Fonte: Claudio “Freccia”

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Gruppo principale: Curva Sud Modena

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Tifosi Modena stadio coreografiaAltri Gruppi/compagnie: Formigine Ovunque, Noi di San Biagio, Pig Sty, Villaggio, Ecstasiati, Villanova, Campogalliano, Carpi, Modena Est, Settore P (ex-Brigate Gialloblù), Gruppo Gradinata

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Clubs principali: Belli Carichi ed Modna (Gradinata lato-Sud), Sassuolo Gialloblù

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Politica: storicamente di sinistra, ora fermamente apolitici.          

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Settore: Curva Sud “Montagnani”, tranne le ex-Brigate, in Tribuna Laterale Scoperta, e il Gruppo Gradinata, in Gradinata lato-Nord            

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Gruppi scomparsi, nati negli anni ’60: Panthers Modena

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Gruppi scomparsi, nati negli anni 70 : Brigate Gialloblù, I Fedelissimi.

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Gruppi scomparsi, nati negli anni 80: Commando Ultrà Curva Sud, Viking, Sconvolts, Fossa Autonoma, Wanderers, Gruppo Alcolico, Alta Tensione, Kaos Gialloblù, Collettivo, Thrashers, Skates Crew, Fedayn, Sola Group, Bronx, Hooligans, Eagles, Supporters, Stra Kaos, Vecchie Brigate, XXII Aprile, Rebels, Armata, Fossa, Rangers, Ultras, Vecchia Guardia.

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Gruppi scomparsi, nati negli anni 90: Gruppo Brasato, Ultras Mfc 1912, Centro Storico Modena, Girls, Gruppo Astoria, Head Out, Sezione, Flanagan Group, Hniti, Tipi Strani, S.K.8., The Barbarians, Violent Boys, Bulldog, Lambruskizzati, New Kaos, Rambles, Intifada, Gli Angeli di Via Vedriani.

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Gruppi scomparsi, nati negli anni 2000: Brigata Grafica, Teste Disabitate, Sanfa, Alternativa Gialloblù, Gruppo Scimpi, Gni Sotta!, I Mudnes, Skatenati S.Prospero, Fedelissimi 1912, Rottami al Bar, Cicciolo Group, Sturmtruppen Berna, Kapovolti, Hannibal, Feudo Gialloblù, Bastiglia, Stuffioni, Gruppo Mandola, Strepitosi, Lion, Gruppo Balsamico, Gruppo Disagio, Nucleo Cremato, Largo Hannover.    

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Sbandierata curva ModenaAmicizie/reciproco rispetto: Venezia: rapporto che non è più stretto e idilliaco come una volta. Sbandierate in campo a Venezia e a Modena nel 2004/05. In Laguna sfilò lo striscione unico “Modena-Veneziamestre” e, in curva modenese, comparvero le scritte “L’orgoglio di essere uniti, la forza di essere amici” e, in dialetto veneziano, “Non ghe xé ostreghe né canestrei…siete i più bei!!”. Messina: rapporto amichevole un po’ raffreddato ultimamente, ma molto forte negli anni ‘90, a dimostrazione che il fenomeno ultras non conosce confini e latitudini. Sampdoria: non un vero e proprio gemellaggio ma un rapporto di stima e rispetto reciproco, soprattutto in chiave anti-Genoa, tanto che Modena-Sampdoria di due anni fa fu resa accessibile anche ai doriani non possessori della tessera. Inoltre in curva Sud venne esposto lo striscione, dai colori blucerchiati, “Hasta siempre Giorgio”, storico personaggio del tifo modenese, scomparso diversi anni fa, a cui si riferisce lo dello storico striscione “Noi di San Biagio Giorgio vive”. Crotone: l’amicizia nasce nel 2001, quando circa cento modenesi furono accolti con cordialità e rispetto in Calabria. Qualche mese dopo, al ritorno, il trattamento venne ricambiato e, da allora, questo rapporto di rispetto e stima reciproca è stato mantenuto, tanto che, prima della gara, negli ultimi anni, alcuni ragazzi crotonesi sono stati ospitati a pranzo dai modenesi che occupano la Tribuna Laterale Scoperta, gli ex-Brigate. L’anno scorso una decina di ragazzi calabresi, quasi tutti appartenenti all’ex-Gioventù Pitagorica, non tesserati, dopo il pranzo, stanchi per il lungo, interminabile viaggio, subirono il torto, da parte di forze dell’ordine e stewards, di vedersi vietare l’ingresso allo stadio: ogni tentativo risultò inutile, pertanto, in virtù dei buoni rapporti che intercorrono coi gialloblù, finirono per trascorrere il pomeriggio nel centro cittadino, insieme agli stessi amici modenesi Siviglia: frequenti le visite che si scambiano coi Biris Norte Siviglia; gli spagnoli si sono visti diverse volte in Italia, con tanto di “pezze”, in questi ultimi anni. Sicuramente una bella amicizia internazionale.

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Ex-gemellaggi: Pistoiese: durava da molti anni, si è definitivamente sciolto in occasione di un Sassuolo-Pistoiese del giugno ’07, quando una delegazione dei “Curva Sud” si presentò a Sassuolo per chiarire definitivamente i rapporti con gli ultras arancioni, visto il rapporto non più “sentito”, che è comunque rimasto buono. Molte erano le visite reciproche, ad esempio lo striscione “Curva Nord Pistoia” era presente in Modena-Inter 03/04. Fiorentina: sciolto all’inizio degli anni 2000, innumerevoli gli scambi di cortesia e le reciproche visite coi fiorentini in passato; in particolare si ricordano quelle del C.a.v. Sesto e del C.a.v. Pistoia a Lucca negli anni 90, e quelle, sempre del Collettivo, a Cosenza e in Mo-Derthona 89/00. Parma: è durato solo sei anni, dal ’78 all’84, sciolto per dissapori (vedi sezione “Cenni storici”). Padova: durò solo un anno, all’inizio degli anni ’80, poi sono stati sempre casini. Verona: risale agli anni ’70. In Vicenza-Modena 75/76 i veronesi erano insieme ai modenesi, in chiave anti-Vicenza. Piacenza: rapporto di simpatia negli anni 90, sono stati poi molto senza incontrarsi (vedi anche sezione “Cenni storici”). Reggiana, Spezia, Livorno, Prato: per questi ultimi quattro vi rimandiamo alla sezione “Cenni storici”.

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Rivalità: Bologna: forte odio; molto sentito il “Derby della Secchia”, così chiamato per ricordare la battaglia della presa della Secchia da parte dei modenesi, nel 1325. Grattati ai bolognesi gli striscioni “Mods” e “Gruppo Alcolico”, esposti rispettivamente in Triestina-Modena 87/88 e Modena-Spal 98/99. In Bologna-Modena 86/87, presente coi modenesi lo striscione “Rangers Prato”, frutto dell’amicizia che intercorreva coi pratesi. Parma: derby emiliano sentitissimo; forte odio, dopo il gemellaggio a cavallo degli anni ‘70-‘80. Incidenti al termine di Parma-Modena 86/87, quando, in aperta campagna, zona San Prospero, il treno che riportava a casa gli ospiti (500-600 unità) venne bersagliato da sassi, che infransero diversi vetri del convoglio, ferendo due giovani modenesi, con uno dei due che rischiò di perdere un occhio. Per verificare quanto accaduto e soccorrere i due feriti, il treno fu costretto ad effettuare una sosta forzata. La Digos di Parma risalì ai responsabili, sette ragazzi, di cui due maggiorenni, che dovettero rispondere di lancio di oggetti pericolosi, danneggiamento aggravato, interruzione di pubblico servizio e lesioni. Rubato ai parmensi lo striscione “U.C.P.”, esposto in Modena-Bologna 92/93. Scontri, anche piuttosto gravi, alcune estati fa nel ritiro modenese di Sestola. Genoa: sentita rivalità. Nel gennaio ’88, in occasione della trasferta di Genova, sui due pullman delle Brigate, allestiti tra molte difficoltà e imprevisti, vennero trovati armi ed esplosivi, con 34 esponenti delle B.G. arrestati e pesantemente puniti, perché ciò suonasse anche da esempio, in quel periodo in cui la violenza dilagava. La trasferta era molto temuta, vista l’accoglienza dell’anno prima, e l’arsenale fu allestito soprattutto per tutelarsi l’incolumità: si respirava un clima teso e carico di paura, probabilmente non ci fu premeditazione, come invece fu scritto dalla stampa di allora. In Modena-Genoa 86/87 esposto lo striscione “We are the cik”, rubato ai genoani. In Genoa-Modena 01/02, che sancì la promozione del Modena in Serie A dopo tanta attesa, esposti dagli emiliani gli striscioni “Solo chi soffre impara ad amare…vi vorremmo insegnare ma pensiamo a godere” e “Vecchio Grifone vai a cagare!”. In Modena-Genoa 01/02 esposto lo striscione “Grifomania”, rubato anch’esso ai liguri. Cesena: forte rivalità emiliano-romagnola. In Modena-Cesena 04/05 i modenesi espongono lo striscione “S.o.s….chiamate lo 030 schiavi dei bresciani” e realizzano una coreografia con la scritta “Guardatevi allo specchio”, con carta argentata color specchio nel mezzo, e sotto “Non siete nessuno”, in risposta alla coreografia dei cesenati all’andata. Gara, questa, in cui i modenesi esposero le scritte “Piadina, ombrellone, salvagente…oltre a questo non contate niente!” e “In spiaggia combattenti ma in montagna assenti: Warriors Summer Beach!?”, con le iniziali a formare l’acronimo W.S.B. (WeissSchwarzBrigaden) Cesena. Nel 2006/07, in occasione di Rimini-Modena, la parte di modenesi che aveva affrontato la trasferta in treno, fu fatta oggetto di una fitta sassaiola alla stazione di Forlì, da parte di ultras cesenati diretti a Bologna, così gli emiliani scesero dal treno e, seppur in netta minoranza, si scontrarono coi rivali, in un corpo a corpo durato alcuni minuti, fino all’intervento dei “blu”. Un ultrà bianconero rimase accoltellato. Recentemente, sei tifosi cesenati (compreso la “vittima”) volevano vendicare l’accoltellamento, ma l’intervento della Digos ha sventato le loro cattive intenzioni e sono stati denunciati. Reggiana: derby emiliano molto sentito, caratterizzato spesso da incidenti; forte odio, anche se un tempo esisteva un gemellaggio (vedi sezione “Cenni storici”). Rubato ai reggiani lo stendardo “Ultras”, esposto in Reggiana-Modena 99/00. Violenti incidenti in un campo fuori dallo stadio una ventina d’anni fa. Scontri tra le due tifoserie in un amichevole del 18 agosto 2011, che videro coinvolte una 40ina di persone e che portarono a 22 denunce dopo attente indagini investigative delle due questure. Diffidati infatti 19 modenesi e tre reggiani, smascherati dalle telecamere di un distributore. Como: forte rivalità, alimentata anche dal pugno che Ferrigno (Como) sferrò a Bertolotti (Modena) nella stagione 2000/01 (vedi sezione “Liberi pensieri”). Rubato ai lariani lo striscione “Sbandati”, esposto in Como-Modena 97/98. Esposti dai modenesi a Como nel 2001/02 gli striscioni “Voi il nostro incubo? State sognando” e “Ciao merde”. Vicenza: grattato ai veneti lo striscione “Boys”, esposto in Modena-Parma 86/87, anno di incidenti tra modenesi e vicentini a Vicenza. Significativo comunque lo striscione “Onore alle Brigate”, esposto dai vicentini in Vicenza-Modena 05/06. Monza: rubato ai brianzoli, diversi anni fa, lo striscione “Gioventù Biancorossa”. Spal: rubato ai ferraresi lo striscione “Mods”, esposto in Modena-Spal 1995/96. Brescia: diversi incontri ravvicinati in passato, come ad esempio a Modena alcuni anni fa. Le due tifoserie comunque si rispettano. Nell’87, sotto la neve, sottratto a Brescia ai modenesi lo striscione “Kaos Gialloblù”. Ravenna: grattato ai ravennati un bandierone con la scritta “B”, esposto in Modena-Massese 95/96. Reggina: la rivalità prende corpo soprattutto per l’amicizia che esiste coi messinesi, acerrimi rivali dei reggini. Si ricordano vecchie ruggini tra le due tifoserie fin dai primi anni ’90, che hanno avuto ulteriori strascichi con il ritorno del Modena in B, a partire dal 2001. Nel 2010/11, a Reggio Calabria, nonostante l’accesa rivalità e i precedenti movimentati, sia a Modena che in terra calabra, presenti circa 20 temerari modenesi in Tribuna centrale, senza tessera, che hanno affrontato la lunga trasferta a loro rischio e pericolo, senza la certezza di vedere la partita. Mantova: striscione rubato ai mantovani esposto in Mantova-Modena 88/89. Breve sassaiola a Modena nel 2005/06. Palermo: esposto in Padova-Modena 93/94 lo striscione “E.K.” rubato ai palermitani. In una trasferta a Palermo degli anni ‘90, i tifosi locali volevano impedire a una ventina di modenesi di esporre lo striscione “Brigate”, che, dopo un parapiglia, potette finalmente essere esposto. Bari: striscione “Alcool Bari” rubato, esposto in Andria-Modena 93/94. Catania: inimicizia causata dalla rivalità tra catanesi e messinesi, amici dei modenesi. Verona: gemellaggio negli anni 70 tra le due “Brigate”, ora vi è una fiera rivalità. Scaramucce a Modena nel maggio 2012, danneggiata auto di veronesi all’arrivo allo stadio. Rimini: tafferugli nel 2006 prima di Rimini-Modena. Padova: vedi sezione “ex-gemellaggi”. Spezia: fiera rivalità, un tempo c’era un gemellaggio t
ra le due tifoserie durato poco. Pisa, Ancona, Triestina, Torino: rivalità, più o meno sentite, sfociate spesso in scontri in passato.

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Curva tifosi ModenaCenni storici: Il fenomeno ultras a Modena nasce nel 1968 con il gruppo “Panthers Modena”. Alla fine degli anni ’60 le ribellioni giovanili studentesche, politiche e sociali si spostano dalla strada ai luoghi di aggregazione come gli stadi, i palazzetti dello sport, i concerti. Il gruppo “Panthers”, di ispirazione marxista, vuole rendere onore col suo nome alle lotte delle pantere nere negli U.s.a. Il gruppo pioniere si scioglierà però nei primi mesi del 1970, per una forte repressione della polizia italiana, che metterà ad esso la parola fine. Il 1971 vede la nascita di quello che è il primo gruppo di tifosi organizzati della città, i “Fedelissimi Modena”, che però rifiutano l’etichetta di gruppo ultras, in quanto, pur seguendo la squadra in tutta Italia e animando le partite con cori e bandiere, sono molto vicini alla società e alla presidenza. Nel settembre del ’74, un gruppetto di ragazzi anticonformisti e politicizzati si staccherà dai Fedelissimi per dare vita alle “Brigate Gialloblù 1975 Curva Sud Modena”, con esposizione del primo striscione nel gennaio del ’75. Da lì comincia l’avventura del gruppo. La scelta del nome fu un plagio agli ultras veronesi, allora amici, anche se, in realtà, il gruppo doveva chiamarsi “Boys 1975”, ed in effetti alcune fotografie datate ’74 ritraggono lo striscione “Boys” in curva. Il primo simbolo del gruppo è stato la testa di morto, il jolly roger, all’epoca di moda nelle curve italiane. Le Brigate acquistano ben presto il rispetto dei gruppi ultras rivali, sia per la vivace propensione allo scontro fisico, sia per attuare in maniera continua la famosa “zanzara”, importata dagli ultras veronesi nei primi anni ’70, che consisteva nell’impossessarsi, durante le partite casalinghe, del settore ospiti, creando risse o fuga dei tifosi avversari. I primi gemellaggi ufficiali avvengono con gli “Ultras Ghetto Reggiana”, legame finito nel 1977 durante un derby di Hockey, e con le “Brigate Gialloblù Verona”, durato pochi mesi per il differente orientamento politico. Agli inizi degli anni ’80, la prima generazione delle Brigate, causa arresti e decessi per overdose, lascerà le redini del gruppo alla compagnia di Piazza San Biagio. Nota curiosa di quegli anni è una partita Vicenza-Modena del 1979, sospesa dall’arbitro per fitto lancio di siringhe contro il portiere del Vicenza ad opera dei modenesi. Con l’avvento della compagnia di Piazza San Biagio, il simbolo delle Brigate diventa il “Che Guevara”. Si stringono forti amicizie e gemellaggi con “Boys Parma”, “Ultras Spezia”, “Ultras Livorno” e con tutti i gruppi ultras di Messina. Sempre nei primi anni ’80 nascono gruppi quali “Commando Ultrà Curva Sud”, “Rangers”, “Viking”, “Sconvolts” e “Fossa Autonoma”, che saranno una valida spalla delle Brigate. Nell’85 viene rotto il gemellaggio coi “Boys Parma” e con gli “Utras Spezia”, perché durante un derby Reggiana-Parma, i parmensi lasceranno le Brigate a fronteggiare da sole circa 500 ultras reggiani. Nascono amicizie con il “Collettivo Autonomo Viola” di Firenze, con la “Legione Gotica Piacenza” e con i “Wild Kaos Prato”. Nel 1987, causa differente orientamento politico, verrà rotto il gemellaggio con la Legione Gotica (duri scontri in campo a Piacenza) e, sempre nello stesso anno, con gli “Ultras Livorno”, con scontri nella curva livornese. Il 1988 è l’anno nero del tifo modenese. Prima della partita Genoa-Modena (vedi anche sezione “Rivalità”), due pullman delle Brigate verranno controllati dalla polizia, che vi troverà molte armi (l’anno precedente gli ultras modenesi vennero assaliti da quelli genoani senza una plausibile motivazione). Per la prima volta in Italia un gruppo ultras verrà condannato come “gruppo eversivo dedito alla lotta armata”. Le Brigate rimarranno segnate da questa bravata, portandone le conseguenze per molto tempo, indebolendole e privandole di alcuni elementi che avevano fatto la storia delle B.G. fino ad allora, ma la nuova generazione del gruppo prenderà in mano le redini, dando vita ad una nuova fase di maturazione. Con lo scioglimento, dopo i fatti di Genova, della compagnia di Piazza San Biagio, le Brigate si ritrovano al loro minimo storico. Sono circa 10 persone (età media 16-17 anni) ed in trasferta non si superano le cinque unità. Inoltre le Brigate devono rifarsi il nome dopo le armi trovate sui bus. Il gruppo si lega profondamente ai centri sociali autonomi e anarchici, per riuscire ad ingrossare le fila e ci riuscirà molto bene, tanto che, nel 1991, per motivi di ordine pubblico, le Brigate e tutti gli altri gruppi si trasferiranno nella più capiente curva Nord. La nuova generazione delle B.G. stringe forti gemellaggi con gli “Ultras Unione VeneziaMestre” e con le “Brigate Arancioni” di Pistoia, rompendo così di fatto le amicizie coi fiorentini del “Collettivo Autonomo” e con i “Wild Kaos Prato”. Sempre nei primi anni ’90 nasce il primo gruppo di destra modenese, la “Sezione”. I rapporti tra Brigate e Sezione sono comunque ottimi, data la stessa mentalità ultras. Dal 1996 al 1998, le Brigate subiscono la prima grave scissione interna, per motivi politici, di mentalità ultras e per la partecipazione ai primi Mondiali Antirazzisti. Nascono, rispettivamente, gli “Head Out” (1997), gli “Ultras FMC 1912” (1998) e gli “Hniti Modenesi” (1999), creando spesso risse tra i vari gruppi ultrà della curva, che è praticamente spaccata in quattro parti. Anche la “Sezione”, nel 1997, subisce una scissione e nascerà il “Centro Storico Modena”. Con la fine degli anni ’90 e gli inizi degli anni 2000, la terza generazione delle Brigate conosce il suo periodo d’oro, che coincide con l’arrivo della Serie A per il Modena, che conquista due promozioni a fila. Dopo anni di litigi interni, la curva modenese sottoscrive una specie d’armistizio, una pace interna, riconoscendo alle Brigate il ruolo di leader della tifoseria. Le trasferte tornano ad essere numerose e tutte le domeniche si cerca lo scontro fisico con tutti i gruppi rivali. Nel 2002 viene rifatto lo stadio “Braglia” e si tornerà dopo 11 anni nella culla madre, la curva Sud. I modenesi ottengono presto il rispetto delle tifoserie rivali perché sempre presenti nello scontro, numerosi e “cattivi” in trasferta e dotati di una buona mentalità, che rifiuta coltelli, armi e infamità. Da ricordare i 15.000 modenesi a Bologna, i 12.000 a Verona (Chievo), i 6.000 a Roma e anche i 600 a Reggio Calabria (1.150 Km. di distanza). Questo periodo coincide però con il ritorno nel gruppo guida della compagnia di Piazza San Biagio, che espone lo striscione “Vecchie Brigate”. Quest’ultime vogliono il comando della curva ma le Brigate non ci stanno e rifiutano. Inizia così una guerra intestina tra la seconda e la terza generazione delle Brigate Gialloblù. Sempre nei primi anni 2000 gli “Ultras MFC”, gli “Head Out” ed il “Centro Storico Modena” si uniscono in un unico gruppo, dando vita ai “Fedelissimi 1912”. Nel 2003 il Modena retrocede in Serie B, le Brigate contano oltre 20 diffidati e non hanno avuto lo sperato ricambio generazionale. Nel 2004 le leggi delle televisioni, la potenza delle pay-tv, impongono che la Serie B venga giocata al sabato pomeriggio: è un duro colpo per la curva Sud e soprattutto per le Brigate, che mal digeriscono la novità. Nel 2005 le Brigate festeggiano i 30 anni di storia in un clima pesante dentro il gruppo e dentro la curva modenese. Nel 2006 tutti i gruppi della curva, escluso la “Sezione”, si coalizzano contro le Brigate, decretand
one così la fine dopo 31 anni. Nel febbraio 2006 così si sciolgono e gli altri gruppi, sotto il comando di Piazza San Biagio, daranno vita ai “Curva Sud Modena”, gruppo attualmente leader del tifo modenese. La “Sezione” non aderisce al progetto “Curva Sud Modena” e si scioglierà con le Brigate, per rispetto dello storico gruppo. I “Curva Sud #”, più giovani e motivati delle B.G., portano avanti uno stile vicino ai “casual” d’oltremanica, abbandonando del tutto l’etichetta politica.

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Bandierone tifosi ModenaCuriosità: -Come era già nell’aria da qualche tempo, i “Curva Sud Modena”, dopo aver atteso invano che qualcosa cambiasse, che qualcosa si sbloccasse sul fronte-tessera, hanno deciso questa estate di tesserarsi e di tornare, dopo due anni, in trasferta. Contrari alla tessera del tifoso sin dalla sua introduzione, hanno mandato giù l’ennesimo boccone amaro, arrendendosi ad un’altra battaglia (basti pensare alla B al sabato), decidendo di sottoscriverla, nonostante la lotta contro di essa, in particolare contro il famoso Art. 9, sia stata sempre condotta con coerenza e fermezza. Di fronte alla prospettiva di sparire non era rimasto altra scelta che prendere questa decisione. L’assenza dalle trasferte aveva sostanzialmente mozzato l’esistenza di “Curva Sud”, peraltro già falcidiata da pesanti diffide. Non effettuando le trasferte, non solo faceva mancare il proprio supporto alla squadra, ma veniva meno al concetto più profondo della mentalità ultras, quello di portare i propri vessilli in giro per l’Italia e rafforzare il gruppo, coinvolgendo così maggiormente i giovani di Modena, che negli ultimi anni si sono un po’ staccati dalla squadra canarina. La Sud si è trovata di fronte ad un bivio: ha vinto la voglia di sopravvivere e l’affetto per la maglia gialloblù, di fronte al dissenso alla tessera, ennesimo manifesto della repressione discriminatoria a cui sono stati sottoposti gli ultras in questi ultimi anni. Il gruppo è tornato in trasferta subito, dall’amichevole del 21 agosto scorso a Piacenza. -Aveva raggiunto toni aspri, all’inizio della scorsa estate, la polemica, che ha visto coinvolti tifosi, amministratori comunali, società e opinionisti, riguardante il luogo e lo stadio dove il neopromosso Sassuolo avrebbe dovuto giocare le partite interne nel campionato di Serie A 2013/14. Come noto il Sassuolo, alla sua prima Serie A, si è “accasato” all’ex “Giglio” di Reggio Emilia, oggi stadio “Città del Tricolore”, ma negli ultimi anni, quelli della Serie B, aveva sempre giocato le gare casalinghe al “Braglia” di Modena. In un primo momento era sembrata scontata la destinazione dello stadio di Reggio, ma poi erano sorti dei problemi, ed è stato lì, quando sembrava possibile l’ipotesi “Braglia” di Modena, che i ragazzi di “Curva Sud” sono stati chiari, imbrattando i muri dello stadio “Ricci” di Sassuolo con scritte quali “Squinzi fuori la grana o fuori dalle palle” (patron del Sassuolo, presidente di Confindustria e padrone della Mapei, a cui non mancherebbero, si presume, i soldi per fare lo stadio nuovo), “Stadio Braglia solo MFC” e “Via da Modena”, facendo così intendere al Modena e al Comune di Modena come il Sassuolo ed i suoi tifosi non fossero più graditi nello stadio cittadino, volontà ribadita anche dallo striscione “Comune e società fate la vostra, questa è casa nostra”, apparso alle biglietterie dello stadio “Braglia” in quei giorni. -E’ giunta quest’anno all’ottava edizione l’ormai tradizionale festa di “Curva Sud”, che si è svolta lo scorso giugno allo “Zelocchi”, campo di allenamento del Modena Calcio. Come ogni anno lunghe tavolate, con grigliate, birra e vino a fiumi, fumogeni e cori: una bella serata che ha permesso ai tifosi del Modena di ritrovarsi per festeggiare la fine del campionato, insieme anche ad alcuni amici gemellati giunti da Messina e Siviglia. Nelle sere precedenti si era giocato il 1° “Memorial Giorgio, Nino, Carciofo e Paloma”, torneo che ha letteralmente spopolato, regalando per qualche giorno all’antistadio un’atmosfera tipica di curva da partita vera, con bandieroni e fumogeni “vecchio stile”. Nelle finali, svoltesi prima della festa, hanno per la cronaca trionfato i ragazzi del team “Resto” (Resto della Provincia), imponendosi su “Villaggio”. -Nell’aprile scorso, in occasione di Modena-Pro Vercelli, esposto alla vetrata della Sud un unico striscione con scritto “Corri campione sulla tua fascia anche lassù, niente può fermarti nel Paradiso gialloblù”, in ricordo dell’ex giocatore del Modena Paolo Ponzo, tragicamente scomparso a soli 41 anni il 24 marzo ’13. Inoltre viene alzata la scritta “Ciao Marco, sarai sempre con noi!” ed esposta in sua onore la pezza “Paloma con noi”, con dipinto il suo volto. Srotolati poi gli striscioni “101 anni di storia oggi al Braglia…è ora di vincere per questa maglia!”, per il 101esimo compleanno del Modena Calcio, e “Giorgio e Nino sempre nei nostri cuori”. -Buona presenza a Bari, nonostante la lontananza, nella gara contro i pugliesi del 14 settembre scorso, 4^ giornata del campionato in corso, la prima trasferta lontana e vero banco di prova dopo la “riapertura” alla tessera. -Nel derby di andata Sassuolo-Modena dello scorso campionato, giocato, nel dicembre 2012, nonostante una fitta nevicata sin dalle prime ore del pomeriggio, la curva modenese effettua una bella coreografia, fatta di cartoncini gialli ai lati, con al centro un bandierone raffigurante i simboli di Modena e in alto lo striscione “E questo è un derby?! Noi abbiamo il duomo e la Ghirlandina…”, e sotto un altro striscione con scritto “E voi? Neanche lo stadio!”, accompagnato da alcune torce. Nel derby di ritorno, dell’aprile scorso, anticipo del venerdì della 39^ giornata, la Sud realizza un’ironica coreografia sullo scottante tema dello stadio dove  avrebbe giocato il Sassuolo nel campionato di Serie A 13/14, che in caso di vittoria nella suddetta gara raggiungerebbe matematicamente, srotolando un grosso bandierone al centro con la scritta “Curva Sud” e un cancello chiuso da una chiave, con sotto lo striscione “Sfrattiamoli” e cartoncini gialli ai lati. Esposti inoltre striscioni ironici come “Tante mattonelle neanche uno stadio” e “Lo stadio non decolla”. Buono il tifo durante la gara con numerosi battimani e bandieroni sempre al vento. -E’ morto l’11 febbraio ’13, dopo dieci anni di coma e agonia, il savignanese Adriano Venturi, tifoso canarino delle Brigate San Biagio, caduto nel maledetto fossato del “Dall’Ara” l’1 dicembre 2002, in occasione del derby Bologna-Modena. I tifosi bresciani, in Modena-Brescia del marzo scorso, recupero infrasettimanale della 27^ giornata del campionato di B 12/13, esposero lo striscione “Oltre ogni rivalità…ciao Adriano!!!”. Anche i tifosi del Sassuolo, durante la partita con lo Spezia, l’hanno voluto ricordare con lo striscione “Non hai mai mollato, onore a te, ciao Adriano”, così come hanno fatto i reggiani col toccante “La morte non ha colori, ciao Adriano”. -In Modena-Vicenza del maggio 2013, penultima giornata del campionato scorso, buon apporto della curva Sud, che espone gli eloquenti striscioni “Noi fedeli alla storia con passione abbiamo lottato…ora cara società dimostraci la tua serietà” e “Novellino deve restare”, quest’ultimo a favore dell’attuale mister. Il “Gruppo Gradinata” per l’occasione realizza una minicoreografia con strisce gialle e blu. -In Modena-Ascoli del novembre 2012 la Sud espone lo striscione “Bentornati ragazzi”, in omaggio ad alcuni esponenti della curva rientrati nella suddetta gara, poi tifa con continuità. Cori di sfottò tra le due tifoserie. -Per Modena-Cesena dell’ottobre dell’anno scorso, la curva regala una bella coreografia, con cartoncini gialli e blu, accompagnata dal polemico striscione “Modena è provincia ed è solo gialloblù”, che boccia l’eventualità di una futura provincia Modena-Reggio Emilia, in ambito ai tagli delle province che voleva imporre il governo-Monti. -In occasione della gara
Modena-Verona del 27 maggio 2012, ultima giornata di campionato, la curva modenese rimase in silenzio per i primi 45 minuti, esponendo lo striscione “L’Emilia trema, ma non si spezza! Forza Bassa”, dedicato al tragico terremoto che aveva sconvolto la regione emiliana pochi giorni prima provocando ingenti danni e numerose vittime, prendendosi gli applausi dal resto del pubblico, veronesi a parte. Nel secondo tempo la Sud mise da parte il mutismo dei primi 45’ e sfoggiò compatti battimani e un continuo sventolìo di bandiere, intonando anche cori di benvenuto verso i gemellati del Siviglia, presenti in una quarantina, con tanto di pezza “B.N.” (Biris Norte), a suggellare questo gemellaggio internazionale che sembra ormai inscindibile. A proposito del terremoto, il cuore dei tifosi del Modena ha consentito ai ragazzi di “Curva Sud” e al club “Belli Carichi” di raccogliere fondi per quasi 14mila €., consegnati alla Onlus “Tutti insieme a Rovereto e Sant’Antonio”, grazie alla vendita delle magliette con la scritta “L’Emilia trema ma non si spezza”, contribuendo così alla ricostruzione dei paesi tanto duramente colpiti dal sisma. Una colletta, nella loro curva, è stata effettuata anche dai Red Kaos Grenoble, amici delle ex Brigate; col loro assegno è stato deciso di acquistare un generatore Diesel. -In Modena-Grosseto del maggio ’12, oltre a essere ricordato con lo striscione “Ciao Domenico” l’ultrà pescarese barbaramente e vigliaccamente assassinato da una banda di infami, venne lanciato un “guanto di sfida” ai veronesi, che sarebbero stati ospiti al “Braglia” all’ultima di campionato, con lo striscione “26/5 tutti al Braglia, Verona merda”, che, seppur privo di istigazione alla violenza, costò caro a quattro ragazzi dei “Curva Sud”, individuati nei giorni successivi alla gara e sottoposti a due anni di Daspo, senza obbligo di firma (magra consolazione), oltrechè a denuncia penale per incitamento ad odio territoriale. -Visti gli ulteriori ultimi provvedimenti che avevano colpito la Sud modenese, andando a falcidiare un gruppo già di per sé non tanto numeroso, e vista la situazione divenuta insostenibile, la curva Sud ribadì, con l’emissione di un comunicato, la propria volontà di non abbassare la guardia e tirare dritto, di non mollare e non fare mai mancare l’incitamento al Modena, mettendo al bando scioperi o silenzi all’interno della “Montagnani”. Si parlò anche di scontri che sarebbero avvenuti in occasione di Modena-Cesena, quando i tifosi romagnoli intonarono beceri cori contro le popolazioni terremotate. -Il 5 aprile 2012 il Modena F.C. ha compiuto 100 anni e per l’occasione la società organizzò una festa al palazzetto dello sport, boicottata dai ragazzi di “Curva Sud”, che non ritennero la sede prescelta il luogo adatto per festeggiare tale importante evento, organizzando contemporaneamente un corteo, al quale partecipò anche l’ex-giocatore modenese Pasino, capeggiato dal grosso striscione “Centenario” e dalla sagoma a grandezza naturale di Gigi Montagnani, accompagnata dal coro “Un presidente, c’è solo un presidente…”, che partiva dal palazzetto ed arrivava al centro della città, al “Bar del Collegio”, luogo storico dove venne fondato il Modena un secolo fa. Numerosi i tifosi che parteciparono al corteo, durante il quale vennero accese numerose torce e sventolati diversi bandieroni, con i cori che andarono avanti fino a tarda serata. Il giorno seguente, il calendario della Serie B prevedeva il derby con il Sassuolo: curva Sud in gran spolvero, che effettuò una bella coreografia con tantissime bandierine gialle, sulla quale campeggiava lo striscione, in basso alla vetrata, “Modena F.C. un secolo della nostra storia”, mentre in alto veniva esposta la scritta “Da quella sera di primavera, sventola fiera orgogliosa bandiera”, il tutto accompagnato da bandieroni, sventolati praticamente per tutta la gara, riportanti ognuno una lettera, o numero, della scritta “M.F.C. 1912”. Fumogenata all’inizio del secondo tempo. Nel Settore P delle ex-Brigate Gialloblù, esposto in alto lo striscione “Un secolo d’amore”. -Un tifoso modenese venne diffidato per due anni, per aver rotto il setto nasale alla fidanzata, dopo che aveva scaricato la sua rabbia su di lei perchè la squadra che stava perdendo a Gubbio, durante il campionato 2011/12. -Il neo principale dei “Curva Sud”, composti da uno zoccolo duro di un centinaio di elementi, forse qualcosa meno, che fanno quadrato all’altezza del balconcino centrale della  “Montagnani”, è quello di non riuscire a coinvolgere a sufficienza tutta l’altra gente presente in Sud. -Lo scioglimento delle “Brigate Gialloblù Modena” nel 2006 coincise con tanti altri scioglimenti di gruppi importanti, quali “Fossa dei Leoni” Milan, “Brigate Nerazzurre” Atalanta, “Collettivo Curva Nord” Ancona, ecc. Molti gruppi ultras rivali dedicarono loro striscioni molto belli, quali: “Senza le Brigate un pezzo di storia se ne va…onore a quel gruppo e alla sua mentalità” (Ultras Brescia 1911), “No Brigate no derby no gusto” (Forever Ultras e Freaks Bologna), “Hasta siempre B*G” (Commando e Barbudos Carrarese), “Sempre i migliori quelli che se ne vanno…adios companeros B*G” (Rangers Empoli), “Ultras rivali e fieri, onore nostro avervi incontrato, dell’Emilia leali e veri” (Curva Ovest Spal) e altri ancora. Attualmente le ex Brigate seguono ugualmente le sorti del Modena, chi in Tribuna (“Settore P”), chi dalla curva, dietro la pezza “Gasparo con noi”, staccati però dai “Curva Sud”. Molti ragazzi delle ex Brigate non vanno più allo stadio. Le ex B.G. sono però impegnate nella sfera sociale, partecipando attivamente al F.A.R.E. (Football Against Racism in Europe), a Progetto Ultrà, ai Mondiali Antirazzisti e a varie iniziative specifiche presso le scuole, i circoli ARCI e UISP. Il gruppo già nel ’95 si era dimostrato sensibile ai problemi umanitari, infatti dall’iniziativa della vendita delle magliette “anti-Matarrese” aveva raccolto la somma di 800.000 lire, consegnandola alla Croce Rossa Italiana per contribuire all’acquisto di un’incubatrice per l’ospedale di Mostar, nella ex-Jugoslavia. Le ex B.G. hanno rapporti di sincera e profonda amicizia (non si può parlare di gemellaggio in quanto non esistono più) con: “Forever Atalanta” (ex “Brigate Nerazzurre”), “Irish Clan Veneziamestre” (ex “Ultras Unione”) e “Ultras Cittadella” in Italia, mentre all’estero con “Red Kaos 1994 Grenoble” (Francia) e “Mujika Talea 81 Real Sociedad” (Euskal Herria-Spagna). Inoltre hanno un bella amicizia extracalcio con la “Gioventù Biancoblù Hockey Ambrì (Svizzera). -Sempre esposte le pezze “Gasparo con noi”, “Carciofo sempre presente”, “Ultras liberi”, “Fieri dei nostri assenti”, “Sopra le righe”, “M.F.C.” e “Modena la mia squadra…la mia città”.

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Liberi Pensieri: “Forza ragazzi non sarete mai soli…la Sud vi ama” (Mantova-Modena 81/82), “Vecchio cuore gialloblù batti ancora alto” (primi anni 80), “Lassù qualcuno ci odia” (Mo-Vicenza 86/87), “Super Ulivieri”, dedicato a “Renzaccio”, mister di San Miniato (Mo-Derthona 89/90), “5-4-1912/5-4-1992, 80 anni di storia, 80 anni di vanto e gloria” (Mo-Taranto 91/92), “Attenzione, vi offriamo 45’ di lezione” (Mo-Spal 92/93), “Scanziani Modena non ti dimentica” (97/98), “Da Palazzolo a Brescello inseguendo un sogno, forza ragazzi siamo con voi” (Mo-Lecco 00/01), “Ferrigno infame x te finisce male, la rabbia anche sul campo…vincere per ‘Francesco’!!!”, riferito al pugno sferrato negli spogliatoi, in Como-Modena, dal giocatore del Como Ferrigno al modenese Bertolotti (Mo-Carrarese 00/01); “I vostri avi dominarono i mari, voi naufragate sul solito Scoglio”, gioco di parole con l’allora mister del Genoa Franco Scoglio, scomparso nel 2005 (Mo-Genoa 01/02); “Da chi ti ama dai tempi duri…un solo grido tanti Auguri” (coreografia per il 90° della società, Mo-Vicenza ’02), “Bisogna ammetterlo…siete di un’altra categoria” (Como-Mo 02/03), “1325-2003 oggi come allora vinci ancora” (coregrafia Mo-Bologna 02/03); “Castelfranco, un passato bolognese un presente modenese” (Bologna-Mo 02/03), “La Sezione non offende…’carica’”, “A voi i soldi a noi la repressione” (Mo-Chievo 02/03); “La nostra fermezza esige chiarezza: chiedi il conto, paga il bandito e il nostro silenzio sarà finito” (Samb.se-Mo, Coppa Italia 03/04), “Con Preziosi in società…18 min. di silenzio e dignità” (molte partite stagione 03/04), “Da oggi più strepitosi, da domani meno Preziosi”, per l’arrivo di Tosi in società, ennesimo striscione contro Enrico Preziosi, attuale presidente del Genoa (Empoli-Modena 03/04); “Un esempio di coraggio e umiltà…ciao Lauro” (Mo-Empoli 03/04), “Noi fumiamo l’erba…voi vi fate il crack”, “Noi tifiamo voi giocate oggi in campo 11 ‘Brigate’” (Mo-Parma 03/04); “Ieri capitale d’Italia oggi serva di Capitalia” (Mo-Roma 03/04), “A Modena la vecchia S’ignora”, “Zitti zitti, Moggi Moggi…ruberete pure oggi?” (Mo-Juventus 03/04); “Sky è bello per chi non ha cuore per chi non ha cervello” (Mo-Piacenza 04/05), “Guardare il calcio su Sky è come chiavarsi la bambola gonfiabile” (Mo-Ternana 04/05), “Stasera fate come se non ci fossimo” (Mo-Perugia 04/05), “Hasta siempre Emiliano uniti nel ricordo!”, in memoria del “nostro” Emiliano Del Rosso (Mo-Vicenza 04/05); “1945-2005: ora e sempre resistenza” (Triestina-Mo 04/05), “La nostra politica…è solo gialloblù” (Mo-Torino 04/05), “Da 6 anni dietro questa maglia” (coreografia anniversario “Hniti”, Mo-Albinoleffe 04/05), “E’ un calcio senza dignità…o processate tutti…o non processate nessuno” (Venezia-Mo 04/05), “Ancona: 16-12-01 ‘Processo archiviato’?!?:senza parole” (Mo-Crotone 04/05), “Le vigliacche manganellate subito dimenticate…ma per una torcia ci identificate”, “Arezzo 26-03-05, oltre al casco e al manganello in dotazione anche il cervello?” (Mo-Verona 04/05); “Calo di pubblico? Modena primo colpevole! Stop al sabato!” (Mo-Crotone 05/06), “Domenicalmente Hniti” (Toro-Mo/Mo-Catanzaro 05/06), “In 11 questo derby andate a giocare, in 11 vanno a firmare, x loro sangue e sudore dovete sputare!!!” (Mo-Bologna 05/06), “VinceRemo x te, ciao Baroz”, in ricordo di un ultrà scomparso (Mo-Rimini 05/06); “Squadra allo sbando…società in saldo…oggi non ci meritate” (Mo-Ternana 05/06), “Né destra né sinistra: ultras e basta” (Mo-Triestina/Mo-Brescia 05/06), “Sabato ore 16: il tramonto del calcio”, contro la B al sabato, battaglia portata avanti per diverso tempo dalla curva (Mo-Vicenza/Triestina-Mo 05/06); “C’è chi vive di aspettative, noi preferiamo di emozioni, 29/4…grazie!” (Mo-Catania 05/06), “1975-2005: 30 anni splendidi”, per il trentennale delle Brigate Gialloblù (coreografia Mo-Atalanta 05/06); “In tanti anni la storia ci ha giudicato…non prendiamo degli infami da chi si presenta solo all’agguato”, “Romagna nazione dell’ultras piagnone!”, “Cese-morti” (Mo-Cesena 06/07); “Derby ore 15:00, il vero calcio è a lavorare” (Mo-Bologna 06/07), “Arbitri in malafede, calcio pilotato, dentro il Palazzo nulla è cambiato!!” (Mo-Triestina 06/07), “Nel sistema in cui i processi agli infami sono scontati, onore agli ultras ai ribelli ai diffidati” (Mo-Verona 06/07); “Tichet uan dio can”, contro il caro-biglietti (Rimini-Mo 06/07); “Speriamo in un bel 2007 pieno di scontri, birra e tette” (Triestina-Mo 06/07), “Un’ultima battaglia per risalvarci insieme” (Mo-Gallipoli 09/10), “Montepietra: 10 anni di impegno e fedeltà, grazie Marco”, per rendere omaggio all’ex team manager del Modena, dimessosi giorni prima (Mo-Padova 10/11); “Ciao Turro il tuo ricordo è vivo nella città!”, in memoria di un noto esponente della curva prematuramente scomparso (Mo-Novara 10/11); “Ciao Moro”, in onore del giocatore del Livorno Piermario Morosini, morto sul campo di Pescara (Empoli-Modena 11/12). “Nella vita come allo stadio non si molla mai! onore a Cecilia Camellini!”, eccezionale nuotatrice, nativa di Modena, campionessa alle  Paraolimpiadi londinesi del 2012 (Mo-Varese 12/13).

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