Una nuova rubrica a cura di Claudio “Freccia”

A questo che è pur sempre un match-salvezza, per la dodicesima giornata del campionato di Serie A 2021/22, l’Empoli vi arriva a metà classifica, con ben 15 punti in 11 giornate, un bel gruzzoletto quindi, mentre il Genoa è nelle retrovie della classifica con soli 8 punti. L’affluenza al “Carlo Castellani” non è delle maggiori, ma neanche delle più basse, se si tiene conto che si gioca in un venerdì sera alle 20,45, il 5 novembre 2021, in cui spira un vento piuttosto freddo. Il dato ufficiale del numero degli spettatori parla di 5.631 unità, di cui 2.822 abbonati, quindi siamo nella media di quest’anno. I genoani, nonostante la classifica deficitaria e il fatto che si giochi di venerdì sera, raggiungono Empoli in buon numero, sui 320-330, quasi tutti Ultras, che occupano lo spicchio di Curva Sud più lontano dalla Maratona, così come hanno fatto tutti gli Ultras delle altre squadre, esclusi quelli dell’Inter. Alcune decine di genoani si sistemano invece nello spicchio di Curva Sud accanto a quello dove sono gli Ultras, che cominciano a carburare praticamente solo dopo la concessione del rigore a favore della loro squadra, al 10° minuto, visto e rivisto al Var perché il fallo di mano di Fiamozzi sembra fuori area (ma la valutazione del Var in questi casi non dovrebbe essere oggettiva?).

Il signor Pairetto di Nichelino dopo 3 minuti concede il rigore che l’esperto Mimmo Criscito, capitano del Genoa, trasforma tra i fischi del “Castellani”. E sarà un caso ma solo da allora i genoani espongono i loro striscioni e sventolano i bandieroni. La loro prova risulterà piuttosto buona, si fanno sentire più volte, e va considerato anche il fatto che tifano controvento. Anche dopo l’1-1 di Di Francesco al 62° e il vantaggio empolese, con un gran tiro di Zurkowski dalla distanza, al 71°, cercano di farsi sentire, in uno stadio che era diventato una bolgia. Particolarmente belli i loro bandieroni. Si può ben dire che i genoani sono stati tra i migliori visti ad Empoli quest’anno. Gli Ultras empolesi stasera ci mettono non poco a scaldare i motori, e sembrano andare di pari passo con la squadra, infatti la loro prova risulterà altalenante nel primo tempo, con un Empoli opaco in campo, mentre nel secondo tempo, con gli azzurri ben più brillanti, tireranno fuori davvero la voce e si faranno sentire, con pochissime pause, in un crescendo di decibel che raggiungono il loro apice tra l’1-1 e il vantaggio empolese.

Un po’ tutto il secondo tempo è convincente, addirittura intorno al 55°-60° accendono due fumogeni rossi, per quella che ormai è diventata una rarità nei nostri stadi. Il tifo è in simbiosi con la prova ora davvero convincente, grazie ai cambi indovinati di mister Aurelio Andreazzoli, di cui ricorre il compleanno, della squadra azzurra. Purtroppo nel finale il tifo, pur rimanendo buono, risente della tensione per il forcing disperato del Genoa, che all’89°, col quasi debuttante F. Bianchi perverrà al pareggio. Comunque una buona prova quella “Maratona Emiliano Del Rosso”, oggi affiancata da una rappresentanza degli “Ingrifati Perugia” e una dei montevarchini. I rapporti tra empolesi e genoani sono regolati dal patto di non belligeranza, che resiste da ben 25 anni, decretato a Pinzolo (TN) in occasione di un’amichevole estiva Empoli-Genoa. All’epoca si preferì arrivare a questo accordo per evitare grane, visto che all’amichevole parteciparono folte rappresentanze delle due tifoserie. Un altro incrocio, tra la fine degli anni 90 e l’inizio dei 2000 all’insegna della distensione è stato anche il “Memorial Vincenzo Claudio Spagnolo”, il genoano “Spagna”, accoltellato a morte dai milanisti il 29 gennaio 1995, che si disputava a Torbellamonaca, quartiere periferico di Roma, al quale erano invitati anche “Desperados” e “Brigate” Empoli.

Uno sguardo altrove: circa mille i torinisti a La Spezia per SPEZIA-TORINO, prendono tutto il settore ospiti, tra i pochi striscioni esposti si notano “Villanova”, “Asti”, “Napoli Granata Soccavo”, nella zona bassa, manca invece lo striscione “Ultras Granata”, loro per ora non entrano. Consueto buon tifo spezzino in Curva Ferrovia (Sud), pochi gli Ultras in Curva Nord, al “Gruppo Bullone” si affianca lo striscione “Orda Ligure”. Chi si aspettava picchi di tifo da JUVENTUS-FIORENTINA è rimasto molto deluso, infatti dei Viola mancava il tifo organizzato, non c’erano striscioni né bandiere perché per le gare interne della Juve si comprano i biglietti digitali e loro erano in protesta perché non volevano iscriversi al sito della Juve per acquistarli, mentre gli Ultras juventini non frequentano le partite in casa perché sono in protesta contro il caro biglietti e col presidente Andrea Agnelli. Gli atalantini a Cagliari per CAGLIARI-ATALANTA occupano quasi tutto il settore ospiti e cercano di farsi sentire; espongono lo striscione “Ciao Demis”. Diverse bandiere in Curva Nord cagliaritana, che è ben lungi dall’essere piena, ma il tifo ha buoni picchi.

In occasione di VENEZIA-ROMA, i romanisti, che occupano tutto il settore ospiti e quasi tutto il resto della Curva Nord, esibiscono all’entrata delle due squadre lo striscione “Noi daremo sempre fastidio…A.S. Roma siamo con te! Curva Sud”. Buono il loro tifo come di consueto e buona l’affluenza allo stadio con 8.253 paganti e non da meno è il tifo veneziano, con striscioni e bandieroni tutti al loro posto e una Sud pressoché gremita. Bolognesi con alcuni gruppi che sono rientrati e altri no, e non sono tanti a Genova per SAMPDORIA-BOLOGNA. In quanto ai doriani tifo al centro della Gradinata Sud come sempre, con una bella sciarpata, ma alcuni non entrano perché sono in contestazione con il presidente Massimo Ferrero, altri dovrebbero rientrare quando la capienza degli stadi sarà portata al 100%. Le solite poche decine di supporters seguono il Sassuolo a Udine per UDINESE-SASSUOLO, e cercano di farsi sentire. Buona prova degli udinesi che espongono le pezze e sventolano i bandieroni. Tafferugli a Roma per LAZIO-SALERNITANA, tra le due tifoserie, che offrono la consueta buona prova, coi salernitani che riempiono il settore ospiti e uno spicchio di Curva Sud. Bilancio tafferugli: un tifoso della Salernitana accoltellato, per fortuna in modo lieve. Per l’episodio fermati 5 laziali. Allo stadio invece attimi di paura per uno steward, colpito da un petardo lanciato dal settore ospiti, costretto a farsi medicare.

In buon numero i veronesi a Napoli in NAPOLI-VERONA, specie se si considera la distanza: si fanno apprezzare e sentire. I napoletani sono rientrati con lo striscione “Curva A” nell’anello inferiore del “San Paolo-Maradona”, che offriva un buon colpo d’occhio, senza limitazioni, grazie a una promozione della Società per farli rientrare. Non entravano allo stadio perché a Napoli hanno un codice integrativo che vuol dire che bisogna rispettare il proprio posto, altrimenti si rischia di prendere multe e diffide. Per il Derby MILAN-INTER di Milano, big-match della 12^ giornata, grande atmosfera con quasi 57.000 paganti, sold out al 75%, e coreografie mozzafiato, particolarmente indovinata quella della Sud rossonera, dedicata a medici e infermieri, eroi nella lotta contro il Covid, con la scritta bianca su sfondo rossonero “Milano non dimentica”, mentre gli interisti ricordano la vittoria nerazzurra dell’ultima Serie A, con un bel disegno e la scritta “Campioni d’Italia”. Tra i vari striscioni di sfottò esposti, quello interista “Il sorpasso…la prossima volta!”. Battaglia anche a colpi di tifo e cori. I milanisti si sentono di più, forse anche perché nello stadio sono in stragrande maggioranza giocando in casa.

Articolo precedenteAzzurri dottor Jekyll e mister Hyde
Articolo successivoHenderson, il tuttofare che piace tanto ad Andreazzoli

15 Commenti

  1. I cori per i diffidati ( cori sacrosanti ) e per Montevarchi nel clou della partita sull’1-1, mentre la squadra stava facendo di tutto per vincerla, sono da mani nei capelli..!!! Seguire la partita ogni tanto e spingere cl tifo non farebbe male

  2. Si a volte i cori dovrebbero andare di passo al momento della partita, nel primo tempo soprattutto vanno bene anche i cori/canzoni, nelle fasi clou cori più corti e decisi

  3. Me ne son accorto anche io, troppi molto simili e lagnosi,in chiesa ci sono cori più belli!
    Canterei sempre ma nel momento buono ero senza voce, colpa dell’età , ma alle volte cori senza senso…

  4. Dopo un gol ,ci vuole un coro opportuno,che invoglia… Mi ricordo che negli anni 90 bei tempi! si faceva così ,poi non capisco cosa faccia venire questa depressione del tifo….

  5. Caro Enrico la depressione la fa venire la maratona che non è certo un settore adatto a coinvolgere il tifo essendo lunga e stretta a differenza di una curva. E poi sento dire di coinvolgimento del resto dello stadio ..ma quale stadio che siamo tutti sparsi e frastagliati e lontani che un ci si vede nemmeno se fossimo in 10mila!

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here