Dici Empoli ed uno dei primi nomi che ti vengono in mente è quello di Antonio Buscé. Uno di quelli rimasti nel cuore dei tifosi: la sua corsa, il suo agonismo (sempre nei limiti di una grande sportività), le sue straordinarie giocate. Dal campo alla panchina. E non poteva che essere azzurra. Due anni con gli Esordienti ed i Giovanissimi B nei quali l’ex azzurro ha fatto crescere i suo ragazzi sfoderando risultati importanti (si ricorda la vittoria del Campionato della scorsa Stagione) ma soprattutto un gioco estremamente piacevole, brillante.

Adesso il debutto con una squadra “Nazionale”. Buscé si porta con sé i sui ragazzi, e sarà il loro terzo anno consecutivo insieme. Un record per l’Empoli ma la Società azzurra ha deciso di scommettere (ed ha fatto bene!) su questo mister e su squadra, mirando ad una crescita del gruppo ed individuale.

Parliamo col mister pochi istanti prima che si raduni la “truppa” per il primo giorno del raduno. Il 17 agosto.

 

 

Dopo due anni nei quali ha ottenuto grandi risultati, non solo di classifica ma anche di gioco, questa volta debutti in una Categoria Nazionale: con quale spirito?

IMG_2096Con lo spirito giusto. Una grande voglia… perché comunque questo è il terzo anno che ho lo stesso gruppo e per me è una bella sfida, una bella soddisfazione. Il fatto che comunque questi ragazzi hanno fatto una crescita importante mi indica che la direzione deve essere quella. Non ci dimentichiamo che comunque dobbiamo fare solamente il bene di questi ragazzi e farli crescere il più possibile, dare loro tutto quello che possiamo dare, sia da parte mia che da parte dello staff. Quindi l’obiettivo principale deve essere quello. Per quanto riguarda me …devo crescere in questo campo, per me è una nuova avventura. Ho un grande entusiasmo e tutto questo entusiasmo lo devo trasmettere alla squadra

 

Questo è il terzo anno che lavori con lo stesso gruppo. Questo ti darà dei vantaggi perché i ragazzi li conosci già ma anche degli svantaggi, diciamo così sarà difficile apportare novità….

Sì, è vero, però c’è da dire che devo ancora dare tanto ai ragazzi. L’anno scorso ad un certo punto ci siamo un po’ fermati per quanto riguarda il lavoro perché più di quello che avevamo fatto non potevamo fare, per quanto riguardava la Categoria. E’ quindi normale che quest’anno è cambiato qualcosa anche a livello di staff, ci saranno altre novità per quanto riguarda il modo di intraprendere gli allenamenti …non ci dimentichiamo che i ragazzi hanno 15 anni ma hanno pur sempre un anno in più rispetto all’anno scorso. Quindi faremo qual cosina di nuovo e, come ti ho detto prima, quello che devo trasmettere ai ragazzi è l’entusiasmo, quello non deve mai mancare, è la base di tutto. Se trasmetti loro questo sono convinto che, con il gruppo che c’era ed anche grazie ai ragazzi che sono arrivati, possiamo fare delle cose

 

Una squadra, la tua, che lo scorso anno l’ho vista giocare molto bene, Quest’anno affronterà un Campionato diverso ma lo spirito, il modo si stare in campo, è quello…

Deve essere quello per forza. Se torno un po’ indietro mi ricordo l’inizio, tre anni fa. La prima cosa che dissi ai ragazzi fu che non devono mai mancare il rispetto, l’impegno e la professionalità…perché questo è un giochino che se lo fai con tutta la passione e l’amore ti viene bene altrimenti … Per l’età che hanno loro devono pensare solo a divertirsi, questo deve essere la base di tutto. Poi è normale, più si cresce più diventa un “piccolo lavoro”, anche se non si deve dimenticare che la cosa più importante sono la Scuola, gli studi. Comunque questa è una attività che loro fanno e la devono comunque fare con grande impegno perché fanno parte di un Settore Giovanile importantissimo che è quello dell’Empoli

L’obiettivo di Antonio Buscé per la Stagione sportiva 2015-2016?

L’obiettivo è quello di far crescere ancora di più questi ragazzi, riportarli in una situazione nella quale abbiamo finito l’anno scorso e di arrivare il più in alto, il più avanti possibile. Non ci poniamo obiettivi perché, come ho detto pori,a la cosa importante è far crescere questi ragazzi sotto tutti i punti di vista: caratteriale, a livello tecnico, di qualità, e soprattutto far capire loro che fanno parte di una Società importante e che devono tenersela stretta

 

Fabrizio Fioravanti

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