L’Empoli sbaraglia il Novara in un Castellani gremito e stacca il biglietto per la finale. Prima di tutto una menzione speciale al pubblico empolese che ha risposto “presente” all’appello lanciato dai giocatori e dal mister: numeri impressionanti, ai quali purtroppo da tempo non eravamo più abituati. Questa squadra è riuscita a costruire un rapporto speciale e unico con il tifo azzurro, un legame cementato dalle difficoltà iniziali e dalla sofferta rincorsa ai playoff, fonte di una carica emotiva che può rappresentare un valore aggiunto importante in questo pirotecnico finale di stagione.

Il risultato rispecchia quanto visto in campo: un Empoli superiore all’avversario nel gioco e nel dinamismo, padrone della partita. Bastano 25′ per mettere in sicurezza il risultato: Tavano al 19′ e Saponara al 24′ portano avanti gli azzurri, il primo servito da Croce e il secondo smarcato invece dal bomber di Caserta. Per il Novara ci prova Seferovic a rimettere in piedi il match, accorciando su iniziativa personale al 36′, ma è un fuoco di paglia in una partita a senso unico.

Nella ripresa la musica non cambia: i ragazzi di mister Sarri cercano la via del goal per chiudere l’incontro, dall’altra parte invece qualche isolata risposta del Novara che cerca principalmente di sfruttare le disattenzioni della retroguardia e del centrocampo azzurro in fase di disimpegno. Spartiacque della gara è la marcatura di Saponara al 25′ del secondo tempo, che finalizza una bella iniziativa personale di Maccarone e porta il risultato sul 3-1 chiudendo di fatto la partita. La girandola di cambi non modifica gli equilibri in campo ed il generoso recupero (4′) porta in dote addirittura il quarto goal dell’Empoli con Mchedlidze: un’azione da vedere e rivedere per gli amanti dell’estetica del calcio, con il centravanti georgiano che in area mette a sedere tre avversari e trafigge imparabilmente un incolpevole Bardi.

Ora non è più tempo di sognare perchè il sogno è diventato realtà e lo si potrà toccare con mano Mercoledì prossimo al Castellani: il derby con il Livorno (sempre con la formula del doppio confronto casa-trasferta) deciderà chi tornerà sui campi del massimo campionato italiano.

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La prima volta al Castellani è in Curva Sud per Empoli - Como in un grigio pomeriggio dell'Inverno 1993. Memoria storica delle divise dell'Empoli, la sua collezione conta circa 300 maglie indossate dai calciatori azzurri dagli anni '80 a oggi. Artefice dei primi loghi che hanno riproposto l'acronimo EFC e dei progetti delle divise utilizzate dagli azzurri dal 2009/10 al 2016/17. Nello stesso periodo è stato fotografo ufficiale della prima squadra e del settore giovanile, fino alla chiusura dei rapporti con la società di Monteboro nel 2018.

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