Cambio al microfono per le radiocronache su “Radio Lady”, la radio ufficiale dell’Empoli. Infatti dalla prossima partita, quella interna con l’Inter, non sarà più quella di Tommaso Carmignani la voce narrante del match. A lui, che come ha ben spiegato deve momentaneamente lasciare per altri impegni professionali, succede una voce storica che da troppi anni era rimasta silenziosa sotto questo versante: quella di Alessandro Marinai.

Marinai ha raccontato per tanti anni le gesta degli azzurri, prima proprio in radio, poi passando alle telecronache per la defunta “Antenna5”. Alessandro, che negli anni ha collaborato anche con noi di pianetaempoli.it, resterà ovviamente anche nel ruolo di opinionista ad “Azzurromania” sul canale 88. Al fianco di Alessandro resterà l’altro Alessandro, Marmugi. A chi arriva, ma anche a chi lascia, gli auguri per un buon lavoro da parte della nostra redazione.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

20 Commenti

  1. Ci manca il tuo punto e sicuramente sarebbe interessante un tuo commento sull’attuale situazione, sui padri del 7-0, chi ha “tradito” chi, sul ritornare alla vecchia strada abbandonata in malo modo…. peccato che non si possa avere un pensiero “libero” capace di dire le cose come stanno davvero…..

  2. Alessandro Marinai un grande tifoso competente bravo..e ora cambiate la speaker allo stadio INADATTA non da la carica insignificante società non è solo la mia idea ma di tutta la maratona inferiore forza con Andreazzoli apriamo un nuovo capitolo

  3. Non ascolterò le radiocronache perchè o stadio o tv, ma Marinai è molto bravo in questo e quindi complimenti per la scelta. Sulla speaker stendiamo un velo pietoso, forse soltanto lei e qualche soggetto colluso sono convinti che sia adatta. Aridatece almeno quello che c’era prima se non ci volete dare quello che tutti vorrebbero

    • Si può sempre guardare le partite esterne in TV con la radiocronaca di Radiolady. A me piace di più rispetto alle telecronache di Dazn.

  4. Per le radiocronache si casca sempre in piedi, eravamo in buone mani prima (Carmignani) e lo rimaniamo adesso (Marinai). Buon lavoro ad entrambi.

  5. ma qualcuno davvero mi vuol raccontare che ascolta la partita su radio lady? Non fanno più nemmeno le interviste, mandando quelle della televisione. Sulla speker ragazzi, via su, io le farei fare un po di pratica alle giostre in questi giorni, in maratona la pigliano per il c… tutti

    • Le interviste credo che non le facciano perchè le radio private non possono più farle subito dopo le partite (esclusiva di Dazn?). Per quanto riguarda la nuova speaker, sta già migliorando e sono sicuro che diventerà brava. A proposito, il suo libro “La città azzurra” è una chicca!

    • Io ascolto il pre gara e il post gara. Poi devi considerare una cosa. Ci sono molte persone che non possono permettersi la pay tv o anziani che non possono x età andare allo stadio e la radio rimane l unico appiglio sportivo. O anche chi boicotta volontariamente le pay TV. Sennò non andrebbero in onda se non avessero ascolti

  6. Bravi entrambi nelle radio/telecronache, ma preferisco il Carmignani. Qualche volta un po’ supponente, ma nel complesso simpatico e spontaneo.

  7. Carmignani nonostante qualche piccolo dissidio nei messaggi da casa è simpatico e competente. Forse si, talvolta supponente.
    Marinai altra grande firma per il contesto locale, bravissimo, a volte un po’ spigoloso e saccente.

    Comunque sia, con l’uno o con l’ altro, sono comunque cronache di alta qualità (le avete mai sentite le altre radio locali?).

    Ps: per chi dice che la radio non si ascolta più, rispondo che la radio non muore mai. Si ritaglia i suoi spazi. Sempre.

  8. Se uno pensa che ascoltare la radio, sia come si faceva qualche decenni fa, si sbaglia di brutto; oggi c’è chi ascolta in time-shifting, chi i podcast, chi le radio native digital; senza questa evoluzione ed adeguamenti ai nuovi sistemi di comunicazione, la radio sarebbe destinata seriamente a ridimensionarsi e forse a scomparire. Ed invece, seppur in leggero calo di ascolti, la radio si è saputa modernizzare e adeguare alle nuove esigenze dell’ascoltatore.

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