Domani al Castellani arriva il Palermo, una partita che fino a qualche settimana fa immaginavamo come una sorta di testa-coda, un Davide contro Golia quasi da affrontare con preoccupazione, consapevoli del divario che allora sembrava evidente. Invece il vento è cambiato e oggi questa sfida ce la giochiamo praticamente alla pari, con appena tre punti di differenza in classifica. I valori reali di questa squadra stanno emergendo ora, non certo quelli di qualche settimana fa, quando regnavano sofferenza, diffidenza e una comprensibile miscredenza, accompagnate da problemi che andavano risolti e che, grazie all’arrivo di Alessio Dionisi, hanno trovato via via una loro quadra. Vi ricorderete che prima della partita con l’Avellino avevamo parlato di “prova del nove: serviva capire se la squadra stesse davvero assimilando gli accorgimenti del nuovo tecnico e se potesse imboccare una strada diversa da quella intrapresa all’inizio della stagione. Quella prova è stata superata, con una certificazione di lusso arrivata poi nella larga vittoria per 5-0 contro il Bari. Oggi torniamo a usare quella definizione, ma con un significato diverso. Questa è una prova del nove che parla di ambizioni nuove. Dopo tre vittorie consecutive, tre ottime prestazioni e tre partite senza subire gol – quando fino alla sfida con il Catanzaro la rete incassata era quasi una costante – vogliamo capire se l’Empoli possa guardare oltre, ridefinendo i propri obiettivi. All’inizio della stagione, anche per scaramanzia, la società aveva indicato come obiettivo la permanenza in categoria. Ma sappiamo tutti che il valore di questa rosa è superiore alla semplice lotta per la salvezza. Il valore di mercato del gruppo è il quinto della Serie B, così come il monte ingaggi: elementi che non vincono le partite, certo, ma testimoniano un potenziale importante. Oggi Dionisi stesso ha parlato di una squadra che deve puntare stabilmente alla parte sinistra della classifica e poi vedere dove potrà arrivare. La partita con il Palermo va letta in questo senso.
Gli uomini di Inzaghi sono una delle tre squadre indicate alla vigilia come favorite per la promozione. Capire se l’Empoli in salute, fisicamente e mentalmente, possa competere anche a questo livello diventa quindi fondamentale. E c’è un altro aspetto: la pressione, domani, sarà interamente sulle spalle del Palermo. Questo non significa che l’Empoli non abbia nulla da perdere o che una eventuale sconfitta verrebbe presa alla leggera, ma è evidente che la squadra costruita per vincere il campionato è quella siciliana. L’Empoli potrà quindi giocare con una leggerezza mentale che, se ben gestita, potrebbe rappresentare un vantaggio. Sul campo, però, servirà un ulteriore passo avanti per andare verso questo upgrade. È vero che arriviamo da tre vittorie, ma qualche passaggio a vuoto si è visto: alcuni tratti contro l’Avellino e i primi trentacinque minuti contro il Bari non sono stati brillanti, e in quel caso è stata anche la pochezza dell’avversario a facilitarci. Il Palermo certe concessioni non le farà. Ricordiamo inoltre una statistica significativa: finora, quando i rosanero sono passati in vantaggio, hanno sempre vinto. L’approccio alla gara, dunque, sarà decisivo. L’Empoli ha una rosa ampia e di qualità, e non solo negli undici iniziali: spesso a cambiare le partite sono stati i subentrati, e addirittura qualcuno, per ragioni numeriche, resta fuori pur potendo essere decisivo. Per quanto riguarda le scelte, Dionisi ha lasciato intendere che non rivedremo una formazione identica a quella vista contro il Bari: sono possibili due o tre variazioni. Nelle probabili formazioni si ipotizza l’ingresso di Ceesay al posto di Saporiti sulla trequarti, sempre nel 3-4-2-1. A centrocampo potrebbe toccare a Ghion rilevare Degli Innocenti, che in settimana ha saltato un allenamento e potrebbe essere gestito. Non dovrebbe invece essere ancora il momento di Pellegri dal primo minuto, anche se nelle prossime settimane è verosimile che possa prendersi la maglia da titolare.
E poi c’è lui: Alessio Dionisi. Per il tecnico non sarà mai una partita come le altre. Tutti ricordiamo la sua annata a Palermo, le tante critiche – in certi casi feroci – subite, e ciò che abbiamo vissuto quando Dionisi è tornato a Empoli, con molti tifosi rosanero che si sono riversati sui nostri spazi e sui social. Domani potrebbe essere per lui l’occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. La speranza, dunque, non può che essere questa: che domani, intorno alle 19.20-19.25, si possa raccontare di una soddisfazione enorme, di un Empoli che entra ufficialmente tra le protagoniste di questo campionato e di un Alessio Dionisi che, a quel punto, si sarebbe preso una doppia rivincita. La prima è quella di avvicinare pian piano il pubblico azzurro. E, in qualche modo, ci sta riuscendo, anche se qualcuno – legittimamente – continuerà a rimanere sulle proprie posizioni. La seconda è quella di essersi tolto un sassolino dalla scarpa nei confronti di chi, lo scorso anno, non lo ha apprezzato e lo ha criticato in maniera anche feroce, trascinando avanti una polemica che è proseguita perfino dopo il suo addio ai colori rosanero. Sicuramente qualche errore, da parte di Dionisi, ci sarà stato, ma questo oggi interessa poco. Sarà importantissima la spinta del Castellani. Uno stadio che, salvo lo zoccolo duro della Maratona, in questa stagione non ha regalato grandi numeri di presenza. Domani, però, se si ama questa squadra e questi colori, bisognerà esserci. L’Empoli non si può amare soltanto quando è in Serie A: lo si deve amare, ancora di più, quando ha bisogno del sostegno della sua gente. La partita si gioca di domenica, in un orario perfetto, e gli empolesi dovranno rispondere presenti. Il colpo d’occhio, lo pretendiamo, dovrà essere di quelli importanti.














Partita di Serie A