Dopo aver diramato l’ufficialità dell’investitura a nuovo team manager azzurro di Pietro Accardi, abbiamo sentito l’ormai ex difensore palermitano per quelli che sono i suoi primi pensieri da dirigenti.

 

Pietro ciao, intanto complimenti e ed auguri per questa investitura. Le tue prime sensazioni ?

accardiSono felice ed allo stesso tempo già carico per la nuova avventura che mi attende. Avevo già da tempo le idee chiare sul mio futuro post campo e la strada che volevo intraprendere era proprio questa. Orgoglioso di questo incarico, orgoglioso di poterlo fare per questa società e pronto per tutto il carico di responsabilità che inevitabilmente avro’. Permettimi di ringraziare tutto l’ambiente ma in particolare il Presidente Fabrizio Corsi ed il Direttore Sportivo, Marcello Carli. Loro hanno creduto in me dandomi fiducia ed io ricambierò questa mettendo il 110% dell’impegno ogni giorno.”

 

Una situazione, una scelta, quasi naturale visto che tutti i tuoi compagni ha sottolineato l’importanza che hai avuto in stagione nonostante tu abbia giocato pochissimo…

Si vede che ero già avanti (ride, ndr.). Beh questo mi fa molto piacere, quando riesci a conquistare la stima dei tuoi compagni, delle persone con le quali vivi a contatto ogni giorno, vuol dire che evidentemente qualcosa hai lasciato. Chiaro che adesso si cambia registro, come detto avrò maggiori responsabilità ma sarà sempre al loro fianco, in maniera leale, trasparente e passionale. In me dovranno continuare a vedere lo stesso uomo che hanno conosciuto perchè questo sono io e nel bene o nel male se qualcosa l’ho ottenuto è perchè ho sempre fatto dell’umilità e della schiettezza il mio modo di essere.”

 

Sarai in pratica il collante tra spogliatoio e dirigenza?

A grosse linee la potremmo mettere cosi. E’ quello che mi hanno chiesto anche se, specialmente in questa prima fase di stagione, come ti ho già detto, interagirò molto con Carli, un percorso per me fondamentale per crescere, imparare e poi poter riapplicare.”

 

Torno indietro. Quindi tu avevi ben chiaro che una volta terminata l’attività agonistica avresti preferito la scrivania al campo?

” Si, non ti posso nascondere che “da grande” vorrei fare il direttore sportivo e quindi un lavoro dirigenziale, manageriale. Fino a poche ore fa ero ancora un calciatore, quindi ancora è chiaro che sono molto legato al campo, alle dinamiche più specifiche del calciatore ma sai, quest’anno ho avuto anche molto tempo per fare determinate valutazioni ed un po’ mi sentivo cucito addosso questo ruolo. Certo il fatto di aver convissuto con alcuni problemi fisici, e di questo certo non ne godo, ha accelerato il percorso.”

 

Pietro questo per te è un nuovo punto di partenza…

Beh quello di essere team manager si, sicuramente è un nuovo inizio verso un percorso che mi affascina molto e che cercherò’ di svolgere al meglio ma voglio essere categorico su una cosa, Empoli non è punto di partenza, perchè per me poter svolgere questo compito qui significa davvero tanto. Questo è un grande club e non lo dico per mera piaggeria ma perchè poter lavorare in una società sana che fa della programmazione il suo credo è il massimo per qualsiasi uomo di calcio.”

 

Non resta che augurati buon lavoro, consci che lo farai davvero al meglio…

Grazie, la promessa è quella di metterci anima e corpo. Buon lavoro a voi.”

 

Alessio Cocchi

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

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