Un’impresa straordinaria quella realizzata dai ragazzi di Andreazzoli che hanno espugnato il Maradona grazie a una perla realizzata da Kovalenko al 90’ ma non è la prima volta che l’Empoli riesce nell’impresa di espugnare Napoli e soprattutto Mister Andreazzoli è la vera “bestia nera” dei partenopei. Su sei incontri sono ben cinque le vittorie del tecnico di Massa nella sua carriera contro i partenopei.

Il primo successo di Andreazzoli contro il Napoli risale a oltre dieci anni fa, quando nel maggio 2013 l’allora tecnico della Roma sconfisse 2-1 la squadra allenata da Mazzarri nell’ultima giornata di campionato.

Da quando si è trasferito all’Empoli, Andreazzoli ha iniziato a mettere sistematicamente in difficoltà gli azzurri. Nella stagione 2018-2019 il tecnico si impose sul Napoli di nuovo per 2-1 grazie ai gol di Farias e Di Lorenzo.

Ma il capolavoro di “nonno” Aurellio è arrivato nella stagione 2021-2022, quando vinse entrambe le gare in campionato. All’andata gli azzurri sconfissero il Napoli in trasferta 1-0 grazie a una rete fortunosa di Cutrone ma la gara spettacolo fu quella del ritorno al Castellani con il Napoli avanti 2-0 per poi subire la clamorosa rimonta azzurra negli ultimi dieci minuti finali grazie alle reti di Henderson e alla doppietta di Pinamonti.

Adesso due giorni fa l’altro grande sgambetto firmato Kovalenko che scrive un’altra pagina di storia azzurra.

Proprio ieri il tecnico azzurro ha rilasciato alcune dichiarazioni su Radio 1 Sport:

“Non credo ci sia una spiegazione su questo bilancio positivo contro il Napoli (5 vittorie in sei partite, ndr), a volte i numeri vanno in certe direzioni che non esprimono la verità. Però è andata così e sono contento”.

Ha notato un clima sfavorevole al Napoli già alla lettura delle formazioni?

“A dir la verità no, di solito esco quando comincia la partita. non mi sono reso conto dell’atmosfera iniziale. Sapevo che c’era un po’ di malcontento, ma durante la gara ho sentito il pubblico spingere la squadra, come deve essere. Il finale pure me lo sono perso, vado subito a farmi la doccia, non ho giudizi da dare sul comportamento particolare del pubblico”.

Differenza rispetto all’ultima esperienza a Empoli, cosa c’è di diverso?

“Non è che ci sia molto di diverso, la differenza essenziale per me è che invece di giocare 38 partite il campionato è di 34 gare. Lo sforzo che dovremo fare è superiore rispetto a quello passato. Sono molto fiducioso, l’ambiente lo conosco bene, la società è la stessa e i ragazzi sono molto disponibili, questo mi fa stare tranquillo”.

Il gol di Kovalenko

“Non è uno schema studiato, ma è una stata una situazione che abbiamo allenato. I ragazzi sono stati bravi a riproporla in campo”.

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6 Commenti

  1. Proposta per la redazione.
    Ma una rubrica sulle serie minori, magari sulla serie C. Non mi pare una cattiva idea.

    Sto seguendo Enrico Oviszach Giugliano Calcio, interessante.

    • Quoto la tua idea.
      Il doppio salto dalla C alla A è grosso: bisogna essere bravi e fortunati a pescare calciatori che riescano ad essere funzionali alla squadra nel breve periodo.

      Però è quella la categoria a cui l’Empoli deve sempre guardare sia per cercare di evitarla sia per pescare prospetti interessanti come Shpendi… il ragazzo è bravo e si farà… aspettiamo prossimamente un suo gol come quelli di Cambiaghi e Cancellieri

      • 60% di possesso palla.
        Ancelotti che disse che l’Empoli non meritava la sconfitta.
        Esempio di come si giudica le cose dal risultato…

        • Possesso palla 52% a 48% per noi
          Tiri in porta 13 a 4 per loro
          Insomma risultato un po’ pesante, maturato anche con due gol nel finale, ma sostanzialmente giusto, nonostante quello che disse Ancelotti.

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