiamo contattato per sentire le sue impressioni e per sapere qualcosa in più su cosa stia facendo adesso l’ex difensore delle due squadre.

 

Ciao Richard e grazie per la tua disponibilità. Senti prima di parlare di Empoli-Livorno, vorrei chiederti cosa stai facendo adesso?

Sono ancora nel mondo del calcio e non a fare l’allenatore come qualcuno crede, ma ancora a giocare. Nonostante la mia non più giovanissima età (41 anni, ndr.) mi diverto ancora troppo e non riesco a pensare ad attaccare gli scarpini al chiodo. Sono a Forlì, in serie D. Sono arrivato qui nel 2009 dopo la stagione di Ancona che segui proprio quelle di Empoli.”

 

Allora non possiamo che farti tanti auguri per la tua ancor viva carriera. Pensi, quando smetterei, di rimanere ancora nel calcio?

Questo è il mio mondo, quindi spero di si e spero che ancora ci siano degli anni in mezzo. Poi cercherò di intraprendere la carriera da allenatore con tutto il suo iter.”

 

Parliamo un po’ di Empoli. Quanto è stata importante per te quell’esperienza?

Importantissima, e forse non rende nemmeno l’idea. Arrivai ad Empoli dopo aver giocato per sei anni a Livorno, dal quale andai via anche un po’ dispiaciuto perché la società mi fece capire di non avere più bisogno di me. Avevo già superato i trenta e sai, inizi a pensare che forse il più è stato fatto e che quello che poteva essere davanti era solo una parentesi conclusiva. Ed invece, al di la della magnifica esperienza umana, sono stati anni di grande soddisfazione sportiva, culminati con la qualificazione uefa. Certo resta ancora viva la grande delusione per la retrocessione dell’anno successivo, ancora oggi mi chiedo come abbiamo fatto, però nel suo complesso è stata un’esperienza fondamentale, da pensare di essere arrivato al traguardo al vivere ancora invece grandissime emozioni.”

 

C’è un episodio che porti con maggior affetto dentro di te di quegli anni?

Ma guarda,più che un episodio un periodo. Quando è iniziata la rincorsa alla salvezza nel primo anno di A. Eravamo spacciati per molti, arrivò Cagni e scattò qualcosa, in ognuno di noi. Spesso si parla di spogliatoio e di come questo sia importante, ecco, li lo spogliatoio si uni in unica cosa, come difficilmente capita, ancora oggi ho i brividi.”

 

Sabato le “tue” due squadre si sfideranno in un incontro che purtroppo deve essere considerato uno scontro diretta per la salvezza in B. Che partita ti aspetti.

Sicuramente l’Empoli non ha una classifica per niente tranquilla, ed anche in questo caso davvero mi sono chiesto più volte come con questa rosa si possa essere ritrovato in questa situazione, ma si sa, il calcio è strano e quando perdi la bussola anche con un grande blasone puoi far fatica.  Non credo si possa parlare di ultima spiaggia per nessuno, di gare ancora ce ne sono, ma certo è che un passo falso degli azzurri potrebbe peggiorare una situazione già precaria. Credo che il ritorno in panchina di Aglietti possa dare all’Empoli quella scossa giusta e che alla fine la salvezza verrà centrata. Il Livorno è messo al momento meglio e magari potrà ammortizzare meglio un passo falso.”

 

Verrebbe da dire che sabato tiferai Empoli?

Empoli e Livorno sono al 50% dentro di me, augurare la sconfitta ad una delle due non mi riuscirebbe. Posso dirti che spero che gli azzurri riescano a salvarsi, tiferò anche io perché accada questo.”

 

Al. Coc.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

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