Ricordo tutte le stagioni che ho giocato ad Empoli, se dovessi sceglierne una sceglierei la 2013/14:  tornare in serie A a 35 anni fu sicuramente emozionante, soprattutto dopo aver vinto un playout due anni prima. Però non posso non citare la stagione 2005/06,  un’annata davvero prolifica e piena di soddisfazioni avendo segnato 19 gol ed avendo ricevuto a fine campionato la convocazione in nazionale, anche se poi per via di un infortunio fui costretto a rinunciare al mondiale.  Quest’anno all’Empoli servirà molta pazienza, il mercato estivo ha visto partire giocatori importanti e si sapeva che non sarebbe stato facile rimpiazzarli, mi auguro di poter festeggiare la salvezza. Onestamente mi sarei aspettato di più da Saponara, uno con le sue qualità dovrebbe spaccare il mondo. Le difficoltà di Gilardino sono sicuramente da ritrovare nel modulo che l’ Empoli applica, prediligendo lo sviluppo palla a terra mentre lui è un attaccante che si nutre di cross,  poi sicuramente paga anche il nome altisonante perché un errore commesso da lui viene giudicato con maggiore severità.  Ho avuto buoni rapporti con tutti gli allenatori ad Empoli se però devo fare un nome indicherei Mario Somma,  mentre fra i compagni a cui sono più legato cito Giampieretti, Buscè, Riganó e Maccarone. Tornerei ad Empoli a piedi.”

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6 Commenti

  1. …ancora mi dispiaccio della sua cessione di due anni fa…e non sono certo uno che erge i giocatori a idoli, anzi. Ma quando uno ha fatto la storia di questa maglia, la riconoscenza viene automatica. Tutto il contrario, tanto per rimanere in tema con l’articolo, dell’intoccabile (qua dentro) nr 10 attuale.

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