Riprenderà oggi la preparazione degli azzurri, mercoledi si torna in campo per il turno di Coppa Italia a Verona e quindi non si può perder tempo. Sicuramente contro i gialloblù, che rappresentano l’ultima sconfitta in campionato, dovremo vedere una squadra molto diversa rispetto a quella scesa in campo ieri. Andreazzoli ha abituato ormai a cambi di diversi giocatori, da gara a gara, e per quella di mercoledi questo dovrebbe essere fatto in maniera più massiccia, per poi magari tornare vicini alla squadra di ieri in quel di Spezia, domenica prossima. Non c’è quindi molto tempo per festeggiare una vittoria che merita davvero tanto clamore e rumore, anche perchè non è il primo grande blitz della stagione. A Napoli l’Empoli ha certificato tante cose, con quella di avere un’anima ed un’identità ben precisa, in primis. Il risultato fa ovviamente piacere ed amplifica il tutto, ma anche non vi fosse stato quel rimpallo fortuito sulla testa di Cutrone, e fosse finita 0-0, avremmo speso le stesse identiche parole. Perchè l’Empoli, ma noi lo sapevamo già, a Napoli è andato a giocarsela, non risparmiandosi e non mettendosi certo dietro ad aspettare gli avversari. L’Empoli ha saputo ripartire prendendosi gli spazi che potevano essere occupati, ha cercato di rendersi pericoloso. L’Empoli ha saputo però anche soffrire e difendere davvero bene limitando molto gli avversi che si potevano rendere incisivi solo con tiri dalla distanza. Ci sono i bomber e ci sono anche i portieri in squadra, ed ieri Vicario è stata sicuramente la vera ciliegina sulla torta. Abbiamo giocato alla pari del Napoli, non abbiamo assolutamente rubato niente, e lo abbiamo fatto alla nostra maniera. E tornando un po’ anche a quello scritto all’inizio, lo si è fatto andando ancora con dei cambi rispetto al recente passato che potevano in qualche modo snaturare il modo di stare in campo. Cio’ non è successo, e questo ad oggi è il più grande successo del tecnico Andreazzoli. La partita ha portato ovviamente a dei momenti di difficoltà, ci sono stati indubbiamente anche degli errori e – anche questo già detto – gli episodi chiave che sono girati tutti a nostro favore. Ma questo Empoli non è casuale, e questa vittoria non è casuale. Qui c’è un lavoro preciso ed indirizzato e quando determinati risultati (soprattutto in termini prestazionali) continuano ad arrivare nel lungo periodo, vuol dire che ci sei, che sei questo e sei figlio di un lavoro ben preciso e non del solo fato. Siamo la più bella sorpresa di questa stagione ed essere oggi ad annusare un piazzamento europeo (l’obiettivo per adesso non deve cambiare) è una logica conseguenza. Sarà sicuramente sempre più difficile per noi, quando da sorpresa diventi certezza è chiaro che poi ti verranno a prendere in modo diverso, ma anche questo in fondo fa strappare un bel sorriso. Il rischio, che prendiamo volentieri, di diventare ripetitivi nei grandi complimenti è alto ma cosa di diverso si potrebbe dire a questo stupendo gruppo? Sicuramente, intanto, un grazie.

Andreazzoli cambia qualcosa, ripartendo con il 4-3-1-2, rispolvera Ismajli in difesa e conferma Bajrami alle spalle delle due punte, affidandosi alla fisicità di Henderson e Zurkowski nei ruoli di mezzale. L’idea di massima è quella provare a ribattere colpo su colpo le offensive partenopee, con l’imperativo categorico di non farsi chiudere dietro. Il meccanismo gira e funziona, perché i partenopei faticano a prendere campo e a trovare il ritmo. Spalletti (ieri a seguire la gara in tribuna per squalifica), costretto a rinunciare a uomini importanti, perde anche l’ex Zielinski dopo pochi minuti e nonostante l’ingresso in campo di un convalescente Insigne capisce che la serata non sarà delle migliori. L’Empoli non rischia praticamente mai, se non su una conclusione di Lozano che scheggia la traversa. Gli azzurri, semmai, danno la sensazione di poter fare anche di più là davanti, se solo i centrocampisti trovassero un pizzico di precisione nei passaggi finali. Dettagli, certo, ma per provare a cambiare l’inerzia della gara il Napoli aumenta il peso specifico dell’attacco con Petagna e sostituisce uno spento Lozano con Politano. Nel momento in cui il Napoli vuole andare a vincere la partita è però l’Empoli a trovare il vantaggio. Succede sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla arriva ad Anguissa che prova a liberare di testa, ma la sfera carambola sulla nuca di Cutrone e si infila alle spalle di Ospina. Sotto di un gol e con l’animo ferito il Napoli prova a reagire, ma l’Empoli è quadrato e soprattutto solido. Ismajli e Luperto dominano a centro area e quando non ci arrivano loro ci pensano Vicario e il palo. Il portiere è bravo su Politano, il montante è invece provvidenziale sulla conclusione di Petagna dal limite. Mettici un paio di mischie nel finale e il gioco è fatto, azzurri in paradiso e con vista sull’Europa. Nessuno pretende di arrivarci, ma parlare solo di salvezza davanti a questa squadra, oggi, sembra quasi un torto nei confronti di Andreazzoli e dei suoi.

Tra i singoli deve essere evidenziata in maniera grandiosa la prestazione di Vicario. Ci ha visto lungo l’Empoli ma ci ha visto lungo anche il Cagliari, andando a porre un diritto di riscatto a dieci milioni. Il portiere azzurro è praticamente perfetto e tiene vivo l’Empoli in almeno due occasioni da circoletto rosso. Non farà parate plastiche che lasceranno foto ricordo da urlo, ma davvero la sua presenza tra i pali è fondamentale. Altra gara da gigante per il giovane Parisi. Potremmo dire che manca soltanto il gol in una partita come quella di ieri, dove fa tutto bene e dove va ad ingolosire ancor di più quel Napoli che fortemente lo vorrebbe. Ragazzo timido e sulle sue fuori dal campo, giocatore di grandissima personalità sul rettangolo verde. Sul podio anche Cutrone, non tanto per il gol che è davvero casuale (comunque lui era lì), ma per quanto riesce a fare la davanti, in una giornata non semplice per la fase offensiva. Per il resto bene davvero tutti; forse qualcosa di più ci si aspettava da Pinamonti che rimane chiuso nella morsa dei difensori e non si fa quasi mai vedere. Da dire, concetto già espresso, che quando davanti si gioca a due, lui fa leggermente più fatica. Una parola deve essere spesa per Ismajli. L’albanese è stato in passato criticato e forse anche ritenuto non adeguato, ieri smentisce tutti giocando un’ottima partita e ripagando il mister della scelta iniziale. Andreazzoli sugli scudi, senza tanti discorsi. Scelte iniziali che fanno porre qualche domanda ma che sono azzeccatissime. La partita non è di quelle facili ma il suo Empoli la gioca – come sempre – con il piglio delle grandi e porta a casa vittoria e prestazione. Il giocattolo sta diventando sempre più perfetto e siamo di fronte ad uno degli Empoli più belli di sempre.

Adesso si va avanti, in linea con la filosofia esistente. Una gara per volta partendo dalla Coppa Italia per arrivare poi a chiudere il girone di andata. Ventisei punti in classifica, dodici ancora da fare per poter festeggiare l’obiettivo minimo di stagione. Un girone di andata che sta andando sopra ogni più rosea aspettativa e con ancora dei margini di miglioramento da parte di questa squadra che ha la possibilità di togliersi e farci togliere, grandi soddisfazioni. Intanto ci prendiamo questo primo bel regalo di Natale.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

30 Commenti

  1. La vera forza di questa squadra è la perfetta fungibilità dei suoi elementi. Sì, è chiaro che ci sono giocatori con doti tecniche superiori rispetto ad altri, ma il campionato disputato sino ad ora ha dimostrato che pur cambiando gli interpreti i risultati arrivano ugualmente. A Torino abbiamo pareggiato grazie ai goals di Romagnoli e La Mantia che ieri non sono nemmeno entrati, ieri ha disputato un’ottima prova Ismajli che non vedeva il campo da tempo. Contro l’Udinese la coppia di centrali difensivi era composta da Tonelli e Viti, ieri da Luperto e dal summenzionato Ismajli. A centrocampo non era presente Ricci e Stulac si è comunque destreggiato bene su un campo difficilissimo. E questi sono soltanto degli esempi

    • …E questa è un’ulteriore forza della nostra squadra, perché toglie parecchi riferimenti fissi agli avversari, che sanno (come noi) solo all’ultimo minuto chi gioca ogni partita. Oltre a questo, l’Empoli ha l’enorme vantaggio (anche rispetto a qualche squadra di alto livello) che chi siede in panchina ed entra a partita in corso, ha un valore simile a chi era già in campo. Andreazzoli ( con Accardi) ha creato una squadra “intercambiabile” con tanti giocatori che possono giocare in varie posizioni.

  2. Boniiiii…guardiamo i Genoa…boniiii. Quello che viene in piu’ e’ grasso che cola…boniiii
    Sogniamo a bocca chiusa…niente proclami e conti…boniiiiiii

  3. Siamo di fronte al più bell’Empoli di sempre sia per qualità di gioco che per i giocatori e la mentalità

    • Allora credo che tu abbia la memoria corta.
      Forse all’Empoli più produttivo di sempre volevi dire.
      L’Empoli di Sarri, Giampaolo e del primo Andreazzoli era molto, molto più bello.
      Per carità, questa non vuol essere una critica all’Empoli attuale, ma diciamo le cose come stanno.

  4. Si prevede un mercato di riparazione molto noioso per l’Empoli….nessuno da vendere (a meno che qualcuno voglia andare via)…ma soprattutto nessuno da comprare (anche se credo che ci sarebbe la fila di chi vorrebbe venire a giocare in questo bel giocattolo)

  5. Non sono daccordo sul parere di pe su Pinamonti: “…quando davanti si gioca a due, lui fa leggermente più fatica…”; ieri se non c’era Cutrone, il nostro attacco sarebbe stato inesistente; Andreazzoli se ne è accorto, e anche in trasferta schiera un secondo attaccante e un trequartista; però deve anche capire che il ragazzo, dopo aver giocato tante partite complete, ha bisogno di tirare un po’ il fiato, e lo si è visto benissimo durante la partita e nel finale dove ha cercato di lanciarsi sulla fascia ed è rimasto praticamente bloccato sul punto di partenza. A parte la prossima a Verona, a me piacerebbe rivedere in campo almeno una volta la coppia Mancuso-Cutrone con dietro Bajrami.

  6. Vicario e Parisi devono essere convocati in nazionale. Scamacca purtroppo sta giocando bene come Pinamonti e chiamerà lui.

  7. La cosa che mi entusiasma di questa squadra, e mi lascia davvero ben sperare nel fatto che possiamo far bene fino alla fine del campionato, è la completezza della rosa, mai vista nel nostro club: in ogni ruolo ci sono due giocatori validi, tra i centrali di difesa e gli attaccanti addirittura di più (5 centrali tutti buoni e 4 possibili prime punte). Non dipendiamo da nessuno dei giocatori, tranne forse Vicario. Se cala il rendimento di qualcuno, va dentro qualcun altro. Questa qualità secondo me la vedremo anche mercoledì in Coppa, perché anche se giocano tutte le seconde linee metti in campo una squadra più che dignitosa, sperando di rivedere davanti la coppia Mancuso La Mantia e magari anche vedere Asllani per 90 minuti. Chiaramente l’obiettivo resta fare i 38/40 punti, ma spero che, se dovessimo farlo presto, non si faccia come l’anno di Giampaolo che si inizia a mollare e regalare le partite… questa rosa e questo mister meriterebbero di continuare a divertirsi così fino alla fine. A La Spezia banco di prova importante, loro hanno bisogno di punti quasi disperato ma come gioco sono molto inferiori a noi. Domarli e fare 3 punti in casa loro sarebbe una prova di maturità che a quel punto mi farebbe davvero sognare in grande. Vediamo

  8. Non facciamo come i viola che dopo due partite vinte parlano di scudetto…. stiamo con i piedi ben saldi, prima arriviamo a 38 punti, poi si pensa ad altro….. Spezia Empoli è ancora uno scontro diretto e guai arrivarci molli….

  9. Vorrei sapere chi è che non ha storto la bocca … vedendo in campo Stulac al posto di Ricci o Ismajli al posto … soprattutto di Romagnoli che prima di esser panchinato per due volte era stato il centrale di destra più bravo dei 3 ( ribadisco di destra)… ma qualcuno l’avrà storta anche in riferimento ai due interni di centrocampo fin troppo offensivi che ha impiegato il mister … (e invece mi pare che abbiano agito fin troppo bene anche in ripiegamento). Ma questa squadra ha qualità e voglia di sacrificio in ogni elemento della rosa e non è facile aver questo rendimento quando giochi una o due partite e poi ti siedi in panca per poi ricominciare … Da sempre si pensa che un giocatore debba giocare diverse partite per raggiungere una certa condizione … il mister questa condizione la fa mantenere … con gli allenamenti e dando la giusta considerazione ad ognuno dei giocatori. Comunque è anche evidente che di alcuni giocatori non ne puoi fare a meno per troppe giornate … e penso a Vicario, Ricci, Stojanovic (anche se deve esagerare meno in certe fasi di gioco) e Pinamonti … a cui in crescendo si sono aggiunti Bajrami e Parisi (ma di questo nessun tifoso ne dubitava) … ma direi anche Zurkowski. Pinamonti ha 22 anni ed è troppo importante là davanti … anche quando si vede meno lotta come si deve su ogni pallone e sarei davvero sorpreso che per la sua giovane età abbia bisogno di riposare … quando un generoso come Maccarone non perdeva una partita a campionato finendo per essere uno dei più impiegati degli azzurri e con ben più di 30 anni sul groppone … Preferirei più che il mister inserisse al suo posto La Mantia o Mancuso per scelta tecnica. E poi se ha bisogno di tirare il fiato di sicuro il mister lo vedrà durante gli allenamenti … se lo ha sempre schierato è evidente … che lo vede bene … Diciamo che è anche il suo modo di giocare, non certo fatto di scatti repentini, che da l’impressione che a volte sia meno redditizio, ma a me piace come si muove, come tiene in apprensione chi lo controlla, come lotta nei contrasti e quello che fa in campo ………

  10. Vedi Mork, il tuo discorso fila liscio per i 3/4, ma poi si contraddice quando vuoi a tutti costi giustificare la presenza dell’interista dal primo al 90′ minuto; ti faccio notare che su due delle tre più importanti testate giornalistiche, è l’unico che ha preso 5,5; son daccordo che in questo momento Pinamonti è imprescindibile come lo sono Ricci, Stojanovich; e qualcun altro, ma dio santo, quando non ne ha più, che senso ha tenerlo in campo, e non sostituirlo con un attaccante fresco; no, questa cosa non la concepisco, e non mi torna; la posso solo giustificare con il fatto che i cinque cambi sono più necessari in altri ruoli (e di sicuro se fai giocare Stulac dal primo minuto poi gli devi dare il cambio, come pure Zurkowski); oppure, che è forse la più vera, ma non mi trova daccordo, perchè non ritieni Mancuso o La Mantia idonei neanche a giocare i 15 minuti finali (come non lo è Fiamozzi per un eventuale cambio a Stojanovich). Vedremo con quali giocatori li sostituiremo a gennaio !!!

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