Abbiamo contattato l’ex centrocampista azzurro Mirko Valdifiori, classe ’86. Molti lo ricorderanno ad Empoli dove ha militato tra il 2008 e il 2015 facendo registrare 234 presenze mettendo a segno 4 reti. Per lui sicuramente il miglior momento ha coinciso con l’arrivo di Maurizio Sarri in panchina, la promozione in massima serie prime di passare al Napoli, poi le esperienze al Torino e alla Spal. Adesso da qualche settimana è svincolato dopo aver rescisso con il Pescara.

Ciao Mirko come va? parlaci di cosa non è andato a Pescara?

Fin da subito quest’anno mi è stato fatto capire che non facevo parte del progetto, io ho cercato in ogni modo attraverso gli allenamenti di far cambiare idea, ma non sono mai stato preso in considerazione anche quando le cose sono andate male. Siamo passati al 4-3-3, un modulo in cui potevo dare il mio contributo. Con grande serenità con il presidente e il direttore abbiamo deciso di separarsi. Adesso sono in cerca di una nuova soluzione, mi sento ancora in grado di poter dare qualcosa. Mi sento bene e non ho avuto infortuni gravi in carriera”.

A proposito di carriera Empoli che tappa è stata per te?

Fondamentale perchè sono arrivato ragazzo e mi ha formato, permettendomi di arrivare ad un livello impensabile. Sinceramente non avrei mai creduto di calcare i palcoscenici di serie A. Empoli ha la vocazione di valorizzare al meglio tutti i suoi giocatori, anche in questa stagione stanno facendo un grandissimo lavoro. Il merito è del presidente Fabrizio Corsi, per quanto fatto in questi anni”.

Sei rimasto in contatto con qualche ex compagno?

“Con alcuni della serie A si ha la possibilità quando possiamo farlo di sentirci, la vita e le esperienze professionali diverse ci porta ognuno in posti diversi, in definitiva questa è la vita. Ma con Sepe, Mario Rui, Vecino, Saponara solo per citarne alcuni è capitato di sentirci e fa sicuramente piacere”.

Il futuro di Valdifiori?

“Adesso come ti dicevo prima sono in attesa di una chiamata, mi trovo a casa e mi alleno da solo per farmi trovare pronto nel caso qualcuno volesse puntare sul sottoscritto. Non ho ancora chiaro cosa effettivamente farò, probabilmente rimarrò legato al calcio. Quindi mi informerò guardando partite, sicuramente facendo il giro di tutta Italia farò ritorno ad Empoli, che per me è stata una tappa importante del mio percorso professionale“.

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16 Commenti

  1. Empoli tappa importante del percorso professionale mi sembra anche poco considerando che qui è stato 7 anni, dai 22 ai 29 anni, praticamente quasi metà carriera o comunque la parte migliore per un calciatore.
    Comunque il meglio lo ha dato dai 27 ai 29 anni e mezzo. Negli ultimi due anni con noi e nella prima metà annata di Napoli prima che esplodesse Jorgigno

  2. Ex giocatore da anni, infatti non trova squadra neppure in serie C.
    Deve tutto all’Empoli FC e quando ci abbiamo giocato contro (Napoli) con titolo stadio che lo applaudiva non si è neppure degnato di salutare.
    Saretta Mirco… smetti!

    • Si mi diede parecchio noia il suo comportamento.
      Anche l anno dopo con il torino non si comportò bene.
      Giocatore che si era montato la testa senza capire che era tutto merito di sarri il suo rendimento.

  3. Qualcuno scrive pure prendiamolo? Ahahahah questo é uno dei tanti che sembrava il nuovo Pirlo e poi s’è visto che fine ha fatto negli anni a venire. Ragazzi ma siamo seri? Lasciamolo dove é e neanche andiamo a chiederli cosa pensa di Empoli e della sua esperienza.

  4. Ok, il meglio di sé lo ha già dato, ma da tempo non vedo battere i calci d’angolo come faceva lui, o i suoi lanci. Grande Mirko!

  5. Io mi ricordo di molti angoli battuti ad altezza genitali di quello piazzato sul primo palo, poi posso ricordare male, di sicuro mi ricordo bene quello che qualcuno ha già scritto, sull’accoglienza ricevuta contro il Napoli e della sua indifferenza. Ci rimasi male. Veniva dal Legnano se non sbaglio, con noi aveva vissuto il periodo dalla cianine di Baldini ai periodi abulici fino allo spareggio con il Vicenza e agli anni d’oro con Sarri con promozione e salvezza.
    Deve dir grazie tanto anche al suo procuratore ed al suo carattere allegro Romagnolo, ma fisicamente anche negli anni d’oro lasciava a desiderare ed aveva un tiro da Uisp, migliore solo di quello di Ficini.

  6. per me è stato un buonissimo giocatore,ma Già l’ultimo anno da noi tornava poco, iniziava a mancare il passo, ora poi avrà più che svinato…

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