Fonte: Claudio “Freccia”

Gruppi esistenti: Ultras Reggina 1914 (hanno preso il posto dei Boys al centro della curva), Orgoglio Reggino, Stampo Reggino.

Siti Internet: www.reggionelpallone.it  – www.inamaranto.it

Politica: Marcatamente destroidi

Settore: Curva Sud

Una splendida coreografia dei tifosi della RegginaGemellaggi/Amicizie: Salernitana: gemellaggio vecchissimo, ancor più vecchio di quello col Bari, storico, molto sentito. Col Bari in casa l’anno scorso esposta la scritta “Salernitani liberi”. Numerosissime le visite reciproche che si scambiano. Sbandierata con giri di campo in Salernitana-Reggina 01/02 e altre volte. Un’amicizia che va oltre il calcio. Bari: fraterna e consolidata amicizia, consolidata nell’87/88; già dagli anni ’80 esisteva un forte gemellaggio con gli U.C.N. Bari. In Reggina-Bari 12/13 esposto dai reggini lo striscione “Cambiano i tempi e le generazioni…non sono in vendita le nostre emozioni”, ed i baresi rispondono con “Reggio saluta la Bari ultras”. Sbandierata con giri di campo in Bari-Reggina 2000/01. Il gemellaggio ha resistito anche a una delicata sfida-salvezza nel 2000/01, vinto dal Bari. Una gara che ha fatto discutere per un infelice arbitraggio, ma che al di là di questo è stata l’occasione per rinnovare il bel gemellaggio, con 3mila reggini presenti con tutti i gruppi importanti. Per una domenica, i “galletti” sospendono lo sciopero del tifo riprendendo a sostenere la squadra, di fronte ai fratelli reggini. I gemellaggi di cui sopra, alla fine degli anni 80furono portati avanti alla grande dai Boys, favoriti da un periodo di crisi del Cucn. Latina: gemellaggio diretto fin dalla fine degli anni ’80, sull’asse CUCN ’82-Falange Latina. Amicizia molto sentita, sia ora che in passato. Una rappresentanza reggina era presente nella finale Playoff 12/13 di Latina per la B col Pisa. Striscione “Ultras Latina” esposto in Lodigiani-Reggina 92/93. Prima c’era un gemellaggio fraterno tra il “C.u.c.n.” e gli “Ultras Latina” (vedi anche sezione “Curiosità”). Milan: questo curioso gemellaggio risale alla prima stagione di Serie A, dopo 80 anni, della Reggina, quella delle invasioni amaranto. Nacque la scintilla perché i milanisti riconobbero nei reggini una bella tifoseria, mentre i milanisti furono tra le poche tifoserie apprezzate al primo anno dai reggini. Per la verità, nei confronti della tifoseria rossonera c’era un’ombra di scetticismo, essendo comunque una tifoseria settentrionale, ostacolo però ben superato dal rispetto per la curva Sud milanista, quando le due sponde hanno avuto modo di conoscersi e confrontarsi. Legame cementato quando, nel 2007, con un Milan rimaneggiatissimo e con la testa alla finale di Champions League col Liverpool, la Reggina vinse 2-0, conquistando, nonostante la penalizzazione di 11 punti, la salvezza con Walter Mazzarri. Catanzaro: prima c’era un gemellaggio vero e proprio, che viveva sull’asse Cucn-Ultras Catanzaro; i primi contatti già sul finire degli anni 80, con molte visite reciproche; ad esempio nel 91/92 fecero visita ai reggini con Casarano e Acireale ed altre ancora, mentre i reggini sono stati al loro fianco col Vigor Lamezia (giocata a Reggio), e a Catanzaro col Trani. Adesso però il rapporto si è  affievolito e incrinato, sia per il fatto che le due squadre non s’incontrano da tanto tempo, sia perché Reggio Calabria, prima città calabra per popolazione con i suoi di 180.082 abitanti, avrebbe tutti i requisiti storici, culturali e urbanistici per tornare ad essere il capoluogo della Regione Calabria, al posto dell’attuale Catanzaro, città più piccola e con meno storia, tanto che, quando, intorno al 1970, si trattò di designare Reggio capoluogo di Regione, si scatenò quasi una guerra civile. Amichevole giocata a Soverato (CZ), per le vittime dell’alluvione, con issati gli striscioni “U.C.” e “Massimo”, a rappresentare la curva “Massimo Capraro”  catanzarese. Striscione “Ultras Catanzaro” esposto in Reggina-Casarano 91/92. Il legame vero e proprio sarebbe svanito anche per lo scioglimento di “Warriors” e “Fighters”. Ascoli: buon rapporto d’amicizia. Il “Settembre Bianconero” di Ascoli presenziò allo partita-salvezza della penultima giornata del campionato di A 2000/01, a Perugia, dove erano presenti circa 9 mila reggini. In Ascoli-Reggina del marzo ‘13, i reggini senza tessera, lasciati fuori dal “solerte” servizio d’ordine, furono poi ospitati dagli ascolani nella loro curva. In casa con la Juve Stabia, il sabato successivo, i reggini esposero lo striscione “Ringraziamo la Sud di Ascoli”. Locri: buoni rapporti. Alcuni gruppi reggini, tra cui sicuramente i “Fedayn Reggio 1994” e il “C.u.c.n.”  avevano un rapporto diretto coi “Pessimi Elementi” Locri, probabilmente ancora attivo. Ravenna: il C.u.c.n. aveva, e forse ha ancora, una sincera amicizia con gli “Ultras Ravenna”.

Ex-gemellaggi-amicizie: Roma: amicizia che cominciò tra gli anni 80 e i 90, ed univa gli “Oltranzisti” con “Boys” e “Fedayn” Roma, riconosciuta comunque anche dagli altri gruppi. In Reggina-Genoa 01/02 di B, esposto lo striscione romanista “Orgoglio Capitolino”. In Ternana-Reggina 01/02, al fianco dei calabresi, ci sono anche i romanisti con gli striscioni “Boys” e “Salario Group”. Bello il giro di campo coi bandieroni coi romanisti. Con lo scioglimento degli Oltranzisti, il rapporto venne proseguito dal C.u.c.n., ma, col passare del tempo i romanisti non digerirono il gemellaggio coi torinisti e, in seguito, con gli odiati milanisti. In Re-Roma 03/04 i romanisti lanciarono diverse torce nel settore reggino: chiusa l’amicizia. Incidenti anche in Roma-Reggina 04/05. Torino: famoso il furto, nel 2003, da parte di juventini penetrati nel settore ospiti, durante uno Juve-Reggina di Coppa Italia, dello striscione “Ragazzi” dei Ragazzi della Maratona, gruppo del Toro, scioltosi proprio per questo motivo. Lo striscione era attaccato da questo gruppo che aveva fatto visita agli amici reggini. Fu la fine del gemellaggio. Giri di campo coi bandieroni sulla pista in Toro-Reggina 98/99, ultima giornata del campionato di B, classico “biscottone” che valse la Serie A per entrambe, con un “Delle Alpi” pieno come forse mai è stato; una gran bella festa per le due tifoserie allora gemellate. Tornando all’episodio del furto dello striscione, furono proprio i “Ragazzi della Maratona” del Torino a confezionare lo striscione “Cucn e Ragazzi: fratelli d’Italia”. Palermo: era un gemellaggio piuttosto sentito, per esempio gli Warriors Palermo riservarono ai reggini una splendida accoglienza per la partita di Coppa Italia Palermo-Parma del settembre ’91 ed anche per un Palermo-Messina di C1 nell’aprile ‘92. Più volte presenti anche i palermitani a Reggio (con Andria, ecc.), in particolare fu massiccio il loro apporto in un Reggina-Catania di C1. Il legame tra le due tifoserie risaliva agli anni 80, ma si è deteriorato con l’andar del tempo. Affinità politiche e tante rivalità in comune lo cementavano, poi sono cambiate le generazioni e, con l’andar del tempo, si è guastato. L’ultima volta (o sicuramente una delle ultime) che si è rinnovato, con consueti cori reciproci, giri di campo, scambio di sciarpe, sfottò contro i rivali comuni e partite amichevoli tra i gruppi, è stato nel 95/96. Le cose non sono andate più bene, secondo i reggini, per il comportamento ambiguo tenuto dai palermitani in una partita Palermo-Reggina alla “Favorita”. Si sono chiesti che gemellaggio è quando una curva ti fa mezzo applauso e l’altra fischia. Nel novembre 2013 una trentina tra bastoni e sbarre di ferro, assieme a bottiglie in vetro, nascosti all’interno di un aiuola sono stati trovati e sequestrati nelle adiacenze dello stadio “Granillo” dove si era svolto l’incontro di calcio Reggina-Palermo (vedi comunque sezioni “Rivalità” e “Liberi pensieri”). Siracusa: esisteva un vero e proprio gemellaggio, risalente agli anni 80-90. Una sincera amicizia tra “C.U.C.N.” e “Gioventù Sudista” Siracusa. In particolare, l’incontro di C1 del 24 maggio ’92, importantissimo per la salvezza di entrambe, vide recarsi in Calabria più di 500 ultras del Siracusa, che rimasero colpiti dalla grande accoglienza e gentilezza dei reggini, in virtù del gemellaggio, che, però, avrebbe potuto subire gravi danni vista l’importanza del risultato per le due squadre: chi avrebbe perso si sarebbe trovata in piena zona retrocessione. Nonostante questo il gemellaggio rimase, anzi, si rafforzò ulteriormente. Prima dell’incontro, molti reggini andarono in mezzo ai siracusani. Poi, una volta entrati nell’impianto, sono stati fatti i soliti giri di campo coi bandieroni, e poi cori contro catanesi e messinesi. Bello anche in seguito sentire i reggini che cantavano “Siracusa!” e, viceversa, i siracusani incitare la Reggina, che vinse 1-0. Ma i siracusani, pur col magone in gola, trovarono la forza per gridare ancora “Forza Reggina”, tanto che lo stadio si sciolse in un caloroso applauso verso di loro. Sicuramente fu una bellissima giornata di sport, finita con scambi di sciarpe, abbracci e reciproci auguri. Striscione “Gioventù” in Reggina-Nocerina 85/86. Peccato davvero che purtroppo che tutto è finito con una spaccatura, nel 1994/95. Adesso vi è una fiera rivalità. Cagliari: amicizia datata fine anni ’80, più o meno, con gli “Eagles Cagliari” che avevano stretto amicizia col “C.U.C.N.”, andando insieme a Sassari, città rivale per entrambe, nel maggio ’88. Avellino: feeling e simpatia sul finire degli anni 80, poi svanita per il gemellaggio dei reggini coi salernitani, acerrimi nemici degli avellinesi. Sporting Gijon: intorno ai primi anni 90 il direttivo dei Crazy Group era amico degli spagnoli “Ultrà Boys Gijon”.

Rivalità: Messina: sicuramente la più sentita, campanilistica, quella del derby dello Stretto; i messinesi vengono chiamati “buddaci”, numerosi gli scontri e gli striscioni di sfottò in passato. A loro venne rubato lo striscione “Cep”, esposto in Reggina-Salernitana 2001-02 (vedi sezione “Liberi pensieri”). In un derby dello Stretto del 1990, successe il finimondo. Dalle h.13 alle 19 fu una vera battaglia, una guerriglia urbana, con oltre 100 feriti tra le forze dell’ordine. I facinorosi partirono dal settore della curva Nord per forzare il cancello, aggredirono i messinesi presenti in Tribuna e invasero il campo, scontrandosi con la polizia. Si tornò a casa a tarda sera, per poi ritrovarci alle 4 del mattino in Questura. Partirono quaranta diffide e denunce a piede libero. Dei quaranta fermi, molti erano del gruppo dei Boys. Balenò l’idea dello scioglimento del gruppo. Molti ragazzi si allontanarono, anche sotto la minaccia dei genitori. Per i Boys sembrava calato il sipario, ma tra mille difficoltà e vari stratagemmi fu deciso continuare a tifare. La domenica dovevano andare a firmare, ma non si presentarono, poi furono tutti scagionati. Un altro documento annullò l’obbligo di firma, ma confermava la denuncia. Si andò avanti così per 7 anni. Reggina-Messina è sempre stato un derby infuocato, forse uno dei migliori del meridione. Cosenza: storica rivalità, per motivi politici e campanilistici, ora meno sentita che in passato. Ai reggini rubarono lo striscione “Boys” a fine anni 80, esposto in Cosenza-Monza 88/89 con tanto di coro a presa in giro. Anni fa, in un Napoli-Cosenza, due ragazzi di Salerno andarono sotto il settore cosentino e tirarono via lo stendardo “N.S.”, acronimo di Nuclei Sconvolti, tutto avvenne troppo in fretta per una pronta reazione. Fu esposto poi in un Cosenza-Reggina 98/99. Lo striscione “Brigate Rossoblù Cosenza” finì in mano agli empolesi, in strane circostanze, ed esposto in un Reggina-Cosenza 90/91. In Cosenza-Reggina 95/96, i padroni di casa espongono striscioni di sfottò, tipo “Dio non salvi la Reggina”, poi lancio di oggetti durante la gara e, alla fine, scontri tra cosentini e polizia che carica e lancia lacrimogeni ad altezza d’uomo. Nell’89/90 i derby contro il Catanzaro furono due feste, al “Militare” andarono in 5mila nell’anno in cui i casentini si videro a Reggio, presenti; decisero di venire in cento e scortatissimi, dopo averci pensato 10 anni.. Furono sistemati in un angolo della Gradinata, avevano molte sciarpe del Genoa e della Ternana, comunque sfatarono un tabù. I cosentini rischiarono grosso ma i reggini non sapevano ancora che erano stati loro gli artefici del furto notturno di sei striscioni amaranto all’interno dello stadio reggino. I reggini erano sicuri che quel gesto, poco ultras e molto infame, fosse opera dei messinesi, ma scoprirono tutto quando gli striscioni amaranto furono esposti dai “Nuclei Sconvolti” nella loro curva. Certo i cosentini, almeno nei messaggi che espongono non le mandano a dire; in Cosenza-Reggina 98/99: “Disegnate scacchiere, sognate l’arrembaggio, ma di scendere dal treno vi è mancato il coraggio”, “Che brutto scherzo ti ha fatto la natura o camerata dalla pelle scura”, “Ti commenti da solo”, “Salutateci i cammelli”, ecc. Catania: rivalità antica, risalente come minimo agli anni 70, di campanile. Ai catanesi, in uno dei tanti scontri intercorsi in passato, venne rubato lo striscione “Catania”, esposto poi in Reggina-Catania 87/88. Nel 98/99, diretti ad Andria, i calabresi incontrarono gli “Irriducibili” Catania. Dagli insulti ai fatti, a colpi di cinture ed aste. Arriva la polizia che spara colpi in aria, poi dei catanesi nessuna traccia. Palermo: da gemellaggio a recente, sentita rivalità nel giro di poco tempo. Ai siciliani è stato rubato lo stendardo “Palermo nel cuore”, esposto in Reggina-Palermo 04/05. Crotone: vecchia rivalità, i reggini chiamano “zingari” i crotonesi, i vecchi derby sono sempre stati infuocati, numerosi gli scontri e gli striscioni offensivi in passato. In Reggina-Crotone, 1° turno di Coppa Italia 13/14, nell’agosto scorso, la Sud accoglie i rivali con la scritta “Fai il rivale…ti presenti scortato, ma lo scontro l’hai mai usato??”. Frosinone: vecchie ruggini: nell’87, in un Frosinone-Reggina, i ciociari bruciarono lo striscione “Boys”, all’esordio in trasferta in assoluto, e altro materiale. I reggini non riuscirono nemmeno a vedere la partita, perché appena arrivati vennero subito assaliti, in un clima davvero ostile. In curva li aspettavano una 50ina di ultras locali, ma i reggini peccarono di presunzione attaccando gli striscioni al di là della rete. Una pioggia di sassi scagliata dai frusinati all’improvviso, anche dalla tribuna, chiuse i reggini tra due fuochi; la polizia fu costretta ad aprire i cancelli e a manganellate li spinse fuori lo stadio. Si salvò solo lo striscione “Cucn-Centro Italia”. Gli altri striscioni entrarono in possesso dei tifosi locali che li bruciarono nella loro curva. I reggini non rientrarono dentro lo stadio e uno di loro rimase all’ospedale e perse un occhio, ferito da un sasso. Al ritorno i frusinati pensarono bene di non presentarsi; comunque a Reggio le accoglienze ai ciociari sono sempre state brutte. Furibondi anche gli scontri in terra laziale del settembre 2009. Lecce: nel maggio ’05 scontri violenti nel piazzale sotto la Nord a Reggio e al parcheggio Botteghelle. Forse gli ultimi scontri veri a Reggio. Verona: fortissimo odio, rivalità antica, alimentata anche dallo spareggio-salvezza in A del 2001, ma tra i tanti “incontri ravvicinati” spicca quello del marzo ’96 a Reggio, dove non videro neanche la partita, perché, così si narra, ad aspettarli c’erano circa 300 ultras reggini; il loro comportamento fu invece quello di aggredire ragazze e passanti, evitando gli ultras. Il C.u.c.n non aveva niente da dimostrare a nessuno, cercando lo scontro solo con gli ultras; i veronesi hanno poi rubato lo striscione “Solo Reggio”, esposto in un Reggina-Hellas Verona del 2000-01. Momenti di tensione anche nell’88/89, durante il corteo dei veronesi verso lo stadio che gridano “terroni, terroni”. Juve: rivalità nata con la Reggina in Serie A, già dal primo anno (99/00). Striscione “Genova” degli juventini rubato, esposto in un Reggina-Juve. Atalanta: fiera rivalità; incidenti in Coppa Italia, in campo neutro, nel 04/05 e altre volte in passato. Inter: rivalità piuttosto recente; a loro rubarono, in un dopogara della stagione 2002-03, la bandiera “Curva Nord” Inter, esposta poi in Reggina-Inter 05/06, e lo striscione di un club nel prepartita di Reggina-Inter 05/06, esposto durante la gara stessa. Perugia: rivalità ormai vecchia; a loro vennero rubati, in un Reggina-Perugia 2000-01, gli stendardi “Perugia cosmico” e “Gruppo di Spinta”. Nel ’94 i Grifoni furono accolti benissimo a Reggio C., da veri fratelli, visto anche il gemellaggio che avevano coi salernitani, tanto che, a fine partita, c’è pure uno scambio di sciarpe e una bevuta insieme. Ma al ritorno i reggini, arrivati con un treno speciale, cinque pullman e diverse auto, non vengono ripagati della solita moneta, anzi, vengono acco
lti da scritte “Benvenuti africani” e, appena entrati allo stadio, vengono offesi da cori razzisti, anche se il fotografo dell’Armata Rossa Pg disse loro che i gruppi sono tanti ed ognuno pensa alla sua maniera. Boh. Napoli, sfida sempre verace e spesso condita da incidenti. Avellino: rivalità di carattere sportivo, risalente agli anni ’90, in cui le due squadre si sfidavano spesso nei testa a testa per la Serie B. Ad Avellino, Serie B 95/96, Carminello, storico leader della curva reggina, all’apice della sua carriera da ultrà, scavalca il fossato e, da solo, si dirige lentamente verso la Sud fino a metà campo, poi si mette a correre velocissimo, arriva sotto il settore e comincia a staccare lo striscione “Cruels”, con gli avellinesi basiti, allibiti. Le f.d.o. poi arrivano e lo bloccano. Ma erano altri tempi…Parma: nell’88/89 addirittura in treno speciale per Parma. Violenza gratuita: automobili con vetri in frantumi, biciclette e vetrine spaccate, passanti picchiati e scontri sul treno con la celere prima di ripartire. Durante la gara dagli spalti piove di tutto al primo gol subito dalla Reggina. Ma è fuori dallo stadio che si registrano gli episodi più gravi. Al Pronto Soccorso arriva anche un tifoso della Reggina. Gravissimi atti di vandalismo lungo i viali che portano dallo stadio alla stazione ferroviaria. Gli oltre 4mila reggini arrivati a Parma erano decisamente troppi per consentire un controllo efficace da parte delle forze dell’ordine. Ternana, scontri furibondi sul terreno di gioco nel maggio 2002 a Terni, coi reggini in 3000, affiancati dagli allora gemellati romanisti, che fecero invasione di campo per festeggiare il ritorno in Serie A. Botte da orbi, i ternani non sopportarono l’esultanza reggina, ma fuori lo stadio non si videro. Scaramucce anche ad inizio anni 90. Licata: verso fine anni 80 accaddero incidenti dopo la partita Reggina-Licata. Un gruppo di tifosi ha lanciato sassi contro il pullman dei giocatori del Licata. Un ragazzo di 16 anni è stato raggiunto da un candelotto lanciato dalla polizia nel tentativo di disperdere un gruppetto di facinorosi, che aveva bloccato una strada adiacente lo stadio a conclusione del match. Matera: nel 1993/94 incidenti a Matera: le scaramucce accese nel finale di gara, sono proseguite dopo, costringendo le f.d.o. a effettuare alcune cariche. Nel bilancio finale: una ventina di tifosi fermati per accertamenti, mentre un carabiniere e un poliziotto sono rimasti contusi. Dopopartita da guerriglia urbana. Taranto: incidenti a Taranto-Reggina 88/89 sugli spalti. I tarantini sono entrati in possesso e hanno esposto allo stadio gli striscioni “Forza Reggina club Amato” e “U.R.C Accariello”. Genoa: nell’88/89 Genoa-Reggina si giocò sul neutro di Alessandria. I reggini trovarono allo stadio molti compaesani residenti al Nord. Fuori lo stadio, mentre s’aspettava l’apertura dei cancelli si avvicinano ai reggini senza motivo una decina di genoani, teste rasate propriamente chiamate “Red Skins”. Dagli insulti verbali si passò subito ai fatti e un reggino venne ferito da una bottiglia in testa. Perdeva tantissimo sangue; i reggini erano di più ma stavano avendo la peggio. I genoani però alla vista delle lame si ritirarono. Brescia: era nato intorno al ’90 un rapporto amichevole tra Skinheads Ultrà Brescia e Kaos Korps Reggina. Ma nell’88/89 a Brescia trovarono una città tutt’altro che amichevole, ma uniti e compatti, i reggini caricarono gli ultras Bs fin sotto la loro curva. Una 50ina i reggini, una 30ina i bresciani facenti parte lo scontro. Tafferugli anche nel 2004. Sampdoria: rubato ai doriani in un Reggina-Samp 04/05 lo striscioncino “Hell’s” degli “Hell’s Angels”, esposto in Reggina-Samp 05/06 e 06/07 Giarre, bandierone siciliano rubato in Giarre-Reggina 91/92 ed esposto in Reggina-Fano dello stesso anno. Torres: vecchi dissidi, risalenti a molti anni fa, intorno agli anni 80-90. Rivalità comunque all’epoca abbastanza sentita. Livorno: gara di Coppa Italia a Livorno nel ’98, la prima ufficiale in terra labronica. Una decina di reggini vengono avvicinati e ne nasce una maxiscazzottata, senza davvero nessun motivo. Entrati allo stadio vengono aggrediti con cori offensivi, stranamente, visto che non si erano mai incontrati prima. Brindisi: incidenti di rilievo nell’87/88.

In passato “noie” anche con: Giulianova: vecchie ruggini, incidenti nel marzo 1982. Foggia, trasferte movimentate negli anni ’80. Barletta, Acireale.

Gruppi scomparsi, nati negli anni 70: Warriors, Position Fighters.

Gruppi scomparsi, nati negli anni 80: Irriducibili, Amaranth Korps, Fossa Sudista, Desperados, Eagles, Hooligans, Vecchia Guardia, Boys Amaranto, Boys Rebel Forever, Nuclei Fumati, Afrika Amaranto (sono durati un paio d’anni, alcuni loro militanti avevano una sorta di gemellaggio coi gruppi estremisti del Marocco), Commando Villa S.Giovanni, Rebels, Kaos, Gioventù Amaranto, Lions, Kassariati, Tizzi, Ultras Gebbione, Hooligans, Tignadores, Southern Pride (87/88, sottogruppo Cucn), Ruggito Amaranto (fine anni 80), Gringos, Hell Ween, Vecchia Guardia, Reggio Skassata, Fossa Sudista, Cuore Amaranto, Intifada, Ultrà Covo Reggina (nati ufficialmente nell’89, formato da ragazzi di età media 18-25 anni, espongono il primo striscione durante Reggina-Padova 89/90.

Gruppi scomparsi, nati negli anni 90: Oltranzisti, Ultras Gebbione, Vecchio Cucn, Nuova Guardia, Boys, Crazy Group (nati nel luglio 1991, anno in cui la Reggina precipita in C1), Indomabili Ultrà Reggina (1995), Gringos, Sun Group, Nucleo Capovolti, Nucleo Gioia Tauro (nasce nel ’91 con la denominazione “Boys” che mantiene fino al ’95, quando con l’avvento della moda anglofila, lo striscione viene sostituito con lo stendardo), Brigata Veleno, Gladiators Reggina, Fossa Girls, Indios, Fighters, Strambati, Bulldogs, G.d.N. Ultrà Reggina, Lions, Hell’s Angels, Hell Ween, Vikings, Fedayn (1994), Indomabili, Fedelissimi, Teste Matte, Infuriati, Guerrieri, Wild Kaos Reggina, South Force Ultrà Reggio, Furiosi Biancorossi, Supporters, LonsGroup (nascono nel ’97 all’ombra del C.u.c.n., importante per loro anche il modo di vestire: lonsdale, jeans, anfibi), Turi Group, Rsh, Irriducibili, Bad Baby ’99, Reggio Paranoika, Club Nino 2, Università Pisa.

Gruppi scomparsi, nati negli anni 2000: Quelli di Roma, Sezione, Quelli di Sbarre, Zona Sud, Scilla.

Una fumogenata della curva della RegginaCenni storici: In una città come Reggio Calabria, afflitta da mali difficili come la Mafia e la Ndrangheta, martoriata e ferita da gravi problemi di natura sociale, politica ed economica, la squadra di calcio ha sempre rappresentato una valvola di sfogo e di svago, una bandiera a cui legarsi, per un amore viscerale che difficilmente tradisce. Il primo gruppo veramente ultrà nasce nel ’79 con gli Warriors, per molti un mito, ma che presto si defilano dall’attività di curva, anche se comunque rappresentano i capostipiti per gli almanacchi del tifo. Nei primi anni dalla loro nascita fanno da chioccia a tutti i giovani che vogliono urlare e tifare Reggina. In particolare i suoi sostenitori avevano una matrice di appartenenza comune, quella di provenire dai due quartieri più popolati e famosi della città, quello di Sant’Anna e quello di Gebbione. Presto gli Warriors saranno affiancati dai Position Fighters, forse il migliore (o uno dei migliori) tra i gruppi mai visti a Reggio: entrambi si posizionano in Curva Catania. I Position Fighetrs si contendono il comando della curva con gli Warriors, ma dopo poco tempo non espongono più lo striscione, pur continuando a esserci. Nell’82 ci fu il primo “scossone” in seguito agli incidenti di Giulianova. A rimetterci furono principalmente i rapporti con la società che peggiorano sensibilmente. Sempre nell’82 nasce un gruppo destinato a dare un impronta nuova e tangibile alla curva: il “Commando Ultrà Curva Nord”, compatto, fondato da una compagnia di tifosi che frequentano un bar del centro, ma provenienti da quasi tutti i quartieri della città, il cui primo striscione copriva tutta la curva. Il gruppo, in quanto a idee politiche non si è mai nascosto, caratterizzato da una forte componente di esponenti di destra, anche perché, dove nacquero, vi era la sede comunale del Fronte della Gioventù. I primi anni ’80 sono difficili per la Reggina, che vive tra C1 e C2, ma ciò non arresta l’evoluzione della curva: nel 1986, a pochi anni dal ritorno in cadetteria, nascono i Boys, quasi tutti del quartiere di San Brunello, che saranno tra le colonne del tifo organizzato a Reggio. All’inizio mettono lo striscione in curva Sud, che era la curva opposta a quella principale, ma dopo una partenza difficile, si mettono in luce come gruppo dinamico, moderno, innovativo, trascinatore, al centro della Nord. Il binomio C.u.c.n.-Boys porterà avanti per diversi anni le redini della curva, nonostante qualche frizione. Nascono poi altre sigle, come Eagles, Gioventù Amaranto, Amaranth Korp. Il 1988 vede, oltre alla nascita degli Irriducibili, che contribuirono notevolmente alla crescita del tifo, la promozione in Serie B, che arriva contro la Virescit nello spareggio di Perugia, invasa da 16mila reggini. L’anno dopo, nuovo grande esodo con ben 25mila calabresi che raggiungono Pescara per lo sfortunato spareggio per la A, contro la Cremonese, con poco più di 300 tifosi, che vede la Reggina sconfitta ai rigori (decisivo quello di Attilio Lombardo). Nel ’91 arriva addirittura il ritorno in C1: lo stadio si svuota e comincia una forte contestazione alla società, colpevole di aver venduto i pezzi migliori. Negli anni a cavallo tra la B e la C si formano altri gruppi di secondo rango, come la “Brigata Veleno”, alfiere del quartiere di Gebbione, un gruppo di quasi 200 ragazzi che si mette in luce; gli Ultrà Covo, ragazzi del quartiere Gallico; gli Indios; gli “Oltranzisti”, ala più contestatrice della curva, sottogruppo dei C.u.c.n.; e il “Sun Group”, formato da ragazzi di San Francesco. Nel ’93 nascono “Ultras Gebbione” e “Nuova Guardia”. La luce è comunque dietro l’angolo: nel ’95 c’è il ritorno in B e nel ’99, per la prima volta nella sua storia, la Reggina raggiunge l’agognata Serie A (20mila reggini raggiungono festanti Torino), che manterrà fino al 2001, quando perderà lo spareggio-salvezza col Verona, per ritornare in A l’anno dopo. Sono gli anni dell’epopea amaranto: stadio nuovo, il “Granillo”, da quasi 30mila posti, 25mila abbonati il primo anno di Serie A, cioè il 1999/00, anno d’oro del tifo reggino (pensate che strazio è vedere il “Granillo” ora, semideserto…), con ultras e semplici tifosi in giro per tutta l’italia, a tingere tutti gli stadi di amaranto, tanto che, il vulcanico presidente Lillo Foti volle riconoscere a quel tifo così trascinante e incessante la maglia “n° 12”, quella del dodicesimo uomo in campo, con il secondo portiere Belardi che prese la “n° 22”, per lasciare la sua 12 al pubblico. Alla prima stagionale di Firenze del 2° campionato di A, 2000/01, significativo lo striscione “Ancora noi insieme a voi!”. Ciliegina di quell’anno fu la fantastica coreografia e il grande tifo, davvero sbalorditivo per la partita Italia-Portogallo. Nella stagione 98/99 venne costituito un direttivo che raggruppasse i diversi clubs e gruppi e anche deciso un fondo di cassa comune, unico per tutta la curva, da destinare alle coreografie. Negli ultimi anni si è affacciato un nuovo gruppo, gli Ultras Reggina 1914, dall’estetica casual e dal materiale innovativo, più altri gruppi minori. Sono subentrate gelosie, forse anche economiche, spaccature e divisioni interne che hanno portato allo scioglimento di gruppi importanti e storici. E’ veramente triste, come già accennato vedere com’è ridotta ora la curva reggina: un pianto, un pugno allo stomaco di chi ama il mondo ultras e il calcio in generale.

Il "muro" della curva della Reggina al GranilloCuriosità: -I gruppi organizzati della Sud, decisero di non sottoscrivere la tessera voluta da Maroni nel 2010, non aderendo al progetto dell’allora Ministro degli Interni, principalmente perchè comprendente il famoso Articolo 9, che vieta a chi è stato colpito da Daspo o da qualsiasi altro reato da stadio, di poterla fare, non prima che siano passati 5 anni dalla data della notifica della diffida o reato da stadio. Per 5 anni quindi non può né sottoscrivere l’abbonamento alla propria squadra del cuore, né partecipare alle trasferte, salvo scorciatoie come “porta un amico” o “accrediti” (passato il periodo della diffida, s’intende…). Nonostante tutto, dopo un po’ di riflessione, dovuta alle diffide prese già nel campionato di B 2009/10, loro hanno ricominciato a seguire la propria squadra in tutte le trasferte, rigorosamente e chiaramente senza tessera, a partire dalla stagione 2012/13 fino ad ora, a volte rimanendo fuori (vedi Ternana-Reggina, Crotone-Reggina, Novara-Reggina 12/13), a volte riuscendo ad aggirare il divieto (Cittadella-Reggina, Livorno-Reggina 12/13, Trapani-Reggina 13/14), consapevoli a cosa potevano andare in contro. Quello che è successo a Brescia, il 7 dicembre 2013, con altre ventuno diffide ricevute, unito a tutti i problemi che affliggono il gruppo ancora oggi, con ragazzi che continuano a firmare, sono state una mazzata tremenda ed hanno portato con grande amarezza, nel gennaio scorso, alla decisione di sospendere a tempo da definire tutte le attività del gruppo “Curva Sud 1914”, che poi era praticamente l’unico rimasto in curva Sud. La violazione contestata nel Daspo, è tra le più assurde ed anticostituzionali che ci possano essere, ossia è vietato a qualsiasi cittadino italiano di recarsi in uno stadio a seguire la propria squadra senza la tessera del tifoso. La loro, sia chiaro, non vuole essere una resa, ma comunque non saranno più presenti, nelle partite casalinghe ed esterne, a partire da quella, di alta rilevanza ultras, col Bari, del 25/01/2014. Precisano comunque, nel comunicato ufficiale, intitolato “Liberi di viaggiare” (e già qui si dice molto…), di sperare di tornare al più presto su quei gradoni, più consapevoli di prima che il gruppo in qualche modo continuerà, finendo quasi con un arrivederci e un semplice “diffidateci pure!”. La notizia dell’autosospensione fa clamore anche perché presa dopo soli pochi giorni dalla ricorrenza del Centenario, celebrato in grande stile, l’11 gennaio scorso, solo dagli ultras della curva Sud, ma non dalla società, per scelta cervellotica del presidente Lillo Foti. Gli ultras della Sud hanno fatto quadrato al centro della curva, accendendo fumogeni, sventolando tanti bandieroni, esponendo una ventina di “pezze”, mostrando uno stendardo con la scritta “Un sogno lungo un secolo” e, in Tribuna coperta, lo striscione “Questo è anche il tuo centenario presidente”. L’unica pecca è stata forse la non foltissima partecipazione all’evento. -A Santo Stefano 2012 si gioca, per la 20^ giornata del campionato di B in corso, Reggina-Avellino: gli ultras si compattano al centro della curva dietro lo striscione “Società, giocatori e addetti ai lavori…andate a lavorare!”. -In occasione di Bari-Reggina del 25 gennaio, 1^ giornata di ritorno del campionato in corso, notevole il richiamo “ultras” visto il gemellaggio storico. Ed infatti, per onorare il legame, una ventina di ultras reggini, nonostante il precedente comunicato di autosospensione di cui sopra, decidono di raggiungere ugualmente i fratelli biancorossi, trovando posto in curva Nord, gli uni accanto agli altri. Durante la prima frazione di gioco, gli ospiti srotolano lo striscione “In un calcio malato il nostro gemellaggio va onorato…Reggio saluta Bari”; nella ripresa sono i baresi a esporre un eloquente “Certi valori non si diffidono…sempre accanto ai nostri fratelli”, attraverso il quale esprimono la massima solidarietà ai ragazzi di Reggio Calabria colpiti da Daspo. -Nelle scorse settimane, molti tifosi della Reggina che risiedono nel Nord Italia, hanno voluto rispondere presente alle recenti trasferte di Novara e Carpi, la prima persa 1-0, l’altra vinta 3-0. -In casa il discorso tifo era, fino all’autoscioglimento, portato avanti da un gruppo di volenterosi, circa 200, a volte anche meno persone, che si può verosimilmente definire lo “zoccolo duro”, quel poco che è rimasto della Sud degli anni belli. E’ ormai solo uno sbiadito ricordo, infatti, la curva della Serie A, quella intorno a fine anni 90 – inizio anni 2000, che incantava il mondo intero con bellissime, ammirevoli coreografie, un tifo assordante, uno dei migliori in circolazione, almeno in Europa, in casa (il “Granillo” era una bolgia, un catino quasi inespugnabile) e in trasferta, basti pensare ai 12mila di Roma, il primo anno di Serie A (99/00). Poi è cominciato il lento, inesorabile declino: la Sud si è imborghesita, abituata bene al calcio ai massimi livelli, e sono arrivate le prime gelosie tra i gruppi, le prime discrepanze interne. Durante Reggina-Atalanta del 29 maggio ’03, in curva volarono botte da orbi tra i gruppi, mai viste a Reggio prima di allora, che coinvolsero in pratica metà settore. Si può affermare tranquillamente che il tracollo della Sud iniziò allora. Ma è stato due anni fa che la tifoseria reggina ha conosciuto una lotta interna senza precedenti. Infatti, nella trasferta di Vicenza, si verificarono violenti scontri fratricidi tra i due gruppi principali, “Boys” e “Ultras Reggina 1914”, poco prima dell’inizio della partita, all’interno e all’esterno del settore, sedati poi dalle forze dell’ordine con non poca fatica. Una vera e propria guerriglia, conseguenza della rissa di Vicenza, ebbe luogo poi la sera successiva a Reggio Calabria, nei dintorni dello stadio, che vide coinvolti circa trenta ultras. Di questi, sei furono subito arrestati e “daspati” per 5 anni. -Lo storico gruppo dei “Boys”, protagonista in negativo di queste divisioni interne, insieme agli “Ultras Reggina 1914”, che altro non sono che la naturale prosecuzione degli “Ultras Gebbione”, decise, circa due settimane dopo i fatti, di sospendere la propria attività. Una scelta che è la naturale evoluzione di una situazione che, nel corso degli anni, andava via via precipitando, in particolare dopo la decisione dei capi storici, Carminiello prima e Ciccio poi, di lasciare il loro ruolo di leader, abbandonando la Sud dopo un’infinità di procedimenti a loro carico, accumulati in 24 anni di militanza. Lo scioglimento è apparso la cosa più naturale da fare. -Folta rappresentanza ultras in Sud per la gara col Palermo del novembre ’13: bella torciata e striscioni come “Sì alle cure staminali!” e “Resto qui mettendo a rischio i giorni miei…scomodo sì perché non so tacere mai…diffidati presenti”, parafrasando un noto successo di Renato Zero. -E’ finita proprio come contro il Pescara in casa, al “Francioni” di Latina dove gli ultras reggini presenti, hanno manifestato nuovamente il loro disappunto verso la suadra, che sta scivolando sempre più giù. I supporters amaranto hanno sostenuto i loro colori per tutta la partita, ma al momento di ricevere il saluto di Di Michele e company, si sono girati di spalle. -Aria di contestazione per Reggina-Pescara dell’ottobre ’13, quando sugli spalti sono apparsi gli striscioni “Che confusione la tua S.p.A., noi presenti per maglia e città” e “A testa alta…vai via da questo scempio…mister Atzori ennesimo esempio!!”. -Mentre con l
’Empoli, sempre in quel periodo, si lesse la scritta “La pazienza è finita questa è l’ultima partita!!”. -Lunedì 7 ottobre, posticipo dell’8^ giornata del campionato di B 13/14 si è giocata Crotone-Reggina, derby calabrese molto sentito. In curva ospiti, ad inizio partita, solo pochi tesserati; una trentina di ragazzi non tesserati, però, partiti da Reggio Calabria, eludendo i controlli, riescono a fare i biglietti in un tabacchino in città. Rintracciati dalle guardie,   vengono fermati e condotti nel settore ospiti, dove, con qualche problema iniziale, il servizio d’ordine capisce che sarebbe stato solo un problema fare entrare una trentina di ospiti nel settore dei padroni di casa, quindi riescono a entrare nel settore dove era più logico venissero sistemati, andandosi a sommare al manipolo di tesserati, già nello spicchio riservato agli ospiti. In campo la Reggina perderà 2-0, ma i suoi ultras sono soddisfatti per aver potuto entrare. In curva Sud, dove scoppia la gioia per questa vittoria attesa 37 anni nel derby, vari sono i cori di sfottò contro i reggini, che rispondono per le rime. -Per la prima volta in serie B, si gioca, il 1° novembre 2013, Latina-Reggina, gara che mancava da tantissimi, cosicché le due tifoserie hanno l’opportunità di rinsaldare, prima della gara, questa amicizia di vecchia data. Tutti a pranzo insieme quindi, sia i non tesserati di casa, che quelli di Reggio, che per loro fortuna riusciranno ad entrare allo stadio senza problemi. Una volta dentro lo stadio, i calabresi di compattano bene, in buon numero, vogliosi da subito di farsi sentire. Belli i loro treni e anche l’accostamento di colore dei ragazzi del “1914”, che con maglie verdi e amaranto del gruppo, creano un interessante effetto speciale. Non mancheranno bei treni, cori per la squadra, per gli ultras diffidati, per la libertà e contro la tessera. La Nord pontina espone per loro gli striscioni “Benvenuti a Latina” e “Dal 1976 Latina e Reggina”. Da segnalare che, dopo la gara, i ragazzi della curva Nord, ma anche chi non era entrato per scelta personale, hanno fornito agli ospiti un servizio per la stazione e cibo per il viaggio di ritorno. -Rinnovato il gemellaggio coi baresi anche a Reggio Calabria alla 1^ giornata di campionato, l’agosto scorso. Sia nella curva Sud che nel settore ospiti si leggono le scritte “Da generazioni siamo il bello di questa partita…Reggio e Bari storia di una fratellanza infinita”. La Sud omaggia Maurizio Poli con lo striscione “Poli n. 3 vero capitano!!”, vecchio capitano della Reggina degli anni 90, di cui divenne simbolo e bandiera. Bello il corteo di avvicinamento allo stadio con sventolìo di bandieroni e slogan e lo spettacolo sugli spalti, con curva Sud e gradinata piene, come non si vedevano da tempo immemore, con quasi 15.000 spettatori sugli spalti. Sembravano esserci le premesse per una stagione positiva a livello ultrà a Reggio, ma le speranze sono state in gran parte disattese; lì per lì qualcosa sembrava stesse tornando, per merito di quei ragazzi che anche nei momenti tristi non hanno mai mollato. -Nella stagione 94/95 c’e stata una novità, almeno per Reggio, visto che in moltissimi altri stadi d’Italia, esistevano (ed esistono ancora) gruppi ultrà che preferiscono spostarsi nelle curve opposte, vicino ai settori ospiti, magari anche con l’intento e la voglia di dargli fastidio. A Reggio, dopo la parentesi della “Fossa Sudista” del 1989, durata circa due anni, dalla stagione 1994/95, si spostarono nella Sud, anche per dare uno scossone a quella zona del vecchio “Comunale”, che dopo lo scioglimento della Fossa non aveva ospitato più gruppi ultrà degni di tale nome, il “Covo Reggina”; i “Fedayn Reggio Calabria”, nati nel ’94; la “Brigata Veleno”; i “Rebels”; il “Crazy Group”. La Sud ha quindi ripreso vita alla fine del girone d’andata del campionato di C1 94/95, non senza diverse difficoltà. Non sono infatti mancati intoppi di vario tipo (vista della partita meglio in Nord che in Sud, alla faccia della mentalità ultras; numerosi anziani, da molti anni nella Sud che non gradiscono tamburi e fumogeni, la celere che creava difficoltà su tutto), ma ogni domenica circa 100 ragazzi ravvivavano la curva in tutti i modi. I Fedayn, la Brigata Veleno, il Covo e i Rebels a partire da Lucchese-Reggina del 13 ottobre ’96 non esponevano più gli striscioni dei singoli gruppi fuori casa, ma solo un unico striscione con la scritta “Curva Sud”, decisione presa per sancire in maniera forte e decisa l’unità che regna in curva Sud, e per aver preso atto che, a causa dei tantissimi gruppi che andavano formandosi a Reggio Calabria, in ogni trasferta compaiono troppi striscioni. Da Lucca in poi, quindi, solo lo striscione “Curva Sud di Reggio Calabria”. -Il “vecchio” capo-ultrà della Reggina, Carminiello, finito sotto i riflettori per le intemperanze col Brescia nel 2000/01, partita chiusa con 6 minuti d’anticipo, arbitro Collina, con seri incidenti sugli spalti e 13 diffidati, si lasciò andare sopra le righe lanciando seggiolini in campo, ma ricevette la solidarietà dell’intera tifoseria, anche perché in fondo l’ha fatto per il suo amore per la Reggina. Per via di una diffida dirige il tifo dalla terrazza di fronte alla curva. La gara col Brescia suscitò il classico vespaio di polemiche sui gruppi organizzati, molti puntarono il dito su una curva fino all’epoca irreprensibile, invidiata e ammirata in tutta Italia. -Per Reggina-Carpi, valevole per il 2° turno di Coppa Italia 13/14, nell’agosto scorso, si ricorda una appassionata anziana tifosa, scomparsa in quei giorni, con “Vola nel cielo amaranto…R.i.p. nonna Maria, da lassù continua a sostenerla…curva Sud”, e “Ricordiamo nonna Maria, r.i.p.  -Per Trapani-Reggina del settembre scorso, una cinquantina i reggini presenti, rigorosamente a tutti a torso nudo; vista la distanza se ne aspettava qualcuno in più, ma presumibilmente, erano sprovvisti di tessera. -Molto attivi gli ultras reggini la scorsa estate, quando hanno organizzato la prima edizione del torneo di calcetto “Triangolare curva Sud 1914”, domenica 7 luglio 2013, al quale erano tutti invitati per trascorrere una serata insieme, all’insegna dell’amicizia e del rispetto, con l’opportunità di ritrovarsi a parlare delle problematiche che il panorama ultrà sta passando, tra divieti, tessere, trasferte, ecc. -Una delegazione di ultras reggini, coi drappi “11 gennaio 1914”, “1.3.1.2” e quello con lo stemma della città, ha poi partecipato al ritiro estivo della propria squadra, a San Giovanni in Fiore (Cosenza). -L’Ideale Bari, Associazione Sportiva dilettantistica non a scopo di lucro, nata il 28 maggio 2012, ha organizzato una bella festa per l’anniversario, a cui hanno partecipato diversi ragazzi di curva, che hanno acceso una fiaccolata ed esposto striscioni quali “Amicizia, fratellanza, rispetto…questa storia non avrà mai fine: Reggio e Bari” e “C’è un alba e un tramonto ogni giorno e sono assolutamente gratuiti, non lasciarteli sfuggire, ciao Peppe”, per un noto ultrà prematuramente scomparso. -Per la morte, avvenuta il 18 novembre ’89, in circostanze ancora non chiarite, dello sfortunato giocatore del Cosenza, Donato “Denis” Bergamini, il “C.u.c.n.” espose in Reggina-Pisa lo striscione “Bergamini presente”, andando oltre la rivalità. -Gli Irriducibili, per festeggiare nel ‘98 la promozione in A e il decennale, non badarono a spese, volendo organizzare una festa con tanto di istituzioni, società, calciatori, cittadinanza e fuochi d’artificio, addobbando tutta la zona sud della città, concedendo solo a qualche privilegiato d’entrare in sede, come ad esempio alla troupe di Canale 5, che registrò all’interno della sede, un servizio per il rotocalco pomeridiano “Verissimo”. Si narra che da loro ne abbiano prese anche i veronesi, e ciò non sarebbe poco. -Per un Salernitana-Pescara di diversi anni fa, fu allestito un pullman per ricordare insieme ai ragazzi di Bari e di Reggio, chi non è più tra noi, con il m
inuto di raccoglimento che è durato una vita, quando ti passa tanti pensieri per la testa. -In Reggina-Bari dell’anno scorso esposti i significativi striscioni “Il 2015 sta per arrivare…Coz non mollare” e “Un pensiero a chi sta per tornare…a chi va ancora a firmare, diffidato non mollare!!”, oltre a “Giocatori senza valori…alla larga dai nostri colori…indegni!”. -Durante l’amichevole Reggina-Sion, del gennaio ’13, esposto uno striscione apertamente polemico nei confronti di Lillo Foti: “Sempre presenti nonostante i tuoi continui smantellamenti, non ci importa della categoria, di chi resta e di chi va via…la Reggina è di questa gente, hai capito…Presidente!?”. -Pressoché sempre esposte durante il campionato 2011/12 le pezze “Maglia e città”, “No alla tessera del tifoso”, “Diffidati Rc”, Diffidati presenti”. Quest’anno sempre presenti le pezze “Trasferte libere” e ci sarà ci sarò”.

Liberi pensieri: “Forza Reggina Catona ti è vicina” (sobborgo vicino Reggio, metà anni 80); “Lupi mai conigli sempre” (Reggina-Cosenza metà anni 80), “Ogni fiore sboccerà…la Reggina col nostro amore trionferà!” (85/86); “Benvenuti nella civiltà” (Re-Frosinone 87/88); “Meglio boia che messinese” (Re-Salernitana 87/88-Messina Re 01/02); “Forza ragazzi la Scala…ta è vicina”, gioco di parole col mister di allora, Nevio Scala (Re-Virescit 87/88, a Perugia); “Commando e Boys presentano: Messina il sogno svAnisce” (Re-Messina 89/90); “Sindaco dacci lo stadio” (Re-Ancona 89/90); “Ultras…fino alla vittoria” (Re-Barletta 91/92); “Nati in via delle Finanze”, nota via di prostitute a Catania (Re-Catania 92/93); “Presenti solo per l’orgoglio di Reggio” (Re-Messina 92/93); “Lillo Foti vattene” (Lodigiani-Re 92/93 e altre gare), “Chiuso per ferie dal 17-04 al 29-05” (Re-Nola 93/94); “Dal 1914 mai così in basso…vergognatevi” (Re-Chievo 95/96), “Illuderci è il vostro mestiere, lottare è il nostro dovere” (Bari-Re 96/97); “Tifi all’inglese ma non sai leggere né scrivere, torna dalle pecore fai ridere” (Cosenza-Re 96/97); “La Nord riparte ma i ladroni a parte” (Re-Castel di Sangro 96/97); “95/96 ladroni!!! 96/97 accattoni” (Re-Ravenna 96/97), “Vostro padre Fedele…vostra madre puttana”, gioco di parole col frate-ultrà cosentino Fedele Bisceglie (Cosenza-Re 98/99); “Una squadra che lotta e crede…una curva prigioniera di una fede!!! La Sud” (Re-Lucchese 98/99), “Questo colore…l’orgoglio del Meridione” (Perugia-Re 99/00), “La nostra rabbia è ancora viva, la dignità vale + di questa ‘A’, vergognatevi!” (Lazio-Re 00/01); “A.A.A. cercasi società con + dignità x rimanere in A” (Re-Verona 00/01); “Lupi cattivi…solo nelle fiabe” (Cosenza-Re 01/02); “Neanche il ponte ci unirA’” (bellissima coreografia, Re-Messina 01/02); “Kr: un passato senza storia, un futuro senza gloria” (Re-Crotone 01/02); “Luca Volpini ti siamo vicini!“, ultrà interista caduto dal 2° anello di San Siro durante una gara di C.Uefa, “C1 siete quasi, Catanzaro vi aspetta, merde”, “Centri sociali sporchi maiali” (Re-Cosenza 01/02); “Noi Nakamura voi nacacata”, simpatico gioco di parole col forte giocatore giapponese (Re-Messina, C.Italia 02/03); “I nostri colori alziamo perché ti amiamo” (coreografia 02/03); “Rispetto, rivalità, in un calcio senza più dignità” (Re-Brescia 03/04); “37 è il nostro obiettivo“, i punti che si riteneva bastassero per la salvezza (Re-Milan 03/04); “No al ponte…evitiamo il contagio!!!”, “Zampagna sporco compagno, Bentornati Buddaci”, “Gli eroi di Reggio non muoiono mai, ciao Nicola”, “Con i bresciani in campo? Sì…per controllare il manto erboso”, “Cambi bandiera alle retrocessioni, siete vigliacchi da generazioni”, “Lanci pietre e scappi via, collabori e fai la spia: ultras? non sai cosa sia!” (Re-Messina 04/05); “Zamparini infame”, “Tosatti…il tuo razzismo non ci fermerà” (Re-Inter 04/05); “Rispetto, stima e amore per il nostro allenatore: grazie Walter”, rivolto a Mazzarri (Re-Siena 04/05); “Bologna: se passeggiare è reato diffidateci pure!?!”, “Stazione di Milano: hai dimostrato la tua mentalità, noi lo sapevamo già!!!”, “28-11-04: brutta giornata, dai bresciani pestati…da noi calpestati!”, “Noi gente di mare…con i popoli del Sud-Asia solidali!!”, “E con l’Epifania…tutti i conigli scappan via!” (Re-Palermo 04/05); “Voltiamo le spalle agli abusi di potere”, “05-09-04: giustizia”, con la Sud che, unita, dà le spalle al campo per protestare contro alcuni provvedimenti delle f.d.o. (Re-Sampdoria 04/05); “Juventino…per una cinghiata chiami il celerino” (Re-Juve 04/05); “Solo in 30 contro 4 trovi la forza di caricare…ti dovresti vergognare” (Re-Atalanta 04/05); “La tua stella illumina le strade…ciao Karol”, dedicato a Papa Wojtyla, morto in quei giorni, “Noi presenti nelle gioie e nei dolori, unici a difendere questi colori! Curva Sud” (Re-Parma 04/05); “Privo di mentalità, rappresenti bene la tua città!”, “Al S.Filippo spavaldo, qui codardo, Storari bastardo”, all’allora portiere del Messina, “Pisanu: le leggi le facciamo noi! Ultras a modo nostro”, “Caro l’ultimo traghetto della stagione, con il destino della retrocessione!!!” (Re-Messina 05/06); “Nel cuore di tutti gli italiani…buon viaggio in paradiso”, rivolto al piccolo Tommaso di Parma, barbaramente ucciso, “26-03-06, noi siamo con te…Giacomo Tedesco è un uomo serio” (Re-Siena 05/06); “Il nostro disprezzo al vostro ideale, livornese maiale”, “Diffide…molti oggi finiscono…altri cominciano…tranquilli, non siamo una razza in estinzione, ultras fino alla fine della specie” (Re-Livorno 05/06); “A Reggio ci scontriamo a centrocampo…a Genova ci lanci le bottiglie da metà campo” (Re-Sampdoria 05/06); “Padre ‘Fedele’? Sì…alla gnocca!”, “Politica fuori dalle curve, ultras liberi!!!” (Re-Palermo 05/06); “Soldi e documenti io ti ho dato ma al ‘Barbera’ non sono mai arrivato…e come se non bastasse mia hai anche sequestrato…vergogna!!! Più decreti meno spettatori”, con la curva vuota per protesta, “Qualunquemente, quantunquemente, Pisanu…fatti i cazzi toi!” (Re-Udinese 05/06); “I nominativi…sulle divise”, “Un episodio non cancella 37 anni di storia di Fossa dei Leoni”, riferito allo scioglimento della famosa “Fossa” del Milan (Re-Milan 05/06); “Per i regali non è mai troppo tardi, fai scomparire questi bastardi” (Messina-Re 05/06); “Bentornati froci”, “Della Valle ti puzzano i piedi” (Re-Fiorentina 05/06); “L’ideale non si rinchiude” (Re-Lazio 05/06); “Gli extracomunitari senza permesso seminano terrore nelle nostre città, noi allo stadio con la Carta d’identità…stato italiano: vergogna!” (Re-Chievo 05/06), “Paolo per sempre nei cuori Cucn”, dedicato allo scomparso Paolo Zappavigna, leader dei Boys Roma (Re-Roma 05/06); “Portate sul petto lo scudetto regalato da Pairetto. Vergogna” (Re-Juve a Bari, per squalifica del “Granillo”, 05/06); “L’illecito esiste…è Stefano palazzi!!!, “Palazzi: anche il Signore è colpevole…di lasciarti sulla terra”, rivolti al procuratore, Palazzi appunto, che indagava sugli illeciti della Reggina di Lillo Foti (Reggina-Pro Vasto, C.Italia 06/07); “Rispetto per chi non c’è”, ai piedi del settore ospiti vuoto (Re-Atalanta 06/07, trasferta vietata, due domeniche dopo l’omicidio dell’ispettore Raciti a Catania); “Senza patria né onore sotto terra la cosa migliore”, striscione ignobile che la dice lunga sulle vedute politiche reggine (Re-Livorno 06/07); “Sicilia terra infame”, “I vostri colori non cancellano la vostra puzza…merde!!” (Re-Catania 06/07); “Previsioni del tempo: ‘neve’ in Parlamento”, “Romanità=infamità”, “Il fumogeno è illegale, al Parlamento tutto è legale”, vergogna!” (Re-Roma 06/07); “Uscite fuori che ci riscaldiamo!!!”, “30-04-06 umiliati…il resto solo chiacchiere da tribunali” (Messina-Reggina 06/07); “La Sud non dimentica mai i grandi uomini, ciao Walter”, caloroso saluto a Mazzarri, allora mister della Sampdoria, uno dei principali artefici della salvezza dell’anno prima, col “-11” di partenza (Re-Samp 07/08); “Qualunque cosa ti accadrà, sempre con te…voglio restare!!!” (Re-Cagliari 08/09); “A noi della categoria non ce ne frega un cazzo!”, “09-10: c’è una maglia da onorare, c’è una curva da rispettare…”, “To-Ge, il Daspo? Solo x gli ultrà”, riferito agli scontri, rimasti praticamente impuniti, tra i giocatori di Torino
e Genoa (Re-Siena 08/09); “Scusate se oggi lo spettacolo non è dei migliori…vi promettiamo che torneremo a riempire questi gradoni…!”, “No alla tessera del tifoso, sì alla tessera del poliziotto” (Re-Albinoleffe 09/10); “I tempi cambiano, le generazioni passano, il tuo ricordo…resterà immortale, ciao Siberiano”, in memoria della prematura scomparsa del capo-ultrà della curva salernitana (Re-Crotone 09/10); “Lo sport ci divide…il dolore ci unisce: vicini a Messina”, riferito all’alluvione che ha colpì Messina nel 2009 (09/10); Dall’alto ci osservi…Reggio non ti dimentica, ciao Fillo”, saluto a un ultrà prematuramente scomparso (Re-Modena 09/10); “Questo è il nostro stile, diffidateci pure…” (Re-Ascoli 09/10); “Oggi il biglietto è regalato…tifoso occasional€ ti ho sempre odiato!”, “Ieri schiavi del passato, oggi padroni del presente, governatore sei l’orgoglio della tua gente!”, rivolto al neo-governatore Scopelliti, uno della curva, per lui trionfale giro di campo e consegna della maglia n° 1 personalizzata (Re-Empoli 09/10); “La diffida ha sospeso il tuo progetto…per il nostro direttivo massimo rispetto” (Re-Gallipoli 09/10); “Reggio e Salerno rispetto eterno!”, “Giocatori senza valori siete la vergogna dei nostri colori” (Re-Salernitana 09/10); “Quando inizierete a giocare, torneremo a cantare…” (Re-Piacenza 09/10); “Noi con lA voce…voi col sudore, vinciAmo insieme lottAndo col cuore”, “11 anni a Micale, 14 a Speziale, Spaccarotella in quale Casa circondariale?”, come dire: due pesi, due misure per l’omicidio di G.Sandri (Re-Torino 10/11); “Compagnie sbagliate quanto ci mancate! Diffidati con noi” (Re-Portogruaro 10/11), “La vostra repressione…la nostra passione!” (Re-Ascoli 10/11), “Oltre il risultato fieri di voi che avete lottato”, “E’ già 1 anno che non ci sei più…il tempo non cancellerà il tuo ricordo”, per un giovane ultrà scomparso (Re-Cittadella 10/11); “Comincia un’altra partita…scende in campo la Reggina”, “22-09-09: onore a chi si scontra” (Re-Frosinone 10/11); “Società ladrona” “07-02-2010: onore ai diffidati” (Re-Empoli 11/12); “Chiara e Domenico la curva Sud vi saluta!!” (Re-Livorno 11/12), “In un calcio di leggi e restrizioni ancora regnano le nostre passioni. Ultras liberi” (Re-Sassuolo 11/12), “La mamma è la cosa più bella che c’è Vito ti siamo vicini!!” (Re-Torino 11/12), “Meglio aspettare tempi migliori…noi non viviamo di autorizzazioni!!” (Re-Varese 11/12), “Ideali e passioni non si tesserano!” (Re-Pescara 11/12), “Quello che voglio stare insieme a te senza divieti…stare insieme a te…”, parafrasando un successo del cantautore Ron (Re-Brescia 11/12), “Il tuo sorriso sarà il nostro insegnamento di vita…ciao Moro!!”, in ricordo di Mario Morosini, giocatore del Livorno morto in campo a Pescara nell’aprile 2012 (Re-Albinoleffe 11/12); “Siamo pronti a qualsiasi lotta questa curva non sarà mai morta…ultrà liberi” (Re-Varese 12/13), “Ore 12,30: scusate…noi stiamo pranzando!” (Re-Empoli 12/13), “Nonostante tutto…onore a te Dionigi”, allenatore dei reggini nel 2012/13 (Re-Juve Stabia 12/13), “Onora la maglia vinci per la città” (Re-Verona 12/13), “Il tuo dolore…impossibile da dimenticare…ma ti saprai rialzare, Zazzo non mollare…i tuoi amici”, per un ragazzo in difficoltà (Re-Cesena 12/13), “23-02-13: anche da fuori sempre presenti…” (Re-Spezia 12/13), “Sosteniamo il popolo sardo!!” (Re-Spezia 13/14).

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3 Commenti

  1. Lo striscione con scritto “Cep” non è stato sottratto alla tifoseria messinese ma dimenticato sul treno e consegnato da qualche impiegato ferroviario alla tifoseria reggina.

    Per correttezza modificate l’articolo

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