La stagione azzurra porta con sé  il paradosso di una posizione di salvezza, un vantaggio discreto sulla terz’ultima che resta invariato da diversi turni ma, al tempo stesso, anche numeri non certo esaltati, a partire proprio dai punti raccolti. I 22 dopo ben 29 giornate giocate rappresentano sicuramente uno degli score più bassi tra tutte le partecipazioni alla serie A del’Empoli, una media di 0,75 punti a partita che difficilmente in un’altra stagione avrebbe visto la medesima situazione.

Poco importa, la salvezza si raggiunge mettendosi tre squadre alle spalle e non certo dovendo fare un quantitativo minimo di punti. Questo non significa che non si debbano evidenziare alcune oggettive deficienze che la squadra ha e che si porterà fino in fondo; c’è pero’ da capire che questo è il momento di guardare al succo del risultato sportivo, a “far ciccia”, guadagnandosi il diritto di poterci riprovare anche il prossimo anno. Ci sarà sicuramente il tempo per le analisi approfondite e per andare a capire cosa quest’anno non ha funzionato, ci sarà il tempo per tutti i discorsi ma saranno discorsi che il tempo, sempre lui, porterà via perchè quello che rimarrà sarà cio’ che vivremo e la categoria in cui saremo. L’Empoli pero’, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, ha dato dei segnali di risveglio.

E’ stato sicuramente l’attacco il reparto più additato fin qui, un attacco che ha segnato poco e che spesso e volentieri non dava grandi segnali di pericolosità. Domenica contro il Napoli, gli azzurri hanno gonfiato per due volte la rete, tornando a segnare dopo il gol di Krunic con la Lazio ma, soprattutto questo, tornando a creare, arrivando in più occasioni al tiro. I due gol che portano cosi a 17 le marcature totali stagionali non cambiano il fatto che quello dell’Empoli sia ancora il peggior attacco ma sono segnali, segnali a cui aggrapparci per questo importante e difficile finale di stagione. Chiaro che, anche numeri alla mano, chi ha sicuramente retto permettendoci di essere dove siamo, è la difesa. Pero’, e dispiace dirlo, se da una parte l’attacco prova a migliorarsi, tornando a fare cio’ che deve, dietro ci sono segni di cedimento. Nelle ultime otto giornate l’Empoli ha incassato ben 20 gol, gli stessi (uno in meno per la precisione) di quelli presi nelle precedenti 26 giornate. Ma al di la dei numeri, con gli azzurri che hanno una difesa nettamente migliore di chi sta dietro, è proprio in alcuni singoli che stiamo assistendo ad una fase di involuzione.

Il problema forse è solamente di natura mentale, dettato da un momento particolare in cui si evidenzia maggiormente una certa fragilità, nonostante uno Skorupski che si dimostra gara dopo gara uno dei migliori portieri della serie A. La difesa, la fase difensiva per la precisione, è sempre stata la macchina perfetta di questo ciclo giunto al suo quinto anno, ed anche Giovanni Martusciello aveva investito il maggior impegno proprio affinché questa (al netto delle partenze estive) rimanesse tale. Adesso è forse nuovamente lì che ci si deve applicare maggiormente, tatticamente e mentalmente, cercando di infondere in tutti i componenti del gruppo quelle convinzioni specifiche che hanno sempre fatto la differenza. Lo dicevamo ieri, con tutto quello che si puo’ dire sulla gara contro il Napoli e sui meriti più o meno nostri in quella mezza rimonta: tornare a credere maggiormente nei nostri mezzi sarà la chiave di volta per chiudere questa stagione come vogliamo.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

16 Commenti

  1. Tutti contentissimi per i due goals e per i diversi tiri in porta abbastanza pericolosi(soprattutto di Thiam),ma non dobbiamo dimenticarci che i due goals con il Napoli son venuti tutti e due da calcio da fermo.Certoil Napoli non ha fatto certo di meglio con 2 rigori,1 calcio di punizione ed un errore marchiano di Costa che gli ha permesso il goal.Ma ormai goal in più o in meno,l’importante è ricominciare a fare punti e soprattutto di vincere le partite che contano a partire da quella contro il Pescara….Cosa mi importa magari di pareggiare a Rome e poi non vincere contro il Pescara soprattutto,ma anche contro Bologna,Sassuolo(partita meno facile di quello che si possa pensare,ma o la vinci o le probabilità di salvezza sicuramente diminuiscono in percentuale)

  2. La salvezza oggettivamente parlando la puoi realizzare in casa nelle 4 partite: Pescara, Bologna, Sassuolo, Atalanta. Per le gare fuori casa, Cagliari potrebbe essere una trasferta da punti. Non considero l’ultima a Palermo, ovviamente.

  3. Se uno fa una giratina in Empoli..sente dire due pensieri della gara di domenica..
    “”ci hanno fatto fare due gol perchè c’era l’accordo di non infierire””
    “”abbiamo finalmente giocato col cuore siamo quasi riusciti a recuperare””
    Io credo che i due gol siano arrivati perchè in una situazione da “bambocci”
    (con evidenti errori di Diusse, Belusci, Costa, Pucciarelli e Pasqual ognuno nelle proprie competenze) non potevi far altro che giocare più immediato possibile con palloni verticali e profondi
    invece che stare a perderti in un palleggio ininfluente
    o inesistente
    Le squadre di Sarri nei secondi tempi calano e noi ci abbiamo provato.
    Non farei troppi dietrologismi.

    • In effetti con la difesa altissima che aveva il Napoli,il lancio in profondità,non necessariamente dal settore difensivo,ma anche in posizione leggermente più avanzata,ha reso la squadra azzurra molto più reattiva nel cercare di filare verso la porta.Diciamo che per far questo in maniera ottimale i centrocampisti devono far “girare” velocemente la palla,perchè più aspetti e più le difese riescono ad organizzarsi.Questo era il gioco da attuare contro una difesa come quella del Napoli….inutile continuare con un trequartista che non viene utilizzato come si deve.Thiam,forse avrà i suoi limiti(aspettiamo un pochino pero’ a giudicarlo,perchè a me domenica è piaciuto parecchio…..mi pare che abbia fatto più lui l’attaccante in una partita,di Pucciarelli o Marilungo in tutto il campionato)ma se giochiamo con i lanci in profondità son convinto che con lui,Levan ed El kaddouri si potrebbe giocare un bel 4-3-3,perchè pensare che El Kaddouri possa giocare solo dietro le punte non mi vede d’accordo….quando vuole sa accelerare il passo.Come si potrebbe giocare benissimo come dici spesso te con il 4-2-3-1(senza Thiam naturalmente)o come penso io con il 4-3-2-1….Insomma nessuno vuol fare l’allenatore,ma aspettare tutto questo tempo e non rendersi conto che nemmeno il miglior trequartista del mondo emergerebbe con la maniera di giocare della squadra azzurra….è cosa davvero grave….esperienza o meno dell’allenatore!

      • Concordo.
        Se si sapesse giocare bene in verticale opterei per il 4-3-3 spostando avanti Omar.
        Altrimenti possiamo permetterci più trequatisti e mezze punte in modo da essere più incisivi davanti.
        Io preferisco il 4231 c’è un mediano in più ed è un modulo che copre bene il campo nelle due fasi di gioco.
        Comunque basta si muova i Martiscello..

    • Confermo quanto sopra con io che mi schiero sul fatto che il Napoli non abbia voluto infierire e se avessimo trovato il pari sarebbe stato solo per loro ingenuità. Credo che i problemi in attacco siamo tutt’altro che risolti con l’aggiunta di quelli in difesa

  4. Io credo che la facilità con la quale ha segnato tre reti abbia fatto tirare i remi in barca al Napoli.Qui tutti si dice del secondo tempo in realtà si parla dal momento del gol di Kaddouri dove,diciamo la verità,è evidente l’errore di Reina che va giù in modalità gatto di marmo.A quel punto per ogni squadra che mentalmente ha già staccato la spina è difficile rimettersi subito in carreggiata.Ecco li’ la squadra è sembrata viva ma anderei cauto sul dire se siamo guariti o meno.

    • Ormai l’annata se ne sta andando…e anche se fossimo guariti,di tempo ce né voluto un po’ troppo…ma una guarigione è sempre meglio di una malattia….basta che arrivi….Certo Reina non è stato un fulmine,ma nemmeno Costa o Pasqual lo sono stati nel contesto dei 2 goals subiti.Se anche fosse stato il Napoli a mollare son problemi di Sarri e del Napoli,mi pare però di dover dare atto alla squadra di averci provato e di non aver mollato,tanto che se la partita finiva in pareggio non avremmo rubato niente,anzi mi pare che durante la partita abbiamo invece regalato molto,Il Napoli,nonostante tutto,HA PALLEGGIATO TANTO COME SUA ABITUDINE,ma anche i suoi goals non sono venuti fuori da grandi scambi con conclusioni perentorie,anzi….errore di Costa,una punizione ed un rigore(oltre a quello sbagliato)….Tutto questo sfacelo per meritare il 3-0 non l’ho proprio visto in campo,anzi nel primo quarto d’ora o comunque prima della scellerata respinta di Costa…io ho visto più Empoli che Napoli.Anche un bel tiro da fuori di Thiam a fil di palo,sempre nel primo tempo meritava più fortuna….Torno su Thiam….si dice che non tiriamo mai in porta,mi pare che 1 bel tiro nel primo tempo,altri 3 nel secondo tempo di cui uno di testa abbiano certificato che almeno è un attaccante che la porta la cerca e direi che anche a livello di sacrificio mi è piaciuto altrettanto…Se poi si preferisce al suo posto uno che ciabatta ciabatta,torna indietro,passa la palla indietro,non tira mai in porta,non punta mai la porta e sa solo rincorrere gli avversari per il campo….allora “lunga vita a Pucciarell”….ma da una punta ci si aspetta il goal…..modulo o non modulo e il “vecchio Mac” seppur con 2 rigori a 5 goals c’è arrivato e giocando parecchio ma parecchio meno di quello che ha fatto in tutti questi anni in cui ha indossato la maglia azzurra!

  5. Cocchi non fa nomi specifici ma è indubbio che giocatori come Bellusci e Costa siano in bomba piena, soprattutto Costa stupisce perché non si era mai visto giocare così male

  6. Sono d’accordo con le disamine tecniche e con il concetto di attaccare la profondità.
    Mi permetto di dire però che per fare un 4-2-3-1 occorrono due mediani capaci e grintosi che sappiano anche fermare le ripartenze avversarie.
    Ricordo che lo facevamo bene ai tempi di Almiron e Moro (quando Moro era sempre ne su’ cenci, naturalmente…). Mentre Dioussé non mi pare risponda a questi requisiti. E purtroppo nemmeno Croce (che pur bravissimo non è proprio un mastino), e neanche Krunic, che spesso si assenta dal gioco.
    Poi, per giocare in profondità ci vuole gamba, e l’ultimo che ho visto giocare “di gamba” al Castellani era Buscé.
    Quindi l’idea del 4-2-3-1 è ottima ma mi pare che ci manchi la materia prima.

  7. secondo me invece sarri non è il tipo che si ferma , lui vuole vincere e stravincere sempre e non importa chi ha di fronte …invece ho notato che l’ Empoli nella ripresa ha avanzato di qualche metro la difesa ( lo stesso gioco di sarri e Giampaolo) e la squadra ha preso coraggio !!! martusciello invece di giocare x lo 0-0 dovrela difesa alta e sicuramente questa rosa avrebbe qualche punto in più

    • Anch’io penso che a Sarri gli importava una s.. di farci fare bella figura, quando deve invece rendere conto al popolo napoletano

  8. 4-2-3-1
    Skoru
    Laurini-Cosic-Barba-DiMarco
    Mauri-Buchel
    Krunic (Marilungo)-Omar-Croce
    Levan(Maccarone)

    Secondo me il materiale c’è e si deve provare…sempre secondo me non è affatto detto che abbia ragione..

  9. Per fortuna con la Roma Costa è squalificato, vediamo se dovesse giocare Barba come se la cava e poi magari lascerei lui fino alla fine

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