Ci eravamo illusi! Se avete ascoltato le nostre interviste del dopo gara con la Spal, avrete ascoltato la nostra felicità per essere tornati a fare dopo ben 30 MESI il nostro abituale e specifico lavoro in quel contesto. Convinti che adesso, e finalmente, tutto sarebbe tornato alla vecchia normalità, quella che per noi (da questo punto di vista) si era interrotta a Perugia nel febbraio del 2020. Purtroppo invece non è cosi e per adesso dobbiamo ancora riporre microfono e telecamera.

Come confermatoci ieri dalla stessa Lega di Serie A, nel nostro paese è ancora in vigore uno specifico DPCM emanato con la supervisione del CTS che regola le attività al chiuso. In questo c’è ancora il divieto di assembramento e la distanza interpersonale di un metro e mezzo. Cio’ vuol dire che, ad eccezione dei grandi broadcaster nazionali, nessuno può ancora accedere alla cosiddetta “mix zone” per realizzare le interviste del dopo gara. Non vi nascondiamo la nostra enorme delusione, soprattutto dopo esserci messi in regola, burocraticamente ed economicamente, per poter godere di quel particolare diritto che necessita di una regolamentazione ad hoc. Eravamo già pronti per tornare (magari non coprendo il 100% di queste come ai vecchi tempi) a raccontare degli azzurri dai vari stadi di Italia.

Per adesso dunque, e fino alla revoca di questa regolamentazione governativa, continueremo a raccontarvi i dopo gara come fatto nelle ultime due stagioni. In casa saremo presenti in sala stampa, vi anticiperemo testualmente quanto detto e poi metteremo il video di cui ha autorizzazione solo la società. In trasferta riprenderemo quanto rilasciato ai vari Dazn ed affini. La speranza è che entro breve tempo si possa tornare ad una regolarità che ci sembra davvero assurdo non poter vivere da questo punto di vista professionale. Purtroppo la stampa locale sarà sempre meno tutelata ed il futuro che ci aspetta sempre meno roseo. Noi cercheremo di fare il nostro lavoro come sempre, con grande amore e passione, ma sappiate che i vari “pianetaempoli” sparsi per i Italia rischiano sempre più l’estinzione perchè si lavora sempre, sempre peggio in un calcio che ci appartiene sempre, sempre di meno.

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27 Commenti

    • Quella che berlusc.oni chiamava “la zo.ccola”?
      Quella che ci vuole rimettere il nazi.pass a ottobre?
      Quella che vuole continuare a fare la guerra alla Russia?
      Ma.vaffffffff

  1. Situazione surreale. Sposo il concetto di un calcio sempre più distante e gli stadi sempre meno pieni (Empoli ne è grande dimostrazione) sono un primo segnale. Mi spiace per voi ed anche per noi che godevamo di un servizio dedicato e sempre ben fatto. Sentire parlare di DPCM mi ha fatto venire l’urto del vomito

  2. Professionalmente dispiace, ma queste sono le regole da rispettare; i soldi alle società arrivano dai mass media predominanti e non certamente da PE; senza questi introiti purtroppo si chiude bottega. Il calcio e gli sport in genere, hanno preso una strada di non ritorno e le piccole testate giornalistiche sopravvivono solo per la passione dei loro giornalisti.

      • Indipendentemente dalla mia e tua opinione c’è sempre lo “specifico DPCM emanato con la supervisione del CTS che regola le attività al chiuso. In questo c’è ancora il divieto di assembramento e la distanza interpersonale di un metro e mezzo”.
        Forse sei te che non hai capito.

        • Guido, allora è peggio. Hai capito e in qualche modo avalli le decisioni oscene e antistoriche del governo.
          E pure quelle del capitale del calcio che allontana la gente. Ergo, ti piace questo tipo di calcio moderno e questo tipo di leggi. E se permetti ti critichiamo apertamente essendo in totale dissenso con te e le tue idee.

          Solidarietà a PE e a chi ama il calcio e la libertà!

    • Guido nessuno ti intende, fatti due domande, che vuol dire queste sono le regole? Tanto che vuoi con queste regole siamo andati parecchio lontano…

  3. Invidio la vostra voglia di votare questi politici, diciamo gente che si è inventata un lavoro e una pensione sicura, poi basta anche con questo covid.

  4. Odio tutti i politici dx sx centro tutti che promettono illudono e non fanno niente per noi cittadini da sempre, ma qua non do la colpa alla politica ma al mondo calcio che a partire dalla federazione TV e presidenti vari pensano solo al profitto andando in c… Ai tifosi ,si meriterebbero niente abbonamenti allo stadio e alle TV mangia soldi.

  5. Non e’ una questione di destra o sinistra, ma di guardare la realta’ e le cose come stanno.
    Il green pass per lavorare e per andare allo stadio e’ una invenzione tutta Italiana, qui in polonia non ci e’ mai stato e siamo cmq sopravvissuti.
    Magari si dovrebbe uscire dalla filosofia politica del “lo ha fatto il mio partito, e’ tutto giusto”!

  6. peccato comunque continuerò a seguirvi; è un piacere leggere i vostri articoli ed i commenti dei tifosi; e se qualcuno prova ad ostacolare il vostro lavoro non fermatevi; ci sono centinaia di persone che continueranno a fare il tifo x voi e capiranno…

  7. Dispiace molto.per questa situazione. Speriamo che le società possano spingere il governo a rivedere questa situazione.

  8. Il disegno è chiaro da anni, anche nel caso dello sport.
    In questo caso si utilizza lo strumento del DPCM per silenziare le piccole testate giornalistiche.
    Chi deve rimanere sono solo e soltanto i “big guys”…

    Tristezza.

    E massima solidarietà a PE, alle piccole testate giornalistiche e a noi poveri tifosi che vorremmo un calcio un po’ meno al soldo dei grandi.

  9. Scusa Alessio da ignorante. Stavo poco fa vedendo una trasmissione sul Pisa. Loro erano tranquillamente credo in mix zona dove avevano messo anche una postazione con microfono e hanno intervistato allenatore e giocatori. Pure l allenatore avversario. Come mai loro possono e voi no? Non sono una pay tv o una nazionale, e se anche comprano qualcosa dal Pisa calcio, oggi erano in trasferta a Cittadella. Perché x loro non vale l assembramento al chiuso? Ripeto, da ignorante, non so se è la stessa cosa con voi ed altre testate empolesi

    • Ciao, non ho visto quello che mi dici quindi ho poche informazioni. Noi ovviamente ci rapportiamo alla lega di serie A che per tutte le realtà appartenenti a questa Lega ha un’unico metro. Non so se la Lega di B, per motivi che ovviamente mi sfuggono, va oltre quesro dpcm e permette determinate cose. Mi informerò su ciò che mi dici, ma io ho parlato direttamente con chi in Lega gestisce queste cose ed è stato categorico nella esaustiva (ed anche leggermente dispiaciuta) esposizione.

  10. Ragazzi se pensate che sia a causa del Covid questa restrizione non avete capito niente.

    Lasciate stare in casa dove probabilmente riusciranno comunque a fare il loro lavoro perchè siamo in pochi, ma in trasferta non succederà perchè a Firenze le tv locali non le fanno entrare e quindi non possono far entrare PE.

    Nelle altre piazze, le reti o siti locali non vengono considerate perchè viene lasciato spazio totale a chi manda avanti la macchina (cioè le tv nazionali)

    Il problema è che PE vuole fare l’intervista singola (comprensibilmente), potrebbe andare in conferenza stampa e fare la sua domanda in tutti gli stadi, questo è assolutamente consentito.
    Pensate però a Firenze dove ci sono 10 tv locali se tutti potessero fare l’intervista all’allenatore? ci sta 1 ora. E questo la Lega (che poi sono le società) non lo vogliono più e sfruttano il DPCM.

    • Tutto corretto quello che dici, però ti fermo su una cosa. PE vuol fare l’intervista non singola, ma in modalità audiovisiva assieme a chi ne ha diritto e per questo ha ottemperato burocraticamente ed economicamente per la richiesta di tale autorizzazione. Autorizzazione che la Lega ci ha rilasciato con tanto di documento cartaceo. Quindi noi abbiamo un autorizzazione a svolgere un diritto che però ci viene negato. Possiamo andare in sala stampa, vero ma non possiamo produrre noi le immagini e quindi in termini pratici cambia molto lo stato dell’arte. Il futuro, come hai ben inquadrato, sarà quello di togliere di mezzo per il più possibile le testate medio piccole. Ovviamente non è Empoli il problema, Empoli subisce di riflesso il discorso nazionale.

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