Maurizio Sarri non è più l’allenatore della Juventus.
Questo il comunicato ufficiale della società bianconera:
“Juventus Football Club comunica che Maurizio Sarri è stato sollevato dal suo incarico di allenatore della Prima Squadra. La Società desidera ringraziare il tecnico per aver scritto una nuova pagina della storia bianconera con la vittoria del nono Scudetto consecutivo, coronamento di un percorso personale che lo ha portato a scalare tutte le categorie del calcio italiano”
La decisione della società è stata presa nelle ultime ore dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano del Lione. Non è bastata la conquista del nono scudetto consecutivo, il primo per il Mister ex Empoli, per salvare il posto.
Son contento per Sarri che si levi di torno da tutti quei montati Juventini che pensano di aver allestito una squadra con ambizioni di poter vincere la Champion … ma con un centrocampo dove giocano Bentancur o Rabiot e un esterno di centrocampo come Bernardeschi … si pensa che questa Juve potesse dettar legge in Europa?Ma per favore! …Con qualsiasi altro allenatore in panca avrebbero fatto comunque la stessa fine …. E soprattutto con giocatori come Douglas Costa, Chiellini, Khedira infortunati a cui aggiungere un Dibala buono per giocare non più di 5 minuti. Tolti Ronaldo e Dibalae un Pianic in forma …di fenomeni nella juve non ce ne sono.Certo …bastano e avanzano per vincere in Italia (ma credo che il prossimo anno gli risulterà molto più difficile) ma ribadisco che in Europa ci son squadre con rose più forti.
Mi pare sia la prima volta che l’allenatore vincente lo scudetto viene dopo pochi giorni esonerato in malo modo. Sbaglio?..
e sonno fusiiii!
L’importante è che la rubentus la preso in tasca anche quest’anno in coppa grazie Lione!
se erolui un c’andavo neanche ,tanto chi pigliano pigliamo un la vincano mai!
Infatti è rimasto a fa il Ferguson di Empoli. Ahahah
poveracci!
Ora che si é tolto la soddisfazione di vincere lo scudetto e di avere guadagnato dei bei soldi, spero che trovi un progetto che gli permetta di rifarci vedere il vero gioco di Sarri
Sarri starà fermo quest’anno e pupperà i soldi agli Agnelli.
Onestamente non era allenatore per quella squadra, dove infatti l’anno scorso era la seconda terza scelta, dopo che Zidane e Guardiola non erano disponibili.
Mi sembrò come la scelta dell’Inter di Gasperini o Benitez per ricercare il gioco e li vennero esonerati dopo poco, mentre almeno lui la soddisfazione di un campionato se l’è tolta.
L’hanno criticato tanto perchè ha preso troppi goal, ma senza Chiellini, Barzagli e con l’Olandese appena arrivato ed acerbo non era facile per lui fare il suo tipo di calcio.
Comunque umanamente dispiace
Scelta a mio modo di vedere ingiusta.
Se dopo decenni di filosofia “l’importante è solo vincere” decidi un cambio di rotta, avendo però in squadra giocatori non adatti al questo cambio di mentalità, non puoi pretendere tutto e subito.
Certi percorsi richiedono per forza di cose anni.
La stessa cosa è avvenuta al Milan con Giampaolo e all’Inter con Gasperini.
Praticamente il calcio di oggi è fatto così, non si da tempo perché non c’è tempo.
Bisogna rispondere agli sponsor, ai mercati finanziari essendo quotati in borsa, a buona parte dei tifosi che ragionano spesso e solo di stomaco senza ragionare.
Maurizio meritava la riconferma, meritava che gli venissero presi giocatori adatti al suo gioco.
Secondo me, opinione personale, Agnelli non è mai stato convinto (e lo dimostra che alla presentazione c’era Paratici e non lui) ed adesso, con la scusa della eliminazione dalla Champions (ma già si sono dimenticati di quello che aveva fatto nel girone eliminatorio) lo hanno cacciato.
E sono pure convinto che hanno contribuito anche molti giocatori della vecchia guardia (Buffon, Bonucci, Alex Sandro, ed altri due o tre) che per come giocavano in campo si vede chiaramente che non credevano e non facevano quello che il mister pretende per il suo gioco.
Mi auguro adesso per lui un anno di pausa di riflessione e poi un progetto serio in una squadra spagnola, dove forse il suo credo è più apprezzato culturalmente.